Di solito le serie televisive - e la fiction in generale - prendono spunto da eventi reali, e li elaborano fino a creare una realtà parallela, fittizia, che si presti meglio della realtà stessa ad essere rappresentata in termini narrativi. In altre parole, si parte da una situazione reale, e si introducono elementi specifici - l'eroe, l'antagonista, l'identificazione dello spettatore, la dinamica dei conflitti interni - in modo da rendere la vicenda narrativamente piacevole. Si ottiene così una rappresentazione realistica di ciò che nella realtà non è mai esistito.
Vi sono alcuni casi, invece, in cui avviene esattamente l'opposto. Ovvero, si prende un fatto relativamente noto, e pur restando all'interno delle coordinate storiche che lo hanno determinato, si rivelano aspetti della vicenda che erano rimasti finora sconosciuti.
E' il caso della storia del Prof. Allen Hynek, l'uomo che è passato alla storia per aver "debunkato" ufficialmente tutti i maggiori casi di avvistamenti di UFO in America negli anni '50 e '60.
di Stefano Re
Quando una rivoluzione giunge a compimento, a che cosa servono poi i rivoluzionari? Ecco perché nessuna rivoluzione è mai davvero stata completata. Man mano che si rendono conto che cesserebbero di aver motivo di esistere, i rivoluzionari finiscono sempre col fare rivoluzioni al cui termine occorre proseguire, indefinitamente, la rivoluzione.
Per lo stesso motivo si prescrivono terapie che non guariscano, si annunciano eradicazioni che non eradichino. Perché se davvero eradichiamo una malattia, poi a che servono i farmaci o i trattamenti sanitari che sono stati brevettati e prodotti per combatterla?
È per questo che si è deciso con grande fanfara di debellare il morbillo. Il morbillo ha un tasso di infettività, quel che tecnicamente viene chiamato r0, o tasso di riproduzione, altissimo. E il vaccino ha una efficacia complessiva limitata. Cosa significa questo? Significa che non potrà mai venire debellato. [1]
Durante l'ultimo live di Bordernights ho chiesto agli ascoltatori di segnalarmi eventuali casi di abbattimento selvaggio e ingiustificato degli alberi dalle loro parti. Mi sono arrivate diverse segnalazioni. Ve ne indico alcune:
Vittorio Sgarbi difende i pini di Marina di Carrara: «Barbarie, denuncio tutto. Mi auguro che la magistratura intervenga, chi fa una cosa di questo genere merita la galera».
Verona: Per realizzare il nuovo filobus saranno abbattuti centinaia di alberi
Tagliati 30 ettari di bosco nella riserva del Farma, l’esperto: «È un disastro»
Avezzano. Piazza del mercato. Cittadini, movimento cinquestelle e verdi respingono le "motoseghe"
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Buongiorno, sono un ragazzo di 25 anni, studente universitario. Vi scrivo per raccontarvi e chiedervi di raccontare la mia storia. Si tratta di effetti collaterali di antidepressivi che non vanno via sospendendo il farmaco. Credo che la possibilità di un tale evento dovrebbe essere accuratamente soppesata dal medico che effettua la prescrizione e soprattutto il paziente ne dovrebbe essere informato, ma ciò non avviene perché di questi apparentemente rari (e debilitanti) problemi non ne sono a conoscenza nemmeno i professionisti.
Per questo mi rivolgo a voi chiedendo di portare tutto ciò alla conoscenza di pazienti e medici.
Circa 3 anni fa a seguito di problemi famigliari, stavo passando un brutto periodo così decisi di rivolgermi ad uno psicologo, con cui iniziai un percorso di sedute. Ero piuttosto preoccupato e giù di morale a causa dei miei problemi, così mi consigliò di rivolgermi ad uno psichiatra perché affiancasse alle sedute una terapia farmacologica: ciò, a detta loro, mi avrebbe aiutato ad accelerare e mantenere i progressi e a riprendere quanto prima in mano la mia vita. D’altronde la medicina oggi offre queste possibilità, perché non sfruttarle?
Così, per farla breve, per quasi due anni ho preso un farmaco antidepressivo: “questo farmaco aumenta la quantità di serotonina nel cervello, il famoso ormone della felicità. Potresti avere un po’ di nausea le prime settimane ma vedrai passerà”.
di Ginevra dell'Orso
Mio caro amico, come stai? Ti ricordi di quando parlavamo di come sarebbe cambiato questo posto? Non sai con quale gioia ti racconto che, alla fine, è accaduto veramente! Sai cos'è successo in questi ultimi vent'anni? Ebbene, la regione Calabria non esiste più e, al suo posto, è stato istituito il Principato autonomo di Calabria. Siamo ancora in Italia, ma siamo uno Stato dentro allo Stato, con una nostra economia, una nostra moneta, con leggi, diritti e doveri che appartengono solo a noi. E si... essendo un Principato, abbiamo anche un Principe, ma di questo te ne parlerò alla fine.
Biodiversità
Siamo sempre un milione e mezzo di abitanti, perché avere la residenza nel Principato è ormai difficilissimo, anche per chi qui vi è nato e cerca di tornare. Del resto, troppi abitanti rischierebbero di compromettere l'equilibrio socio-politico e ambientale che negli anni si è venuto a creare.
La faccenda dei Minibot sta rivelando quanto sia ferreo il giogo monetario a cui siamo assoggettati in Italia. Basti pensare che l'intero PD aveva votato la mozione iniziale sui Minibot (trovandola - si presume - sensata) solo per fare una clamorosa marcia indietro, una volta che gli è arrivata la tirata di orecchie da Bruxelles.
Ma non basta: ora siamo arrivati al punto in cui un ministro del tesoro si mette di traverso ad una decisione che è stata presa da ambedue i partiti di governo, e che si trova addirittura scritta nello stesso patto di governo fra Lega e 5Stelle. Pensate al paradosso: un governo che ha tutt'ora il sostegno della maggioranza della nazione prende una decisione, ma questa decisione viene bloccata dagli gnomi di Bruxelles grazie all'ostruzionismo di uno gnomo di casa nostra. E noi siamo ancora qui a domandarci se dobbiamo restare nell'Euro?
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Questa mattina (11.30) intervistiamo la dottoressa Belpoggi sul 5G. (Se avete domande particolari da farle mettetele nei commenti - grazie).
Da oggi American Moon è visionabile su Vimeo On Demand: 3 euro per 1 mese, 6 euro per sempre + download. (Per ora non posso mettere il film liberamente su Youtube, perchè sono in trattativa con una rete televisiva e con diversi festival. Posso però metterlo on demand). Grazie a chi farà girare questo link.
Leggi tutto: "Project Blue Book": Quando la fiction svela la verità