di Marco Cedolin
Leggendo i giornali dell'ultima settimana si percepisce per molti versi la sensazione di essere ritornati indietro di almeno un paio d'anni, al periodo del "bunga bunga", quando in un'Italia che stava inesorabilmente sprofondando nel baratro, tutti i media fingevano d'ignorare quanto stesse accadendo, preferendo concentrare la propria attenzione sulle storielle di escort, sui festini presidenziali, sulle avvenenti fanciulle in abiti discinti e sulle improbaili performance sessuali di un anziano megalomane, trasformatosi per l'occasione nel novello Rocco Siffredi.
Oppure ancora un poco più indietro, quando due intraprendenti giornalisti come Rizzo e Stella svelavano i "segreti" della casta, in un libro sponsorizzato dal maggior quotidiano italiano e coccolato dalla casta stessa, dando di fatto il via alla "stagione dell'antipolitica" che si sarebbe rivelata prodromica all'avvento di un governo tecnico, in grado di restituire al paese la perduta serietà.
Oggi è il turno della Lega Nord, con il Bossi, il Trota, i "ladroni" a casa nostra....
L'altra sera con alcuni amici abbiamo provato a fare un gioco curioso: "Supponiamo che dall'oggi al domani scomparissero tutti i soldi che ci sono sulla terra" ha detto qualcuno. "Ci svegliamo un mattino e i soldi semplicemente non esistono più. Non esistono più i conti in banca, non esistono più i bigliettoni che avevi nel portafoglio o sotto il materasso, non esiste più un solo dollaro, un solo euro o una sola rupia nemmeno nei più remoti angoli del mondo. A quel punto che cosa succederebbe, nella società di oggi?"
Per quanto si tratti di una ipotesi assolutamente irrealistica, prima di provare a rispondere ci siamo imposti una regola precisa: non saltiamo direttamente a conclusioni generiche come "si torna al baratto", oppure "esplode la violenza incontrollabile nella società". Cerchiamo di immaginare tutti i passaggi successivi, uno dopo l'altro, in modo realistico, partendo dal momento stesso in cui tutti vengono a sapere che i soldi non esistono più.
Diciamo che al mattino di un certo lunedì tutte le televisioni, tutte le radio, tutti i giornali e tutte le testate di Internet diano contemporaneamente la notizia che "da questo momento i soldi sulla terra non esistono più."
Della nostra chiacchierata sono usciti queste previsioni: per prima cosa, la gente si spingerebbe verso le banche, ...
di Marco Cedolin e Fabio Polese
Ieri un uomo si è dato fuoco nel parcheggio della Commissione tributaria, in via Paolo Nanni Costa, nella periferia ovest di Bologna. Era in debito con il fisco e voleva farla finita. A Giuseppe C., muratore di cinquantotto anni, erano stati contestati tributi non pagati e i suoi ricorsi alla commissione erano stati respinti, l’ultimo proprio di recente. L’uomo ha tentato di uccidersi incendiando la sua auto verso le otto di mattina.
C’è restato finché ha resistito e poi è corso fuori; sembrava una torcia umana. Diversi sono stati i biglietti scritti a mano (trovati dai vigili del fuoco all’interno della sua macchina) per spiegare il suo gesto. “Ho sempre pagato le tasse, poco ma sempre. Quello che ho fatto l’ho fatto in buona fede. Lasciate in pace mia moglie, lei è una brava donna. Vi chiedo perdono anche a voi” ha scritto riferendosi alla Commissione tributaria. A Roma, un altro caso: un uomo di quarantanove anni si è gettato dal balcone della sua abitazione perché disoccupato.
Questi tragici episodi sono in aumento e sono un sintomo evidente di come la crisi economica colpisce pesantemente la maggior parte delle famiglie e soprattutto le classi sociali più povere.
Secondo le stime riportate dal Servizio Prevenzione del Suicidio dell’ospedale romano Sant’Andrea, ...
Joseph Ratzinger è in America centrale, per una visita al Messico e a Cuba, seguito dalla lunga ombra della pedofilia che sembra non volerlo abbandonare più.
Dopo lunghi e faticosi tentativi per distanziarsi in qualche modo dall'ondata nera della pedofilia che ha travolto la Chiesa negli ultimi anni, Joseph Ratzinger ha mancato forse l'ultima grande occasione per dimostrare al mondo di non essere stato lui stesso complice di uno dei capitoli più vergognosi dell'intera storia del cattolicesimo.
L'occasione era rappresentata dalla figura del noto prelato messicano Marcial Maciel, il fondatore dei Legionari di Cristo, che condusse per interi decenni una doppia vita con il tacito consenso del Vaticano. Rispettato e riverito come uno dei personaggi più potenti e carismatici nel mondo cattolico, Maciel manteneva una relazione fissa con donne diverse, aveva disseminato figli dappertutto, ed è accusato di aver abusato sessualmente di almeno due di loro. Tutto questo va accompagnato a dozzine di accuse di pedofilia “generica”, attività alla quale Maciel sembra essersi dedicato per buona parte della sua vita, senza venire mai né denunciato né ovviamente punito per quei crimini.
Alla testa di uno degli ordini più potenti della Chiesa cattolica, Maciel si è sempre potuto permettere di coprire d'oro giudici, politici e cardinali …
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