di Uhura
Ieri mattina leggevo un articolo - nella sezione Cultura di Repubblica - che rivolgeva agli insegnanti italiani un invito a far amare la storia a scuola.
Benissimo, mi sono detta. Uno studio serio e critico della storia passata e recente può contribuire a sviluppare la capacità critica dei ragazzi e ad insegnar loro a “leggere” il mondo nel quale vivono - se tale studio è serio e onesto – con un grado forse più accurato di obiettività.
Mi viene così la curiosità di esplorare qualche testo scolastico presente sul web ed approdo su un file di Zanichelli on line - che non è proprio l’ultimo degli editori di testi scolastici – che tratta di storia americana dalle origini fino alla storia più recente, inclusi i terribili avvenimenti dell’11 settembre 2001.
Leggere come quegli avvenimenti vengono presentati a ragazzi in età formativa ha dato l’ultimo colpo alla mia fiducia nella “funzione educativa” della scuola.
Quello che impressiona è la presentazione di una versione unilaterale degli avvenimenti dove ogni fatto è dato per certo ed accertato, senza porsi domande, senza avanzare dubbi, senza favorire il diritto al contraddittorio, dipingendo gli Stati Uniti come gli indiscussi difensori della legalità e della libertà, ed i Paesi medio orientali come un coacervo di popolazioni barbare e violente spesso oppresse da dittatori sanguinari.
E’ sempre difficile valutare gli avvenimenti recenti e chiaramente non è possibile indugiare nei testi scolastici – per limiti di spazio – su argomenti che richiederebbero una trattazione lunga ed articolata ma l’assenza pressoché totale di una visione critica, meno parziale e faziosa e che contempli l’esposizione delle “ragioni dell’altro”, mal si concilia con la proclamata pretesa della scuola di favorire lo sviluppo della capacità critica nei ragazzi e più si adatta al malcelato scopo di plagiare le menti dei più giovani.
Si grida a gran voce che vi è la necessità di abituare i nostri ragazzi a ragionare, a discernere e a favorire il ragionamento dialettico e poi si presentano loro dei testi che sono un insulto all’intelligenza e alla ragione.
Tutto ciò non può essere frutto del caso o di mera disattenzione e probabilmente questa manifesta contraddizione tra nobili proclami pedagogici e mediocrità del materiale didattico fa intuire l’esistenza di un piano ben delineato e preordinato, che non è certo quello di formare dei cittadini in grado di vivere e ragionare ma sudditi - zombie capaci solamente di obbedire e consumare.
Chi ha ancora il coraggio di sostenere che la scuola insegna a ragionare a e a ponderare? A riflettere e ad esercitare la capacità critica? Non avrà piuttosto la funzione di piegare menti ancora giovani e potenzialmente fervide all’asservimento al potere dominante?
Il neoliberismo - cifra ideologica della nostra epoca – domina ormai incontrastato in ogni piega della nostra esistenza e come scrisse acutamente George Monbiot in un articolo pubblicato nell’aprile del 2016 sul The Guardian “è diventato così pervasivo che ormai raramente lo consideriamo come una ideologia”. Proprio qui si annida il pericolo: se non siamo nemmeno in grado di riconoscere un’ideologia che ci viene sdoganata come verità, come possiamo difenderci dagli attacchi di un potere dominante cieco ed ingordo? Annidandosi lì dove nemmeno lo si sospetterebbe (vedi un testo scolastico che dovrebbe avere la funzione precipua di insegnare a ragionare) diviene in grado di annientare alla radice la capacità di un soggetto di poterlo contrastare: capacità che risiede – ribadisco – nell’uso della ragione e del discernimento. Come si può pretendere di contrastare un’ideologia se fin dalla più tenera età ai ragazzi viene insegnata una materia così importante come la storia in una maniera che non ho timore a definire scandalosa?
Non è frequente sentire i genitori lamentarsi della qualità dell’istruzione: anzi, spesso ci si lamenta per “i troppi compiti” o per un atteggiamento “persecutorio” di qualche professore nei confronti della “creatura”.
Cosa succederebbe se i testi scolastici presentassero un racconto diverso e più vicino alla verità? Che mondo avremmo tra 20 anni se nei libri di testo scolastici si leggesse ad esempio: “gli Stati Uniti nacquero dalla colonizzazione di terre abitate da nativi americani da parte di avventurieri senza scrupoli che sterminarono gli antichi abitanti e deportarono in seguito popolazioni provenienti da un altro continente per impiegarle nello sfruttamento delle terre sottratte agli antichi abitatori ed arricchirsi e prosperare fino a quando la stessa classe dominante discendente da quegli antichi avventurieri si combatté in una guerra fratricida per il predominio delle risorse (leggi: del bottino) ”?
Prerequisito fondamentale ’- prima di potersi cimentare a risolvere un problema - è essere in grado di comprendere che esiste un problema: non possedere questa abilità tanto banale quanto imprescindibile elimina alla radice ogni possibilità di riscatto o miglioramento della propria condizione, individuale e /o collettiva.
Solo attraverso un’autentica presa di coscienza dell’esistenza di un problema educativo serio che veda impegnati in prima linea genitori ed insegnanti (i quali hanno il dovere/diritto di ribellarsi a queste aberrazioni) nella sua improrogabile soluzione qualcosa potrà forse finalmente cambiare.
"L'11 settembre 2001 una serie di attentati terroristici di dimensioni assolutamente impensabili si abbatté sugli Stati Uniti. Quattro aerei di linea vennero dirottati da altrettanti gruppi di terroristi suicidi (venne usato per loro il termine giapponese di kamikaze, in uso nella seconda guerra mondiale). Due degli aerei vennero poi diretti, come bombe micidiali, contro le due «Torri Gemelle» (le Twin Towers) di New York, che ospitavano il World Trade Center (in prevalenza, uffi ci fi nanziari e commerciali, sedi di grandi società, ma anche ristoranti ecc.), e che crollarono. Un terzo si abbatté sul Pentagono a Washington. Il quarto aereo, i cui passeggeri si ribellarono, cadde al suolo mancando l'obiettivo."
Praticamente, non c'è UNA frase che rifletta un briciolo di verità.
Stesso discorso per l'insegnamento della storia.
step 1-convincere i propri figli dell'autoattentato
step 2-convincerli a esporre la teoria in classe
step 3-farsi convocare a scuola con l'accusa di creare confusione nei bambini
step 4-convincere gli insegnanti dell'autoattentato
step 5-farli manifestare in tutte le piazze d'italia a favore della verità
step 6-svegliarsi tutti sudati
tanto è senza scadenza.. (perché è già scaduto).
Se io ricordo positivamente soli tre insegnanti su tantissimi avuti fino all'universita', qualcosa significhera'... ognuno stili il suo personale bilancio e valuti quanto la scuola valga.
Il libro che meglio descriverebbe la scuola nella quale insegno, dovrebbe intitolarsi "cinquanta sfumature di mediocrita' ".
Per capire cosa sia diventata la scuola e' utile ascoltare le riflessioni di Pietro Ratto o Umberto Galimberti o Claudio Giunta.
Tra i residuali spazi, esiste per un ipotetico insegnante di storia, quello di proiettare "la nuova pearl arbour" ma quanti lo faranno davvero? Mosche bianche.
La scuola e' imbarazzante, altrimenti sarebbe illegale .
cioè scusa fammi capire...
a 15/16 anni avevi già capito che era tutta una farsa?
si sappiamo tutti che programmano i nostri ragazzi fin da piccoli , il punto però è rendersi conto il livello a cui si è arrivati e che è un problema enorme che va affrontato in qualche modo
perche veramente altrimenti non ne usciremo mai
insomma si lo sappiamo tutti, ma lo accettiamo anche?
Per comprendere che la storia che insegnano a scuola è solo propaganda condita con balle colossali,non c'era bisogno di attendere l'11 settembre del 2001.
in realtà vi sono svariati casi eclatanti e di molto,ben prima del 2001.
Ad esempio,in ordine sparso :
1)La Nascita della FED statunitense-----sui libri o non se ne parla o se ne parla,senza menzionare le vere ragioni che spinsero il presidente Wilson a mettere quella firma scellerata;
2)Le ragioni che stanno dietro alla nascita dell'ISLAM----sui libri c'è scritto che dalla sera alla mattina Maometto si alzò e disse che l'arcangelo Gabriele lo portava a Gerusalemme e gli spiegava le cose,ma sarà stato davvero cosi?Personalmente ho avuto modo di leggere una,totalmente e ''leggermente'',diversa ricostruzione di come sono,realmente,andate le cose;
3)La nascita degli illuminati,una delle prime fake news della storia;tutti dicono che a fondare la Massoneria fu Weishaupt ma da quanto ho letto in svariati libri,anni fa,dietro la Massoneria (gli illuminati) in realtà c'è un'altra persona ben diversa da Weishaupt;
4)L'eresia di Martin Lutero---tutti i libri di storia,almeno ai tempi della mia frequentazione scolastica,dicevano che Martin Lutero era un eretico,solo perchè andò contro la Chiesa Cattolica,senza aggiungere altro e senza spiegare le reali motivazioni che innescarono la Riforma Protestante;
5)L'attacco di Pearl Harbour----anche Redazzucco ne ha parlato + volte----quello che successe realmente,sebbene sul web si può trovare la reale ricostruzione dei fatti,sui libri storia ciò non è presente;
6)L'espulsione dei Gesuiti da tutti i paesi conosciuti del globo nei 40/45 anni compresi tra la fine del '700 e la prima metà dell'800----nessun libro di storia,in realtà,dice cosa realmente si verificò;
7)La Controriforma ed il concilio di Trento----senza parole---;
Ecc.ecc.
Altro che attendere le torri gemelle.
Convincere con dati falsi fornisce la base per dare all'individuo la capacità di elaborare successivamente deduzioni altrettanto false, secondo la consequenzialità del tipo :"se i terroristi colpiscono gli USA è perchè degli USA hanno timore, migliore dimostrazione che gli USA NON sono terroristi". Perfetto, e allora le 27 guerre condotto da queste anime belle contro stati e regimi sgraditi, solo per parlare di quali a partire dalla fine del WWII.
Ma diffondere convinzioni false è solo un mezzo di diseducazione.
Ho pubblicato un lungo post diviso in tre parti, per mostrare come lo sviluppo delle tecniche di comunicazione di massa, vengano ormai usate per operare autentici lavaggi del cervello sottolineando uno dei metodi ormai più frequenti da chi vuole diffondere il proprio messaggio.
Fare una lunga lista di problemi, tutti perfettamente condivisibili ( che catturano la fiducia del lettore "lui si che è uno di noi e vede acutamente i nostri problemi") per poi concludere con il proprio messaggio omettendo due passaggi essenziali e cioè " come il tuo messaggio può contrastare tali problemi" e soprattutto "quali mezzi, oltre al tuo messaggio, saranno necessari per risolvere tali problemi ".
Ma pochissimi che hanno i rudimenti della comunicazione di massa si avvedono di tale carenza logica, mentre gli altri fanno un collegamento immediato tra la denuncia del problema ed il messaggio dato, come se fosse dimostrato che rappresenta logicamente la soluzione.
Ci trattano da idioti, e, nella maggior parte dei casi , lo siamo davvero.
Povera società, e questi dovranno pagarci le pensioni...
Non sappiamo con certezza quanti fossero gli indiani che abitavano il continente nordamericano, ma sicuramente erano milioni, divisi in decine di tribù, nomadi o stanziali, di cacciatori o di agricoltori. Con l’arrivo degli europei, intere tribù vennero sterminate; scomparvero culture e tradizioni degli abitanti originari del continente americano. Oggi gli indiani – native Americans, cioè «americani indigeni» – sono poco più di un milione, e molti di loro vivono in riserve, territori che godono di autonomia amministrativa e giudiziaria. Ma anche nelle riserve, poco si è conservato della vita di un tempo
Una grave crisi investe il paese nel 1861, con lo scoppio della guerra civile tra gli stati del Nord, contrari alla schiavitù dei neri, e quelli del Sud, che sul lavoro degli schiavi fondano la propria economia. Dopo quattro anni (e un milione di morti), la vittoria tocca all’Unione, capeggiata dal presidente Abraham Lincoln. La schiavitù viene abolita, ma per i neri d’America non sono ancora giunti i giorni degli uguali diritti.
La prima parte evidenzia la faziosità e il razzismo al contrario dell'articolo.
La Storia è moolto più complicata di quello che ci vuol far credere chi semplifica fatti e avvenimenti.
La seconda parte è presa direttamente dal libro citato ed è proprio così che si racconta la Storia senza dare
giudizi.
Insomma, la domanda da porsi e' che fare.
Io una risposta non ce l'ho. Diciamo che dobbiamo cercare il piu' possibile di ispirare i nostri pargoli. La conoscenza e' l'unica arma che abbiamo a disposizione, l'ignoranza di questi tempi e' davvero pericolosa enon ci si puo' piu' voltare dall'altra parte.
e di tutto cosa fu nella realtà l'unità d'Italia ?
costerebbe un patrimonio solo a cambiar nome a vie e piazze ....
(decrescitafelice.it/.../...)
(lintellettualedissidente.it/.../...)
Si, quando hanno invaso l'Afghanistan ho fatto 2+2. Non avevo neanche il computer. Mi sono messa con i giornali che ci passavano a scuola a fare ricerche per collegare le varie incongruenze. In quel periodo scrivevo articoli per la sezione ragazzi della Gazzetta e sul giornale della scuola. Ho avuto molte difficoltà per queste mie "ricerche". Parlavo di funzione paternalistica degli Stati Uniti verso il mondo. Parlavo di Corea del Nord. I professori si arrabbiavano. Solo a diciannove anni sono riuscita a comprare il mio primo computer e li poi ho avuto la conferma. I miei maestri sono stati Paolo Franceschetti, Massimo Mazzucco, Lino Bottaro, Marcello Pamio e Paolo Barnard. Quindi se si vuole "sapere" senza farsi condizionare si può. Basta volerlo
Rimarrà solo nella testa degli alunni che dei cattivi islamici hanno compiuto un atto terroristico ai danni dei buoni samaritani americani.
Così facendo il gioco è fatto.
Mio figlio che il prossimo anno farà quarta elementare, quando sarà il momento, alzerà la manina sicuramente.. Ma chissà con quali effetti..
PERCHÉ IL SUD E' POVERO?
COME MUSSOLINI UCCISE IL SUD.
La realtà sulla questione meridionale,è ben diversa ed è ben altra cosa rispetto ai 2 video che hai riciclato da YT.
Hmmm... vorrei sapere cosa ne pensa di certa storia oltre l'11 settembre. Magari poi e' uno che vorrebbe condannare un determinato revisionismo storico. Son curioso.
Allo stesso modo però fai attenzione a non diventare tu stessa portatrice di luoghi comuni: il sistema in cui viviamo non è affatto neoliberista, quello è lo specchietto per allodole usato per fare ulteriore divide ed impera; il sistema mondiale è neofeudale e massonico, chi comanda lo fa da dietro le quinte e con azioni ed obiettivi stratificati. Ci sono interi settori che non cercano potere, perchè ne hanno già fin troppo, e cercano invece impunità. Ad esempio il sistema industriale-militare può colpire dove vuole e con l'impunità data dalle menzogne di cui parli tu sopra. Ma il sistema bancario e delle grandi aziende lavora in impunità sui danni che produce sia all'ambiente (neoliberismo) sia con il concetto che gli utili sono privati ma le perdite sono pubbliche (quindi socialismo): i too big to fail, un ingerenza statale che è completamente impensabile in un ambito neoliberista.
Son finezze rispetto al tema principale del tuo articolo, ma ci tenevo a specificare c'è sempre tanto da dire, e parlare unicamente di neoliberismo è così limitante da essere praticamente sbagliato.
Quindi il WTC7 dovrebbe essere ancora in piedi secondo questa leggenda, giusto?
Per i pochi lettori occasionali che non lo sapessero, l'11 Settembre sono crollate 3 (tre) torri, non due!
Ovvero le twin towers più un'altra. Tutte e tre in perfetta verticale sulla loro pianta.
Per vedere la terza torre crollare cercate "WTC7" su youtube.
Vi suona strano che due aerei facciano crollare tre torri? Ecco: questo noi lo chiamiamo "ragionare con la propria testa" mentre altri lo chiamano "complottismo".
Si potrebbe rivoluzionare il sistema scolastico ( o buona parte di esso) in pochissimo tempo, eppure rimaniamo a studiare Religione, l'italiano a suon di poesie banali ed interpretazioni soggettive, le lingue su un libro e via discorrendo.
Ah quello sarebbe fantastico, però non devi necessariamente passare da lì.
Comincia a far studiare l'inglese tramite sit-com, la matematica applicandola subito a concetti tangibili come il funzionamento dei mutui o le statistiche tracciate dalle compagnie di assicurazioni, la storia illustrando i corsi e ricorsi che la caratterizzano, e via discorrendo.
L'italiano poi sarebbe un jolly, potrebbe diventare un'ora di conversazione su qualsiasi tema (la psicologia sarebbe molto utile, ma hai bisogno di personale apposito) in cui si curi la forma con cui ci si esprime.
La scuola deve eliminare, distruggere, polverizzare l'illusione secondo cui lo studio sarebbe un processo di accumulo di nozioni teoriche. E' la pratica che ti forgia.
Altrimenti finisci a 24+ anni ad essere uno fra i tanti ignoranti pieni di nozioni teoriche senza alcun valore sul mercato del lavoro (buona parte dei laureati).
(se ci si impegna) dei danni quasi irreversibili che ha fatto la scuola sui complottisti.
Il sistema scolastico è lo strumento che lo Stato e le élite utilizzano per produrre individui addomesticati e consumatori.
1. produrre individui intellettualmente dipendenti dai dettami e dalle valutazioni delle autorità(lo Stato), serve a garantire l’ordine sociale.
La popolazione deve essere obbediente, ossia gestibile.
2. bloccare l’ascensore sociale assicura alle élite PRODUTTRICI la sopravvivenza.
Gli individui a scuola assimilano la forma mentis dello schiavo salariato e dell’Homo consumens.
Lo scopo della loro esistenza è incrementare le ricchezze dei padroni\produttori(svendendo tempo e genio per quattro spiccioli) e consumare.
E poiché l’individuo è impegnato a incrementare le ricchezze dei padroni e a consumare, quando troverà il tempo e le energie per produrre e quindi minacciare il dominio delle élite produttrici?
La scuola tradizionale no di certo.
Tuttavia il numero di scuole alternative è in aumento.
- Queste confezionano programmi di studio personalizzati partendo dagli interessi, dai talenti, dalle passioni, dalle attitudini e dalle intelligenze del singolo alunno.
- Incoraggiano l’alunno ad apprendere e\o sviluppare capacità fondamentali che ogni essere umano dovrebbe possedere: pensiero critico, pensiero creativo, spirito imprenditoriale, spirito di osservazione, immaginazione, curiosità, comunicazione efficace e persuasiva, collaborazione, tolleranza agli errori, motivazione intrinseca, etc.
- Creano un ambiente che permetta agli alunni di esplorare, sperimentare,, commettere errori, condividere informazioni, idee, soluzioni, etc.
- Addirittura alcune, in Finlandia, spingono gli alunni(dai 14 anni in su) ad avviare la propria azienda. Naturalmente riceveranno supporto economico, e non solo, dai professori, dai compagni e da consulenti esterni(pagati dallo Stato).
Chi avrebbe il coraggio di sostenere che la scuola alternativa sopprime la creatività e il pensiero critico dell’individuo? :P
#22 mg
Un po' tutti possiamo confermare che poco di quello che sappiamo lo dobbiamo agli studi scolastici.
Gran parte delle conoscenze le abbiamo acquisite grazie a esperienze dirette e alla curiosità.
Molto interessante l’esperimento, di Sugata Mitra, che dimostra chiaramente come l’essere umano impari davvero osservando(etnografia docet), imitando, copiando(blasfemia), sperimentando, procedendo per tentativi ed errori.
associazionevinagre.wordpress.com/.../...
La classica lezione in classe è puro consumo usa e getta, non reale apprendimento.
Si limitasse solo a quello; la scuola tradizionale fa danni incalcolabili.
Per citarne qualcuno:
- posticipa l’età adulta prolungando l’adolescenza oltre i 30 anni;
- produce individui indifferenziati e intercambiabili costretti a competere per i pochi posti di lavoro disponibili;
- produce precariato e sottocupazione. I titoli di studio si svalutano e le aziende ne approfittano: assumono individui iper-scolarizzati a prezzi stracciati e li ricattano dicendo loro che fuori la porta c’è la fila. Vedi inflazione scolastica by Marie Duru-Bellat.
- priva molti della gioia di una famiglia. Il tuo amico idraulico o pizzaiolo a 25 anni ha già moglie, figli, casa, mentre tu inizi il corso di specializzazione archeologia pagato da mamma e papà.
100 Reasons NOT to Go to Graduate School
100rsns.blogspot.com/p/complete-list-to-date.html
Gli estratti non volevano essere un discorso completo ed esaustivo: sto leggendo Illich, Reimer e Goodman, volevo incuriosire.
Oppure viene manipolata a uso e costume dell'orientamento socio politico del momento.
Direi che da un po' di anni a questa parte, abbiamo il vantaggio di documentare con filmati e
documenti originali in presa diretta i vari avvenimenti.
Per cui, senza inoltrarci in gineprai tipo l'11/9, per esempio dei fantomatici attacchi chimici dei siriani
resteranno ai posteri le foto "di scena" degli attori che hanno interpretato le false vittime di tali fake.
Per quello che concerne il passato possiamo fare supposizioni, spesso i conti non tornano, ma poi in verità
a me, di quello che è successo 1000 anni fa, come direbbero a Roma.....
ESTICAZZI....
Ma di cosa stai parlando? Ah, forse ti riferisci a quei 4 selvaggi senzadio che sarebbero andati comunque all'inferno?
(Secondo te dove nasce il detto "la storia la scrivono i vincitori"?)
Ricordo piu' o meno le parole ma non il giornalista (forse mannoni boh)
E' crollato un altro edificio. Ma come è possibile? E' venuto giu' come il burro! Forse hanno ceduto le fondamenta, del resto sono crollate 2 torri e sicuramente hanno creato danni sotto.
I danni li hanno creati sopra, nel cervello di miliardi di persone che ancora dopo 18 anni credono alla vu
Ho preso ad esempio la narrazione dei fatti dell'11 settembre spinta dalla curiosità di vedere come vengano trattati avvenimenti di storia recente ma non sono così ingenua od ignorante da pensare che altri argomenti storici non abbiano subito lo stesso "trattamento"
La storia la scrivono i vincitori e non è tanto (o non è solo , se preferisci) su questo aspetto che volevo focalizzare l'attenzione poichè credo che chi frequenti LC possegga una formazione di base che lo abbia reso immune almeno da certe ingenuità.
Quello che mi preme sottolineare - al di là del candore della menzogna - è (attraverso l'assenza di qualunque sollevazione di dubbi, domande, ipotesi ) l'esistenza di un malcelato piano per renderci tutti ignoranti ed incapaci di ragionare.
Ti rigiro la questione: forse è scritto il vero sul testo scolastico che ho proposto? Forse chi propugna il neoliberismo desidera che le giovani generazioni crescano istruite, competenti ed in grado di valutare criticamente la realtà che le circonda?
Hai mai sentito parlare di analfabetismo funzionale? Avrei potuto prendere in considerazione anche questo aspetto ed il risultato sarebbe stato lo stesso: un analfabeta funzionale è colui che sa leggere, scrivere e fare calcoli ma non sa comprendere e interpretare la realtà che lo circonda. Non comprende il contenuto di ciò che legge, soprattutto se ci sono nel testo passaggi complessi,non riesce a compilare una domanda di lavoro o a interagire con strumenti e tecnologie digitali. Figuriamoci poi se possa arrivare a comprendere che il sistema se lo sta divorando vivo insieme a milioni di suoi concittadini. Gli analfabeti funzionali in Italia sono milioni e questa è gente che andrà a votare;mi preoccupa il fatto che non capisca quello che legge e che non sappia interpretare quello che gli viene raccontato e che probabilmente creda di sapere tutto sulle Torri Gemelle perchè ha seguito la spiegazione di Alberto Angela in tv.
ll testo scolastico che ho preso in esame è a mio avviso fortemente preoccupante perchè totalmente incapace di indurre un ragazzo al ragionamento. Volevo porre l'attenzione su quella che secondo me è una vera e propria emergenza educativa che pagheremo tutti molto cara - individualmente e collettivamente - a prescindere dai nostri orientamenti o convincimenti.
L'ignoranza e la stupidità (perchè se non sai ragionare sei certamente uno stupido) non hanno mai portato bene.
P.S. Hai mai sentito il detto " Mi costa più di un figlio scemo" ?
@SERTES
Perchè il mio dovrebbe essere un luogo comune e la tua - da come la proponi - una verità rivelata? Potresti essere tu il portatore di un luogo comune!
La mia opinione è che quello che definiamo oggi come neoliberismo è penetrato così profondamente nella coscienza collettiva da risuonare quasi come un sistema naturale rendendo molto difficile difficile la sua identificazione ( proprio perchè proteiforme e sfuggente) e di conseguenza la possibilità di combatterlo. Ovviamente non nego che esistano poteri neofeudali e massonici ma li considero meno pervasivi del fenomeno a cui ho sinteticamente accennato e al quale l'homo consumens aderisce spontaneamente e volentieri.
Gente con le palle!
Ma figuratevi se vogliono che studiamo la Storia. Loro vogliono che ci ricordiamo che gli Americani sono buoni e i Tedeschi cattivi.
FALSO!
Infatti:
Poi il fatto che ci sia una ricorsività degli eventi (alla Vico), vieppiù sotto forme diverse, anche nella "storia" propria di una persona è la dimostrazione palese che il passato non insegna: studiare i ricordi è depistante.
Infatti il Saggio dice:
In America esiste una vasta corrente definita "anti-intellettualismo", che si basa, tralaltro sulla presunzione (o forse constatazione) che gli intellettuali sono tutti al servizio del potere e che starli a sentire é solo una gran perdita di tempo.
Da quel di che esiste in Italia.
#52 _IO
Hai una pessima traduzione del Tao Te Ching e le lenzuolate non si addicono al taoismo.
Semplicemente perché sono anni che ne parliamo su LC e in questo caso non discutiamo né di opinioni né di fatti - bensì di definizioni.
Il liberismo è quel sistema basato sul libero mercato dove lo stato è minimale, ed esiste unicamente per dare poche regole chiare a tutti e per controllare che esse vengano rispettate. Nel liberismo è normale che si sviluppi il capitalismo basato sulla meritocrazia, e questo vuol dire che pochi abili radunano grandi ricchezze, e che lo stato se ne frega dei molti che stanno male. Un'azienda che fallisce non fa distinzione, è normale e giusto che scompaia.
Il neo-liberismo è un evoluzione del liberismo in cui lo stato riconosce dei servizi minimi alla cittadinanza e tutela un minimo chi finisce ultimo nel meccanismo del capitalismo.
Quello che abbiamo è invece uno stato mastodontico che elargisce capitalismo per i deboli e comunismo per i veramente grandi: esistono 300.000 leggi per far sì che chi ha gli avvocati migliori si può comprare un'assoluzione, esistono aziende "too big to fail" che fanno grandi utili privati e grandi danni pubblici, sia direttamente con lo sfruttamento della natura, sia quando falliscono perché in quel caso subentra lo stato per salvataggi pubblici. Queste cose sono TOTALMENTE incompatibili con il neoliberismo, tanto che confondere il neoliberismo con il sistema odierno è così errato da essere essa stessa una trappola mentale creata da chi vuole agitarti in faccia un drappo rosso.
Se non ci credi leggi pure le definizioni dei sistemi socio-economici: per criticare qualcosa bisogna prima accertarsi di conoscerlo, e di cose da criticare sul (neo)liberismo ce ne sono a iosa, altrimenti se lo si critica ascoltando solo le parole dei suoi detrattori si può cadere dalla padella nella brace, perché nel voler criticare qualcosa di iniquo malamente, si finisce per appoggiare sistemi che sono altrettanto negativi.
E' così difficile capire che quello che hai oggi è esattamente quello che l'ideologia liberista sempre creerà omnia saecula saeculorum?
É cosí facile.
- come fare manutenzione di elettrodomestici ed auto (rompere lo schema di obsolescenza programmata che peggiora il nostro ruolo di consumatori)
- pronto soccorso
- alimentazione
- fisco e contratti: come compilare da soli una dichiarazione dei redditi, e come capire da soli la propria busta paga/contratto di lavoro
- codice della strada
Giusto le prime cose che mi vengono in mente, che sono colpevolmente assenti dagli insegnamenti scolastici
L'alimentazione però la studiano già e io eviterei di approfondirla di più in quanto si tratta di una materia sottoposta ad influenze ideologiche e commerciali.
Il nostro sistema non è neoliberista, ma il neoliberismo è una delle ideologie più forti, molta gente lo vorrebbe applicare (ovviamente non a se stessi).
da quello che leggo mi pare chiaro che non sei riuscito ad andare al cuore del problema segnalato da uhura che non è tanto nei contenuti o nelle materie insegnate ma
nello spirito dell'insegnamento che è quello di formare dei cittadini senzienti e non dei consumatori-zombie ovvero delle persone che anche se sono poste di fronte a un problema nuovo sanno come affrontarlo rimanendo all'interno dell'etica
per farlo si deve insegnare a ragionare cosa che il testo segnalato non fa completamente (al di là delle fesserie dette), insegnare il sociale (per rimanere all'interno dell'etica) ed insegnare la crescita dell'io (cosa ben diversa da quella dell'ego che invece è ampiamente alimentato dalla nostra società )
Emerge chi è bravo, questa è una solida tendenza.
Mi hai fatto venire in mente quand'ero universitario squattrinato
e i pezzi di ricambio della scassatissima Peugeot che avevamo comprato per 100mila lire li andavo a cercare dagli sfasciacarrozze
l'olio e i filtri e le pastiglie ce li cambiavamo da soli, un amico aveva la "buca", si metteva sopra la macchina, e vai di chiavi e bacinella per l'olio esausto
erano bei tempi.
Prova adesso ad aprire il cofano motore di un qualsiasi carro moderno.
E' costruito in modo che tu semplicemente non ci possa mettere le mani sigh
sono i neufeudatari massonici a fare in modo che tu non possa piu farlo
Mi preoccupa molto leggere su qualche post una fiducia indiscussa nella meritocrazia, proprio come vorrebbe suggerire la dottrina neoliberista che vuole che riducendo l'influenza dello Stato sull'economia e lasciando che le forze del mercato - guidate dalle regole della concorrenza - regolino l'equilibrio del sistema economico, si possa raggiungere nel lungo periodo benessere per tutti ( mi ricorda tanto il " e vissero tutti felici e contenti" delle favole)
Devo incomodare ancora Monbiot per il quale "Il neoliberismo sostiene che il mercato dovrebbe essere libero dagli interventi distorsivi dei sindacati, che impediscono il realizzarsi di un sistema naturale di vincenti e perdenti. Quel che significa, in realtà, è che i datori di lavoro sono liberi di imporre lo sfruttamento dei loro lavoratori: i salari sono guidati al ribasso, e le condizioni di lavoro si deteriorano. Sostengono che dovrebbero essere liberi da regolamentazioni, il che si traduce nella libertà di inquinare fiumi, costruire strumenti finanziari che causeranno la prossima crisi ed esporre i cittadini a prassi pericolose. Dicono che dovrebbero infine essere liberi dalla tassazione, e quel che significa è essere liberi dalla ridistribuzione della ricchezza che potrebbe portare i poveri al di fuori della povertà e fornire opportunità di mobilità sociale. Le libertà che stanno al cuore dell’ideologia neoliberista sono insomma libertà molto particolari, che liberano alcuni per rendere meno liberi altri"
Trionferà l'uomo predatore, non l'uomo meritevole. La meritocrazia è la pietosa maschera indossata per giustificarsi da parte di chi ha raggiunto una posizione dominante reggendosi sulle spalle di poveri sfruttati. Quante persone capaci e meritevoli rimarranno al palo grazie a questo sistema aberrante?
Ci tengo però ad evidenziare che non volevo aprire una discussione - per quanto interessante - sull'ideologia che permea il nostro tempo quanto sottolineare come l'incapacità del nostro sistema scolastico a formare menti pensanti che sappiano con cognizione di causa valutare fatti ed eventi e quindi difendere o contrastare qualsivoglia indirizzo di pensiero.
cosi creano menti che non possono capire quello che fanno ma solamente obbedire
In realta' penso che il sistema di dominio - di ogni risma - ricerchi la legittimazione di se stesso e non l'ignoranza di altri. Essere ignoranti e' una questione personale e quelli fedeli, il sistema, li istruisce molto bene. La storia e' lo strumento migliore per erigersi un ruolo nel mondo (Libertori). Non e' il liberismo che fa questo e' solo l'ideologia che vogliono far legittimare attraverso la (falsa) storia. Ma lo faceva anche - e lo fa tuttora - il comunismo e i marxismi vari.
Stai tranquillo che quelli che si bevono la storia falsificata non sono ignoranti e nemmeno stupidi, almeno non tutti. E' la loro visione del mondo che li fa aderire a questo sistema di dominio. Visione del mondo inculcata, anche attraverso la legittimazione del sistema di dominio appunto.
Anche il liberismo e' solo un'appendice del sistema di dominio, che e' ideologicamente ben piu' integrato nel pensiero comune (ci sono dentro anche gli anti-liberisti). La stessa ideologia democratica fa parte di essa. Ti senti democratico?
Ad oggi, chi è bravo emerge. Ma "bravo" non vuol dire gentile od obbediente, vuol dire chi si fa il culo in maniera intelligente. Che poi dei casi isolati possano essere rappresentati da raccomandati (o presunti tali) o fortunati ci sta, infatti è una tendenza e non una regola, ma non andiamo a dire alle persone che emerge solo chi fa impicci o è disonesto perché non abbiamo bisogno di altre scusette della minchia.
Detto questo, il sistema attuale lo definirei perfettibile se volessi utilizzare un eufemismo, ma ciò non toglie che vi siano infinite possibilità in ambito economico.
Come accade da sempre, sopravviverà il più adatto, ovvero chi inquadra meglio una situazione e vi si barcamena, invece di negarla e ragionare per etichette. I "poveri sfruttati", in molti casi sono dei pigri arrivisti senza neanche la voglia di alzare la testa e farsi due domande.
la scuola dell'obbligo somiglia di più a una galera in cui una moltitudine di bambini ed adolescenti sono COSTRETTI a stare seduti per ore ad annoiarsi o , nel migliore dei casi, a ciaculare.
ho fatto un'esperienza radicale di cambiamento nel rapporto cogli "studenti" negli anni 70, e a chi è interessato, consiglio la lettura di "l'erba voglio" einaudi e di "le mille e una scuola" mazzotta.
poi ho mollato, perchè la scuola è immodificabile, come aveva ben capito ivan illich.
i libri di testo sono e non possono non essere che un mezzo di INDOTTRINAMENTO e seguono le direttive dei governi, ai quali delle libertà e delle capacità del cittadino non interessa una mazza.
il cittadino è un CONSUMATORE, e così pure lo "studente".
Sento che sono capace di leggere e comprendere un testo di difficoltà media e di nutrire dubbi quando mi viene presentato un racconto di un qualunque avvenimento che mi lascia con più domande che risposte.
E sì , mi sento anche democratica perchè vorrei che tutti avessero la possibilità di ricevere un'educazione degna di questo nome che permettesse loro di diventare uomini e donne che comprendono (o almeno ci provano) il mondo nel quale vivono e desiderino migliorarlo. Uomini e donne che pensino e ragionino, con idee diverse e - ci mancherebbe - anche lontane dalle mie ma per lo meno frutto di ragionamento e non di asservimento.
Purtroppo ci si sta avviando a grandi passi verso uno scenario in cui prevarrà una sola storia confezionata per tutti e creduta da tutti, ignoranti e stupidi.
E' autentica la visione del mondo del servo che lo fa aderire al sistema di dominio del padrone? O più verosimilmente non sa più nemmeno di essere servo perchè non ha più gli strumenti per comprendere sé stesso e il mondo?
le chiacchiere stanno a zero, la fuga di cervelli dall'italia ne è una prova, ma basta girarsi dall'altra parte
"bravo" , concetto interessante. bravo a fare cosa? ti manderei 5 minuti in un ambiente universatario per darti una bella svegliata di come funziona il mondo, o in un qualunque altro ambiente dove stai un po piu sopra del addetto di un supermercato ...e anche li....
il mito del sogno americano pensavo che almeno su luogocomune ce lo fossimo levato dalle palle e invece pare di no
Se prendi casi isolati (il tuo condominio, la tua scuola, la tua parrocchia) e situazioni che conosci direttamente posso concordare.
Probabilmente sei una persona realizzata con indiscutibili pregi e meriti e ritieni quindi, data la tua personalissima esperienza, che il mondo vada dappertutto così.
Se provi ad allargare minimamente il tuo orizzonte usando un pizzico di onestà forse potrai iniziare a renderti conto che c'è una parte di mondo ancora fortunata (chi lo sa per quanto) che si regge sulle spalle di milioni di diseredati e che "meritocrazia" è una parola vuota .
Se tu hai pranzato e sei sazio non puoi però negare che esista la fame nel mondo.
Ah, gli universitari sarebbero meritevoli?
Dai su, fa il bravo e gira a largo.
Ecco che tocchiamo il nodo del mio articolo
Fefo scrive e tu non cogli l'attacco alle baronie..... perchè Fefo sostiene esattamente il contrario di quello che hai creduto di cogliere!
Grazie per avermi aiutato con un esempio pratico che vale più di mille parole
Ti dico subito che tale mondo con "uomini e donne che pensino e ragionino, con idee diverse..." porterebbe a piu' conflitti. Potrerebbe a visioni del mondo tutte differenti e probabilmente anche incocigliabili tra loro. Come sta succedendo ora infatti!
Il vero pericolo per il sistema di dominio attuale e' la sua delegittimazione. La storia qui' e' un punto fondamentale. Anche io mi batto per far vedere le falsita' intrinseche, che vanno anche ben oltre l'11 settembre. Curiosamente pero', molti quelli convinti della falsita' dell'11 settembre, poi a certi altri episodi fondamentali sono "ignoranti". Perche'? Hanno una visione del mondo ben radicata e legittimata dal sistema stesso. Cosa fare? Nulla, e' un processo che si deve concludere nelle sue piu' estreme conseguenze.
io non lo ho scritto(ne lo penso), forse lo sostieni tu?
non sei tu che pensi che viviamo in un sistema che premia i piu meritevoli?
anche se rispetto la tua "resa", visto che è stata fatta sul campo, permettimi di pensare che
se non cominciamo da li non so che futuro ci aspetta
Se scrivi su LC ti sarai accorto che è frequentato da tante persone con idee diverse e che solo nella dialettica e nello scambio c'è possibilità di crescita.
Stai scrivendo che non ti piacerebbe un mondo con uomini e donne che pensino e ragionino, anche con idee diverse?
Eppure sei qui a scrivere e a confrontarti con tante persone diverse fra loro, forse solo per difendere le tue posizioni ma forse anche perchè questi scambi li trovi in qualche modo edificanti.
nel sistema universitario i laurati prima , poi quelli che prendono dei master e addirittura una cattedra sono i piu meritevoli
io ti ho cercato di dire che in realtà studio e intelligenza a parte ci sono sistemi di baronie che poco hanno a che vedere con qualità come intelligenza e cultura
(che sono i meriti in quell'ambiente) ma piu con leccaculismo e opportunismo.
sei tu invece che sostieni che tutto sommato viviamo in un mondo/sistema (neoliberista) meritocratico
quindi non si capisce perche non dovrebbe valere per l'univeristà mentre per il mondo del lavoro si
se non è cosi spiegati meglio
in ogni caso quando tocca spiegare l'ovvio, la probabilità di comprendersi reciprocamente crolla inesorabilmente
l'errore è pensare che si possa cambiare:
con la politica, partendo dalla scuola, rilanciando l'economia (che è tuttaltro che economica), cambiando la moneta, cioè, sono sempre gli altri che dovrebbero cambiare.
io sono invece convinto che, se non cambiano i rapporti umani, nulla può cambiare. chi ci impedisce di creare delle società COMUNITARIE dove si possa produrre, allevare i bambini, curarsi naturalmente ecc. ecc. e così facendo chissenefrega delle leggi sui vaccini? con tali carte ci si pulisce il didietro.
se un movimento comunitario, in italia, raggiungesse il mezzo milione di persone, vedresti il paese cambiare così velocemente che neanche con 100 anni di chiacchiere sterili.
non sono sicuro di aver capito
in sintesi:
quello che sostieni è che prima si cambia se stessi, poi il mondo e infine la squola
e non viceversa?
secondo me tocca fare (per quanto possibile) tutto insieme
probabilemente sono troppo influenzato dalla mia visione olistica dell'uomo
Mi piacerebbe anche, ma non e' la soluzione. Dibattere su idee diverse e' come guardare un interminabile talk show. La realta' va affrontata in modo diverso.
La verita' e' che queste chiacchere che facciamo qui' non contano niente. Sono un esercizio mentale, stimolante anche, pure benefico, ma in sostanza il nostro ruolo nella realta' dei fatti e' nullo.
-si fida ciecamente del sistema;
-accumula nozioni teoriche tendenzialmente slegate dal funzionamento del mondo reale;
-riesce a memorizzare concetti e ripeterli senza alcuna reale comprensione di fondo.
Questo vale per la maggior parte delle facoltà.
Io parlavo del mondo del lavoro, dell'opportunità tuttora intatta che abbiamo di ritagliarci un posto più o meno grande in questa economia.
non ho detto "cambiare sè stessi" ma cambiare i rapporti umani; creare delle società comunitarie o comuni in cui rapporti tra i sessi, lavoro, sviluppo culturale educazione dei figli e tutto ciò che ha a che fare con la vita sia un insieme armonico autogestito e condiviso.
sul lato cattolico una delle esperienze più significative è quella di nomadelfia e di don zeno, su cui c'è un film abbastanza veritiero.
nacquero poi negli anni 70 varie comuni di tendenza marxista, di cui oggi è famosa quella di bagnaia.
è un movimento poco conosciuto, ma che ha radici antiche: invece che discutere si organizza un progetto e si cerca di metterlo in pratica.
non si deve modificare la scuola ma interessarsi concretamente dell'educazione dei bimbi e degli adolescenti. a quel punto, la scuola la puoi chiudere.
beh è implicito non trovi?
come si fa a cambiare i nostri rapporti con gli altri se non si comincia da noi stessi?
e io ti sto cercado di dire che il mondo del lavoro funziona con logiche molto simili proprio perche siamo immersi nel neoliberismo nel quale non ci sono rapporti umani di fiducia e collaborazione ma di prevaricazione e competizione
edit
"opportunità intatta"? mi era sfuggito
lasciamo stare va
La scuola è il riflesso del capitalismo, la cui logica contraddittoria è quella di unire nella separazione il lavoro dai mezzi di produzione.
Altrimenti a scuola si insegnerebbe l'autonomia e l'autosufficenza. Al posto della storia si insegnrebbe a fare storiografia (la storia viene scritta dallo stesso soggetto che la studia), si insegnerebbe a contemplare piuttosto che insegnare la religione, a fare filosofia piuttosto che studiare la filosofia.
In chiave di lotta di classe la borghesia non vuole ritrovarsi nelle proprie aziende persone capaci e disposte a riunire insieme l'uomo con i suoi mezzi di esistenza.
Standing ovation!
#80 fefochip
Fefo, Sartori ha ragione: la scuola funziona in realtà benissimo, e infatti siamo nella merda. Non è riformabile questo modello di scuola: leggi Illich.
Parto da un assurdo, poi provo ad andare a qualcosa di serio.
La meritocrazia è il peggior modo di allocare le risorse: se sei bravo a fare il tuo lavoro vieni promosso, fino a che non arrivi a fare un lavoro in cui non sei bravo, e quindi rimani li, a fare il lavoro per cui non sei bravo. L'equilibrio a cui tende è una situazione in cui tutti arrivano in una posizione da cui, non essendo portati/capaci/interessati/etc..., non possono più progredire.
No, quel "bravo" è o uno che si è perfettamente adeguato al sistema consumistico acriticamente o, raramente, uno che ha capito come vincere il gioco rimanendone in qualche modo indenne. Nel secondo caso non è intelligente, è solo furbo.
La scuola, in massima parte, produce l'accettazione di questo sistema e l'incapacità delle nuove generazioni non tanto di contestarlo, ma anche solo di criticarlo o metterlo in discussione. Plasma, indirizza e limita il loro immaginario.
La scuola è un rituale, non differisce molto dalla messa ma se non altro la messa c'è solo una volta alla settimana mentre la scuola tiene segregati i giovani per anni interi.
Non voglio impuntarmi sui termini, cerco di esprimere un concetto.
Il sistema di oggi ha tremila falle. O forse anche più.
Però, è innegabilmente vero che (da un punto di vista strettamente economico), chiunque possa raggiungere ottimi risultati. Il sistema ti offre questa opportunità.
E a me questa cosa piace da morire.
Circa il 75/80% dei milionari al mondo sono di prima generazione, quindi persone che non sono nate ricche ma che hanno costruito la propria fortuna. Poi, alcune di esse lo avranno anche fatto in maniera sleale o poco trasparente, va bene, ci sta, ma la tendenza rimane comunque viva.
Le persone sono schiave perché essere uno schiavo ha dei PRO che sono fantastici. Uno schiavo non è gravato dall'onere della scelta, non si assume alcuna responsabilità, e così facendo non è mai colpevole.
Il sistema di oggi ti offre la possibilità di essere ciò che vuoi. Poi, vien da sé che essere uno schiavo è molto più facile e comodo che essere un padrone.
Ci sarà qualche arbitraggio, questo è poco ma sicuro, ma nel complesso abbiamo enormi libertà e NON E' VERO che ad arrivare sono i furbetti. Ad arrivare è chi si fa il culo in maniera intelligente, ovvero chi si pone un obiettivo e poi si domanda "in questo sistema, cosa devo fare per raggiungerlo?".
Poi, sulla magagne della scuola possiamo parlarne per pagine e pagine, ad oggi gli unici veri lati positivi che mi vengano in mente sono:
-tiene i ragazzi lontano dalle strade;
-propizia lo sviluppo di abilità sociali.
in Europa non 5000 anni fa (circa 5000 anni fa gli ari invasero la regione il cui attuale nome è Iran): nel mediterraneo orientale (Grecia, Anatolia ed Egitto) l'invasione avvenne d’intorno al 1200 a.C; la penetrazione in Italia (latini) avvenne d’intorno al 1100 a.C.; quella in Svizzera (celti) o al contempo o comunque entro il 1000 a.C.
i latini non ebbero però lo stesso successo degli ari che precedentemente invasero la grecia
a parte il detto che “la storia la fanno i vincitori”; vero comunque è anche il fatto che: la storia sempre e comunque è incerta
mia personale ricostruzione (interpretazione) di una piccola parte della storia degli ari:
invasori (ari) furono achei ed argivi; i danai furono i micenei; achei ed argivi possedevano armi in ferro (l’invincibile achille: invulnerabile; a meno che non venisse colpito da tergo; colui che di sé avrebbe detto “io che sono più forte di qualunque danai dai chitoni (vesti) di bronzo”)
ai pelasgi (micenei), secondo tradizione riferita da Tucidide (guerra del Peloponneso, capitolo primo), ancora nel 400 a.C. veniva leggendariamente attribuita la costruzione delle più antiche mura di Atene
tra 480 ed il 400 a.C., la scrittura (e la lingua) dei pelasgi di Lemno e degli etruschi fu pressoché identica
Vidal Naquet (vedi, le chasseur noir (il cacciatore nero)), sulla base dei miti tramandati, individuò la causa della separazione di ateniesi ionici e ateniesi pelasgi nell'ncompatibilità degli usi e costumi sessuali (donne pelasgie troppo libere e troppo poco ‘sottomesse’ (per i greci 'troie', per i latini 'etrusche'))
il più importante mito etrusco fu quello di Enea e Anchise in fuga da Troia in fiamme
il reperto archeologico più comune e più tipicamente etrusco è statuina votiva in terracotta raffigurante Enea curvo sotto il peso del padre Anchise (il vecchio Anchise trasportato dal figlio Enea durante l’esodo)
la lineare B (scrittura sillabica micenea) la conosciamo pressoché soltanto per il fatto che alcune delle tavolette micenee (d’argilla) vennero cotte dagli incendi che tipicamente distrussero tutte le città micenee, d’intorno al 1200 a.C.
i più antichi insediamenti etruschi avvennero in prossimità di luoghi in cui poteva venire estratto il ferro
quando i latini giunsero in italia, non ebbero la stessa fortuna di achei ed argivi: non ebbero a dover combattere sempre e soltanto contro eserciti armati solamente in bronzo
i latini ebbero vita molto grama nell’Italia dominata dagli etruschi
sulla base dei reperti archeologici (rinvenimenti dagli scavi del Boni) si sa e si tace il fatto che Roma venne fondata tra il 580 ed il 570 a.C.
(il suo fondatore sarebbe dunque stato il figlio di un esule bacchiade (bacchiadi: famiglia dei tradizionali tiranni di Corinto) e della figlia del lucumone (re sacerdote) di Tarquinia)
nel 480 a.C., Agrigento e Siracusa sconfissero punici ed etruschi; i latini furono alleatini (quasi insignificanti) dei greci dorici di Pitecusa (Ischia)
ai latini, i greci dorici vincitori (Siracusa ed Agrigento) regalarono la quasi etrusca Roma (Roma nacque culturalmente bastarda, poiché a fondarla fu un tarquinio culturalmente bastardo, in parte etrusco e in parte greco dorico)
Quindi, parafrasandoti, il sistema di oggi è un sistema che favorisce la libertà.
Forse abitiamo in mondi diversi.
Se hai tempo e ti fa piacere ascolta Galimberti sull'illusione della libertà
www.youtube.com/watch?v=lJ6udkwoMZ4
Per dirla con Steibeck
mi fai la cortesia di vederti cosa dice della propria vita lavorativa francesco amodeo?
da questo minuto
youtu.be/acUu6QQwFMw?t=150
la sua storia è breve poi passa ad esaminare e a parlare del tema del video quindi perdi poco tempo
dopo aver visto questo video mi spieghi come fai ad affermare che per francesco amodeo il sistema ha dato l'opportunità di raggiungere ottimi risultati?
il sistema , addirittura proprio lo stato, lo ha schiacciato fino a dovergli far chiudere l'azienza
la sua storia è emblematica perche ce ne sono tante come la sua con tutti le dovute variazioni sul tema
il fatto di essere schiacciato succede tutti i giorni quando sei nel mercato , è la regola.
bah numeri dati cosi a minchia o hai qualche riferimento?
in ogni caso ragionando a contrario mi devi spiegare come mai famiglie come rockfeller , rotshild (non mi ricordo come cazzo si scrivono ne me ne frega una minchia) , agnelli , ecc
continuano ad essere ricche oltre ogni immaginazione da cosi tanto tempo. tutti bravi
ho esempi che potrei citare per certo di ricchissimi in italia che sono dei perfetti idioti e li hanno ereditati i soldi e se non fosse stato per la loro posizione nemmeno potevano andare a pulire i cessi
sicuramente quello che sottolinei è un aspetto del problema , ci sono tantissime persone che si vogliono solo lamentare e non si tirano su le maniche (per tutto quello che vuol dire) ma non puoi prendere questa cosa come motivo della causa della situazione attuale in cui il 95% delle ricchezze viene detenuta dal 5% della popolazione mondiale e ancora peggio che il 90% in realtà è detenuto da una percentuale molto ma molto piu piccola
è semplicemente ridicolo e non vale nemmeno la pena di argomentare ulteriormente
il sistema fa di tutto per non farti essere chi sei e tuttavia temo che se sei arrivato a queste conclusioni alla tua età (che ignoro, ma piu avanti è e piu grave è la cosa)
non ci sarà argomento che possa usare in questa discussione per poter fare breccia in un sistema di propaganda cosi ben riuscito come stai mostrando di essere
ok pencri, ho capito il tuo punto di vista , l'unica cosa che rimango basito di fronte a una persona che pensa queste cose e sta su luogocomune
sapevo che esistono persone come te (che hanno totalmente creduto nel sogno americano)ma leggerti qui su LC mi fa strano che di devo dire?
lo schiavo che da ragione al padrone perche nemmeno sa di essere schiavo è il capolavoro di questo sistema (non è un insinuazione eh? per me tu lo rappresenti perfettamente se non fosse chiaro e sono addolorato se ti senti giudicato e me ne scuso ma è talmente pazzesco quello che stai dicendo ai miei occhi che non posso che dirtelo)
"Il sistema di oggi ti offre la possibilità di essere ciò che vuoi" ...non ci posso credere di aver letto qui su LC una cosa del genere ...
"Il sistema di oggi ti offre la possibilità di essere ciò che vuoi" ...ancora non ci credo
qualcuno mi sveglia? sto dormendo ancora o davvero ho letto sta frase?
EDIT:lascia perdere.
@Uhura
Il sistema di oggi ti da la possibilità di arricchirti in maniera onesta e trasparente o, senza scomodare il concetto di ricchezza (che magari a molti non interessa), di essere benestante.
Poi, se tu pensi che nel sistema di oggi non ci sia la libertà, me ne spieghi i motivi e al massimo ne parliamo.
Non guarderò il video comunque.
questo è quello che percepisce il tuo cervello evidentemente ottenebrato
ti ho linkato il video di francesco amodeo che racconta la SUA vita lavorativa e di come è stato schiacciato con tutto che aveva un azienda ben avviata.
lo hai visto o cianci a vanvera?
oppure nemmeno due minuti di video riesci a vedere se questo video mal si adatta alla tua visione della vita?
se io sono quello, tu si vede bene che hai studiato sullo zanichelli
comunque amen, con i "concetti" che hai espresso non c'è proprio opportunità di farti capire qualcosa e francamente sarebbe un lavoro improbo
tieniti i tuoi "chiunque possa raggiungere ottimi risultati. Il sistema ti offre questa opportunità" prima o poi la vita, quella sicuramente maestra di vita,
ti insegnerà il contrario (anche se non te lo auguro).
dal punto di vista dei neoliberisti funziona benissimo
Ecco perche' dico che chiacchierare non serve a niente. A questi babbei bisogna solo smontare la loro visione del mondo, adulterata dalla storia falsificata.
In deficit di tempo, cito un profeta:
Why boasteth thyself
Oh, evil men
Playing smart
And not being clever?
I said, you're working iniquity
To achieve vanity
...
These are the words
Of my master,
No weak heart
Shall prosper
And whosoever diggeth a pit
Shall fall in it, fall in it
(senza offesa, non mi dispiacerebbe dilungarmi ma fbgm)
Non colgo attinenza, comunque ok.