In fondo ci voleva poco: bastava una bella faccia da culo, arrogante e impunito, per ribaltare quattro cifre e dare a tutti l'impressione di aver risolto un'equazione apparentemente impossibile. Prendo tre miliardi di qua, sette li acchiappo di là, e di colpo ti sbatto in busta paga 1000 euro all'anno in più per i lavoratori.
Anche se poi è tutto da vedere, perchè tagliare 7 miliardi con la spending review è tutta da vedere. Anche la tassazione sulle rendite finanziarie che passa dal 20 al 26% è tutta da vedere, perchè non tiene presenti i possibili contraccolpi che ci saranno nel mondo della finanza.
Ma tant'è, detta così fa colpo, e siccome oggi la politica è fatta più di immagine che di sostanza, la conferenza stampa di Renzi è stata certamente un successo. Come un buon prete di paese, il nostro primo ministro ci ha fatto l'elemosina, ... ... ed il popolo - ben rappresentato dalla docile Camusso - ringrazia con affetto.
Viste da fuori, naturalmente, le cose sono un pò diverse. L'Italia era e rimane un paese chiuso nella morsa di un debito impossibile da saldare, con la ghigliottina del Fiscal Compact che ci attende, e pretende che a partire dall'anno prossimo noi riusciamo a trovare 50 miliardi all'anno, non si sa bene da dove.
Ma a questo il buon Renzi ci penserà al momento opportuno. Per ora è importante far vedere che nel cilindro del prestigiatore il coniglio c'era, e su questo tipo di capacità il nostro Mago Zurlì sembra non essere secondo a nessuno.
Massimo Mazzucco