di Amira Hass
Tu sostieni di aver sparato ad un palestinese perché aveva sabotato la barriera di separazione. Tu non sei soltanto il giudice, l'accusatore e il giustiziere, ma sei anche il testimone oculare.
Al Soldato X del 77º battaglione armato che lo scorso mercoledì ha sparato ed ha ucciso un ragazzo chiamato Yusef Abu Aker Shawamreh.
Quando eri a cena con la tua famiglia, venerdì sera, hai detto loro che sei stato tu, ricevendo l'approvazione di tuo padre e di tua madre? Oppure hai masticato il tuo riso e mangiato la tua bistecca in silenzio? I tuoi superiori ti hanno chiesto come il proiettile mortale sia andato a colpire direttamente il fianco di Yusef? Stavi forse mirando alle gambe, ed hai sbagliato? Stavi forse sparando in aria ed hai sbagliato? Forse i tuoi superiori hanno deciso che tu abbia bisogno di un corso di ripasso al poligono di tiro?
Hai perso un po' del tuo sonno pensando a Yusef? O sei forse convinto di avere eseguito un ordine, come un leale soldato, e che la colpa fosse di Yusef, un ragazzo nato il 15 dicembre 1999, che aveva 14 anni e tre mesi quando gli hai sparato? Ti sei reso conto di avere commesso un crimine, oppure ci vorranno alcuni anni prima che tu lo capisca?
I tuoi superiori (salendo fino al comandante) rappresentano una causa persa. Costoro mangiano con gusto la propria bistecca anche quando i loro ordini costano la vita ad un ragazzo, ...
di Attilio Folliero
a) Tentativo di rivoluzione colorata in Venezuela
Quando c’è una guerra esistono due teatri: un teatro di guerra vero e proprio ed un teatro virtuale; ossia esiste una guerra vera e propria combattutta con le armi, ed una guerra virtuale combattuta a colpi di informazioni false. La guerra virtuale, che in molti casi precede la guerra vera e propria, è “combattuta” per preparare l’opinione pubblica e convincerla ad accettare la guerra (quella vera).
E’ questo uno schema ormai consolidato e sperimentato in tutte le guerre moderne e soprattutto nelle rivoluzioni colorate, sviluppate principalmente in alcuni stati post-sovietici. Nelle guerre virtuali, grazie all’aiuto dei media, si fabbricano “regimi repressivi” da abbattere, ossia il nemico, il governo di turno da abbattere viene mostrato dai media internazionali come profondamente disumano e repressivo nei confronti di una parte della popolazione che protesta pacíficamente; il fine è giustificare un intervento esterno, una guerra contro questo regime.
Repressioni insesistenti, bombardamenti fasulli contro civili inermi, fosse comuni inventate, testimoni di torture del “regime” preso di mira che spuntano come funghi, ossia tutta una serie di azioni che giustificano appunto l’intervento esterno. E’ successo ad esempio in Serbia, in Libia ed altri paesi.
In tutte le rivoluzioni colorate, i media internazionali hanno seguito questo schema, ...
di Giano
Da che ho memoria sento parlare del sistema sanitario nazionale come di un ente mangiasoldi, che dà tanto a chi lo gestisce e poco a chi suo malgrado ne deve usufruire.
Per fortuna, però, ogni tanto sul fronte sanità arriva qualche buona notizia, come quella di pochi giorni fa quando la commissione antitrust ha multato per un totale di 180 milioni di euro due colossi farmaceutici internazionali, la Roche e la Novartis, sospettati di aver truffato pazienti e sistema sanitario. [1]
Le due società vengono accusate di aver "fatto cartello" in modo da favorire la vendita di un costosissimo farmaco a discapito di uno equivalente ma molto più economico.
La vicenda è più intrecciata di quanto non sembri a prima vista; cerchiamo di ricapitolare brevemente. Nel 2004 la società farmaceutica Genentech, controllata da Roche, produce un farmaco antitumorale chiamato Avastin. Poco più tardi "si scopre" che l'Avastin ha anche la capacità di curare alcune malattie degenerative della vista.
Alla luce della scoperta di questo doppio uso, la società Genentech sviluppa, sulla base dell'Avastin, un nuovo farmaco per utilizzo esclusivo nella cura delle patologie della vista, il Lucentis, ...
Vogliamo le quote rosa. Per tutti. Basta, ci siamo stufati della discriminazione di genere, ci siamo stufati dello strapotere del maschio. E' ora che l'Italia si decida ad entrare veramente nel terzo millennio, ed uno dei modi migliori per farlo è di stabilire, prima di tutto, una vera parità fra uomo e donna.
Il nostro nuovo primo ministro, Matteo Renzi, ha saputo dare un fulgido esempio di modernizzazione, presentando un governo con 8 ministri uomini e 8 ministri donna, anche se poi il nostro parlamento non ha voluto introdurre le quote rosa nella nuova legge elettorale.
Ma non è solo in politica che vogliamo l'eguaglianza della donna. La vogliamo nel mondo del lavoro, nello sport, nell'arte, insomma in tutto ciò che riguarda la vita di una nazione.
Prendiamo ad esempio i minatori: perchè devono essere tutti maschi i privilegiati che scendono ogni giorno nel ventre della terra a scavare il carbone con le proprie unghie? Per ogni minatore che scende con pala e piccone deve esserci almeno una minatrice che lo accompagna, ...
di Massimiliano Paoli “Talvolta i Titani erano considerati figure primitive e selvagge, al limite della crudeltà mostruosa: divinità imperfette che regnavano con la forza, non con la sapienza e la giustizia di Zeus. [...] Alcuni però pensavano che questi antichi dei possedessero una loro giustizia, più mite e modesta rispetto a quella degli olimpi, e in fondo più benevola nei confronti dell'umanità”(1).
Non fatevi ingannare, questa storia ha ben poco di mitologico. Questa storia parla di un passato recente che ancora oggi si fatica a raccontare nella sua sconosciuta interezza (sconosciuta per noi comuni mortali); questo anche grazie alle complicità dell’industria dell’informazione che da sempre si diletta a gestire il teatrino delle pseudo verità occultando, per motivi più o meno leciti, la complessità di certi fenomeni storici in cui i contorni dei personaggi sono chiari ma al tempo stesso enigmatici e sfuggenti, dove le comparse, spesso scambiate per protagonisti (e viceversa), sembrano guidate da un’immortale regia che cambia volto ma non scopo: l’uso del terrore per influenzare le masse. Questa è la storia del “cervello parigino” delle Brigate Rosse, Hyperion. La vulgata comune fa cominciare questa narrazione nel lontano 1968, ...
In fondo ci voleva poco: bastava una bella faccia da culo, arrogante e impunito, per ribaltare quattro cifre e dare a tutti l'impressione di aver risolto un'equazione apparentemente impossibile. Prendo tre miliardi di qua, sette li acchiappo di là, e di colpo ti sbatto in busta paga 1000 euro all'anno in più per i lavoratori.
Anche se poi è tutto da vedere, perchè tagliare 7 miliardi con la spending review è tutta da vedere. Anche la tassazione sulle rendite finanziarie che passa dal 20 al 26% è tutta da vedere, perchè non tiene presenti i possibili contraccolpi che ci saranno nel mondo della finanza.
Ma tant'è, detta così fa colpo, e siccome oggi la politica è fatta più di immagine che di sostanza, la conferenza stampa di Renzi è stata certamente un successo. Come un buon prete di paese, il nostro primo ministro ci ha fatto l'elemosina, ...
Passano le settimane, ma di Michael Schumacher non si sente più parlare. E questo è un pessimo segno. Ormai si comincia a temere che, anche nella migliore delle ipotesi, Michael Schumacher resterà un invalido, semi-paralizzato, incapace di muoversi e di esprimersi in modo normale.
Mentre non possiamo che augurare al campione tedesco una completa guarigione, non possono non venire in mente vicende simili, accadute nella storia recente: Mohammed Alì, l'uomo che gridava al mondo "I am the greatest" dopo aver schiacciato campioni come Simpson, Frazier e Foreman, che si trovò improvvisamente in balia del morbo di Parkinson: tremante ed incerto, faticava a stare in piedi, a muoversi e a parlare.
Un altro caso simile è quello di Christopher Reeve: il perfetto Superman, colui che ha incarnato per anni il supereroe dei fumetti per antonomasia, si è ritrovato di colpo su una sedia a rotelle, paralizzato dal collo in giù, per una stupida caduta da cavallo. Del grande super eroe restava soltanto il ciuffo, mentre il ghigno sicuro del salvatore dell'umanità si era trasformato in una smorfia amara, dalla quale usciva soltanto un flebile rantolo.
E poi ancora: Ambrogio Fogar, un uomo che ha circumnavigato il globo in solitario, ...
Leggi tutto: Lettera aperta al Soldato X, che ha ucciso un ragazzo di 14 anni