Negli Stati Uniti sta succedendo qualcosa che potrebbe servire da esempio a chi si appresta a votare in Italia. Si tratta del brusco voltafaccia - quasi comico, viene da dire - che il partito repubblicano ha dovuto fare negli ultimi giorni, riguardo alla riforma sulla legge dell'immigrazione.
Com'è noto, il partito repubblicano ha sempre tenuto una linea dura contro l'immigrazione facile e contro gli immigrati clandestini. Si tratta in gran parte di messicani che hanno attraversato di nascosto la frontiera, nel corso dei decenni, e che poi hanno continuato a vivere in America, soprattutto negli stati lungo il confine (Arizona, Texas, New Mexico, California).
Si calcola che siano circa 11 milioni i "latinos" senza documenti che vivono negli Stati Uniti ormai da diverse generazioni. Molti di loro trovano lavoro, e pagano comunque le tasse, anche se non possono lasciare il paese perché non potrebbero mai più rientrare. Costoro devono anche fare dei numeri da circo per riuscire ad avere la patente, per riuscire a farsi intestare la bolletta del telefono, o per avere accesso alla pubblica sanità. Il problema è ormai diventato enorme, e va affrontato in maniera radicale. I democratici vanno proponendo da tempo una riforma universale, che condoni il reato di immigrazione illegale ed offra a queste persone il cosiddetto "path to citizenship", ovvero un percorso graduale che li porti prima a regolarizzare la loro posizione ("green card", ovvero permesso di residenza e di lavoro) e poi eventualmente ad offrirgli la cittadinanza.
I repubblicani invece hanno sempre seguito la linea dura: alziamo le barriere lungo il confine, ...
Sembra che ci sia una nuova bomba ad orologeria che si appresta ad esplodere nella già malandata industria dell'aviazione civile: si chiama "Sindrome aerotossica".
Questa sindrome sarebbe il risultato della sistematica inalazione dell'aria che circola all'interno dei moderni aerei passeggeri. Ne soffrono infatti soprattutto piloti e assistenti di volo, che passano buona parte della loro vita all'interno di una cabina pressurizzata.
L'aria che si respira a bordo non può venire presa direttamente dall'esterno, poiché sarebbe troppo fredda, ed ha inoltre una pressione troppo bassa. È molto più comodo prendere quella che circola nelle turbine dei motori, che è già stata surriscaldata e portata ad alta pressione. In questo modo, basta convogliarla all'interno della cabina, e si risolvono sia il problema della temperatura che quello della pressione ambientale. (Normalmente l'aria delle turbine viene miscelata al 50% con quella già presente all'interno della cabina, che viene riciclata. Ma alla fine di ogni viaggio tutta l'aria che sarà stata respirata all'interno della cabina sarà stata comunque prelevata dalle turbine dei motori).
Naturalmente, l'aria da respirare viene presa dai compressori prima di venir mescolata al combustibile da bruciare (il termine tecnico è "bleed air", cioè "aria che sgocciola"). Si tratta quindi, teoricamente, di aria perfettamente pulita, sottoposta ad alta pressione. Ma i compressori, per poter funzionare, devono essere lubrificati, ...
Gli scienziati stanno fingendo di scoprire ciò che in realtà sanno già da tempo (vedi filmato): che i chemioterapici sono cancerogeni.
Il Daily News titola: "Ricerca choc: la chemioterapia può agire al contrario, può peggiorare il cancro scatenando la crescita di tumori."
Dall'articolo leggiamo: "Da tempo considerata il trattamento più efficace contro il cancro, la chemioterapia potrebbe in realtà far peggiorare il cancro, secondo una sorprendente nuova ricerca. Una terapia estremamente aggressiva, che uccida indiscriminatamente sia le cellule cancerogene che quelle sane, può portare le cellule sane a secernere una proteina che contribuisce alla crescita del tumore, e ad una sua maggiore resistenza a trattamenti successivi. [...] Ricercatori negli Stati Uniti hanno fatto questa scoperta "completamente inaspettata" mentre cercavano di capire perché le cellule cancerogene siano così resistenti quando sono all'interno del corpo umano, mentre sono facili da uccidere in laboratorio. Gli scienziati hanno scoperto che le cellule sane colpite dalla chemioterapia secernono una maggiore quantità della proteina chiamata WNT16B, che aumenta la capacità di sopravvivenza delle cellule cancerogene."
"I nostri risultati - ha detto un autore della ricerca - indicano che la reazione delle cellule benigne danneggiate … possa contribuire direttamente ad una accresciuta cinetica della crescita del tumore".
Come abbiamo detto, che i chemioterapici fossero cancerogeni lo sapevano già tutti, ...
E' già da qualche anno che la FBI ha iniziato silenziosamente a promuovere una nuova legislazione che obblighi i fornitori di servizi VoIP (telefonia in rete) ad aggiungere una backdoor al loro software, per facilitare le intercettazioni da parte delle forze dell'ordine.
In altre parole, da quando la telefonia mondiale ha iniziato a sfruttare la rete, fornendo agli utenti la possibilità di comunicare a basso costo, la capacità dell'FBI di intercettare le comunicazioni si è fortemente ridotta. La legge che permette loro di intercettare comunicazioni - previa autorizzazione del giudice - riguarda infatti soltanto le normali linee telefoniche.
Se la proposta di legge dell'FBI dovesse passare ne risentirebbero soprattutto i VoIP service providers come Zfone, che hanno lanciato il loro servizio di telefonia in rete proprio sulla base di una totale garanzia di privacy, ottenuta grazie ad un sistema di encriptazione delle conversazioni.
Ma il pesce grosso naturalmente è Skype.
Con oltre 600 milioni di utenti nel mondo, Skype è stata acquisita nel 2011 dalla Microsoft, ...
TESTO DELL'INTERVENTO COMPLETO DI RONNY EDRY
Il 14 marzo di quest'anno ho pubblicato questo poster su Facebook. È un'immagine di me e mia figlia, con in mano una bandiera di Israele. Ora cercherò di spiegarvi il contesto, sul perché e quando ho pubblicato questo. Qualche giorno fa ero in coda dal droghiere, e il padrone del negozio stava parlando con uno dei clienti. Il padrone stava spiegando al cliente che stiamo per ricevere 10.000 missili su Israele, e il cliente diceva "No, 10.000 al giorno". Questo è il contesto, questa è la situazione in cui ci troviamo oggi in Israele. E' da 10 anni che stiamo aspettando questa guerra.
E la gente ha paura. Sembra quasi che ogni anno sia arrivato l'ultimo momento utile per fare qualcosa per la guerra con l'Iran, ...
L'industria aerospaziale non sa più cosa inventarsi, pur di restare a galla in un mondo che chiaramente è poco interessato ad andare nello spazio.
Già negli anni scorsi ci siamo dovuti sorbire la propaganda delle "basi lunari" per andare su Marte. In altre parole, ci dicevano, dobbiamo trasformare la Luna in una specie di "stazione di servizio spaziale" da cui lanciare le missioni su altri pianeti. (Sai che idea, fra l'altro: per andare su Marte ci vogliono due mesi, e partendo dalla Luna si risparmiano al massimo due o tre giorni).
Visto che l'idea della stazione di servizio lunare non ha avuto una grande presa sul pubblico, adesso si sono inventati gli asteroidi come future miniere di metalli preziosi da sfruttare.
In realtà, oggi ci sarebbero addirittura due società aerospaziali concorrenti che intendono lanciare la corsa alle "miniere spaziali". Una è la Deep Space Industries, l'altra è la Planetary Resources, che aveva già reso pubblici i propri intenti lo scorso anno. Finanziata da personaggi come James Cameron (regista ed esploratore), Larry Page (Google) o Ross Perot Jr. ( figlio del miliardario texano), la Planetary Resources ha così spiegato le ragioni che la spingono ad investire in quella direzione: "Se guardiamo indietro, nella storia, ciò che ha portato l'umanità a fare i più grossi investimenti nell'esplorazione e nei trasporti è stata la ricerca di nuove risorse, che fossero gli europei che andavano ad oriente sulla rotta delle spezie, o che fossero i pionieri americani che si spingevano a ovest alla ricerca di oro, terra e legname".
C'è soltanto una piccola differenza: quando gli europei viaggiavano a oriente per portare a casa le spezie, sapevano già che le spezie esistevano. Quando i pionieri americani si spingevano a ovest per cercare oro, ...
di Piero Cammerinesi
Molto probabilmente tra chi sta leggendo queste righe saranno in pochi a sapere dove si trova il Mali sulla carta geografica, e quasi certamente nessuno vi si sarà mai recato per turismo, eppure sappiate che - come dimostra l’intervento francese, e non solo – questo poverissimo e dimenticato Paese africano ha qualcosa che attira irresistibilmente la cupidigia dei nobili paladini della civiltà occidentale.
Apro i giornali e, come su altre, trovo su questa vicenda solo menzogne e mezze verità che la stampa mainstream si guarda bene dallo smascherare.
Partiamo dal pretesto – oops, scusate, volevo dire dalla giustificazione - dell’intervento: i cattivoni di turno, gli integralisti islamici, dopo aver sconfitto i tuareg del MNLA, che avevano proclamato l’indipendenza della regione dell’Azawad, stavano marciando su Bamako, la capitale del Mali, ormai spezzato in due e incapace di reagire.
Ecco che allora i ‘nostri’ - in questo caso i francesi - hanno lanciato l’operazione Serval, vero e proprio atto di aggressione militare, dichiarando di voler inviare 2.500 soldati per sostenere le forze armate del Mali nel conflitto contro i ribelli islamici. “Abbiamo un unico obiettivo. Garantire che quando ce ne andremo, quando il nostro intervento sarà concluso, il Mali sarà sicuro, avrà una autorità legittima, un svolgimento elettorale regolare e non ci saranno più terroristi a minacciare il suo territorio”.
Parole sante. La [i]grandeur dei cugini d'oltralpe che si risveglia.
Quello però che non mi torna è che in questo caso sono tutti d’accordo, ...
"Il Gruppo Bilderberg dietro alle stragi di Stato italiane", la rivelazione di Ferdinando Imposimato
Il Gruppo internazionale Bilderberg implicato nelle stragi degli anni Settanta e Ottanta in Italia operate prima dai nuclei terroristici neri e poi dalla mafia. A rivelarlo è il Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, Ferdinando Imposimato, durante la presentazione napoletana del suo nuovo libro "La repubblica delle stragi impunite". "Ormai sappiamo tutto della strategia del terrore, che fu attuata dalla struttura Gladio (Stay Behind) in supporto ai servizi segreti (non deviati) italiani" conferma Imposimato "La strategia serviva a scoraggiare l'instaurarsi di governi di sinistra ed era orchestrata dalla Cia".
di Riccardo Pizzirani
La Propaganda lavora su due leve: Emozione ed Omissione. Emozione per confondere e per complicare tutti quei ragionamenti che in realtà sarebbero molto semplici. Omissione perchè se di un argomento non si parla, allora non c'è nemmeno bisogno di mentire al riguardo; un argomento scomodo semplicemente scompare.
Ma cosa accade quando c'è un ospite indipendente, che parla in modo calmo, è preparato, e affronta una sequela di argomenti taboo? E' quello che è successo l'altra sera nel bel mezzo di Servizio Pubblico, durante lo scontro-farsa Berlusconi-Santoro: come ospite è stata portata Francesca Salvador, di Vittorio Veneto, professione imprenditrice.
Una persona seria e preparata che s'è messa a criticare l'operato del governo che aiuta le banche e non le persone, parla di come si veda una chiara volontà politica dell'1% che detiene il potere si arroga il diritto di vita e di morte sul restante 99% del popolo. Silenzio in sala. Arriva anche la critica a Berlusconi, di come ci abbia lasciato in mano di un gruppo di personaggi su libro paga Goldman Sachs. Perchè lasciarci a Mario Monti, chiede la Salvador, ...
[quote] «Fino a che non diventeranno coscienti del loro potere, non saranno mai capaci di ribellarsi, e fino a che non si saranno liberati, non diventeranno mai coscienti del loro potere».
(George Orwell, 1984)
[/quote]
Il Manifesto per il Contante Libero
La tecnologia come mezzo di controllo sociale per imporre, attraverso una continua induzione di paure ed ansie, moduli di pensiero e comportamenti umani totalmente spersonalizzati, asserviti e ideologizzati. Obbiettivo finale: annichilire qualsiasi sentire, agire e pensare che possa essere veramente alternativo e concorrente. In sintesi, annichilire la libertà.
Questo è il pericolo su cui ci ammonisce il celebre romanzo 1984 di George Orwell. Ciò nondimeno, in questi anni di crisi tale pericolo non è lontano da un suo pieno concretizzarsi. Buona parte della società civile e dell’opinione pubblica sembra non voler vedere questo mostro che cresce; lentamente e apaticamente essa sta lasciando la propria libertà nelle mani di un’entità manipolatrice dai tratti allo stesso tempo oligarchici e collettivistici.
Se vogliamo difendere la libertà (la nostra libertà) dobbiamo innanzitutto scrollarci di dosso l’apatia e prendere coscienza del nostro potere. Per far questo è necessario “educarci alla libertà” processo che in primo luogo implica il comprendere e il saper confutare rigorosamente la logica antirazionale propugnata dai nemici della libertà.
E’ nel suddetto contesto che va inserita “la battaglia per la difesa dell’utilizzo del denaro contante”. Una battaglia la cui finalità, pertanto, non consiste nel rivendicare la supremazia in termini assoluti di uno strumento di pagamento su un altro (banconote versus mezzi elettronici), bensì nel riaffermare il diritto delle persone di scegliere liberamente il modo che ritengono migliore di portare a termine i loro scambi economici.
Come tutti sanno nel nostro Paese la soglia al di sotto della quale è possibile utilizzare denaro contante per effettuare pagamenti tra privati o privati e società od amministrazioni non bancarie è stata recentemente abbassata fino all’attuale limite di 1000€.
Nonostante ciò, qualcuno non ancora sazio di prescrivere restrizioni alle libertà individuali continua a richiedere l’implementazione di ulteriori “stratagemmi” per disincentivare e ridurre ancor di più gli spazi d’uso del contante, con l’intento più o meno esplicito e consapevole di giungere in un futuro alla totale, o pressoché totale, soppressione di questa modalità di pagamento, affermando contemporaneamente il dominio artificiale della moneta elettronica.
A supporto della bontà della loro tesi, i promotori ed i sostenitori della cosiddetta lotta al contante adducono il fatto che tutto ciò sia pensato e studiato al fine di ottenere gradi maggiori di benessere generale, equità, progresso, giustizia sociale.
La verità, tuttavia, è assolutamente un’altra: la lotta contro l’utilizzo del denaro contante non annovera alcuno scopo nobile e le argomentazioni a suo sostegno sono pure mistificazioni della realtà oggettiva. L’unico vero obbiettivo di questa crociata consiste nel proteggere e consolidare il potere, le prebende e l’influenza di quella variegata casta di soggetti improduttivi che vivono e prosperano soltanto a scapito del lavoro altrui.
Con il pretesto di perseguire buoni propositi si vuole soltanto fare razzia dei diritti naturali dei più inermi.
Leggi tutto: Vedere cammello, pagare moneta