I CUGINI LONTANI
I nostri cuginastri d'oltralpe si sono rivelati ancora una volta i soliti presuntuosi, che vogliono sempre fare le cose diversamente dagli altri. Tutta l'Europa adotta il PAL per la televisione, e loro si fanno il SECAM soltanto per loro e per il Camerun. Tutti gli europei, all'estero, si sforzano di parlare inglese, e loro si ostinano a parlare francese anche in Guatemala. E adesso pure questa bizzarria, addirittura le dimissioni di un primo ministro, per una semplice sconfitta elettorale.
In fondo, la popolazione ha soltanto voluto dire al governo che non gli andava bene quello che facevano, che troppe promesse mancate alla fine si pagano, e che la gente è stufa di sentirsi dire ... ... che se vuole trovare lavoro deve andare in Romania. E così, non trovando un modo migliore per farglielo sapere, hanno colto questa palla delle elezioni, e hanno detto di no. Ma mica c'era bisogno di prendersela così! Guardate ad esempio Berlusconi: lui di elezioni ne ha già perse due consecutive, riportando una legnata più tosta dell'altra, ma mica si è scomposto più di tanto. Ha sacramentato per cinque minuti, ha morsicato un paio di tirapiedi, e poi ci ha fatto sapere che lui è stato eletto per cinque anni, e che quindi rimane per tener fede all'impegno preso. Averne, di gente come lui. Mica è un voltagabbana qualunque, di quelli che alla prima scusa fanno fagotto e ti mollano lì senza un esecutivo. Anche Blair, dopotutto, è vero che ha appena vinto le sue elezioni, ma prima di andare alle urne aveva detto chiaramente che anche se perdeva lui restava lo stesso. (Tant'è che c'era pure chi si domandava cosa andava a votare a fare).
In America poi i repubblicani hanno trovato un sistema ancora più pratico per restare in sella. Loro negli stati-chiave ordinano tutte le macchinette elettorali alla Diebold, che è praticamente la ditta di famiglia, e così qualunque sia il risultato dei democratici, loro hanno sempre quindici voti in più.
In Russia e dintorni, invece, non potendo controllare le macchinette, hanno scovato una soluzione completamente diversa: a Bush non piace il risultato di un'elezione? Nessun problema, bastano un centinaio di sobillatori della CIA che ti rivoltano contro la popolazione, e le elezioni si rifanno da cima a fondo.
Invece i francesi accettano i risultati, nudi e crudi, così come escono dalle urne, e addirittura ci rifanno su il governo, se questo per caso perde. Boh. Forse è perchè loro sono convinti di aver inventato la democrazia, con quella storia là della Rivoluzione, e allora adesso si sentono obbligati a far vedere a tutti che ne rispettano le regole. O forse è proprio quella faccenda dell'orgoglio, della presunzione, della saccenza, che legati al fatto di avere una solida identità nazionale ti fa fare quelle scelte ridicole, come quando alla fine della guerra De Gaulle disse no alla NATO, e no agli americani in casa loro, nonostante avesse il paese in condizioni peggiori quasi delle nostre.
Oh, cosa volete che vi dica? Saranno stronzi, i nostri cugini, ma a me sono sempre piaciuti.
Massimo Mazzucco