A non voler essere maligni, bisogna proprio dire che la natura sta aiutando il progetto neocon di una "umanità sotto controllo" in maniera quasi irritante. Non solo Katrina è andata a colpire proprio quel "cancro sociale" che era la sacca di povertà intorno a New Orleans, ma le condizioni in cui ha lasciato la zona sembrano quasi obbligare la squadra di Bush ad implementare misure che non avevano mai visto implementate nemmeno nei loro sogni migliori.
Dopo aver pubblicamente chiesto al suo Ministro degli Esteri, Condolezza Rice, il permesso per andare al gabinetto, Bush ieri ha fatto il suo discorso "programmatico" sulla zona sinistrata della Louisiana. Lo "zar" della ricostruzione sarà - vediamo chi indovina? - il suo stesso burattinaio, Karl Rove, ovvero l'uomo sospettato da tutti di essere la "gola profonda" che tradì l'identità dell'agente segreto della CIA, nel caso che fece scandalo in America l'anno scorso. Le buone azioni vanno ripagate, ed in questo, non c'è dubbio, Bush non è secondo a nessuno.
E le misure che Rove si preoccuperà di far implementare sono, prima di tutto, ... ... dei potenti sgravi fiscali (leggi: tasse zero) per tutte le grandi corporations "che dovranno sobbarcarsi l'onere di rimettere in sesto la zona". E' un lavoraccio, d'altronde, e qualcuno deve ben farlo. Naturalmente sappiamo già tutti che la più generosa di queste corporations è stata la Halliburtion di Dick Cheney, che si è subito offerta per arraffare tutte le migliori commesse, sia di tipo militare che di tipo civile, che erano sul tavolo della cuccagna.
Seguirà un "programma di ricostruzione urbana migliorativo" ("upgrading"), che signifca in altre parole la diaspora permanente per i sopravvissuti, che sono stati spediti a blocchi da cinquanta, cento persone un pò in tutta l'America, e che non potranno mai più tornare a vivere dove vivevano prima. (Suonava strana, al momento, tutta quella "generosità" da parte di città lontane mille miglia da New Orleans, per accogliere gente che nessuno voleva: ora possiamo immaginare quali lauti compensi ci siano stati alle spalle, da parte dei governativi, pur di togliersi di mezzo quei maledetti che non erano riusciti ad annegare insieme a tutti gli altri).
New Orleans diventerà così una ridente cittadina di middle-class bianca, che non vede l'ora di affluire dalle circostanti zone depresse verso la "nuova California" del sud-est americano. Sarà un caso, ma nel suo discorso Bush ha definito l'intero programma come "Gulf Opportunity Zone".
Evidentemente in famiglia la parola "golfo" porta fortuna.
Nessun incentivo fiscale alla ricostruzione, invece, per le medie e piccole industrie locali, che non solo dovranno faticare parecchio a rimettersi in piedi, ma si sono viste portare via tutto il potenziale lavoro dal drago corporativo in arrivo da Houston.
Nel frattempo, FEMA [protezione civile] continua palesemente a bloccare ogni aiuto che sia fuori dal suo diretto controllo. Il gesto plateale di Bush, di licenziare in tronco il suo direttore, si è rivelato quindi per quello che era, una ridicola buffonata intesa solo a placare gli animi più accesi, di fronte al disastro innegabile della scorsa settimana.
Ieri a Washington il leader nero Jesse Jackson ha dichiarato, in una conferenza stampa, che ci sono a Menphis 300 TIR carichi di acqua, viveri ad altri generi di soccorso, e che ce ne sono più di mille nel resto del paese, che ancora non hanno avuto da FEMA il permesso per partire verso New Orleans.
Aspettano che muoiano tutti, evidentemente.
Non stupisce, alla luce di questo, la notizia di un medico al quale è stato imposto di sospendere il massaggio cardiaco ad una donna morente, poichè "non autoriìzzato da FEMA ad operare nella zona disastrata".
Fra le cose che il "programma" di Bush ha dimenticato di includere ci sono:
Agevolazioni fiscali per chi vuole ricostuire la propria casa.
Il riconoscimento di un "diritto di priorità" degli ex-residenti ad acquistare i nuovi terreni.
Agevolazioni per chi si offrisse ad "adottare" una famiglia di senzatetto.
Una cifra da investrire per un orfanatrofio, assolutamente indispensabile a questo punto.
L'istituzione di servizi di supporto psicologico per i sopravvissuti.
Assistenza speciale da parte del Dipartimento di Giustiza per tutti i casi di minori arrestati durante i saccheggi della città.
Protezione legale, a disposizione del pubblico, contro le speculazioni di ogni tipo.
Un congelamento di tutti i debiti dei residenti della zona verso lo stato od altre pubbliche entità.
Ovvero, se non sei morto, hai probabilmente perso la casa. Se per caso invece ti è rimasta, te la portano via comunque, perchè di sicuro l'ultimo mese non sei riuscito a pagare il mutuo.
Nel frattempo Karl Rove, nel suo nuovo ruolo di "Zar della Louisiana", ha già pensato di chiedere al parlamento un finanziamento speciale per aumentare la presenza militare in tutta la zona disastrata.
Che dite, glielo daranno?
Massimo Mazzucco
Vedi anche:
SI INFITTISCE IL GIALLO ALLA CASA BIANCA
CHI COMANDA IN AMERICA? Violata dalla Casa Bianca la sacra copertura degli agenti CIA.