di Ginevra dell'Orso
Mio caro amico, come stai? Ti ricordi di quando parlavamo di come sarebbe cambiato questo posto? Non sai con quale gioia ti racconto che, alla fine, è accaduto veramente! Sai cos'è successo in questi ultimi vent'anni? Ebbene, la regione Calabria non esiste più e, al suo posto, è stato istituito il Principato autonomo di Calabria. Siamo ancora in Italia, ma siamo uno Stato dentro allo Stato, con una nostra economia, una nostra moneta, con leggi, diritti e doveri che appartengono solo a noi. E si... essendo un Principato, abbiamo anche un Principe, ma di questo te ne parlerò alla fine.
Biodiversità
Siamo sempre un milione e mezzo di abitanti, perché avere la residenza nel Principato è ormai difficilissimo, anche per chi qui vi è nato e cerca di tornare. Del resto, troppi abitanti rischierebbero di compromettere l'equilibrio socio-politico e ambientale che negli anni si è venuto a creare.
Qui nel Principato c'è tutto: quasi 800 chilometri di coste, e ben 4 parchi, ricchi di montagne, boschi secolari, flora e fauna incredibili. In estate si va al mare, e in inverno a sciare. Abbiamo colline, pianure, dune, canyon, cascate e un clima da fare invidia alla California: siamo baciati dal sole tutto l'anno, ed essendo molto a sud, abbiamo le stagioni miti, persino ad alta quota. Essendoci la più alta biodiversità d'Europa, qui cresce praticamente tutto, tra cui numerosi prodotti unici e rari, che diventano mete di pellegrinaggi da parte di gente da tutto il globo.
Nutrirsi di cibo e felicità
Nel Principato autonomo di Calabria, non esistono quasi più le importazioni alimentari, perché in sintesi abbiano ogni cosa: questo permette quindi di avere un'economia fortissima, capace sia di soddisfare i pochi e privilegiati abitanti, che di esportare il surplus a prezzi molto alti. Non a caso siamo diventati uno tra gli Stati più ricchi al mondo. Non c'è neanche più bisogno di importare la frutta esotica: oramai i banani, gli avocado, e persino i mango, si sono adattati molto bene!
Nel Principato autonomo di Calabria, la gente abita in piccoli e meravigliosi gioielli di architettura normanna, bizantina, greca, e di tanti altri periodi storici, incastonati ai piedi delle colline, e circondati da limpide fiumare e verdi prati. Molti hanno abbandonato le grandi città del pianeta in cui abitavano per tornare a popolare questi antichi borghi, mescolando il passato con il futuro, ampliando strade e portando quel giusto necessario di tecnologia, che ci fa sentire al passo coi tempi, ma senza rinunciare al tempo.
L'assenza di industrie ha permesso al Principato autonomo di Calabria di possedere la migliore aria d'Europa, proprio dalle parti della Sila; ma ovviamente, non è che altrove sia peggio, anzi! Gli abitanti godono tutti di buona salute, e molti di loro fanno parte di quei famosi centenari di cui spesso si sente parlare.
C'è così tanto da vedere, che il Principato vive praticamente di solo turismo: ogni anno, milioni di persone vengono a visitare castelli, parchi, spiagge, montagne, boschi incontaminati, e a prendere lezioni dai saggi degli antichi villaggi: lezioni di benessere, pace interiore, ricette, lingue dialettali e piccoli segreti di longevità.
Crescere per restare
Abbiamo un indice di natalità molto alto, e qui i bambini crescono sani e felici, lontani dai pericoli e a stretto contatto con la natura. Anche gli animali se la passano bene: qui non esistono allevamenti intensivi e batterie. C'è così tanto spazio che le mucche pascolano insieme alle pecore tra le valli e le colline, mentre le capre saltano tra i dirupi di montagna in luoghi ancora incontaminati. I boschi sono pieni di cervi, cavalli, lupi, orsi, volpi, uccelli, e i fiumi e i mari sono popolati da pesci di ogni tipo. Ovviamente, nessun calabrese emigra più: del resto, ci vengono a visitare da ogni angolo del pianeta!
Ognuno ha il proprio lavoro autonomo: c'è chi è artigiano, pastore, sarto, medico, pescatore, calzolaio, pasticciere, muratore o architetto. Ogni piccolo borgo ha le sue arti e i suoi mestieri, e tutto funziona alla perfezione.
Nelle poche città del Principato, ci sono università rinomate, alle quali tutti vorrebbero accedere, poichè oltre alle solite materie, se ne insegnano di nuove: la bellezza, l'arte dell'osservazione e della pazienza. Si insegna ad ascoltare, e ad avere fede, poiché vi abitano numerosi mistici. Pensa, è nata persino una nuova scuola Pitagorica!
L'utopia diventa realtà
Abbiamo anche la nostra moneta, e non dobbiamo neanche importare l'energia: il vento e il sole ci permettono di avere fonti rinnovabili infinite. Tuttavia, nonostante non ci serva il petrolio per le macchine, che sono tutte elettriche, ci piace ancora andare a cavallo lungo le vecchie mulattiere, proprio come accadeva un tempo.
Lo so, ti starai domandando chi sia questo Principe illuminato che ha trasformato questa terra in un piccolo paradiso terrestre: tuttavia, devo confessarti che non si tratta di un Principe, ma di una Principessa. Bella, coraggiosa, energica, guerriera, dolcissima e ricca di ardore. Si chiama Calabria, e siamo tutti noi che la viviamo, e che la vivremo nel prossimo futuro che verrà, trasformando una bellissima utopia in una concreta realtà! E sono certa che, dopo la mia lettera, penserai che forse valga la pena tornare alla tua vera casa...
Di Ginevra dell'Orso leggi anche: "Fatti un orto tutto tuo"
PALE EOLICHE!!
Brava Ginevra che l'ha saputa descrivere così...con amore, si sente che anche lei è contenta della scelta che ha fatto!!!
L'articolo racconta la calabria come potrebbe essere o (ma questo sarebbe preoccupante) come crede di essere .
Il mio ricordo della calabria e' un disastro urbanistico, non hanno spazio neanche per le strade e la ferrovia passa sulla spiaggia... di pietre: insomma parlo della provincia di reggio. Catanzaro e cosenza sono un altra cosa ma le estensioni pianeggianti della puglia sono un altra cosa.
Insomma... per esaltare la calabria bisogna proprio essersene innamorati e al cuor non si comanda
Tradotto: Per ogni mamma o scaraffone è o sole..
Mio caro amico, come stai? Ti ricordi di quando parlavamo di come sarebbe cambiato questo posto? Non sai con quale gioia ti racconto che, alla fine, è accaduto veramente! Sai cos'è successo in questi ultimi vent'anni? Ebbene, la regione Calabria non esiste più e, al suo posto, è stato istituito il Principato (acquetta) autonomo (focherello) di Calabria. Siamo ancora in Italia, ma siamo uno Stato dentro allo Stato, con una nostra economia (FUOCO!), una nostra moneta (acquetta), con leggi (ACQUA!), diritti e doveri che appartengono solo a noi (focherello). E sì... essendo un Principato, abbiamo anche un Principe, ma di questo te ne parlerò alla fine.
Biodiversità (… non sarebbe meglio chiamarla ECOLOGIA?! )
Siamo sempre un milione e mezzo di abitanti, perché avere la residenza nel Principato è ormai difficilissimo, anche per chi qui vi è nato e cerca di tornare (focherello). Del resto, troppi abitanti rischierebbero di compromettere l'equilibrio socio-politico e ambientale (focherello) che negli anni si è venuto a creare.
Qui nel Principato c'è tutto: quasi 800 chilometri di coste, e ben 4 parchi, ricchi di montagne, boschi secolari, flora e fauna incredibili. In estate si va al mare (acquetta, ovviamente), e in inverno a sciare (acquetta, come prima). Abbiamo colline, pianure, dune, canyon, cascate e un clima da fare invidia alla California: siamo baciati dal sole tutto l'anno, ed essendo molto a sud, abbiamo le stagioni miti, persino ad alta quota. Essendoci la più alta biodiversità d'Europa, qui cresce praticamente tutto, tra cui numerosi prodotti unici e rari, che diventano mete di pellegrinaggi da parte di gente da tutto il globo (ACQUA!).
Nutrirsi di cibo (acquetta) e felicità (focherello)
Nel Principato autonomo di Calabria, non esistono quasi più le importazioni alimentari (fuochino), perché in sintesi abbiano ogni cosa: questo permette quindi di avere un'economia fortissima, capace sia di soddisfare i pochi e privilegiati abitanti, che di esportare il surplus a prezzi molto alti (ACQUA!). Non a caso siamo diventati uno tra gli Stati più ricchi al mondo (ACQUA!). Non c'è neanche più bisogno di importare la frutta esotica: oramai i banani, gli avocado, e persino i manghi, si sono adattati molto bene (acquetta)!
Nel Principato autonomo di Calabria, la gente abita in piccoli e meravigliosi gioielli di architettura normanna, bizantina, greca, e di tanti altri periodi storici, incastonati ai piedi delle colline, e circondati da limpide fiumare e verdi prati (focherello). Molti hanno abbandonato le grandi città del pianeta in cui abitavano per tornare a popolare questi antichi borghi, mescolando il passato con il futuro, ampliando strade (acquetta) e portando quel giusto necessario di tecnologia (ACQUA!), che ci fa sentire al passo coi tempi (acquetta), ma senza rinunciare al tempo (ACQUA!).
L'assenza di industrie (FUOCO!) ha permesso al Principato autonomo di Calabria di possedere la migliore aria d'Europa, proprio dalle parti della Sila; ma ovviamente, non è che altrove sia peggio, anzi! Gli abitanti godono tutti di buona salute, e molti di loro fanno parte di quei famosi centenari di cui spesso si sente parlare (ACQUA!).
C'è così tanto da vedere, che il Principato vive praticamente di solo turismo (ACQUA!, anche per tutto quel che segue): ogni anno, milioni di persone vengono a visitare castelli, parchi, spiagge, montagne, boschi incontaminati, e a prendere lezioni dai saggi degli antichi villaggi: lezioni di benessere, pace interiore, ricette, lingue dialettali e piccoli segreti di longevità.
Crescere per restar(ci)
Abbiamo un indice di natalità molto alto, e qui i bambini crescono sani e felici, lontani dai pericoli e a stretto contatto con la natura (FUOCO!). Anche gli animali se la passano bene: qui non esistono allevamenti intensivi e batterie. C'è così tanto spazio che le mucche pascolano insieme alle pecore tra le valli e le colline, mentre le capre saltano tra i dirupi di montagna in luoghi ancora incontaminati. I boschi sono pieni di cervi, cavalli, lupi, orsi, volpi, uccelli, e i fiumi e i mari sono popolati da pesci di ogni tipo. Ovviamente, nessun calabrese emigra più (FUOCO!): del resto, ci vengono a visitare da ogni angolo del pianeta! (ACQUA!)
Ognuno ha il proprio lavoro autonomo: c'è chi è artigiano, pastore, sarto, medico, pescatore, calzolaio, pasticciere, muratore o architetto. Ogni piccolo borgo ha le sue arti e i suoi mestieri, e tutto funziona alla perfezione (FUOCO!).
Nelle poche città (acquetta) del Principato, ci sono università (ACQUA!) rinomate, alle quali tutti vorrebbero accedere, poiché oltre alle solite materie, se ne insegnano di nuove: la bellezza, l'arte dell'osservazione e della pazienza. Si insegna ad ascoltare, e ad avere fede, poiché vi abitano numerosi mistici (FUOCO!). Pensa, è nata persino una nuova scuola Pitagorica! (acquetta)
L'utopia diventa (si allontana dalla) realtà
Abbiamo anche la nostra moneta (ACQUA!), e non dobbiamo neanche importare l'energia: il vento e il sole ci permettono di avere fonti rinnovabili infinite (ACQUA!). Tuttavia, nonostante non ci serva il petrolio per le macchine, che sono tutte elettriche (ACQUA!), ci piace ancora andare a cavallo lungo le vecchie mulattiere, proprio come accadeva un tempo (ACQUA!).
Lo so, ti starai domandando chi sia questo Principe illuminato che ha trasformato questa terra in un piccolo paradiso terrestre: tuttavia, devo confessarti che non si tratta di un Principe, ma di una Principessa. Bella, coraggiosa, energica, guerriera, dolcissima e ricca di ardore. Si chiama Calabria, e siamo tutti noi che la viviamo, e che la vivremo nel prossimo futuro che verrà, trasformando una bellissima utopia in una concreta realtà! E sono certa che, dopo la mia lettera, penserai che forse valga la pena tornare alla tua vera casa... (vaneggiamento che rovina quel poco di FUOCO! )
Come sarà invece la civiltà del futuro:
come (quasi) direbbe Albanese, dove "pila" sta per soldi in dialetto calabrese.
Per il resto, probabilmente, e' una regione uguale alle altre, con i suoi pregi e difetti
Cito alcune parole di una certa Giulia Pingitore tra i commenti del post di Ginevra dell'Orso su FB:
"Mentre il "progresso" dilagava ovunque spietato, creando illusioni di benessere, l' "arretratezza"
continuava a fiorire qui, trasformandosi infine nel punto di forza che sempre è stato: verde a dismisura, aria pulita,
flora e fauna variegata, Anima che continua a resistere selvaggia e quasi inviolata."
Senza una produzione industriale, devi comprare oltreconfine il televisore, il frigorifero, il rubinetto, la mattonella, la lampadina... Anche i pantaloni, se non vuoi pagarli 400 euro per chiederli al sarto.
I paesi più ricchi del mondo si dividono in due categorie (escludendo quelli petroliferi):
- quelli grandi: Germania, Giappone, Stati Uniti, ecc., dove l'industria è fortissima;
- quelli piccoli: Lussemburgo, Monaco, Singapore, ecc., che sono paradisi fiscali;
Un eventuale "Principato di Calabria" potrebbe rientrare nella seconda categoria, ma non sarebbe un bel modo per diventare un paese ricco.
Se poi lo applicassimo all'intera Italia, credo proprio che 60 milioni di abitanti siano un po' troppi, per creare un paradiso fiscale.
Come dite?... Turismo?... Non ci campa nemmeno l'Egitto.
Nonostante le Piramidi ed il Mar Rosso, le prime due voci dell'economia sono petrolio e canale di Suez.
Inoltre, non mi pare che gli Egiziani siano più ricchi di noi.
La ricchezza bisogna produrla!... Non farsela portare da fuori.
Il ''TACCO'' ha queste ''peculiari'' caratteristiche :
Cito da Wikipedia
In quanto posto sotto il ''CALCAGNO'' italico/romano,dopo una prospera ''ALBA DORATA'', --(vedi l'influsso Greco/Magna Grecia)---(vedi Catanzaro con la ''VIA della SETA'' al tempo del rinascimento non vi era città + famosa di Catanzaro in tutto l'oriente abitato!!!)--,ci furono vari avvenimenti che ''ribaltarono'' il tutto :
1) I numerosi terremoti distruttivi
2) Carlo V ed il suo servigio al papato----da qui il blasone con l'effigie dell'aquila ed il motto Sanguinis Effusione-----la brigata di Catanzaro si distinse per il suo ''zelo'' papale
3)Dominazioni e tirannie arabo-normanne- con incursioni saracene
4)La rivolta inverso alla dominazione del tiranno ferdinando ''il napoletano'' nel caso di Catanzaro(il capoluogo attuale)
Infine la volontà di non bonificare il territorio sotto il regno delle 2 sicilie!! Già una è tanto,se poi di sicilie addirittura ve ne eran 2!!
E poi il discorso dell'essere etichettati,come in tutto il sud ''TERRONI'' o addirittura nel caso specifico della CALABRIA come : ''CALAFRICANI''!!!
In definitiva il destino del ''TACCO'' in quanto ''ROBUSTO'' è quello di sottostare e seguire le svariate ''SOLLECITAZIONI'' del ''CALCAGNO''!!!!
Calabria : terra abbandonata dagli uomini ma non del tutto da ''DIO''
Questo è ciò che ci hanno sempre raccontato e che ci raccontano, però vi sono alcune stranezze, i paesi che hanno perso la guerra sono i più manifatturieri ed esportatori, Giappone, Germania, Italia ... posti dove si lavora molto e si esporta molto in cambio di carta per acquistare l'energia per produrre ... molto.
C'è anche un altro paese che, grazie ad un fraterno aiuto imperiale, dopo una devastante guerra, si liberò dalla minaccia comunista e divenne un protettorato imperiale, dove si lavora moltissimo, si produce moltissimo, in cambio di carta ... la Corea del Sud.
E' bene operare una profonda meditazione sul misterioso fatto.
Perché allora non tornare al Regno delle due Sicilie così in un colpo solo ci
liberiamo di tutta la zavorra mafio-ndranghetista camorriana.
E tutto il nord annesso alla Germania come Lander con capitale Mailand .
Salvini galautier e di Maio direttamente elevato al rango di sua altezza Luigi I che suona anche bene.
è con immenso piacere che leggo questa tua lettera ricca di notizie confortanti, un vero balsamo per l’anima.
La principessa illuminata di cui scrivi ha molto da insegnare ad un mondo che sta perdendo orientamento e direzione. Misura ed autosufficienza. Autarkeia e metriotes, per dirla con Orazio, che aveva capito tutto e si era ritirato in un “angulus” di mondo incontaminato, nella semplicità del suo podere, a contatto con la Natura da lui tanto amata.
Quello che descrivi si chiama vita, vita piena e dignitosa, vita sana, vita buona, dove l’uomo vive in armonia con la Madre Terra , nell’amore per la Natura e per tutte le sue creature, godendo dei frutti del suo lavoro e rispettando ritmi e cicli, senza prevaricare, senza anticipare, senza forzare. Utilizzando il tempo della sosta e dell’attesa per vivere e meditare.
Non è Utopia, Ginevra, quella che descrivi, ma un progetto d’amore che si realizza con pazienza e volontà, ignorando le voci querule dei detrattori che ci chiamano sognatori nei casi migliori e pazzi nei casi peggiori.
Quante cose ci siamo dimenticati, Ginevra!
Grazie per averci ricordato che un altro Mondo è possibile e che forse è meno lontano di quello che potremmo pensare.
I Neri Cantori, con le loro litanie stonate, vorrebbero convincerci che tutto quello che descrivi è solo un incantevole sogno per poveri illusi ma noi, cara amica, sappiamo che non è così.
La tua lettera trabocca di amore per la tua Terra e di desiderio di condivisione e promana da un cuore nobile che vuol dire generoso e ci restituisce il ricordo di un’armonia possibile offrendoci una fetta succulenta di possibilità che è anche speranza. La accetto e ti ringrazio, e la voglio assaporare lentamente e con pazienza, perché qui, dove ancora vivo, ci siamo dimenticati la lentezza, la consapevolezza e la pazienza, che insieme alla volontà hanno permesso la meravigliosa trasformazione che descrivi.
Mi sembra quasi di sentire il profumo dell’origano selvatico dei boschi di Calabria e l’aroma fresco e pungente del bergamotto. Verde e giallo, colori che simboleggiano l’uno la perseveranza e la conoscenza superiore e l’altro la luce del sole ma anche la conoscenza e l’’energia: qualità sublimi che hanno permesso alla tua Terra meravigliosa di essere ciò che è. Sé stessa.
Grazie Ginevra per avermi donato un assaggio di Terra Promessa.
Le persone che dicono che non può essere fatto non dovrebbero interrompere coloro che lo stanno facendo.
(George Bernard Shaw)
Per chi volesse approfondire:
www.youtube.com/watch?v=o1_rNFLrD9Y&t=339s
Probabilmente i calabresi votano Salvini proprio per raggiungere questo obiettivo.
Vedremo se gli uomini non vorranno automobili prodotte fuori dalla Calabria, se le donne non vorranno scarpe prodotte fuori dalla Calabria, se i giovani non vorranno smartphone prodotti fuori dalla Calabria... e soprattutto vedremo se la loro bilancia commerciale sarà in attivo
Noto che il Principato è più anti- migranti di Salvini e Trump
Se proprio andrà tutto bene e l'armonia vivrà nel Principato, allora arriverà qualcuno con armi e rabbia e li ammazzerà tutti come di fatto è successo ai pellerossa.
Ma dubito che finirà così, le disponibilità naturali a disposizione delle pellerossa erano enormemente superiori a quelle dei calabresi.
L'ordo liberismo si è impiantato nei gangli nervosi, tutti pensano di odiare il Leviatano ma sono soggiogati dal suo sguardo.
Storia, tecnica e scienza sono qui a dimostrarci che autarchia e sostenibilità sono materiali da cloaca.
Tutti si stracciano le vesti per la povera Africa saccheggiata dalle potenze d'Esperia.
Solo pochissimi (vero Maksi) sanno accettare la realtà: homo homini lupus, la Calabria o la sua versione estesa, per vivere decentemente ha bisogno di rubare, di sottopagare, di sfruttare, di ingannare, di combattere, senza porsi il problema se gli "altri" abbiano il nostro "stesso identico umore ma la divisa (o la faccia) di un altro colore".
E' certamente possibile, lo si fa, lanciare struggenti ipocriti peana di pentimento al cielo, purchè nessuno disturbi il manovratore.
non confondere tutti i calabresi con i ndraghetisti
i ndraghetisti hanno bisogno di rubare
per fare ciò assumono delinquenti giunti clandestini che lavorano 3-4 mesi nei campi ma che mangiano e vestono caritas tutto l'anno (a spese nostre)
grazie a forze del ordine ridicole la calabria si è riempita di diversamente pigmentati DELINQUENTI ma nn è l'africa, per ora, quindi vacci piano con i paralleli
Sarai mica un no global stile casarin?
Hai fortemente frainteso, la Calabria e i calabresi non c'entrano niente.
Globalismo e antiglobalismo sono etichette che ti propongono (impongono) per semplificarti la vita.
Manifesto propaganda fascista, 1944
ivi.72, 2019
come se fossimo disposti davvero a rinunciare a internet telefonini pc elettrodomestici automobile ambulanza che vi viene a prendere il bimbo quando s'è fatto la bua etc
retorica
è fare gli ambientalisti col buco degli altri
è non rendersi conto che lo stile di vita che abbiamo preclude, tout court le fantasticherie tipo Amish.
E poi quelli, gli Amish, esistono già. Basta andare a America, ti accettano. Oppure fondarne una comunità qui. Il clima è pure migliore per non parlare del cibo.
puoi abbaiare quanto vuoi cercando di darmi del fascio
ma puoi smentire ciò che ho scritto?
no, neanche ci provi
mi verrebbe da etichettarti come nazimmigrazionista ma mi limiterò a farti una domanda: in quale cooperativa della mafia dell'accoglienza lavori?
Forse mi è sfuggito qualcosa.... Ma la Calabria non è il tacco d'Italia... È la Puglia il tacco.. Ma forse non ho capito io..
Forse qualcuno dimentica che possediamo ancora circa il 60% del patrimonio artistico MONDIALE. E' un dato assurdo. L'italia è una gemma fatta di gemme. Che si butta via come fosse spazzatura.
Abbiamo più roba nascosta a marcire negli scantinati dei musei che intere nazioni come gli stati uniti abbiano in esposizione perenne.
A cui aggiungere le architetture incredibili di qualsiasi città (andate all'estero, in qualsiasi posto che non sia la francia o alcuni centri storici di piccole città a metà europa e vi renderete conto della grettezza, a cui non siamo abituati, di qualsiasi città estera.)
A cui aggiungere il clima ed i paesaggi stupendi.
A cui aggiungere una cultura millenaria a cui la maggior parte delle nazioni della terra possono solo guardare con capogiro.
Il problema sono i vari cancri che si sono impossessati saldamente del cadavere italiano, mafie, mafia maggiore che è lo stato con le varie caste di politici, notai, giuristi, banchieri, ecc.
Ed ecco che quella che potrebbe essere la nazione più luminosa e felice della terra arranca stancamente agonizzando nei suoi ultimi anni.
Ma, certo, gli africani ci salveranno.
se no già vivremmo in un mezzo paradiso terrestre.
La sola ed unica speranza di migliorare un poco, non certo arrivare ad essere ideali, è infondere la voglia di apprendere nei giovani, di studiare, apprendere nuove cose, svilupparsi intellettualmente.
p.s.: il discorso sarebbe valido anche per la Sicilia dei cannoli e delle cassatelle di Agira, e per la Sardegna dei marigosos e della carta musica.
Ed Immagino che gli acquisti avvengano utilizzando la propria moneta stampata su pezzi di carta con tanti numeri, che i venditori di auto elettriche saranno felicissimi di prendere in cambio! Anzi, saranno tutti a chiedere "più pezzi di carta della vostra moneta autonoma!"...
Anche la marmotta che incarta la cioccolata immagino sarà della partita...
Un conto è dire,come disse Montanari una decina di anni fa,che a Tirivolo (Buturo per chi è del posto) a 1650 mt. (Sila Catanzarese-Crotonese) vi è l'aria migliore fino al Polo Nord.
Un conto è dire che in tutta la Calabria,ad es. Crotone ma anche Vibo Valentia se non Catanzaro stessa,vi è quell'aria.
A Crotone,negli anni che furono,tra Montedison ed Ethernit,si sono combinati disastri epocali che ancora oggi mietono vittime tra aria che si respira,falde acquifere e materiali inerti usati per costruire.
La zona industriale del Catanzarese,proprio in questo periodo è sotto osservazione,vedi zona discarica-centrale geotermica del comprensorio Alli-Simeri,per i valori fuori norma di determinati agenti chimici presenti nell'aria.
La è presente un cocktail potenzialmente micidiale : discarica+centrale per la produzione di vapore ed energia elettrica.
Catanzaro è distante nemmeno un km e mezzo in linea d'aria.
Vogliamo parlare delle industrie della Piana di Gioia Tauro??
Per anni nelle mani di tanta brava gente che tutto ha fatto rispettare,tranne i parametri dell'aria che si respirava.
Per cui,prima di dire che nel principato autonomo di Paperopoli non ci sono o non ci sono state industrie,il passo che bisogna fare è molto lungo.
E prima di dire che nel principato autonomo di ABRA-Calabria vi è la migliore aria d'Europa,bisognerebbe esaminare tutto il contesto e non solo una particella catastale di qualche decina di km quadrati.
Ginevra ha parlato della sua Calabria, dove vive da qualche anno trasferitasi dal Nord, se quindi la decanta, un po' alla Agosti con Lettere dalla Kirghisia, dei buoni motivi ce l'avrà...
Molto spesso, la stessa esperienza non viene vissuta alla stesso modo da persone diverse, dipende dall'animo e dalla cultura della persona.
Mi fate pensare la stessa cosa che ieri sera, alla presentazione di un libro, IL MILIONCINO, un diario di Viaggio in Cina, emergeva con evidenza, ovvero che a noi di certi luoghi ci arrivano dai media mainstream solo notizie negative (spesso false). Mentre, chi vive in quei luoghi ne ha una visione ed esperienza totalmente diversa e positiva. Io ho percepito l'amore per la Calabria di Ginevra, doveva essere preso con più leggerezza, voi siete partiti subito con la critica..... ma ogni tanto rilassarvi non vi farebbe bene??
Ad esempio, voi lo sapevate che quelle immagini che hanno girato il mondo, dello Smog in Cina, non ricordo ora se a Pechino o a Shangai, che quasi oscurava il cielo, alcune erano false nel senso che ogni tanto capita che arrivi una tempesta di sabbia da un deserto vicino? Certo c'è stato anche molto smog, vista la crescita pazzesca che hanno avuto in pochissimi anni, ma già dal 2008 sono cambiate moltissime cose in meglio. Io sono stata fra i primi italiani sbarcati a Shangai nell'Ottobre 1977 e ho visto un mondo ancora molto indietro a livello tecnologico ma molto accogliente , ospitale e gentile. Ho visitato Pechino e quando ieri sera durante la presentazione ho visto un filmato odierno delle due sono rimasta sbalordita..era un altro mondo su un altro Pianeta :-O, nulla di ciò che io ho nelle foto e nella mente esisteva più! Questo balzo gigantesco lo hanno effettuato in 40 anni!!!! Sempre ieri sera, mi hanno raccontato che da Giletti hanno visto un filmato in cui, ripreso dall'alto, si seguiva la costruzione di una Stazione ferroviaria in una sola notte! Non ricordo quante persone fossero impiegate, tante, e si muovevano velocemente, perfettamente coordinate..... Noi ancora dobbiamo finire ponti, autostrade, ecc, ecc..... Loro non hanno una buca per strada, qualsiasi problema viene risolto all'istante..
E' stata una serata molto interessante, c'era anche una cinese che lavora per la Hauwei in Italia, da anni, e ci ha raccontato tante cose, molto diverse da come le conosciamo. Ci ha detto anche che i cinesi che sono qui da anni e lavorano nei ristoranti o altre attività, sono tutti della stessa etnia, provenienti da una piccola regione cinese il cui nome non ricordo, ma hanno una mentalità molto affaristica, non rappresentano la Cina ...
Vabbè, mi fermo qui... ogni tanto però allargate le ali che sennò si atrofizzano...
Anche tu sei stata criticata perché hai creduto come una boccalona alle favole di Keshe ed a quell'altro imbonitore che ci regala milioni di euri a tutti se gli diamo un euro al mese, no?
se invece di arrabbiarti avessi provato a sognare meno e cercare di capire che la realtà è una cosa, e le favole un'altra forse ne avresti giovato, e non avresti aiutato truffatori a prendere in giro altre persone.
Per quanto riguarda invece ciò che descrivi della Cina confermo in pieno: in pochi decenni sono passati dall'essere poveri e disorganizzati ad un paese estremamente efficiente e ricco, e grazie all'aumento della ricchezza ora si possono anche permettere di cominciare a sistemare problemi come l'inquinamento.
Ad esempio a Shenzhen hanno sostituito tutti i mezzi di trasporto pubblici, più di 180.000, in poco più di un anno.
Qui da noi per avere 4 merdosi autobus nuovi (diesel) ci mettono decenni, ed abbiamo un parco mezzi che fa pietà.
I cinesi (giovani) che vivono in quella zona (non tutta la Cina si è sviluppata allo stesso modo e la parte rurale è ancora molto prevalente) che vengono qui rimangono sbalorditi dalla burocrazia, lentezza, ed incompetenza di qualunque cosa sia necessario fare in Italia per fare qualunque cosa.
Per loro siamo terzo mondo schietto.
Confermo, e la regione si chiama Wenzhou.
Per quanto riguarda "stare coi piedi per terra", sempre non fa bene, ogni tanto si deve anche volare....appunto non atrofizzate le ali...siate Aquile e non Piccioni...
NON PER NULLA CALZA PERFETTAMENTE CON IL MIO AMATO PROGETTO "MONDO MIGLIORE"
La trasformazione dell'essere umano
La trasformazione può a volte essere drammatica. Non esiste un esempio migliore in natura per riflettere questo rispetto alla metamorfosi. Basta guardare la trasformazione di un bruco in farfalla-una trasformazione incredibile in funzionalità, aspetto, organizzazione dei componenti - dove un verme brutto, avido, instabile si trasforma in una creatura delicata, elegante che vola.
I biologi ci dicono che all'interno del tessuto di un bruco ci sono cellule chiamate cellule immaginative. Risuonano con una frequenza diversa. Sono anche così diversi dalle altre cellule del bruco che il sistema immunitario del verme pensa che sono nemiche e cerca di distruggerle. Ma le nuove cellule immaginative continuano ad apparire, e sempre di più. Improvvisamente, il sistema immunitario del bruco non può distruggerne abbastanza velocemente e diventano più forti connettendosi l'una con l'altra fino a formare una massa critica che riconosce la loro missione di realizzare l'incredibile nascita di una farfalla.
Nel 1969 Margaret Mead disse: "Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini premurosi e dedicati possa cambiare il mondo. Certamente è l’unico che lo ha realizzato. Credo fermamente, insieme a molti altri, che esista un'effervescenza evolutiva all'interno dei tessuti della società attuale. Nonostante il clamore della paura che prevale, l'avidità, il consumo traboccante e la violenza espressa attraverso i tessuti della società, c'è un'unione di cellule immaginative che stanno rivelando un mondo diverso, una trasformazione, una metamorfosi ".
Mario Benedetti, poeta uruguaiano, ha scritto: "E se un giorno quando ci risveglieremo ci renderemo conto che siamo la maggioranza? Dico che le cellule immaginative domineranno e faranno emergere la farfalla da un mondo dall’apparenza di un verme”.
Questo è il momento del risveglio. Gruppi di cellule immaginative si raggruppano in tutti i posti; stanno iniziando a riconoscersi; stanno sviluppando gli strumenti dell'organizzazione per migliorare la connessione, in modo che si manifesti il prossimo stadio della nostra società umana, per realizzare una nuova società che può essere paragonata con quella attuale come una farfalla rispetto a un bruco. Una nuova dimensione della vita, una società più compassionevole e giusta, un'umanità con radici di felicità e comprensione reciproca. Siete cellule immaginative; Connettiti con gli altri, raggruppa, riunisci e insieme costruiamo un'Alleanza per una Nuova Umanità."
Deepak Chopra: una nuova umanità
Spero che questo augurio si avveri. Che bello se questa penisola "con attorno il mare, piena di regioni, come dovrebbero essere tutte le nazioni" fosse davvero un insieme armonioso di repubbliche autonome e dal buon governo.
Caro amico non dire inesattezze!!! Catanzaro era solo una tra le prime città a lavorare la seta, NON LA PRIMA CITTA'!!! Questa è DISINFORMAZIONE!!! La SICILIA annovera PALERMO e MESSINA come città rinomate per la lavorazione della seta, e questo fin dal XII secolo. Essa ebbe anche per vari secoli il primato non solo della produzione ma anche dell'esportazione! La seta siciliana giungeva al Nord Italia, ma anche in Europa: Francia, Inghilterra, ecc.! A Vienna si trovano delle lavorazioni in seta risalenti al 1134 e provenienti da PALERMO!!! La SICILIA ha conosciuto la seta e la sua lavorazione con gli Arabi (IX sec.-XII sec.). Non si esclude però che già i Bizantini l'avessero introdotta e che gli Arabi la incrementarono quindi fortemente. La Sicilia è stata la prima in assoluto a conoscere e lavorare la seta in Italia!!! Solo dopo è arrivata altrove, Catanzaro compresa! Questa da te profferita è una menzogna storica, purtroppo detta anche da una sedicente esperta in TV, che in realtà voleva promuovere turisticamente la sua terra!
Altra sciocchezza da te detta è che la Calabria avrebbe conosciuto anche la presenza araba! Falso! Gli Arabi sono stati solo in Sicilia, e per quasi tre secoli! Mamma mia quanta ignoranza!!! ...o è malafede?!