COMMENTI LIBERI N.17
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Rush To Judgement - che significa "giudizio affrettato" - è il titolo di un famoso documentario di Mark Lane, nel quale l'avvocato di New York si autonomina simbolicamente "avvocato difensore" di Lee Harvey Oswald, che non ebbe mai la possibilità di dire la sua. Con un arringa di due ore, supportata da documentazione ineccepibile, naturalmente Lane vince la causa, e dimostra come il suo cliente fosse stato vittima di un complotto, del quale non era che il capro espiatorio.
Sono passati 40 anni, ma i tempi non cambiano. Anzi, sembrano decisamente peggiorare, con il vizio del "rush to judgement" che sembra ormai diventato un'epidemia universale. Lo fa notare Refosco, in una amara lettera al suo quotidiano preferito.
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Ho notato che dopo i fatti di Londra (come di quelli dell'11 Settembre, di Madrid, ecc.) anche voi siete totalmente allineati al nuovo "pensiero unico", che vede come autori degli attentati gli estremisti islamici, ed evidenzia i "grandi successi" ...
E' noto come le Torri Gemelle fossero state progettate per reggere all'impatto di mutlipli aerei commerciali, grazie alla poderosa serie di piloni centrali di acciaio di supporto, ed alla particolarissima struttura esterna, a maglie in acciaio incrociate, che permetteva di redistribuire il carico sulle quelle restanti, in caso che una parte di esse fosse venuita a mancare. Ed infatti, ambedue gli edifici avevano retto egregiamente agli impatti, oscillando, scricchiolando e vibrando per qualche minuto, prima di ritornare stabili e immobili, con il carico redistributo ben sotto i margini di tolleranza.
E gli incendi stessi, sviluppatisi a causa della fuoriuscita di kerosene, erano durati molto poco, senza mai raggiungere, nemmeno al momento delle esplosioni, le temperature necessarie ad indebolire l'acciaio delle strutture portanti. Svariati studi di architettura hanno respinto con decisione l'ipotesi dell'indebolimento progressivo dell'acciaio, ricordando che prima dei crolli il fumo di ambedue gli incendi era addirittura diventato nero, segno evidente...
In perfetta sintonia con la sua linea editoriale, l'Unità prende sdegnatamente le parti di Claudio Dionesalvi, l'attivista di Cosenza a cui è stato negato l'imbarco KLM verso il Messico, poichè la sua presenza a bordo risultava indesiderata agli americani, i cui cieli l'aereo avrebbe sorvolato per un breve tratto.
Pare che Dionesalvi, avendo un processo in corso (ma non essendo mai stato condannato per nulla), sia stato ritenuto abbastanza "pericoloso" dalla autorità americane, per impedirne addirittura ...
La conclusione paradossale alla quale si rischia di arrivare, dopo aver approfondito i vari aspetti tecnici del caso Kennedy, è che un "caso Kennedy" vero è proprio in realtà non sia mai esistito.
Se per "caso Kennedy" si intende la diatriba infinita, vecchia ormai di 40 anni, fra chi sostiene la tesi della Commissione Warren (Oswald agì da solo) e coloro che invece sostengono la cospirazione governativa, bisognerà prima o poi riconoscere che questi ultimi sono regolarmente cascati in una sottilissima trappola di tipo filo-logico, che li ha ingannati tutti sin dall'inizio. E' un tipo di trappola che, una volta innescata, continua a funzionare da sola, migliorando nel tempo la propria efficienza: chi mai si potrebbe avvicinare oggi al caso Kennedy, sospettando che un caso Kennedy non sia mai esistito?
E' lì da sempre, il polverone si vede da lontano, o ti butti o non ti butti. Ma che non ci sia, non si discute nemmeno. E invece, il sospetto è che si tratti proprio di un fantasma, del tutto autoreferenziale. Ciò che accadde in Dealey Plaza nel Novembre del 1963 costituisce forse, per chi ama i misteri a sfondo criminale, ...
Frequento da tempo un forum in italiano sul caso Kennedy. Il "sito-madre", di cui dovrebbe essere la pubblica piazza, è johnkennedy.it. Il motivo per cui mi sono iscritto non è certo per rassicurarmi sulla mia opinione, che da tempo vede Lee Harvey Oswald come prima vittima di quello storico complotto, dopo il Presidente stesso.
Ne l'ho fatto per cercare di convincere quei quattro gatti che ancora oggi rimangono aggrappati alla "versione ufficiale dei fatti", detta anche Rapporto Warren, e che vivono trincerati nel forum in questione.
Essi sono, in realtà, aggrappati alla speranza che le nostre istituzioni siano sane, che non si viva coperti dalla bugia, e che dei governi in genere ci si possa fidare. Talmente disperati sono in quel senso, che pur di giungere a quella conclusione sono disposti a rendersi ridicoli di fronte al mondo, sostenendo tesi insostenibili nello specifico dei fatti di Dealey Plaza.
Ed infatti, io ero andato fra loro proprio per capire meglio la loro mente, e glielo avevo pure detto apertamente, ...
COMMENTI LIBERI n.16
... Acquedotto romano e caso Radio Spazio Aperto
... Misteri e Ministri sulla A3
... Ultimo intervento RSA (caso dell'acquedotto)
... Richiesta info SMS
Come ti sentiresti, ad essere uno dei sette astronauti in orbita in questo momento attorno alla Terra, sapendo che da ieri tutti i futuri lanci dello Shuttle sono stati sospesi a tempo indeterminato, poichè lo stesso tipo di incidente che causò il disastro del Columbia, due anni fa, si è appena verificato durante il tuo lancio, mentre raggiungevi la quota prestabilita?
Se tu fossi un astronauta poi, sapresti anche molte altre cose che noi comuni mortali non sappiamo. Sapresti ad esempio quali debbano essere state le tensioni, le lotte e le pressioni, in questi due anni, per rimettere in piedi a tutti i costi un programma spaziale che già urlava per essere chiuso definitivamente, dopo l'ultimo disastro in diretta mondiale.
Ma sapresti soprattutto che ai sette astronauti che furono condannati a morire ...
Noi "che abbiamo capito tutto" apparteniamo alla prima categoria. Gli altri sono quelli che non hanno nemmeno capito quel poco che crediamo di avere capito noi. In ogni caso, la macchina dell'inganno lavora comodamente a tutti i livelli, prevede tutte le sfumature, e provvede a fornire ciascun livello il mangime più adatto al suo metabolismo.
Quando ci hanno detto che a fare quei disastri, a Londra, erano stati 4 ragazzi pachistani "con lo zainetto", i polli fessi si sono tranquillamente bevuti l'intera storia, con tanto di "fotografia" della TV a circuito chiuso, che "dimostrava" che erano stati loro: il posto era quello, l'ora era quella, lo zainetto ce l'avevano, non possono che essere stati loro. Vulgus vult decipi, disse qualcuno - il popolo vuole essere ingannato - ed è stato regolarmente servito.
Poi però ci sono i polli furbi. Quelli che non se la bevono così facilmente. Quelli che si accorgono ...
Di Enrico Galoppini
Cari amici, dopo quello di Lehner, sempre per la serie "il meglio del peggio", vi segnalo questo articolo del ben più noto Battista. Interessante perché:
1 - evidenzia come coloro che si ergono a paladini delle "radici giudaico-cristiane" dell'Europa per stabilire una differenza radicale con l'Islam, se alla fine c'è da scegliere tra Israele e la Chiesa cattolica non ci pensano su due volte a mettere alla berlina anche il Papa. Tutto il loro almanaccare sul "giudeo-cristianesimo" è, se solo lo si volesse vedere, un lavoro pro-sionista o, più precisamente, da "Crociati dello Zio Sam".
2 - stabilendo un nesso tra gli attentati di questi giorni e quelli in Israele, mira ad obliare il fatto che i palestinesi ...
Di fronte alla recidività di Crociato, che sembra non volersi adeguare all'unica regola che vige su luogocomune, mi si è posta per la pima volta in termini concreti la possibilità di dover escludere un utente dalle attività del sito.
Naturalmente, avrei tutto il diritto di farlo, e credo anche che molti a questo punto me ne sarebbero grati. Il suo apporto alla discussione è, come dire, "di nicchia", ed il più delle volte scambia lo spazio dei commenti per un pulpito a senso unico, troppo simile a quello che noi già rifuggiamo dal mondo reale. Ho però voluto prendere tempo, perche sentivo che la svolta, in un modo o nell'altro, avrà una certa importanza nella storia del sito.
E allora mi sono ritrovato ad immaginare - io immensamente giusto, puro ed equanime - di far decidere al sito stesso, ...