09.06.04 - Quello che è accaduto ieri era tanto prevedibile
quanto è imperdonabile. La corte internazionale dell’ONU ha stabilito che
il muro di confine israeliano è illegale (e ci ha messo pure 5
mesi per farlo), e Israele ha già appoggiato la mano sul gomito,
dicendo apertamente al mondo che se ne fotte della sentenza, e che non
solo il muro rimarrà, ma che la sua costruzione
continuerà come previsto.
Mentre i signori Berlusconi, Blair, Bush & company devono essere
così impegnati a portare nei paesi arabici la loro versione
personale della democrazia, che non si sono nemmeno accorti che quella
vera, quella internazionale – l’unica che è ancora in grado di
dare al mondo una vivibilità accettabile – è stata
definitivamente calpestata.
Eppure il verdetto dell’Aja non è certo di quelli difficli da interpretare:
The construction and its associated regime is contrary to international law;
La costruzione [del muro] ed il regime [di controllo] che la accompagna sono contrari alle leggi internazionali.
Israel is under obligation to cease construction and dismantle the wall;
Israele ha l’obbligo di fermare la costruzione e di smantellare ciò che è già stato costruito. (...)
04.07.04 - In una ridondanza quasi nauseante di nazionalismo da
confezione, è stata posata oggi la prima pietra (un sassolino di
granito di oltre 20 tonnellate) che marca l’inizio della ricostruzione
delle Twin Towers di New York. Data non scelta a caso, ovviamente,
essendo il 4 di Luglio la festa nazionale americana dell’ indipendenza.
Il sindaco Bloomberg – una specie di ectoplasma che ogni tanto si
materializza davanti ai suoi concittadini - ha voluto comunque
ricordare al mondo quello che nessuno sospettava, e cioè che “la
causa della libertà non verrà mai sconfitta da nessuno”,
mentre la stessa dicitura nel granito diceva “per onorare e ricordare
tutti coloro che hanno perso la vita l’undici settembre 2001, e come
tributo all’inestinguibile spirito della libertà”. E proprio
perchè il significato dell’operazione non sfuggisse nemmeno agli
scoiattoli di Battery Park, la torre principale, la cui forma
stilizzata è quella della Statua della Libertà, si
chiamerà - ebbene sì - Freedom Tower, Torre della
Libertà.
L’unico però che di libertà ne ha avuto molto poca, in
tutto questo, è stato David Libeskind, l’architetto che due anni
fa ......
CATTURATO KHALED AL-HARBI, il 37° BRACCIO DESTRO DI BIN LADEN
13.07.04 - Forse Al-Queda ha voluto un pò strafare, ingrandendosi su scala mondiale come se fosse una multinazionale di conigli col tovagliolo in testa. La loro coordinazione internazionale infatti comincia ora a traballare: mentre bin Laden lancia il suo terrificante ultimatum all’Europa – e all’Italia in particolare – in Arabia Saudita il governo lancia a sua volta un ultimatum ai terroristi, offrendo pene leggere a quelli che si consegnassero entro e non oltre i tre giorni alle autorità.
E così, indeciso su quale ultimatum fosse più credibile, il temibilissimo Khaled Al-Harbi – ennesimo “braccio destro di bin Laden” - ha scelto ...
Analizzando la scrittura del comunicato "islamico"contro l'Italia,
scopriamo curiose analogie con il famoso caso delle lettere all’anthrax.
(Quando il sito è stato attaccato, stavo scrivendo questo
articolo. Nel frattempo la notizia pare essersi molto sgonfiata, ma
siccome per ora non ho altro...).
09.07.04 - E’ dai tempi delle Brigate Rosse che coloro che scrivono
comunicati “per conto terzi” – coloro che inventano il nemico - si
dannano come matti per riuscire ad immedesimarsi nella testa di persone
che non esistono, ma poi dimenticano clamorosamente la regola
fondamentale per un qualunque pezzo che si voglia ritenere genuino: il
rapporto forma-contenuto.
Nel nostro caso più recente, le minacce “arabiche” all’Italia,
abbiamo un comunicato che sarebbe stato tradotto dall’arabo in
italiano, da qualcuno che chiaramente italiano non lo è. I
frequenti errori di ortografia lo dimostrano, quanto i richiami ad
Allah suggeriscono...
UN’IPOTESI NEMMENO TANTO BIZZARRA
(A proposito dell'attacco subito dal sito)
Se io fossi il governo americano.
Se il sito fosse la nostra nazione.
Se voi (utenti e iscritti) foste i cittadini.
Se io ora invocassi leggi speciali contro gli hacker.
Se queste leggi speciali mi permettessero di colpo di controllare le vostre comunicazioni, entrare nel vostro computer (abitazioni) e frugare da cima a fondo senza nemmeno avvisarvi, censurare quello che scrivete, minacciarvi di espulsione dal paese, additarvi come paria se non vi uniformate al consenso della massa.
Se, sull' "onda emotiva", io ottenessi l'approvazione per andare a far guerra ai "siti canaglia" e portarmi a casa tutti i loro lettori ....
Non vi verrebbe almeno il dubbio che potrei anche essermelo fatto da solo?
In fondo, di fronte a tutti questi vantaggi, cosa sono due notti di sonno e una decina di articoli gettati al vento? C'è qualcuno così certo da voler dire "No, non è possibile. Lui non si cancellerebbe mai i suoi preziosi articoli"? Se poi mi rifaccio pure il sito nuovo a spese dell'assicurazione, che avevo casualmente rinnovato una settimana prima (le Torri mica le paga Silverstein, le pagano comunque i cittadini, fottuti e gabbati)....
M.M.
(Non c'è articolo, ma qui potete commentare)
DOPO L'ATTACCO SUBITO: Tutti i commenti agli articoli fra il 5 e il 10 di Luglio sono andati persi. Gli articoli invece stanno venendo ricaricati, con le letture che ripartiranno da 0.
Coloro che si erano iscritti fra quelle date dovrebbero procedere a nuova iscrizione.
Il sito è rimasto azzoppato, e probabilmente questo anticiperà il già previsto passaggio ad un sistema più evoluto. Nel frattempo, cercate se possibile di limitare l'uso alle funzioni essenziali (letture, commenti, messaggi personali). Chi trovasse malfunzioni è pregato di segnalarle a "Redazione" (messaggio personale) oppure a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (e-mail).
“IL MESTIERE DI GIORNALISTA È QUELLO DI UCCIDERE LA VERITÀ”
John Swinton, The New York Times
Durante il brindisi d’addio al prestigioso New York Press Club, John Swinton, lo storico redattore capo del New York Times, fece questa disarmante dichiarazione:
"There is no such thing, at this date of the world's history, as an independent press. You know it and I know it. There is not one of you who dares to write your honest opinions, and if you did, you know beforehand that it would never appear in print.
Non esiste al mondo, in tutta la storia fino ad oggi, qualcosa che si possa definire giornalismo indipendente. Questo lo sapete voi e lo so anch’io. Non c’è uno solo di voi che osi esprimere con sincerità le proprie opinioni, perchè sapete già in anticipo che se lo faceste, non comparirebbero mai sulla carta stampata.
I am paid weekly for keeping my honest opinions out of the paper I am connected with. Others of you...
In anticipazione della full-immersion 11 Settembre che, garantisco, su
questo sito avverrà, al momento giusto e con la giusta risonanza
(siamo ancora in pochi), propongo agli iscritti una specie di sondaggio
iniziale, che può anche valere come interessante lettura
statistica. Qualunque sa la risposta che darete, potrà
naturalmente essere cambiata in qualsiasi momento. (In fondo, siamo
tutti qui per questo).
L’11 Settembre ormai divide le persone
in maniera tale che lo si può considerare una sorta di nuova
barriera “religiosa”. Tu a che confessione appartieni?
A) Credente convinto (figuriamoci se se lo sono fatto da soli. Il mondo è pieno di gente che vede cospirazioni dappertutto) B) Credente con riserva (credo alla versione ufficiale, ma vi riconosco notevoli lacune) C) Scettico (vorrei tanto crederci, ma la storia mi insegna diversamente) D) Agnostico (non ho le idee chiare, nè la cosa mi interessa più di tanto) (continua...)
Leggi tutto: AH, NON POSSO? E CHISSENEFREGA!