Se non ripuliamo prima i media, qualsiasi azione sarà vana. Questa è una cosa che bisognava fare 15 anni fa quando gli organi di controllo internazionali denunciarono il 50esimo posto dell'Italia per quanto riguarda la libera e onesta informazione.
Concordo. E' il settore che "loro" hanno occupato per primo e con maggiore minuziosità perchè il più strategico. Da 2 anni vado dicendo che son i più responsabili, più dei politici e dei medici. Perché la mistificazione e in generale avere il monopolio dell'informazione è un arma infallibile e letale (spesso neanche in senso figurato).
Tornando in tema, un po' imboscato in casa del sole ieri in pausa pranzo al volo trovai: www.youtube.com/watch?v=ysSk0rJGtqU Visti i primi minuti: attualissimo e anche lì rilevava l'allarmante monoliticità della (non/mala)informazione. Giulietto indubbio modello di ispirazione per chiunque davvero voglia costruire un mondo nuovo.
Le vite degli ucraini valgono meno di una dozzina di missili installati un po' più a est. Come potrebbero la stampa e i politici occidentali piangere gli ucraini se ammettessero questa semplice verità?
Infatti abbiamo fatto passare troppo tempo, bisogna ripulire dalle fondamenta. La situazione che ci ritroviamo adesso è paragonabile ad un muro marcio, è inutile pittarci su, dopo un po' le macchie di muffa ritornano. Bisognerebbe rifare tutto da capo, cosa attualmente impossibile. Però qualcuno deve prima o poi cominciare.
La nostra Nazione ha davvero bisogno di un grande reset, anzi sono 50 anni che l Italia ha bisogno di un grande reset, il problema è che se non lo facciamo noi, il reset ce lo fanno loro.
Sintesi di un intervento su quanti minuti? Non che questi pochi non bastino a Giulietto di dimostrare a noi, dopo 8 anni, la capacità di leggere avvenimenti politici e di trasferirli con raddoppiata drammaticità fino ai giorni nostri. Giulietto non aveva proprietà pre-veggenti, non dissacrava a... ufo, conosceva bene l'altalena politica in Ucraina e le spinte destrosie del sole nero rotante.
Ma questa previsione, e le accuse ai giornalai servitori del solito potere a stelle e strisce, ci riconduce irrimediabilmente ad esperienze del passato, a maggior conferma che i cicli storici sono destinati a riprodurre sè stessi, con l'INEVITABILE codazzo di asservienti, sottomesse sanguisughe parassite travestite da giornalisti.
#8 Dipende E' proprio questo l'elemento che mi rende pessimista. Prendi questa piccola comunità (LC). Siamo un coacervo di menti allo stato brado, dove ognuno propone la propria visione, nei ritagli di tempo. Ormai più che confronti li potremmo definire scontri di visioni ermetiche, incistate ed impermeabili. Ciclicamente si ripropongono gli stessi argomenti, ma non da dove li si era lasciati, proprio da capo, in una sorta di masochismo narrativo, una catarsi necessaria.
Manca la regia di un progetto comune, uno scopo per cui lottare. Neanche i fallimenti plateali, permettono di cambiare le strategie di lotta. Spunta sempre una chiave interpretativa da valutare, pur di non abbandonare il vicolo cieco, dove ci si è impantanati.
Un progetto ha bisogno di ruoli e compiti ben precisi, ma questo strumento (il web in generale) non permette di identificare ne l'uno ne l'altro, in base alle reali capacità degli individui. Qui siamo avatars autoreferenziali.
Io per primo adotto diversivi nella mia comunicazione, rendendo il mio profilo più confuso ed imperscrutabile.
Guardate cosa siamo "costretti" a far vedere agli studenti! Che ne pensate? So che Massimo sta preparando un nuovo video sull'Ucraina. Credo possa trovare parecchio materiale da "debunkerare"! Sbaglio?
min 30:40
Questa deve essere una priorità
Ormai è tardi per ripulire.
Come per il cemento, se aspetti troppo, non rimane che rifare da capo il lavoro.
Sono passati da salotti e dinette privati, a clubs e meetings internazionali, per il briefing.
Chiesa era unico per sintesi e chiarezza, ma cosa più importante, conosceva bene gli intrecci geopolitici e storici della galassia sovietica.
Da 2 anni vado dicendo che son i più responsabili, più dei politici e dei medici. Perché la mistificazione e in generale avere il monopolio dell'informazione è un arma infallibile e letale (spesso neanche in senso figurato).
Tornando in tema, un po' imboscato in casa del sole ieri in pausa pranzo al volo trovai:
www.youtube.com/watch?v=ysSk0rJGtqU
Visti i primi minuti: attualissimo e anche lì rilevava l'allarmante monoliticità della (non/mala)informazione.
Giulietto indubbio modello di ispirazione per chiunque davvero voglia costruire un mondo nuovo.
ripulire intendevo l'ambiente. I soggetti andrebbero fatti sparire e sostituiti con degni.
Come potrebbero la stampa e i politici occidentali piangere gli ucraini se ammettessero questa semplice verità?
casadelsole.tv/.../
Le strategie statunitensi per il controllo dell'energia.
Infatti abbiamo fatto passare troppo tempo, bisogna ripulire dalle fondamenta. La situazione che ci ritroviamo adesso è paragonabile ad un muro marcio, è inutile pittarci su, dopo un po' le macchie di muffa ritornano. Bisognerebbe rifare tutto da capo, cosa attualmente impossibile. Però qualcuno deve prima o poi cominciare.
La nostra Nazione ha davvero bisogno di un grande reset, anzi sono 50 anni che l Italia ha bisogno di un grande reset, il problema è che se non lo facciamo noi, il reset ce lo fanno loro.
Ma questa previsione, e le accuse ai giornalai servitori del solito potere a stelle e strisce, ci riconduce irrimediabilmente ad esperienze del passato, a maggior conferma che i cicli storici sono destinati a riprodurre sè stessi, con l'INEVITABILE codazzo di asservienti, sottomesse sanguisughe parassite travestite da giornalisti.
E' proprio questo l'elemento che mi rende pessimista.
Prendi questa piccola comunità (LC).
Siamo un coacervo di menti allo stato brado, dove ognuno propone la propria visione, nei ritagli di tempo.
Ormai più che confronti li potremmo definire scontri di visioni ermetiche, incistate ed impermeabili.
Ciclicamente si ripropongono gli stessi argomenti, ma non da dove li si era lasciati, proprio da capo, in una sorta di masochismo narrativo, una catarsi necessaria.
Manca la regia di un progetto comune, uno scopo per cui lottare.
Neanche i fallimenti plateali, permettono di cambiare le strategie di lotta.
Spunta sempre una chiave interpretativa da valutare, pur di non abbandonare il vicolo cieco, dove ci si è impantanati.
Un progetto ha bisogno di ruoli e compiti ben precisi, ma questo strumento (il web in generale) non permette di identificare ne l'uno ne l'altro, in base alle reali capacità degli individui.
Qui siamo avatars autoreferenziali.
Io per primo adotto diversivi nella mia comunicazione, rendendo il mio profilo più confuso ed imperscrutabile.
Analisi perfetta "Grande sommo", a volte mi astengo di proporre proprio perchè rimane chiuso nel "nostro cerchio".
Ed è da un pò che lo ripeto: Occhio alle ANTENNE ragazzi!!!!
Ma nessuno capisce il senso ...
nel frattempo grandi leaders occidentali rivelano informazioni a prankers russi! Siamo in mani più che sicure...
evento del 16 marzo
evento del 22 marzo
Guardate cosa siamo "costretti" a far vedere agli studenti!
Che ne pensate?
So che Massimo sta preparando un nuovo video sull'Ucraina. Credo possa trovare parecchio materiale da "debunkerare"!
Sbaglio?