CONFESSIONE DI UN CANDIDATO
di Vincenzo D'Urso
Ho imparato la retorica, la falsità, i falsi sorrisi, l’essere di parte, il tifo politico, lo sfottò puerile, il ciao come stai, il “io non ti chiedo il voto”, l’appunto.
Ho imparato le visure catastali, le particelle, gli oggetti sociali, le visure camerali, le società in house, la società misto pubblico privata. Ho imparato la ragione, il torto e la verità, la relatività, il bene e il male, la vittoria schiacciante, la scheda bianca, nera e marrone. Ho imparato le registrazioni dei comizi, le esultanze, i litigi, le querele, i manifesti, gli accordi. Ho imparato il pubblico e il privato, l’amministratore, il dissidente, il diffidente, il messaggio di tranquillità.
Ho imparato le sottili minacce, le famiglie numerose, il conteggio dei voti, ...
LA NUOVA INQUISIZIONE
Un breve commento, in chiusura del caso Terry Schiavo. Come previsto, e voluto, da chi ha fatto partire lo "spin" ideologico su questa notizia, negli ultimi giorni si è visto e sentito di tutto. Ma lo si è visto e sentito, curiosamente, da una parte soltanto della barricata: quella cristiana.
Ieri sulla CNN c'erano due preti cattolici, che evidentemente non hanno voluto restare fuori da questa imprevista manna mediatica, che ululavano al mondo "la tremenda ingiustizia" compiuta sulla povera Terry...
CRISTO SI E' FERMATO IN TEXAS
Mentre in Florida gli evangelici si battono il petto davanti alla casa di Terry morente, e si fanno addirittura arrestare per aver cercato di portarle acqua di nascosto, un caso simile al suo è passato del tutto inosservato, proprio nel vicino Texas di Jeb e George Bush.
Sun Hudson, un bambino di cinque mesi nato con un severo handicap, è stato privato del respiratore artificiale che lo teneva in vita, ed è morto nel più assoluto silenzio mediatico. E religioso.
Anche qui, come nel caso di Terry, è stato un giudice a dare l'ordine di sospensione del supporto meccanico, ed anche qui c'era una madre che non voleva assolutamente che ciò avvenisse. Anche qui nessun medico dava una sola speranza...
C'ERA UNA VOLTA GIULIANA SGRENA
29 Marzo 2015. Ricordate, una decina di anni fa, quella giornalista italiana che fu rapita in Iraq, la cui liberazione costò la vita ad uno dei migliori agenti dei nostri servizi segreti? Ricordate l'allora capo del Governo, oggi Presidente della Repubblica, che chiese vigorosamente dei chiarimenti allo stato alleato, responsabile della morte del nosto agente? Ricordate la faccenda dei proiettili sparati, prima 400, poi 40, poi forse nemmeno 4? E la storia del quarto uomo, che prima si disse che c'era, ma che poi svanì fra le sabbie del deserto? E la famosa Toyota, che si presero gli americani ...
I FIGLI DI ABELE - Nomadi e sedentari: di chi è la terra?
di Carlo Brevi
I testi di storia ci insegnano che l’umanità scoprì l’agricoltura tra il 10.500 e l’8.000 a.C. Una prima conseguenza di questa fondamentale rivoluzione fu un radicale cambiamento nel modo in cui l’umanità stessa si rapportava con il suolo e con la terra.
In precedenza le varie popolazioni vivevano di quello che la terra offriva loro e una volta esaurite le risorse di un luogo si spostavano, alla ricerca di nuove distese da sfruttare. Questo era il ben noto modo di vivere naturale dei popoli pre–storici, il nomadismo.
Ma con la scoperta dell’agricoltura la rivoluzione fu grande: una stessa porzione di terra poteva fornire sostentamento per molte generazioni, ...
Commenti liberi n.3
... Scie chimiche
... scie chimiche
... e ancora scie chimiche
... 9/11 a Radio Spazio Aperto
Questo è il link di Goldstein al filmato delle scie chimiche
VERSO IL "QUOTIDIANO UNICO"?
D'accordo il messaggio unificato, ma qui stiamo superando ogni limite. Stavo facendo una breve panoramica per vedere come è stata riferita dai giornali italiani la notizia del bambino-prodigio suicidatosi di recente negli Stati Uniti, quando alla lettura del quinto o sesto articolo ho avuto una strana sensazione di deja-vu. Poi un'altra, e un'altra ancora. Quell'articolo, semplicemente, mi pareva di averlo già letto. Torno sui miei passi, e scopro che Repubblica e Corriere hanno pubblicato lo stesso identico articolo, cambiandone solo qualche frase nel paragrafo iniziale.
Ecco il link del primo e quello del secondo. Copia e incolla, senza pietà.
A questo punto mi è venuto un dubbio: ho preso una stringa di parole abbastanza lunga dall'articolo,...
LA GUERRA DELLE PAROLE - I "deportati" di Lampedusa
Ormai la politica si fa con il vocabolario in mano. E' da poco passata la "tempesta" - verbale, s'intende - sul significato preciso della parola "terrorista", che non va confusa con guerrigliero, partigiano o nemico combattente.
Oggi tocca al termine "deportare". Siamo accusati semplicemente da Nazioni Unite, Unione Europea, Amnesty International - per citare solo i più grossi - di deportare illegalmente i clandestini che approdano a Lampedusa, ed ecco che il Ministro Pisanu la butta sulla semantica, dicendo che "definire deportazione il respingimento individuale alla frontiera di immigrati giunti illegalmente nel nostro Paese ad opera di organizzazioni criminali è un insulto alla verità dei fatti e alle leggi che regolano questa delicata materia".
Definiscila come vuoi, ma sta di fatto che la legge dice chiaramente che ciascuno straniero che arrivi in Italia...
ITALIA PICCOLA AMERICA
L'inseguimento all'immagine irraggiungibile della "grande madre" continua. Basti pensare che le parole chiave della riforma costituzionale appena approvata dal parlamento sono "devolution" e "superpremier". La prima è simbolizzata dall'immagine di ogni regione che "manda" a Roma i suoi senatori, esattamente come la California o l'Alabama mandano a Washington i loro, con il compito di fare prima di tutto gli interessi del proprio stato. Se poi avanza qualcosa, si può anche pensare di costruire insieme una nazione.
Ma la costituzione americana è stata scritta nel 1793, quando il mezzo di comunicazione più rapido era il cavallo migliore che avevi. Allora sì che ci voleva "sul posto" qualcuno che conoscesse i problemi di ciascuna regione, e che cercasse di farne rispettare le esigenze. Ma la nostra costituzione è del 1948, e a quel tempo c'erano già i telefoni, la radio e i quotidiani a tiratura nazionale, e nessuno pensò che fosse necessario mandare l'uomo della Basilicata a far presente a Roma...
AL DI SOPRA DELLA LEGGEAGGIORNAMENTO 23.03: anche la corte federale d'appello di Atlanta ha respinto la richiesta dei genitori di Terry. Le vie legali sono esaurite.
La figuraccia Bush se l'è cercata. Non ci volevano dieci lauree per arrivare a capire che la legge da lui approvata domenica notte, essendo anticostituzionale, avrebbe avuto un ritorno di fiamma non indifferente.
Il fatto che il parlamento di uno qualunque degli Stati Uniti decreti una legge che autorizzi a sovvertire una decisione giuridica costituisce infatti una palese invasione di campo da parte del potere legislativo verso quello giudiziario. Figuriamoci poi se a fare questo è il parlamento federale, quello di Washington, nei confronti di una Corte Suprema, in questo caso quella della Florida.
Il giudice federale a cui è stato assegnato il caso, James Witthmore, ha detto "despite these difficult and time strained circumstances, this court is constrained to apply the law to the issues before it". "Nonostante le circostanze difficili e l'urgenza pressante, questa corte si vede obbligata ad applicare la legge relativa al caso in questione". Legalmente, lo abbiamo detto mille volte, la posizione del marito di Terry è in una botte di ferro.
Il calcolo di Bush è stato tanto rischioso quanto stupido. Si pensava infatti che prima di mettere in scena tutto questo carnevale ...
CHI DI SCACCHI FERISCE ...Aggiornamento 25.03: Fisher (a sin.) è arrivato in Islanda.
Chi l'avrebbe mai detto che giocare una partita a scacchi ti può costare la libertà, e che un'altra partita a scacchi te la può ridare?
Ti può succedere, se ti chiami Bobby Fisher.
Bobby Fisher è l'ex campione americano di scacchi che 30 anni fa sconfisse il mitico Boris Spassky a Reykjavik, in Islanda. La sua vittoria mise fine ad un lunghissimo periodo di incontrastato dominio russo nella scacchistica mondiale, e la sua vittoria fu salutata in patria quasi come una vittoria nella guerra fredda.
Ma Fisher di patriottico aveva molto poco. Personaggio controverso, solitario, e di certo poco diplomatico, riusciva a farsi nemici ogni volta che aprisse bocca. Anti-americano dichiarato, oggi Bobby Fisher è detenuto in un carcere giapponese, dopo aver passato anni a cercare di sfuggire alle autorità americane ...
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