Discorso del Presidente del Venezuela, Hugo Chavez alla sessione per 60.mo anniversario dell'ONU. (19 settembre 2005)
Eccellenze, amiche e amici, buon pomeriggio:
Il proposito originale di questa riunione è stato completemente sviato. Ci hanno imposto come centralità del dibattito un male chiamato processo per le riforme che relega in secondo piano ciò che è più urgente, ciò che i popoli del mondo reclamano con urgenza, come l'adottare misure per fronteggiare i veri problemi che ostacolano e impediscono gli sforzi dei nostri paesi per lo sviluppo e la vita.
Cinque anni dopo il Summit del Millenio, la cruda realtà è che la gran parte delle mete designate, ...
[color=CC0000]Pubblicata nei commenti la replica del mittente. Ripristinata la pagina originale con l'analisi del video della decapitazione di Nicholas Berg.[/color] (E' l'articolo più letto di tutti su LC, con oltre 13.000 letture).
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Abbiamo ricevuto questa breve lettera, che pubblichiamo, con relativa risposta, perchè l'argomento è di fondamentale interesse per tutti coloro che si occupano di libera informazione.
"Le tesi che smentiscono i resoconti apparsi su giornali e televisioni devono essere sorrette da prove forti. La tesi "Nicholas Berg è stato decapitato non da terroristi, ma da uomini sul libro paga degli Stati Uniti" da quali prove è sorretta?"
Segue firma
Gentile Sig. ---, lei pone un problema di primaria importanza, che va alla radice stessa di tutto ciò che accade in questo nuovo mondo della libera informazione*.
Lei chiede "prove forti". Innanzitutto, devo dire che "prove" è una parola molto grossa. Per poterle "provare" ciò che sostengo, nel caso specifico di Berg, dovrei portarle qui l'agente della CIA che ha pagato un "iracheno qualunque"...
Caro amico scettico, so che tu non credi alle cosiddette "teorie cospiratorie" che "girano in internet", riguardo agli attentati dell'11 Settembre, ed a quelli di Londra del 7 di Luglio. Ma non ti chiamerò "debunker", perchè ti considero in perfetta buona fede, e non uno dei tanti magdiallam che combattono le teorie cospiratorie ben sapendo che sono tutt'altro che infondate.
Ti chiamerò semplicemente "scettico", perchè chiunque ha il diritto di essere tale, almeno fino a prova contraria.
Appunto, fino a prova contraria. Vorrei infatti sottoporre alla tua attenzione un paio di semplici fatti, facilmente verificabili, che con le "opinioni" di chiunque hanno ben poco a che fare. I due "fatti" si chiamano William Rodriguez, e Bruce Lait. Sono due "miracolati", rispettivamente dell'11 Settembre 2001, e del 7 Luglio 2005. Del primo molti hanno già sentito parlare, del secondo quasi nessuno. Rodriguez era il responsabile del complesso sistema …
di Enrico Galoppini
Chi o che cosa mette in pericolo la nostra identità? La "cultura di massa" importata (ed imposta) in Italia da sessant'anni e il corrispondente "modello" non sono certo né arabi né islamici... Un commento sull'ultima uscita dei Crociati dello Zio Sam.
18 settembre 2005, Venezia - Un tale "on. ministro" sbraita da un palco addobbato di verde che "l'Islam minaccia la nostra identità", per poi prodursi nel rituale osanna a "Lepanto" in perfetto stile Crociato dello Zio Sam.
Certo, l'identità è una cosa importante, perché non di solo pane vive l'uomo... ma se questa identità è in pericolo dobbiamo ringraziare chi da 60 anni ha contribuito a diffondere in Italia una pseudo-cultura fatta di materialismo, individualismo, arrivismo, disimpegno e consumismo, incoraggiata soprattutto da una tv-spazzatura ...
Ai poliziotti noi non diamo soltanto una divisa, diamo il compito di far rispettare le leggi che ci siamo imposti, ed in nome di questo li autorizziamo ad usare la forza, e addirittura ad uccidere, se necessario. Non è poco.
Questo significa che al momento dell'assunzione il poliziotto viene investito di una enorme responsabilità. Egli inoltre dovrà saper respingere, fra le altre cose, ogni tentazione ad usare i poteri che gli abbiamo dato a proprio vantaggio personale.
Ma i poliziotti non ci arrivano con navi spaziali da un altro pianeta. I poliziotti sono gente come tutti noi, e per quanto la maggior parte di loro ...
A non voler essere maligni, bisogna proprio dire che la natura sta aiutando il progetto neocon di una "umanità sotto controllo" in maniera quasi irritante. Non solo Katrina è andata a colpire proprio quel "cancro sociale" che era la sacca di povertà intorno a New Orleans, ma le condizioni in cui ha lasciato la zona sembrano quasi obbligare la squadra di Bush ad implementare misure che non avevano mai visto implementate nemmeno nei loro sogni migliori.
Dopo aver pubblicamente chiesto al suo Ministro degli Esteri, Condolezza Rice, il permesso per andare al gabinetto, Bush ieri ha fatto il suo discorso "programmatico" sulla zona sinistrata della Louisiana. Lo "zar" della ricostruzione sarà - vediamo chi indovina? - il suo stesso burattinaio, Karl Rove, ovvero l'uomo sospettato da tutti di essere la "gola profonda" che tradì l'identità dell'agente segreto della CIA, nel caso che fece scandalo in America l'anno scorso. Le buone azioni vanno ripagate, ed in questo, non c'è dubbio, Bush non è secondo a nessuno.
E le misure che Rove si preoccuperà di far implementare sono, prima di tutto, ...
Finchè il tuo vicino di volo ti dice che ore sono, guardando con ostentazione il suo Rolex d'oro pacchianamente falso, non ci sono grossi problemi, al massimo sballerà di qualche minuto. E anche se la "sciura" dall'altra parte del corridoio fa di tutto per mettere in mostra il suo borsone Vuitton fatto a Cinisello, poco male: se lei si sente bene così, perchè non sorriderle e fingersi ammirato (anche perchè quello vero è perfettamente identico, per cui a quel punto coglione chi lo compra).
Ma se tu venissi a sapere che lo strumento con il quale il comandante tiene d'occhio la riserva di carburante, in cabina di pilotaggio, non è un originale della casa costruttrice, ma un pataccone fatto a Centocelle, già cominci ad preoccuparti. Questa pare essere la terrificante realtà che sta alla radice dell'incidente dell'ATR-72 nelle acque di Palermo, lo scorso Agosto. Un indicatore di carburante apparentemente identico all'orginale, ...
Di Rachel Corbett / Women News. Traduzione di Maria G. Di Rienzo
"Era venerdì, ed il messaggio fu lasciato nella mia segreteria telefonica a mezzogiorno", racconta Rachel Normandy, madre di Ryan, un soldato che si trova in Iraq. "Era qualcuno dell'esercito, ma chiamava dalla Germania. Tutto quel che il messaggio diceva era di richiamare al più presto possibile".
Ventiquattr'ore d'ansia più tardi, Rachel apprese che il figlio era stato ferito da una bomba esplosa in un attentato suicida nel sud dell'Iraq, dove Ryan era di stanza con la Prima Divisione. "Mi sono sentita come se il sangue venisse succhiato via dal mio corpo", mi dice al telefono dalla sua casa di Cupertino, in California, "Aveva schegge di shrapnel infilate nel cervello. Era ustionato sulle braccia, ...
Rimettiamo in home questo ed altri articoli, perchè pertinenti alla particolare giornata.
Questo è sicuramente uno dei più appropriati, in questo modo almeno chi ci visita per la prima volta potrà capire in quale gabbia di matti sia finito. M.M.
IL MORBO DI ASHCROFT
Alghero: nel suo studio medico, un dottore ha appena finito di scrivere la ricetta per un suo paziente. Napoli: l'impiegato in una ditta di scarpe sta andando a mangiare in sala mensa. Bologna: uno studente di architettura è stato fermato da un vigile per aver fatto un'inversione a "u".
Dieci minuti dopo: il paziente che ha avuto la ricetta è ancora nello studio medico, poichè il dottore gli sta mostrando un DVD che parla dell'aereo che ha colpito il Pentagono. L'impiegato di Napoli ha raccolto intorno a sè un gruppetto di colleghi, e gli sta mostrando un volantino sull'11 settembre. Dopo aver preso la multa, lo studente di Bologna si è messo a chiacchierare con il vigile, e gli sta ora raccontando che le Torri Gemelle non sono affatto cadute da sole.
Sono tre persone afflitte dal cosiddetto morbo di Ashcroft. Malattia scoperta di recente, in rapida diffusione, pare mietere vittime soprattutto fra i maschi adulti...
Esattamente come sosteniamo che vadano discusse le idee, ma non le persone che se ne fanno portatrici, noi non desideriamo entrare in polemica con nessun sito in particolare, ma riteniamo importante discuterne alcune idee, specialmente se riguardano l'11 Settembre.
Accade così che in questa quarta ricorrenza degli attentati "che hanno cambiato la nostra vita", ci sia stata, sul fronte "ufficialista", la prevedibile valanga di retorica da un lato, quello dei media ufficiali, e un tentativo di conferma spudorata della menzogna dall'altro, quello dei blogghisti di parte avversa.
Alla base di questo conflitto, fra "complottisti" e "debunkers", sta purtoppo, da una parte, la convinzione che negando la bugia si possano "mantenere intatte le istituzioni", si protegga la "reputazione dell'occidente", ...
Non è stato solo l'occidente, a rivivere in questi giorni quella che è stata, comunque la si guardi, una tragedia per tutti.
Il tre di settembre c'è stato in Russia il primo anniversario della strage di Beslan, ed i malumori che lo hanno accompagnato continuano a far sentire i loro effetti ancora oggi: questa mattina è stata dispersa dalla polizia, a Vladikavkaz, capitale dell'Ossezia del Nord, una manifestazione contro Putin, che avrebbe deciso di togliere alla popolazione locale l'elezione diretta del governatore.
In occasione dell'esplosione del treno in Cecenia, a pochi giorni dalle elezioni russe del Novembre 2003, scrivemmo "anche Putin ha imparato il trucco". I fatti di Beslan, un anno fa, lo confermarono in pieno. Ora però, come prevede il copione, ...
Leggi tutto: CHAVEZ HABLA. QUALCUNO LO ESCUCHA?