Dalla Dott.ssa Marilena Favale ho ricevuto questo articolo, con preghiera di pubblicazione.
In realtà tutti noi viviamo quotidianamente piccoli soprusi, piccole vendette, ma difficilmente queste assurgono agli onori della cronaca.
Quando dietro alla molestia vi è una preparazione strategica e un piano ben definito con lo scopo di annientare la vittima, allora siamo ad un livello più alto. Ciò che leggiamo nei fatti di cronaca o vediamo spesso in film e telefilm dalla sceneggiatura particolarmente drammatica, potrebbe essere un buon esempio di una forma di molestia pianificata che si protrae nel tempo, ma, ovviamente, siamo ancora lontani anni luce dal vero Gang Stalking.
Trattasi per lo più di campagne di molestie e discredito, intraprese contro un individuo Target.
Il Gang Stalking è un’azione persecutoria organizzata ai danni di un “Individuo Bersaglio” o “Target Individual” che si perpetra attraverso un insieme di atti ostili non imputabili, singolarmente, come reati o violenze esplicite, ma che, nell’insieme, risultano essere pesantemente lesive per la salute psichica e fisica della vittima.
Ieri sera ho provato a guardare la trasmissione di Giletti “Non è l’arena”. Dico “provato” perchè ne ho guardato 5 minuti, poi non ce l’ho fatta e ho dovuto spegnere il televisore.
Ma in quei 5 minuti iniziali ho fatto in tempo a capire l’impostazione del programma, e questo mi è bastato. Giletti infatti, parlando dei fatti di Bucha, si domandava, con tono serioso e preoccupato (Giletti è un grande attore mancato), “come mai possano esistere delle persone che mettono in dubbio quello che è successo”.
“I reporter sono stati là e hanno visto i morti con i loro occhi – diceva Giletti recitando la parte dello stupito - come è possibile che ci sia gente che non gli crede?”
A quel punto ho urlato “Non è che non credano ai morti, idiota che non sei altro. Non credono che ad uccidere quella gente siano stati i russi, che è una cosa molto diversa!!!”
Dopodichè ho chiuso il televisore, perchè ho capito il perfido gioco, e l’ipocrisia di Gilletti mi dava troppo fastidio. Mi urtava nel profondo.
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“Strage di Bucha”: la tomba del giornalismo - Draghi e la supercazzola del condizionatore - Verstagen: chiudete la doccia per fare dispetto a Putin - Germania: no all’obbligo vaccinale over 60 - Povero Degas, gli cambiano il titolo dei quadri.
di Matteo Tocchi
Quello che era nell’aria oggi diventa magicamente realtà, dopo l’infelice uscita di ieri di Draghi sulla scelta tra la pace e i condizionatori, l’Europa vara definitivamente l’embargo al petrolio e al gas russo. D’altro canto come avevamo scritto nei precedenti articoli c’era un motivo evidente del perchè tutta questa propaganda proucraina, ed il motivo è che era già tutto deciso a tavolino fin dall’inizio. La propaganda era propedeutica e necessaria per convincere l’opinione pubblica a morirsi di freddo gaudenti nel prossimo inverno, fieri di farlo per fare un dispetto a Putin. Moriamoci di freddo per i nostri fratelli ucraini (che fino al mese scorso volevamo buttare nei campi di sterminio perchè non vaccinati ndr) is the new muriamoci in casa vivi per salvare i nonni”.
Premetto che per azzeccare questa previsione non è necessaria la palla di vetro perchè ormai lo schema di plagio dell’opinione pubblica è tanto scontato quanto consolidato. Il primo passo è creare il pericolo, prima il covid ora la guerra, poi bisogna creare il nemico, prima i negazionisti no vax e ora i russi e alla fine immancabilmente arriva il dessert, prima le segregazioni razziali oggi l’inverno senza acqua calda e termosifoni.
Immagino che molti di voi vorranno discutere della "strage di Bucha", visto che sono uscite moltissime argomentazioni sia pro che contro, per cui vi lascio questo spazio a disposizione.
M.M.
Calciatori che stramazzano a terra senza apparente motivo. Altri che hanno dovuto interrompere di colpo una carriera milionaria. Maratoneti che non riescono a correre più di qualche chilometro senza doversi fermare. Tennisti che si ritirano a metà del match presi da dolori improvvisi (io nell’attuale Open di Miami ne ho contati 4, ma c’è chi dice addirittura 15). Giocatori di basket che si accasciano improvvisamente colpiti da infarto. Ciclisti che abbandonano in massa le gare per motivi oscuri.
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Enrico Letta denuncia i nazisti ucraini - La vera guerra è fra dollaro e rublo - Hunter Biden ha finanziato i biolaboratori ucraini – Proibita la “Z” in Germania - Continua in Italia la “bonifica” del nazismo.
Riceviamo dal "Comitato NO ALLA GUERRA" e rilanciamo, invitando alla massima diffusione possibile!
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NEGOZIATI, NON ARMI: APPELLO ALL'AZIONE!
UNA PIOGGIA DI EMAIL A TUTTI I SENATORI PRIMA CHE LO SCIAGURATO DECRETO GOVERNATIVO "ARMI ALL'UCRAINA" DIVENTI LEGGE
Dopo l'approvazione della Camera, il decreto “Armi all'Ucraina” approda questa settimana in Senato, pronto per l'approvazione. È il momento di far sapere alle istituzioni che non siamo d'accordo. Che la maggioranza del popolo italiano è contro tutto questo. Possiamo e dobbiamo farlo. Il Comitato "NO ALLA GUERRA" invita tutti i cittadini ad aderire alla presente campagna:
di Bruno Guigue (*)
Non possono dire di non saperlo. Quando hanno schierato i tentacoli della NATO alle porte della Russia, i leader occidentali erano ben consapevoli di giocare con il fuoco. Sapevano benissimo di comportarsi come apprendisti stregoni, correndo il rischio di una conflagrazione di cui il popolo ucraino sarebbe stato la prima vittima e l'intera Europa avrebbe pagato per il piatto rotto.
Già durante la conferenza sulla sicurezza in Europa, nel marzo 2007, Vladimir Putin aveva chiesto agli occidentali: “La NATO ha piazzato le sue forze in prima linea ai nostri confini! Contro chi è rivolta questa espansione? E che fine hanno fatto le assicurazioni date dai nostri partner occidentali dopo lo scioglimento del Patto di Varsavia?" Un gelido silenzio accolse queste osservazioni di buon senso e la NATO ha continuato ciecamente il suo Drang nach Osten (spingere verso est). Probabilmente ci voleva di più per fargli ascoltare la ragione. Continuando la politica con altri mezzi, la guerra si sarebbe presto occupata di porre dei limiti a questa micidiale espansione.
Potranno tornare a percepire regolarmente lo stipendio. Standosene però lontani dalle aule e dagli studenti, senza di fatto svolgere la propria professione. A partire dal 1 aprile, le decisioni del governo sul fronte vaccini si trasformeranno in un clamoroso boomerang, con gli insegnanti che ancora rifiutano di sottoporsi alla somministrazione dei farmaci anti-Covid di nuovo retribuiti: l’ultimo decreto approdato in Gazzetta Ufficiale, infatti, conferma che per il personale della scuola permane fino al 15 giugno l’obbligo vaccinale, con tanto di multa fino a 100 euro. Da aprile, però, decadono tutte le sanzioni.
Non sarà più in vigore, quindi, nemmeno il divieto di recarsi a lavoro con conseguente sospensione dello stipendio. Tutto come previsto, si potrebbe pensare. Ma come rivelato da Paolo Russo sul Corriere della Sera, all’articolo 4 del decreto si legge: “La vaccinazione costituisce requisito essenziale per poter svolgere l’attività didattica a contatto con gli alunni”. Chi non ha ancora ricevuto le dosi, dunque, potrà sì tornare a scuola, ma senza insegnare. Un clamoroso pasticcio, l’ennesimo firmato dal governo Draghi.
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Qualcuno fra noi vuole la guerra? - Biden preannuncia false flag con armi chimiche - Continua la pioggia di video fake - Nuove regole di condominio: la delazione amichevole.
Leggi tutto: Introduzione al Gang Stalking