di Luciano Gianazza - www.medicinenon.it
Letteralmente in questo contesto Act significa Decreto, Legge, quindi una legge a favore delle madri, nello specifico delle future e neo mamme e dovrebbe servire a far sì che le istituzioni si prendano cura di loro durante il periodo della gravidanza, del parto e dopo il parto. Questo perché alcune donne sono state soggette a disturbi di un tipo o di un altro in concomitanza con la gravidanza e il parto. Per quanto si potrebbe pensare che il Mothers Act sia un impegno della comunità nei confronti delle donne nel ruolo di madre, in realtà è stato elaborato dalla lobby di Big Pharma, con il solo scopo di trasformare la gravidanza, il parto e la nascita in una condizione medica in cui si verifica la presenza di malattie mentali da trattare con gli psicofarmaci.
Sono diversi anni che Big Pharma cerca di far approvare dal Congresso Americano il Mothers Act, ma non è mai passato perché uno dei due schieramenti si opponeva all'altro che era finanziato dalla lobby al fine di farlo approvare.
Di solito le lobbies appoggiano finanziariamente uno o l'altro degli ormai soli due gruppi di partiti politicamente opposti per fare approvare provvedimenti favorevoli agli interessi che esse rappresentano o per far cadere quei provvedimenti che invece non sono affatto favorevoli.
Questo fa sì che un gruppo politico spinga le approvazioni di decreti o leggi nell'interesse dei loro finanziatori contrastati dagli oppositori che ovviamente portano avanti altri interessi. Questa situazione conduce spesso a un impasse e a logoranti lotte fino all'ultimo voto che possono durare intere legislature.
Il problema è che ora questa proposta ha maggiori probabilità di diventare legge perché Big Pharma ha cambiato strategia: Ha finanziato alla pari entrambi gli schieramenti politici ...
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