Noi "che abbiamo capito tutto" apparteniamo alla prima categoria. Gli altri sono quelli che non hanno nemmeno capito quel poco che crediamo di avere capito noi. In ogni caso, la macchina dell'inganno lavora comodamente a tutti i livelli, prevede tutte le sfumature, e provvede a fornire ciascun livello il mangime più adatto al suo metabolismo.
Quando ci hanno detto che a fare quei disastri, a Londra, erano stati 4 ragazzi pachistani "con lo zainetto", i polli fessi si sono tranquillamente bevuti l'intera storia, con tanto di "fotografia" della TV a circuito chiuso, che "dimostrava" che erano stati loro: il posto era quello, l'ora era quella, lo zainetto ce l'avevano, non possono che essere stati loro. Vulgus vult decipi, disse qualcuno - il popolo vuole essere ingannato - ed è stato regolarmente servito.
Poi però ci sono i polli furbi. Quelli che non se la bevono così facilmente. Quelli che si accorgono ... ... di qualche anomalia nella foto, e, sospettando già che a mettere le bombe siano degli "islamici" molto particolari, fanno due più due e denunciano il falso in atto pubblico. In questo caso particolare, poi, sorgono ulteriori dubbi all'interno della comunità dei furbi, qualcuno dice "guardate che abbiamo preso un granchio". E mentre la comunità dei polli furbi ora si interroga sulle dimensioni del granchio, si guarda e riguarda quella sbarra sulla faccia del ragazzo con lo zainetto, e magari inizia pure a rimpallarsi la responsabilità di esserci cascato per primo, non si rende conto che è stata comunque coglionata in pieno, ad un altro livello.
Che si agitino pure - dice il burattinaio di turno - nello scantinato internet, e che discutano dal mattino alla sera sulla foto di Luton. E che lo facciano pure volentieri anche sull'11 Settembre, e si ammazzino per decidere se Hani Hanjour poteva veramente guidare quell'aereo da solo oppure no. Che lo facciano addirittura, già che ci siamo, anche sull'omicidio Kennedy: poteva o non poteva Oswald sparare tre colpi in 5.6 secondi esatti? E tutti giù ad accapigliarsi, i furbi fessi, i furbi tonti, i furbi astuti, e i furbi ottusi di tutte le razze e di tutte le nazioni, senza che nessuno si accorga che siamo stati rinchiusi tutti nello stesso pollaio globale: quello in cui si cerca il "chi", o il "come", ma ci si dimentica di domandarsi il "perchè".
Noi abbiamo tutti una gran pura "che ci chiudano" Internet, che "ci tolgano la voce", che ci zittiscano per sempre. Ma forse Internet ci è stato dato - o comunque ci viene lasciato - proprio perchè serve da convogliatore, da valvola di scarico, per quelle forze "furbe" che altrimenti rischierebbero di scoppiare, all'interno di una bottiglia sigillata troppo strettamente.
"Lo scopo sociale dell'artista è quello di essere antisociale", diceva Moravia. Ogni volta che perderemo il lume della ricerca del "perchè", e ci dedicheremo troppo affannosamente a quella del "come", non avremo fatto altro che ingollare la nostra porzione quotidiana di mangime speciale, quello marcato PPPFDA. Per Polli più furbi degli altri. Firmato: "Il Grande Allevatore".
Massimo Mazzucco
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