RICERCA RIVELA CHE LA FREQUENZA DEI RAPPORTI SESSUALI AUMENTA LE PROBABILITA' DI UNA GRAVIDANZA.
A giudicare dal testo, l'articolo risale ad un'epoca in cui non era ancora chiaro il periodo di fertilità all'interno del ciclo mestruale. Per cui più lo facevi ...
(continua all'interno)
Mentre Beppe Grillo preferisce deridere quelli che combattono le scie chimiche, c'è gente come Rosario Marcianò che prende botte da tutte le parti, e vive letteralmente in condizioni poco piacevoli, per averlo fatto seriamente per molti anni, e per continuare a farlo anche oggi.
Indipendentemente dall'opinione che si può avere sul suo modus operandi - spesso troppo antagonistico e poco "user-friendly" - nessuno può negare che Marcianò abbia raccolto negli anni una messe imponente di dati sulle scie chimiche, resi disponibili in italiano, pari ormai ai suoi corrispettivi americani più quotati e rispettati.
Nella mia recente ricerca sulle scie chimiche ho trovato più materiali utili - per "utili" intendo validamente documentati e supportati - da Rosario Marcianò che dallo stesso Cliff Carnicom (il David Ray Griffin delle scie chimiche, per intenderci). Sempre più spesso vedo filmati prodotti da Marcianò che vengono utilizzati nei documentari americani sulle scie chimiche.
Proprio per questo suo sforzo costante e incondizionato, Marcianò è stato oggetto di una feroce guerra silenziosa da parte del CICAP e dei suoi reggipanza, che sono arrivati a pedinarlo fisicamente ...
Continua la penosa abitudine, da parte dei giornalisti italiani, di trattare le elezioni amministrative alla stregua di un torneo calcistico, con "vittorie" e "sconfitte" riportate numericamente sul tabellone elettronico.
"Finisce 14 a 3 per il centrosinistra sul centrodestra (con 2 città al Terzo polo) la seconda tornata dei ballottaggi per le comunali" scriveva la Stampa nel suo articolo di ieri.
Quando poi si tratta di elencare nel dettaglio i capoluoghi interessati, si parla esplicitamente di città "strappate" e di città "tenute" dall'una e dall'altra fazione: "I candidati di centrosinistra sono riusciti a strappare al centrodestra 9 Comuni, vale a dire Parma, Palermo, Alessandria, Asti, Como, Isernia (dopo 10 anni dominio del centrodestra), Lucca, Monza e Rieti - prosegue l'articolo - Il centrodestra tiene invece a Trapani e Trani, riuscendo anche a strappare Frosinone al centrosinistra."
Sembra di essere ritornati ai tempi del feudalesimo, quando i Visconti di Milano persero alla Serenissima le città di Brescia e Bergamo, oppure quando i Borbone strapparono ai Farnese il granducato di Parma, Piacenza e Guastalla.
L'importante è tenere il popolo schierato, guelfi contro ghibellini, perdenti contro vincenti, juventini contro milanisti.
Nel frattempo nessuno si domanda che cosa possa significare oggi fare il sindaco in una città italiana, ...
NOTA: L'articolo precedente era stato pubblicato PRIMA della bomba di Brindisi
di Marco Cedolin
Esplode una bomba (costituita da tre bombole del gas collegate fra loro) davanti ad una scuola di Brindisi, facendo scempio di studenti e lasciando sul selciato il corpo inanimato di una ragazza di 16 anni e altri ragazzi feriti gravemente. Una tragedia che strazia il cuore e s'insinua nelle coscienze, lasciando in bocca un gusto amaro e tanto dolore.
Quale significato potrebbe mai avere un attentato di questa crudeltà, apparentemente privo di senso? E quali attori perversi si celano dietro ad un'azione così aberrante? La mafia? Il terrorismo eversivo? I servizi segreti?
Gli inquirenti naturalmente stanno vagliando l'accaduto e forse fra qualche giorno saranno in grado di presentare una qualche verità ufficiale, oppure le indagini proseguiranno, come è accaduto spesso in passato, senza risultati per decenni, fino a perdersi nei meandri del tempo e dell'imponderabile.
Senza alcuna presunzione di voler dare delle risposte, riteniamo comunque giusto portare qualche riflessione, basata unicamente sull'uso della logica.
Come molti hanno già avuto modo di scrivere è assai improbabile che ci sia la mafia dietro alla bomba di Brindisi. La mafia, nelle sue varie declinazioni, fino ad oggi non ha mai colpito nel mucchio attentando alla vita di comuni cittadini, ma quando è accaduto ha sempre diretto le proprie azioni contro obiettivi ben precisi che avevano un senso all'interno del contesto. Inoltre la mafia rifugge la pubblicità e da un attentato come quello di Brindisi avrebbe solo da perdere: gli occhi degli inquirenti e dei media focalizzati sul territorio, nuove leggi più repressive, maggiori attenzioni ai suoi movimenti. Una iattura insomma.....
di Marco Cedolin
Nessuna persona in buona fede e nella pienezza delle sue facoltà mentali potrebbe seriamente prendere in considerazione l'ipotesi dell'avvento di una stagione di terrorismo nell'Italia del 2012, così come stanno vaticinando alcuni ministri del governo Monti, coadiuvati nella mistificazione da larga parte del bestiario politico e di quello mediatico, deputato all'orientamento del pensiero.
Tutti i parametri della società sono cambiati così radicalmente nel corso degli ultimi 40 anni, da far si che oggettivamente diventi assolutamente improponibile qualsiasi parallelismo con la stagione del terrorismo che sconvolse il paese a cavallo degli anni 70.
Quaranta anni fa, sull'onda della rivoluzione cubana e della contrapposizione ideologica fra comunismo e capitalismo, l'immaginario collettivo era fondalmentalmente ancora così ingenuo da prendere in considerazione la possibilità di sovvertire l'ordine costituito attraverso la pratica della lotta armata.
La "lotta di classe" era un qualcosa di tangibile, in una società molto semplice e schematica, ...
"Non basta mettersi il gonnellone e gli zoccoli per essere una femminista."
Intervista a Fernanda Alene, leader storica del movimento femminista degli anni '70, sulle differenze con il femminismo di oggi, e sugli eventi che portarono alla dissoluzione del movimento delle donne nei primi anni '80. (12 min. - Premi sulla freccia per ascoltare l'intervista).
TESTO DELL'INTERVISTA:
M.M.: Siamo al telefono con Fernanda Alene, una delle leader storiche del movimento femminista degli anni '70. E' stato grazie alla lotta di quel movimento che furono introdotte in Italia leggi importanti come quella sul divorzio, sull'aborto, sulla violenza contro le donne, e tante altre leggi che oggi diamo per scontate, ma che fino a 40 anni fa non esistevano nemmeno. Poi negli anni 80 ci fu una specie di riflusso - più che naturale anche, dopo una battaglia durata almeno dieci anni - mentre sul finire degli anni '90 è comparso un nuovo tipo di femminismo, che poi è quello che è diventato il femminismo di oggi, quello che chiamiamo il femminismo moderno. Tu, Fernanda, questo nuovo femminismo lo hai sempre criticato. In che cosa sbaglia, esattamente, secondo te?
F.A.: Il femminismo di oggi sbaglia in tutto, secondo me, perché ha preso la strada della lagna. Tu ti lagni, fai la fiaccolata, e protesti. Poi invece fai una marcia, così, e protesti. Non è così secondo me che bisogna fare. Mi fanno ridere le fiaccolate notturne, "in protesta" di qualche cosa. Io al femminismo oggi consiglierei di tornare alla vecchia tecnica del sit-in, cioè ad un certo momento tu blocchi una città, e devono venir fuori i poliziotti a tirarti via una per una, ...
Ricordate il duo Merkel-Sarkozy, solo pochi mesi fa, quando facevano gli spiritosi sulle possibilità dell'Italia di tenere il passo con il resto dell'Europa?
Sembravano i padroncini del mondo, con quell'atteggiamento da primi della classe venuti ad insegnare agli altri come ci si comporta nei salotti perbene dell'Europa che conta. Si sentivano chiaramente intoccabili, Angela e Nicolas, mentre impartivano dal palco le direttive ricevute dai loro padroni - banchieri, industriali e guerrafondai - ai "lazzaroni" del sud-Europa come Grecia, Spagna e Italia.
Sono passati appena sei mesi, e il duo Sarkozy-Merkel ha portato a casa una delle più sonore sconfitte elettorali - praticamente in simultanea - mai collezionate da un leader politico del loro calibro nella storia europea.
Sarkozy è riuscito a diventare l'unico presidente francese in carica, insieme a Giscard d'Estaing, a non venire rieletto per un secondo mandato, ed è il primo in assoluto nella storia del suo paese ad aver perso anche il primo turno elettorale. D'Estaing almeno il primo turno lo aveva vinto.
Dall'altra parte del Reno il partito della Merkel ha subito una secca sconfitta nel voto della regione Reno-Westfalia, perdendo di colpo oltre l'8% del suo elettorato La signora ha cercato di mimizzare la sconfitta, dicendo che "si tratta solo di un voto locale", ma i suoi collaboratori hanno ammesso che la batosta sia andata ben oltre le peggiori aspettative. Anche perchè la "regione locale" Reno-Westfalia conta, da sola, circa un quarto della popolazione tedesca, e produce circa il 20% del PIL nazionale.
Quello che importa naturalmente non è la gioia infantile che può scaturire nel vedere due personaggi particolarmente antipatici umiliati pubblicamente, ...
Si chiama digital divide, e significa barriera digitale. Con questo termine si intende la linea ideale di demarcazione che separa le persone che accedono regolarmente all'informazione in rete (informazione "digitale", appunto) da quelle che non lo fanno.
Fin dagli esordi di Internet ha cominciato a notarsi questa forte differenza, nel momento in cui i "non-utenti" continuavano a ricevere informazioni da un unico punto di vista - quello istituzionale - mentre gli utenti della rete scoprivano che molte questioni importanti, come ad esempio la guerra del Kosovo, potevano anche essere viste dal lato opposto - quello del popolo serbo, in quel caso - cambiando completamente di colore.
Chi guardava la televisione, o leggeva la stampa mainstream, sentiva un'unica voce a reti unificate: "I ribelli serbi seminano il terrore nei villaggi albanesi, ammazzando donne e bambini senza pietà". Chi invece andava in rete scopriva anche che "i ribelli serbi" erano stati addestrati, finanziati ed armati segretamente dagli americani. Poi poteva trarre le sue conclusioni.
Il salto di qualità fu immediato, e fin dai primi anni di Internet ...
Leggi tutto: In America le vittime di omicidio parlano poco con la polizia