Siamo tutti ammutoliti, in questo momento. Siamo come uomini raccolti in una caverna, abbracciati l'uno all'altro, che attendono sconcertati e impotenti l’evolversi della tempesta là fuori. Cosa succederà nei prossimi giorni, nelle prossime settimane? Ci sarà finalmente un pò di sereno, o si scateneranno le furie del cielo, con tonnellate di acqua e di vento che si riverseranno su di noi?
Il nostro sconcerto dipende da un fatto molto semplice: l’impossibilità di controllare gli eventi.
Esattamente come l’uomo è impotente di fronte alle forze della natura, così noi siamo impotenti di fronte alla perdita di raziocinio della maggioranza dei nostri concittadini. L’uragano mentale del covid ha spazzato dalle menti dei più deboli ogni residua capacità di ragionare. La paura ha preso il sopravvento sulla logica, e come tutte le greggi impaurite, la popolazione si è andata a rifugiare proprio nella tana che il padrone le aveva preparato: quella della sottomissione incondizionata.
di Claudio Martinotti Doria
Oggi ho avuto una visione.
Era l’autunno dell’anno 2023, l’ho rilevato dall’immagine di un calendario segnato dentro un’abitazione. Nel Monferrato Casalese dove vivo, in aperta campagna e nei villaggi alcune famiglie vivevano trincerate in casa, con i confini perimetrali rinforzati da alte recinzioni, palizzate e filo spinato, le sbarre alle finestre. La maggioranza delle case apparivano vuote, abbandonate e depredate, come fossero passati dei vandali o degli sciacalli. Il degrado e il senso di morte aleggiavano ovunque mi spostassi nel mio viaggio eterico o sciamanico che dir si voglia.
Orde di zombies si aggiravano per le strade cittadine e in piccoli gruppi anche nei villaggi. Potevo percepire i pensieri dei sopravvissuti ancora vivi e vegeti, rifugiati nelle loro case, intimiditi e in molti senza possibilità di difesa, essendo privi di armi adeguate. Temevano per la loro vita e quella dei loro cari, perché era sempre più difficile reperire del cibo, se non tramite sortite, le quali divenivano sempre più pericolose, soprattutto essendo privi di armi da fuoco e capacità difensive.
Riccardo Muti ha pubblicato questa sua lettera sul Corriere della Sera.
Ottant'anni a breve e mi sono stancato della vita. È un mondo in cui non mi riconosco più. E siccome non posso pretendere che il mondo si adatti a me, preferisco togliermi di mezzo... come nel Falstaff, 'tutto declina'.
Ho avuto la fortuna di crescere negli anni 50, di frequentare il liceo di Molfetta dove aveva studiato Salvemini, con professori non severi, severissimi... Rimpiango la serietà.
Rimpiango lo spirito con cui Federico II fece scolpire sulla porta di Capua, sotto il busto di Pier delle Vigne e di Taddeo da Sessa, il motto: 'Intrent securi qui quaerunt vivere puri' (Entrino sicuri coloro che intendono vivere onestamente). Questa è la politica dell’immigrazione e dell’integrazione che servirebbe...
Un amico mi ha mandato questa bella citazione di Satyananda Saraswati, uno yogi vissuto nel secolo scorso. Mi sembra che si adatti perfettamente alla situazione attuale, nella quale una buona parte dell’umanità sta scegliendo volontariamente di rinunciare a tutto ciò di bello che aveva, per entrare in una buia fase di sofferenza della propria esistenza.
AIUTA SOLTANTO CHI TE LO CHIEDE
Non ti intromettere mai nella sofferenza altrui.
L’uomo deve stancarsi di se stesso e bere fino in fondo la coppa di veleno che gli spetta.
Non essere presuntuoso e non sperare di poter aiutare tutti, è possibile aiutare soltanto chi è pronto ad accettare l’aiuto.
L’agenda dei politically correct continua a macinare il mondo delle persone normali.
Oggi tocca alla Disney, che proprio nei giorni della riapertura di Disneyland si trova a dover apportare una serie di modifiche ai loro “percorsi tematici” di intrattenimento, a causa della pressione del mondo PC.
Fino a ieri, il percorso di “Biancaneve e i sette nani” terminava con l’iconica scena del bacio del principe, che risveglia Biancaneve addormentata.
Da oggi questo non va più bene, "perché - sostengono i PC - durante quel bacio lei non è consenziente, e quindi non può essere vero amore”. “Non dobbiamo insegnare ai bambini – dicono costoro - che si può baciare una persona non consenziente, altrimenti si apre la strada alla violenza carnale”.
E così a Disneyland la scena finale del bacio sarà sostituita con quella della morte della strega maligna.
La buffonata della super lega è durata tre giorni. Di fronte alla reazione violenta delle loro tifoserie, le cosiddette “grandi squadre” del calcio europeo hanno dovuto fare una brutale marcia indietro. Soprattutto in Gran Bretagna, dove i tifosi l’hanno subito soprannominata “supergreed” (super-avidità), la marcia indietro è stata plateale: tutte e sei le inglesi hanno rinunciato nell’arco di poche ore.
In Italia si è sfilata anche l’Inter, ed è chiaro che a questo punto l’idea della super lega resta solo un brutto ricordo.
Ma come hanno potuto i dirigenti di queste squadre commettere un errore così madornale? Lo hanno commesso perché hanno peccato di presunzione. Hanno pensato che bastasse dire “noi siamo i più forti, e da oggi comandiamo noi” perché il mondo del calcio si inchinasse alla loro potenza complessiva.
Jorge Luis Borges definisce l’intelligenza come “la capacità di disciplinare la propria attività mentale in modo tale da dimensionare le vicende dolorose ed esaltare quelle piacevoli.” In altre parole, la capacità di razionalizzare ciò che avviene a livello emotivo.
Se questa definizione è valida, bisogna dedurre che Beppe Grillo sia profondamente stupido, perché lui ieri ha fatto l’esatto contrario.
di Andrea Eremita
Da quando ho un laboratorio di Apicoltura, da circa quattro anni, conduco sommessamente una ricerca statistica. Quando faccio provare ai clienti questo o quel miele, una volta che hanno assaggiato, attendo che mi chiedano dove gettare la paletta. Ciò che mi interessa è verificare come si esprimono.
Nella maggioranza dei casi, direi l’ 85%, si esprimono con queste esatte parole: “Dove butto la paletta sporca?” Nel 15% dei casi invece dicono: “Dove si mettono le palette usate?” o usano un' espressione simile.
Ai clienti del primo gruppo, quello più consistente, faccio sempre notare che è meglio parlare di palette usate piuttosto che di palette sporche, perchè faccio sempre notare, “non mi risulta, signore\a, che lei sia sporco\a.”
Alcuni rispondono sorpresi: “E' vero! Non ci avevo pensato.” Per altri la mia contestazione non ha particolare rilevanza.
Se, sempre a questo 85% andassi a chiedere se sono cristiani, probabilmente solo da un 15% riceverei un chiaro assenso. Gli altri direbbero che non credono a niente, che Dio non esiste, che sono comunisti, buddisti, anarchici, punk, agnostici o quant'altro.
Questa piccola ricerca mi chiarisce un fatto molto importante. Per quanto ci si trovi in epoca moderna, per quanto quasi più nessuno frequenti la chiesa, per quanto si sia passati attraverso illuminismo, positivismo, democrazia, rivoluzione digitale e quant'altro ci discosta dal fantomatico ed oscurantista Medio Evo, alcuni condizionamenti sono profondamente attivi e la lingua li esprime in tutta chiarezza.
Il neoliberismo, che è la base economica del moderno capitalismo assoluto (speculativo-finanziario), va necessariamente compreso per inquadrare le attuali dinamiche socio-politico-economiche e poiché è la scaturigine del cosiddetto Pensiero Unico (che sostiene, precipuamente, il primato dell'economia sulla politica).
In parole povere si tratta della dottrina economica (cui corrisponde, ovviamente, un'inscindibile ideologia politica) all'origine di tutti i nostri problemi. Semplificando, altro non è che la coronazione di un progetto di restaurazione del potere da parte della "classe dominante" risalente già agli anni trenta del novecento (fondamentale il colloquio Walter Lippmann) ma iniziato ad attuarsi negli anni settanta (dal memorandum di Powell); è la reazione delle élite alla minaccia bolscevica e alla perdita di potere e ricchezza subita nell'età contemporanea e soprattutto nei trenta gloriosi quando le Costituzioni "socialiste" - avversate recentemente da JP Morgan - associate alle politiche economiche keynesiane avevano portato benessere ai popoli e forza alle democrazie (tanto che nello studio Crisi della Democrazia del 1975 commissionato dalla Trilaterale - della quale fecero poi parte Draghi, Prodi, Monti, Letta - si parlava della necessità di apatia e spoliticizzazione delle masse e di indebolimento del sindacato a causa di un pericoloso "eccesso di democrazia" da risolvere anche con l'introduzione di tecnocrazie).
Mi ha molto colpito la notizia che Corrado Augias restituirà ai francesi la legione d’onore, dopo che la stessa onorificenza è stata conferita al presidente egiziano Al-Sisi.
In una lettera al quotidiano Repubblica, Augias ha così spiegato la sua decisione: “La mia opinione è che il presidente Macron non avrebbe dovuto concedere la Legion d’onore ad un capo di Stato che si è reso oggettivamente complice di efferati criminali. Lo dico per la memoria dello sventurato Giulio Regeni, ma anche per la Francia, per l’importanza che quel riconoscimento ancora rappresenta dopo più di due secoli dalla sua istituzione. Ci sono occasioni in cui anche i capi di Stato dovrebbero attenersi a quella che gli americani chiamano the right thing, la cosa giusta. Credo che il presidente Emmanuel Macron in questo caso abbia fatto una cosa ingiusta".
Leggi tutto: Gli uomini nella caverna