25.05.04 - Se c’è una cosa che in Israele pare sia proibito
anche solo nominare, all’interno di un qualunque dibattito politico,
è l’Olocausto.
Ne sa qualcosa il ministro della giustizia Lapid, che l’altro giorno ha
osato suggerire, durante una intervista radio, che la recente immagine
di una anziana donna di Rafah, china sulle macerie di casa propria,
disperata e piangente, gli aveva ricordato da vicino sua nonna, morta
ad Auschwitz più di cinquant’anni fa.
Apriti cielo. Ariel Sharon in persona è intervenuto, anche a
nome dei colleghi di governo, per ammonire pubblicamente il ministro
Lapid, che appartiene al partito moderato della coalizione, il Shinui.
In un altro momento, forse, l’episodio sarebbe passato inosservato, ma
evidentemente qualche coda di paglia più lunga del solito ...
Sin
dal giorno in cui è nato, due mesi fa, questo sito ha mostrato
senza ambiguità come il suo scopo non sia tanto quello di dare
notizie (quelle più o meno sono a disposizione di tutti, ormai),
ma di commentarle da una precisa angolazione. E negli ultimi giorni
abbiamo avuto una piacevole crescita sia di letture che di iscritti. Ma
fra i molti messaggi di incoraggiamento, c'è stato anche chi ha
voluto far notare un
eccessivo, diffuso antiamericanismo, che sbilancia il sito e lo fa
apparire più “sessantottardo” di quello che vorrebbe essere.
Abbiamo cercato di dare una risposta, anche e soprattutto per noi
stessi, perchè di certo qui nessuno viaggia a scienza infusa.
A DIFESA DELL’AMERICA
Fra scandalo torture, omicidio Berg, e tutto quello che ormai esce
giornalmente dai tombini più imprevisti, la nostra
capacità di comprendere, accettare e digerire nuove
realtà negli ultimi tempi è stata messa a dura prova.
Ed è vero, la homepage ultimamente gronda di veleno
antiamericano da ogni poro. E dispiace che debba essere così,
perchè in fondo non è l’America il nostro vero bersaglio,
ma chi la guida in questo momento. Che non è affatto quel
pover’uomo di George Bush, sia chiaro: a lui va già bene se
prima di morire si renderà conto di essere davvero lui quello
fotografato dietro la scrivania presidenziale. No, alla
guida dell’America, e quindi del mondo, sta oggi ...
“La vera arma di distruzione di massa è la leadership inefficiente di George Bush"
di Fabio de Nardis
24.05.04 - Sull’omicidio di Nicholas Berg si sono dette tante cose e
fatte molte ipotesi, ma di certo merita un posto di primo piano nel
più ampio quadro di sistematica mistificazione della
realtà che sembra essere una delle caratteristiche più
rilevanti dell’amministrazione Bush. E nella perdurante discussione
sulla reale matrice di questo assassinio, si inserisce oggi, pubblicata
nell’inserto domenicale del Los Angeles Times, una significativa
lettera del padre di Nick. (La traduzione è nostra).
“La gente si domanda per quale ragione in questo momento tragico per la
mia esistenza io mi accanisca verso l’amministrazione Bush. Mi hanno
chiesto: non biasimi i cinque uomini incappucciati che l’anno
trucidato? Io ho risposto: Biasimo loro non meno di quanto non biasimi
Bush e il suo entourage. Ma in realtà mi sbagliavo. Sono sicuro,
perché conosco mio figlio, che quegli uomini, stando in contatto
con lui, si siano resi conto della persona straordinaria che era. E mi
conforta l’idea che mentre facevano la cosa terribile che hanno fatto
non fossero sereni” …
… “Ma George Bush non ha mai guardato mio figlio negli occhi. George Bush non conosce...
NESSUN MATRIMONIO E TANTI FUNERALI
Un nuovo video dimostra la chiara determinazione dei nostri alleati a sterminare civili a sangue freddo.
23.05.04 - Il generale Kimmitt, come sempre, aveva smentito con
un’alzata di spalle. Noi, ammazzare civili? Quelli che abbiamo fatto
fuori erano un gruppo d terroristi convenuti dall’estero per
organizzarsi contro di noi. Ma le voci di protesta del popolo iracheno,
che normalmente non riescono a risalire la corrente dei media
occidentali, oggi hanno avuto la forza di arrivare fino in superficie,
grazie ad un video amatoriale che invece smentisce in pieno Kimmitt ed
il suo esercito di ”bravi ragazzi”.
Il video, di cui mostriamo le immagini più significative (niente di sconvolgente, di questi tempi), era
stato realizzato dai partecipanti ad un matrimonio, che erano convenuti
da varie località della zona per celebrarlo. I primi fotogrammi
mostrano proprio l’allegra carovana di macchine, che procede a
ventaglio ...
22.05.04 - Se la Francia già era vista con odio, ultimamente, da
buona parte degli americani “conservative”, da oggi la dose
resterà come minimo triplicata, almeno fino ad elezioni
avvenute. La grande colpa dei “French Fries”, secondo i nazionalisti a
stelle e strisce, era stata quella di fare da ostacolo “insensato”
(però letale) alla missione comune in Iraq, bloccando sul
nascere qualunque risoluzione ONU che non prevedesse un controllo
militare dell’ONU stessa (davvero, che stupidi ‘sti francesi). E
ieri al danno si è aggiunta anche la beffa, con la giuria del
Festival di Cannes che ha osato premiare addirittura con la Palma d’Oro
l’ultimo documentario dell’uomo che agli ultimi Oscar aveva gridato in
diretta mondiale “Presidente Bush, vergognati!”
Il premio è giunto veramente inaspettato, anche per i più
“in” del circuito cinematografico: era accaduto infatti solo una volta,
nel lontano 1956, che fosse un documentario (di Jacques Custeau,
l’esploratore sottomarino) a vincere il premio più prestigioso.
Sarà soltanto un caso, ovviamente, ma quest’anno a presiedere la
giuria...
E’ STATO IL NIPOTE DI SADDAM A UCCIDERE NICHOLAS BERG!
Era suo nipote a guidare la squadra di macellai. Quattro arrestati nel corso delle indagini.
di Massimo Mazzucco
21.05.04 - Al Pentagono devono essersi accorti che i sospetti che girano sul
video-messinscena cominciano ad essere un pò troppi, e hanno
deciso di correre ai ripari nell’unico modo che conoscono da quelle
parti: invece di stare zitti e fermi, e aspettare che le acque si
calmino, loro gli danno una bella rimestata violenta, svegliando
così anche i pesci che finora non si erano accorti di nulla.
E’ di poco fa la notizia, diffusa dall’Associated Press (05-21-04 11:04
EDT), dell’arresto di quattro individui “sospettati di aver partecipato
all’assassinio di Nicholas Berg”, come si è premurato di dirci
di persona....
21-05.04 - Ve lo immaginate voi un Berlusconi, che annuncia che come
vice-premier, se vincerà le elezioni, vorrà al suo fianco
D’Alema?
Ecco, ultimamente a Washington gira una scommessa: quando a John Kerry toccherà
annunciare il suo prescelto per la vice-presidenza, indicherà il
senatore John McCain. Il quale è un politico tutto d’un pezzo
(qui già il parallelo con d'Alema traballa), che ha però il piccolo
difetto di essere un esponente di punta del partito repubblicano.
In teoria, la costituzione americana non impone restrizioni di alcun
tipo al candidato per la vice-presidenza, se non le stesse che impone
al presidente: nazionalità, fedina penale pulita, età
superiore ai 25, e l’essere nato su suolo americano (cosa che rode da
morire a Schwartznegger, perchè la alpi austriache non sono
ancora state conquistate dai Gi-Joe del Pentagono).
Ma perchè mai una scelta così illogica? Perchè in realtà illogica non lo è affatto. Anzi ...
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OPERAZIONE “COSCIENZA PULITA” – ATTO I
Il vero veleno esce soltanto ora. Fra un soldato e l’altro.
di Massimo Mazzucco
20.05.04 - Con una corte marziale messa su in fretta e furia (e che curiosamente proprio oggi, per la prima volta nella storia, ha aperto le porte ai media di mezzo mondo), il primo dei capri espiatori – il pacioso Jeremy Sivits - ha recitato la sua parte alla perfezione, scusandosi fra lacrime e singhiozzi “con gli iracheni, con i detenuti torturati, con il mio battaglione che ho tradito, con l’esercito tutto, con la mia famiglia, e con l’intera nazione americana.” Ci mancavano soli i marziani e i Testimoni di Geova, e poi l’universo intero lo avrebbe perdonato in un sol colpo. Ma il giudice, arrivato apposta dagli States, non ci è cascato, e gli ha affibbiato la pena massima prevista per una "special court-martial" (*): addirittura – pensate un pò - un intero anno di prigione! (Quelli di Guantanamo sono lì a bollire da due anni e mezzo, e loro non hanno manco fatto niente). E ad aggravare la sentenza ai limiti dell’insopportabile, c’è stata pure l’ignominia...
Leggi tutto: IL TABU' VIOLATO