VINCE IL "SE" - Una critica a chi si astiene, e a chi invita gli altri a farlo.
di Massimo Mazzucco
Questa non sarà la sconfitta dei "si", o meglio, non sarà soltanto quella. Ciò a cui stiamo assistendo in questi giorni è la sconfitta di uno stato laico e democratico, che forse è esistito soltanto, in passato, nelle menti di qualche sognatore e di qualche illuso più innocente degli altri.
Proviamo a pensare al semplice meccanismo, separato dai contenuti specifici. Un governo fa una legge. La legge non piace ad un numero sufficiente di cittadini perchè costoro possano indire un referendum. Il referendum - lo dice la parola stessa - è una chiamata per tutti gli altri cittadini a dire la propria, essendo invitati a validare piuttosto che a modificare quella legge.
"Senti Mario - dovrebbe sentirsi dire in casa Rossi - pare che ci sia una legge sui figli in provetta che non è piacuta a certi cittadini, i quali ci chiedono di passare dalle urne ...
PERCHE' NON ANDRO' A VOTARE
di Stefano Serafini
La ricerca sugli embrioni, anziché sulle staminali adulte, è una precisa scelta commerciale della grande scienza (la tecnoscienza), dove grande non è un aggettivo riferito alla sua qualità, ma alle dimensioni del budget e degli interessi.
La cura della sterilità è un affare, destinato a farsi sempre più fiorente fra i paesi ricchi che sono gli unici a poterselo permettere. Perché non crederete che la clinica che procede a un impianto con le sue sofisticate e costose macchine lo faccia gratis, anche se alla coppia lo Stato rimborsa le spese! E non crederete che il Burundi o il Mali possano permetterselo! E' un giro di quattrini da mondo avanzato: merce di lusso. E poi in Burundi e in Mali ce ne sono già tanti di bambini che nascono - e soprattutto muoiono - naturalmente, ma dei quali ...
CLEMENTINA CANTONI: PASTICCIO ALL’ITALIANA
di Tommaso Bruschi
Proprio nelle ore in cui tutti sono impegnati a festeggiare la liberazione di Clementina Cantoni, come oche giulive a cui è arrivato il padrone a dar da mangiare, io mi ritrovo invece molto arrabbiato, e provo un profondo senso di vergogna.
Intendiamoci, dal punto di vista umano, sono felice che la nostra connazionale sia stata liberata, e non è certo contro di lei che si dirige il mio risentimento. Il problema sta nell’Italia e nel suo modo assurdo di gestire questo genere di situazioni. In questo caso, come probabilmente anche nella vicenda Sgrena in Iraq, ...
I FEDERALI CONTRO LA MARIJUANA
Per fortuna che Bush aveva promesso, nella prima campagna elettorale, di voler combattere il vizio del governo federale di intromettersi troppo spesso nei fatti dei singoli stati. Forse non si era reso conto che, andando alla Casa Bianca, il governo federale lo diventava lui, e che quindi da quella posizione avrebbe potuto fare quello che gli pareva. E' come dire "Se mi eleggete al trono, toglierò molti dei poteri del re", ma la gente gli ha creduto lo stesso.
E infatti sono tornate in auge, da qualche anno a questa parte, le storiche diatribe fra singoli stati e governo di Washington, perennemente accusato di occuparsi di affari che non lo riguardano. Gli uomini di Bush ci hanno provato con l'Oklahoma, cercando di interferire nelle leggi che regolano l'eutanasia, ma gli è andata male. Ci hanno provato col Massacchussets, ...
I SEGRETI DI LOS ALAMOS
Tutto ciò che avviene intorno a Los Alamos, da più di cinquant'anni, è un mistero, e tale deve restare. Lo ha imparato a sue spese un certo Thomas Hook, che è stato ritrovato l'altra sera agonizzante, nel parcheggio di un pub della città, dopo essere stato pestato a sangue da una banda di aggressori scomparsi nel nulla.
La colpa di Hook era stata quella di "aver parlato", cioè di aver denunciato alle autorità federali che il laboratorio dell'università per cui lavora ha una maniera molto particolare di tenere i conti: si dimentica spesso di segnare certe voci in entrata, e altrettanto spesso ...
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CHI E' JIMMY WALTER - REOPEN911.ORG
Tanto per cominciare, chiamarsi Jimmy Walter è come chiamarsi Beppe Carlo, o Gino Giorgio, cioè con un soprannome e un nome, invece di regolari nome e cognome. Mettici poi che l'uomo è un plurimiliardario annoiato, ...
(SONO DISPONIBILI I FILMATI)
Il 6 Giugno 1968 veniva assassinato all'Hotel Ambassador di Los Angeles un senatore che aveva appena vinto le primarie della California, guadagnandosi la nomination alle presidenziali per il partito democratico. Nonostante fosse il fratello del famoso presidente ucciso a Dallas nel 1963, e nonostante avesse egli stesso ottime possibilità di diventare presidente, la sua vita e la sua morte sono finite nell'oblio.
Soprattutto la seconda, avvenuta ufficialmente per mano di Shiran Bishara Shiran, è stata sbrigativamente archiviata dalla storia come se fosse un caso chiuso. Ma si seppe in seguito che nelle cucine dell'Ambassador furono recuperati 11 proiettili, mentre la pistola di Shiran poteva contenerne soltanto otto.
Nel filmato, sottotitolato in italiano, il famoso "discorso di Indianapolis", che Bob Kennedy improvvisò …
CINQUE BUFALE AL PREZZO DI UNA
Anche nel mondo delle bugie, si è passato ogni limite di decenza. Ci siamo fatti talmente condizionare dal martellamento mediatico, per tutto ciò che riguarda Islam, terrorismo e Medio Oriente, che ormai mandiamo giù di tutto e di più, senza nemmeno più stare a guardare.
Anzi, ora che il problema della qualità sembra superato, pare che vogliano provare a spingere sul fronte della quantità. Non più una bufalazza alla volta, come eravamo abituati finora, ma quattro o cinque tutte incatenate, che si giustificano elegantemente a vicenda, ed appaiono così - a chi non sia più che attento - perfettamente sensate.
La notizia odierna che fa da "matrioska" a tutte le altre è quella - saggiamente - più appariscente di tutte: scoperta una base di ribelli iracheni, piena zeppa di armi di ogni tipo, con stanze sotterranee con "telefonini con le batterie cariche, ...
REFEREN-DOOM
Come cittadino italiano residente all'estero, ho già ricevuto le mie belle schede per il referendum, con le quali eserciterò il mio inalienabile diritto ad esprimere la mia volontà…. se solo riuscissi a capire cosa mai c'è scritto sopra! Vi suggerisco infatti di portarvi alle urne qualche panino e un paio di bibite ghiacciate, perchè rischiate di passare una buona mezz'ora nel cubicolo per decifrare ciascuna delle quattro schede disponibili. (In certe sedi saranno disponibili dei cubicoli con aria condizionata, televisore e comoda brandina su cui rilassarsi fra una scheda e l'altra. In quel caso, si consiglia di prenotare il turno di voto con largo anticipo. Dopo due ore scade il tempo massimo, e il cittadino viene automaticamente espulso dal cubicolo, anche se non ha ancora finito di leggere tutte le schede).
A parte tutto, provate a pensare alla casalinga di Treviso, al pastore abruzzese, o anche allo zio più furbo che avete, che aprono la prima succulenta scheda e leggono: «Volete voi che sia abrogata la legge 19 Febbraio 2004, n.40, avente ad oggetto "Norme in materia di procreazione medicalmente assistita", limitatamente alle ...
CURIOSE
COINCIDENZE: «TARGHE ALTERNE» E AUTO «EURO 4»
di Enrico Galoppini
I recenti
provvedimenti istitutivi della circolazione «a targhe alterne» sono
stati presi, ufficialmente, per attenuare i nocivi effetti
dell’«emergenza smog». Ma come ciascuno di noi, per esperienza diretta,
può osservare, tali provvedimenti risultano inadeguati a fronteggiare
quello che [1] non è una semplice e passeggera «disfunzione del
sistema», bensì un problema d’ordine strutturale, ovvero antropologico,
sociologico e politico. Per tornare a respirare finalmente dell’aria
buona in città, si dovrebbe perciò «cambiare mentalità». Altrimenti, le
«targhe alterne», oltre che a non servire a nulla (anche perché i
controlli latitano e molti automobilisti fanno i furbi), vengono
percepite dai cittadini ...
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