Il neoliberismo, che è la base economica del moderno capitalismo assoluto (speculativo-finanziario), va necessariamente compreso per inquadrare le attuali dinamiche socio-politico-economiche e poiché è la scaturigine del cosiddetto Pensiero Unico (che sostiene, precipuamente, il primato dell'economia sulla politica).
In parole povere si tratta della dottrina economica (cui corrisponde, ovviamente, un'inscindibile ideologia politica) all'origine di tutti i nostri problemi. Semplificando, altro non è che la coronazione di un progetto di restaurazione del potere da parte della "classe dominante" risalente già agli anni trenta del novecento (fondamentale il colloquio Walter Lippmann) ma iniziato ad attuarsi negli anni settanta (dal memorandum di Powell); è la reazione delle élite alla minaccia bolscevica e alla perdita di potere e ricchezza subita nell'età contemporanea e soprattutto nei trenta gloriosi quando le Costituzioni "socialiste" - avversate recentemente da JP Morgan - associate alle politiche economiche keynesiane avevano portato benessere ai popoli e forza alle democrazie (tanto che nello studio Crisi della Democrazia del 1975 commissionato dalla Trilaterale - della quale fecero poi parte Draghi, Prodi, Monti, Letta - si parlava della necessità di apatia e spoliticizzazione delle masse e di indebolimento del sindacato a causa di un pericoloso "eccesso di democrazia" da risolvere anche con l'introduzione di tecnocrazie).
Quindi, partendo dalle teorie di Von Hayek e con la Scuola di Chicago di Friedman, andò imponendosi in campo accademico questo nuovo pensiero (grazie, tra le tante, alla influente Mount Pelerin Society fondata già nel 1947 da Hayek con l'intento di aggregare varie personalità del mondo intellettuale al fine di ridiscutere la teoria classica di Adam Smith): essi contestarono il compromesso keynesiano del liberismo espansivo con intervento statale (l'embedded liberalism della piena occupazione e della redistribuzione della ricchezza) e suggerirono di passare alla deregulation, a politiche di tagli alla spesa sociale, alle privatizzazioni (degli utili, con socializzazione delle perdite), alla finanziarizzazione dell'economia, al monetarismo, all'austerità, alla deificazione del Mercato (che, col laissez faire e la competizione, tende all'oligopolio) e quindi alla definitiva sottomissione dello Stato e della Politica agli interessi economici dei potentati privati (Stato che è quindi divenuto, come preconizzava Marx, il comitato d'affari della classe dominante). Il tutto andò in porto grazie all'opera dell'industria culturale (Adorno), con la diffusione a reti unificate del nuovo credo tramite le "categorie previane" del circo mediatico, del clero giornalistico e accademico ("colonizzato") e del ceto intellettuale (che, con la sintassi di Bourdieu, è da sempre il gruppo dominato della classe dominante).
Si partì dal "test pilota" dopo il golpe di Pinochet in Cile del '73, poi, nei primi anni '80, coi governi occidentali di Thatcher, Regan, Mitterrand e Kohl, quindi con la diffusa imposizione del Washington Consensus (da parte del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale) ai paesi del Terzo Mondo in crisi, per arrivare - passando, nel nostro Paese, dal divorzio Tesoro-Banca d'Italia - ai capolavori degli arbitrari parametri di Maastricht (fulcro dell'ordoliberismo) e della moneta "unica" europea a cambio fisso con banca centrale indipendente (e, sostanzialmente, privata). Fin da allora la distribuzione di ricchezza ebbe un'inversione di tendenza e andò concentrandosi sempre più nelle mani di quella che è di fatto un'oligarchia finanziaria che non fa che portare avanti programmi a proprio vantaggio e a detrimento dei popoli (vedasi dati oggettivi sulla sperequazione crescente).
Ciò che si è cercato di compendiare in poche righe va contestualizzato all'epoca ed è "solo" la lotta di classe dopo la lotta di classe (Gallino) ovvero la ribellione delle élite (Lash); è l'operato di un gruppo, dell'1%, che fa i propri interessi a spese di un altro, quello del 99% (come è lecito, pur se non etico). Il problema è stata la mancata risposta delle "classi subalterne" e dei loro rappresentanti politici e sindacali che non hanno saputo interpretare e comprendere i fatti (soprattutto dopo il 1989-1991 al venir meno della "forza catecontica" - niente affatto esente da difetti - del socialismo reale) e tendono a non vederli o capirli tuttora (molti ingenuamente, alcuni in malafede, sia a sinistra che a destra fino all'inservibilità della storica dicotomia).
Dobbiamo liberarci del "giogo del debito-colpa" e dei mantra che abbiamo introiettato: quelli del there is no alternative (Thatcher), dell'ineluttabile fine della storia (Fukuyama) e del "abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità"; in realtà tutto è frutto di scelte politiche ed economiche deliberate e pianificate, il sistema socio-economico nel quale viviamo non è un fatto naturale e irriformabile e, in quanto tale, non è necessario subirlo, basta pensare e agire altrimenti (poiché, parafrasando Einstein, non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che l'ha generato). Purtroppo però le idee della classe dominante sono in ogni epoca le idee dominanti (Marx).
Per giungere a un cambiamento è necessario arrivare a una "massa critica" di persone consapevoli ("pienamente sviluppate") che comprendano che è in atto una "guerra" (la mai estinta contrapposizione hegeliana servo-signore), che non cedano al sempiterno divide et impera e si compattino riconoscendo il nemico (nell'accezione politica schmittiana del termine) da combattere (che personalmente ho identificato, appunto, nel neoliberismo e nelle sue ricadute politiche e sociali).
Dall'iniquo sistema economico vigente scaturisce l'onnipervasivo e catechizzante Pensiero Unico nel quale si innervano tutte le esiziali logiche sociali hobbesiane della competizione (bellum omnium contra omnes, homo homini lupus, mors tua vita mea, giustificate come naturali attraverso l'uso ideologico del darwinismo), del do ut des mercatista, del narcisismo individualista, dell'egoismo, dell'edonismo, dell'utilitarismo, del consumismo e della spietatezza di cui è malata la nostra società nichilistica egocentrata; le suddette nefaste logiche fanno di noi degli "schiavi perfetti" poiché intessono quel velo di Maya (Schopenhauer) che ci rende incapaci di vedere le nostre pastoie e, quindi, impossibilitati a liberarcene.
All'interno di quel coagulo di interessi economici e di valori culturali e morali (il blocco storico di gramsciana memoria) appare chiaro come il pensiero economico egemone abbia influito cambiando la società che, come propugnava la Thatcher, davvero non esiste più, esistono solo gli individui: non più una comunità di animali sociali (Aristotele) ma una massa di homines oeconomici, di "imprenditori di sé", di monadi senza finestre (Leibniz), la cosiddetta modernità liquida (Bauman) dell'insocievole socievolezza (Kant); prodromici furono i movimenti sessantottini e successivamente, grazie al neoliberismo - e alla sua sovrastruttura: il politicamente corretto - l'attenzione è stata sempre più focalizzata sui sacrosanti ma "cosmetici" diritti (individuali) civili a spese, però, di quelli (collettivi) sociali.
Perciò, dunque, occorre una rivoluzione culturale che può partire solo da chi ha una propria coscienza infelice (Hegel) rifuggendo dalla crematistica e ritornando all'equilibrio e quindi ai concetti di misura e limite come ci insegnano gli antichi greci (è indispensabile rimettere contestualmente al centro l'Uomo e l'economia reale e, quantomeno, attuare la Costituzione del 1948).
Rimane, però, un ostacolo che Platone conosceva fin da 2400 anni fa e che, massimamente oggi, nella società dello spettacolo (Debord), ci si oppone: l'eventuale "liberatore" verrà dapprima deriso e finanche ammazzato da quelli in "catene"; è davvero eloquente e attuale il mito della caverna in cui Platone descrive come una realtà mediata e manipolata venga invece percepita come "verità" dagli sventurati protagonisti che, poiché nati in cattività, non possono immaginare un'esteriorità rispetto all'antro nel quale sono imprigionati e quindi, non sapendosi schiavi ingannati, tantomeno ambire alla libertà.
E dunque, stanchi di essere vittime, si lascia il cavernicolo al suo destino.
CHE PAESE DI Melma...
In questa discussione il neoliberismo è l'opposto dialettico del keynesismo. Quindi che centra Marx, mi chiedo?! Non lo citassero affatto. Perché aveva le sue idee riguardo la democrazia, lo stato e la lotta di classe.
per chi mastica l'Inglese, consiglio la visione del documentario in 6 puntate della BBC "Can't get you out of my head".
Esso analizza la Storia del mondo dal Dopoguerra secondo categorie psicologiche, collegando l'individualismo al trionfo dell'ideologia neoliberista. Tuttavia parla anche di molte altre cose interessanti. Ma soprattutto mostra come singole persone siano riuscite ad imporre il loro punto di vista, nel bene e nel male, con conseguenze imprevedibili.
La globalizzazione? Anche.
Se vuoi una maggior consapevolezza devi avere una visione di insieme.
Per cominciare a capire devi riguardare:
- Il primo matrix
- (Ora non ricordo ma era il primo film 3d mi pare. Un militare su di un pianeta alieno che prendeva il controllo mentale di un indigeno)
OK Avatar del quale stanno facendo il seguito per spiegare bene la religione.
Come diceva l'agente Smith a Morpheus ci sono persone che sono convinte che non esista il coronavirus ma il virus si chiama essere umano.
L'essere umano infetta ed insozza l'ambiente deturpandolo poiché è troppo. Ne serve molto meno per l'1% delle elite.
A questo punto la religione dominante è quella del dio "Gaia".
La terra non solo è un essere vivente ma un Dio. L'umanità è un virus che lo sta uccidendo con l'inquinamento.
Dunque globalizzazione addio perché prevede enormi ed inquinanti spostamenti di mezzi e di persone.
Ovviamente anche neoliberismo addio, come austerità, ect.
Oggi ci sono intelligenze artificiali e macchinari che possono sostituire la maggior parte delle popolazioni nell'ingrato compito di produrre merci per il sostentamento di una al fine piccola elite.
Di conseguenza disoccupazione di massa che vive di "sussidio di cittadinanza" perché non serve più produrre così tanto.
"Decrescita felice" e basso "sussidio di cittadinanza" per ridurre ancora di più consumi e produzione in un circolo vizioso che porti alla morte dell'economia e successivamente delle persone. Non fosse altro che per inedia.
Con il sussidio di cittadinanza e chiuso in casa nessuno troverà più l'anima gemella e anche se lo facesse non avrebbe soldi per pensare a fare figli.
Chi più ne ha più ne metta ma la visione generale è quella. In perfetta continuità coi fini perseguiti già dalle dichiarazioni del club di roma. Oggi cambiano solo i mezzi.
Non più neoliberismo, globalizzazione, ect. ma religione ambientalista e pandemie tra il serio ed il faceto.
scusatemi
www.youtube.com/watch?v=7-Go4sM2cVI
forse sarò fuori tema
ma sabato eravamo tanti e cazzuti
antonio
Brillante sintesi!!!
E' anche su Youtube (sotto i link, posto solo questi per evitare, con la funzione del sito, di far apparire le anteprime)
Avevo inviato anche una domanda a Massimo & Roberto, ma gli sarà sfuggita, tra tutte quelle che ricevono.
La mia domanda (in fondo in grassetto) ha un preambolo, solo per info, per capire da dove sono partito.
Il documentario di Adam Curtis Can't Get You Out of My Head (2021) trasmesso dalla BBC,
qualche settimana fa (purtroppo dura circa 7 ore, ma è diviso in episodi di 1ora e 15m, che si trovano anche su youtube)
Can't Get You Out of My Head (2021) - Part 1: Bloodshed on Wolf Mountain
www.youtube.com/watch?v=MHFrhIAj0ME
Can't Get You Out of My Head (2021) - Part 2: Shooting and F**king are the Same Thing
www.youtube.com/watch?v=4I9nquHUE0Y
Can't Get You Out of My Head (2021) - Part 3: Money Changes Everything
www.youtube.com/watch?v=OdnfOVT8DwY
Can't Get You Out of My Head (2021) Part 4: But What If The People Are Stupid
www.youtube.com/watch?v=E68jz8ElLo8
Can't Get You Out of My Head (2021) - Part 5: The Lordly Ones
www.youtube.com/watch?v=adexabBl9G0
Can't Get You Out of My Head (2021) - Part 6: Are We Pigeon? Are We Dancer?
www.youtube.com/watch?v=yv7NFn95R0s
Faccio una sintesi (molto molto breve, dato che il documentario dura 7 ore e mi sarò perso/non capito qualcosa) di quello che Adam Curtis suggerisce, dopo aver analizzato i comportamenti/rivolte/crisi/rivoluzioni etc etc (68'/CIA Nelle sue varianti MKUltra/Esperimenti/Importazione droga/Vietnam/Subprime/ etc etc); esse sono tutte fallite/controllate/dirottate dal Potere, di cui vengono presentati studi di Psichiatri, Analisti etc etc.
In sostanza:
- L'individuo è egoista e non è in grado di costruire una Società Collettiva (tipo le Formiche o le Api, sebbene loro abbiano un obbiettivo specifico e comune)
- Alla base (inconscia) c'è l'ira sia verso i propri simili,
- I Politici che hanno perso il contatto con la popolazione,
Wall Street etc. etc.. le solite cose che sappiamo.
Tutto questo è stato controllato (in varie forme), dal Potere, tranne 2 episodi imprevisti:
- La Brexit 2016 (che doveva perdere)
- L'elezione di Trump 2016 (che doveva perdere)
Questa inconscia furia, rabbia, collera è emersa in questi due episodi. ?
Domanda: potreste essere d'accordo che, questi due episodi, siano la causa di partenza es. accelerazione per la crisi attuale e la cinesizzazione della popolazione mondiale (intendo, digitalizzazione, telecamere come l'episodio del regista Charlie Brooker di Black Mirror "Caduta libera", uno degli episodi della terza stagione, il rapporto con i social network e, ovvero, un punteggio personale) ?
Quoto entrambi.
#6 Mande
Passaggio fondamentale del tuo post , anche se iniziassero ad erogare sussidi di qualsiasi tipo, crediamo che lo facciano ad infinitum?
Ci penseranno epidemie gonfiate a dismisura e "terapie" geniche sotto forma di vaccini a rendere sterile buon parte del genere umano, sopratutto nei paesi occidentali.
E' tutto nero su bianco nelle risoluzioni dei forum delle multinazionali, quello che non riesce adesso lo metteranno in pratica poi.
Dipinsi l'anima su tela anonima
Consiglio la visione di un esperimento, lo trovate digitando "la fogna del comportamento" si tratta di un esperimento ripetuto 25 volte sempre con lo stesso risultato. Evidenzia che in mancanza di un ruolo, la societa' d'individui si autodistrugge pur in presenza di altre condizioni ottimali.
chi ha capito ha capito e gli altri facciano pure i vaccini; i pochi che ancora hanno il cervello che funziona,
urge si conoscano e si organizzino; è in atto una guerra, cerchiamo di capirlo.
Certamente, Licio: invochiamola pure, ma senza dimenticare che – se il Dio cui ti riferisci è quello del cristianesimo – una delle sue peculiarità è l’incarnazione, il farsi uomo. Dio non fa nulla che non sia l’uomo a fare. Rimanere in attesa di provvidenziali interventi dall’alto, a mio modesto avviso, serve a poco.
Kosmo
Senza di essa la persona (oltre che essere lesa nella propria dignità, perché ridotta come gli animali che mangiano quello che trovano) resta totalmente dipendente da chi lo sussidia.
L'eccesso di proprietà privata è invece un grave problema, che causa prima danni sociali, poi danni psichiatrici nel plutocrate e, in seguito a questi, danni sociali ancora più gravi.
Il punto non è affatto che la proprietà dei beni capitali debba essere dello Stato, ma che non debba essere concentrata in poche mani private.
Ad esempio la socializzazione di impresa (distribuzione delle azioni delle corporate a tutti coloro che ci lavorano) funzionerebbe altrettanto bene se non meglio.
Altra possibilità è che la proprietà dei beni capitali (industrie, miniere, terreni) sia acquisita dallo Stato che però non le gestisce in proprio ma le affitta a privati, in modo che i privati guadagnino sul lavoro ma non possano fare profitti da capitale.
Il probema finale tuttavia non è neppure il modello economico, ma è il fatto che a certa gente non importa che il sistema sia capitalista o socialista, purché siano "loro" a gestirlo, a comandare.
Da come parli sembra tu viva in Germania...
Mi commenteresti cortesemente questo?
agi.it/.../...
Sartori
Sono pienamente d'accordo.
Dovremo diventare tutti "prepper"?
www.linkiesta.it/.../covid-prepper-survivalismo
Mi sa che se chiudono i supermercati un po di tecniche di sopravvivenza bisognerà conoscerle e molto probabilmente sarà meglio discutere di "mera sopravvivenza" per il momento più che di covid. Anche perché abbiamo imparato che ciò che di stupido fa un governo poi viene istantaneamente replicato dal mondo intero.
Può essere vero? Può non esserlo?
Non lo so. Non mi sento in grado di commentarlo.
Però mi chiedo una cosa...
Un piano esfiltrato dal Canada definito complottista e delirante si sta dipanando davanti ai nostri occhi con invidiabile precisione.
Siamo alla fase tre in piena tempistica con i problemi di approvvigionamento di materie prime che molte aziende già stanno sperimentando.
In Germania pare che vogliano completarlo con la chiusura dei supermercati.
Beh, se il piano poi fosse vero...
La prossima vittima è la proprietà privata.
Ma da persone che hanno già rinunciato alla propria libertà personale in nome di una pandemia (vera o falsa è irrilevante)...
Che tipo di opposizione ci sarà alla fine della proprietà privata?
Siamo sicuri che non sia il contrario ovvero che la libertà personale è un presupposto per la proprietà privata?
Uno schiavo era privo di libertà personale e di conseguenza non poteva neanche avere proprietà private.
Non prenderla come una critica ma a me sembra stonata come frase. Senza comunque la pretesa ne di aver approfondito ne di avere ragione.
Proprio non lo si vuole capire eh?
Dal 1° al 5 aprile ci tocca un filotto di giorni coi supermercati chiusi, quale occasione migliore per fingere di voler testare sul popolo il grado di sopportazione (tanto sanno giá benissimo che i soldatini sono sempre in netta maggioranza...)
telegra.ph/Neoliberismo-04-03
Mi dice "unsecure link".
Ho detto tutto....
A naso però risponderei di no perché
-storicamente anche gli schiavi potevano possedere dei beni personali (vedi gli schiavi romani su cui il padrone poteva avere anche diritto di vita o di morte)
-viceversa nella miseria (quindi privati di ogni proprietà) le libertà diventano puramente apparenti e teoriche in quanto non si è in grado di esercitarle. Della schiavitù della miseria parla un certo libricino, (falso falsissimo!) pubblicato in russia all'inizio del '900.
".. la crescita culturale e mentale avviene se non si è schiacciati dalle necessità quotidiane e in una società ben organizzata ricchezza e povertà non devono esistere e dovrebbero suscitare in ogni uomo libero orrore sorpresa e rivolta. Pace e libertà sono sinonimi ed è veramente libero solo l'uomo che possa modificare la sua posizione economica col suo lavoro e in funzione delle sue necessità”
(Silvio Gesell, "Sistema economico a misura d'uomo", Berna 1917)
direi che ricchezza e miseria non devono esistere, mentre la povertà può essere una scelta di vita.
Sarei curioso di sapere quanti di voi ci mettono la faccia.
Sarei curioso di sapere quanti di voi partecipano a manifestazioni "contro", anche se è zona rossa.
Sarei curioso di sapere quanti di voi non hanno paura delle multe.
Sarei curioso di sapere quanti di voi aderiscono a gruppi locali "contro", a prescindere dall'orientamento.
Sarei curioso di sapere quanti di voi si riuniscono di nascosto per organizzare azioni "contro".
Sarei curioso di sapere quanti di voi sono qui solo per scrivere e per sfogarsi.
Non cambierete mai niente, stando solo a scrivere qui.
P.S.: per chi domanda: "e tu?", io faccio ogni cosa sopracitata.
concordo pienamente
la povertà deve poter essere una scelta di vita
io sto in umbria, se siamo vicini possiamo conoscerci ed agire.
ciao mande!
in risposta alla tua richiesta #16
dividerei la risposta in tre parti distinte: critica a ciò che inesattamente riporta la AGI; chiarimento sulle regole da seguire nel "coprifuoco" dichiarato "qui" in NRW; piccolo commento su quanto sta accadendo e presumibilmenta accadrà, sempre da noi in NRW.
la agenzia AGI non chiarisce che la chiusura dei negozi, compresi i supermarcati, viene prolungata di un solo giorno, ogni anno il "venerdì santo" Pasqua e Pasquetta i negozi rimangono chiusi per tradizione.
si tratta quindi del giovedì aggiunto al venerdì ecc. sabato parrucchieri, supermercati e alimentari aperti.
da noi, ripeto in NRW, puoi uscire con o senza maschera, puoi fare sport all'aperto come e quanto vuoi, non ci sono coprifuoco o restrizioni similari. i negozi potranno vendere come finora fuori, davanti, dal loro negozio. usano normalmente un tavolo messo all'ingresso e/o accolgono i clienti previa prenotazione all'interno del negozio stesso. non si sono mai visti polissiotti o carabbbinieri che ti inseguono lungo il viale.
se siamo arrivati al punto che, dopo una riunione durata delle ore, la soluzione trovata è quella di far chiudere tutte le attività commerciali un giovedì supplementare è evidente che le marionette non sanno più come obbedire ai loro pupari senza far scatenare la rabbia popolare. moltissime persone pur convinte del virus e sue varianti, pur decise a farsi vaccinare non ne possono più delle restrizioni, seppur blande a confronto con quelle attuate in italia, a loro imposte.
scusandomi per il ritardo
antonio
Caro il deg.ecc....
Lo faccio di continuo sia io che mia moglie, a parte le multe delle quali non me ne frega un gran cazzo, mi fanno girare i coglioni le persone che mi "sgridano" perchè non indosso la mascherina. Io da qualche tempo, dato che mi sono rotto i sopra citati, rispondo a tutti che non credo al covid e non do spiegazioni in merito. Se vuoi sapere come la penso ti rompi il culo come ho fatto io, ti informi e non mi rompi le palle a me.
Scusate il linguaggio scurrile, ma penso sia finito il tempo di fare gli intellettuali. Bisogna agire e vaffanculo.
Ma se hanno imposto una distopia con l'uso di dpcm e multe. A dimostrazione che la proprietà privata rende deboli.
Non nego che la proprietà privata capitalista è un serio problema, ciò non toglie che in generale resta un fenomeno psicopatologico.
Ed è veramente dura far cambiare le convinzioni delle persone, sopratutto se derivano da traumi oppure ereditate dagli avi.
Da mo'.
La situazione attuale è in perfetta linea di continuità con l'assetto precedente.
Ciò che è in gioco è la democrazia stessa ed il sistema occidentale come lo abbiamo conosciuto,
perché il neoliberismo a briglie sciolte porta a forti squilibri, come evidenziato nel grafico.
Per mantenere in vita un sistema così ineguale i padroni sono costretti a fare propaganda e distogliere continuamente l'attenzione della gente verso questioni secondarie. Infatti vediamo negli ultimi 30 anni cosa sono diventati i media.
Ma sono le conseguenze sulla società e sul sistema che dovrebbero destare preoccupazione anche nelle elites, cosa che evidentemente preferiscono non vedere.
Una società così ineguale, con imposta la "durezza del vivere" (Padoa Schioppa), non può che portare ad un diretto peggioramento della società nel suo complesso sotto tutti i profili, dallo sviluppo culturale, a quello scientifico, a ciò che è in grado di produrre, inventare, scoprire... insomma si va verso il declino.
Finirà che, alla lunga, salvo che non sia tutto il mondo ad essere ordinato in questo modo, ed infatti vediamo i tentativi degli USA di omologare altre nazioni (Russia) al suo sistema, l'occidente risulterà perdente nei confronti di altre società che hanno un sistema non così ingrato nei confronti della massa dei propri cittadini.
Per cambiare, intanto c'è la voglia di cambiare da parte delle persone, che come dice l'articolo devono essere consapevoli?
Blondet in un suo articolo raccomandava una spiccata progressione della tassazione, onde tassare ai miliardari fino anche al 90% dei profitti SOPRA una certa grossa soglia, e questo per salvare il capitalismo, non per affondarlo.
In effetti la tassazione negli USA ha il pregio di tassare a scaglioni la quota di reddito, del tipo che fino ai primi 9.875 dollari di reddito (per un singolo) è tassato il 10%, dai 9.876 ai 40.125 è tassato il 12% e solo per questo intervallo..., il problema è che questi scaglioni si interrompono al 37% sopra i 518.401,
queste soglie dovrebbero continuare fino a prendere anche il 90% dei profitti sopra una certa somma
Ma c'è la volontà da parte delle persone di attuare politiche redistributive e rendere più difficile la formazione degli oligarchi?
#30 aledjango
#32 qilicado
Tre risposte. Meglio di niente, vi ringrazio del feedback!
Avete già contatti con realtà locali? Non importa il “brand”; riuscite a fare gruppo con altri patrioti?
Io sono nelle Marche; ci stiamo organizzando e siamo molti. Credo che si debba cominciare dai territori. Su telegram ci sono molte chat – non entro nei pro/contro di questo strumento – che fungono da aggregatori. Riuscite ad unirvi ad altri che stanno portando avanti manifestazioni, volantinaggi, gruppi di discussione, etc?
I video di Massimo, Margherita e Messora sono il primo punto informativo. Il resto lo potete trovare sui canali, stando attenti al materiale palesemente fake.
La battaglia ora è unicamente sulla comunicazione.
Abbiamo bisogno di rinforzi.
Tutte le idee e i concetti che servirebbero ce li abbiamo già, sono parte della nostra storia e cultura. Sono stati. Noi e le generazioni prima di noi dal dopoguerra in poi li abbiamo rigettati. (O meglio i politici al potere ce ne hanno spogliato e noi li abbiamo lasciati fare e ne abbiamo goduto).
Li abbiamo rifiutati e dimenticati in favore di stili di vita e di pensiero molto più comodi, facili e "liquidi". Adesso è troppo tardi per tornare indietro. Persino concetti estremamente basilari come l'orgoglio vengono attaccati ferocemente e ritenuti barbari. Siamo completamente impotenti, per progetto e desiderio.
Ci sono già le persone che cercano di restaurare virtù e concetti comuni nel passato. Ci sono stati per tutto questo tempo. Vengono denigrati e ignorati, tanto quanto i medici che cantano fuori dal coro.
Tra un pò di anni la maggior parte di queste persone sarà morta di vecchiaia, e non ci saranno certo giovani a prendere il loro posto. Troppo occupati a fare compilation di scorregge su base musicale su TikTok.
Non si va da nessuna parte se queste idee non vengono spinte dai mainstream media e inculcate per decadi. E questo ovviamente non sarà mai permesso, nè del resto sarebbe benvenuto da una popolazione completamente assorta dal panem e circenses.
Il nostro destino come società è la Cina dal punto di vista amministrativo. E' il destino di tutte le società occidentali. La rana è stata bollita. Non oggi, non ieri, almeno tre decadi fa se non prima.
mi devo autocorreggere : dopo un breve incontro tra ministri e un "mi scuso " grosso come una casa la capo delle marionette crucche ha annunciato l'abolizione della restrizione prevista per il giovedì precedente la pasqua. quindi da lunedì prossimo tutto aperto previo ordine telefonico, parrucchieri aperti, ristoranti chiusi, alimentari sempre aperti. l'ingresso nei negozi è legato all'uso di una maschera.
antonio
avendo letto l'articolo un paio di volte, la mia opinione é che contiene molti dati interessanti, ma che fondamentalmente non centra il punto, a causa di una serie di errori concettuali.
Il neoliberismo non é un'ideologia. Il "primato dell'economia sulla politica" lo é, ma cosí come é espresso si puó intendere in troppi modi diversi. Il "Pensiero Unico" non é un'ideologia.
Io non intendo definire il termine qui, ma penso che basti pensare che un'ideologia ha un'idea del presente, negativa (e.g. il popolo soffre, e questa é un'ingiustizia che, se continua, porterá ad una catastrofe), e una visione del futuro positiva (il popolo smetterá di soffrire e regnerá perció la giustizia). Una volta stabilito il punto l'ideologo cercherá di convincere chi gli sta attorno della giustezza della sua visione del presente e del futuro.
Nell'articolo non si delinea nulla di tutto questo, e quindi non risponde ad una domanda legittima: la classe dominante ha un'ideologia o no? Oppure fa quello che fa per mantenere e aumentare il suo potere?
La seconda questione che mi preme sottolineare é che il termine "elite" indica soltanto un gruppo di persone che, spesso per ragioni economiche, non ha contatto con la maggioranza della popolazione. Queste persone non hanno nessuna ideologia condivisa, e molti di essi non hanno assolutamente niente nella testa, a parte il loro lavoro e il piacere che traggono con i soldi che guadagnano. Per "niente" intendo proprio niente. Vi sono casi documentati di persone in America che si guardavano allo specchio e non vedevano nessuno dall'altra parte. Io non credo che lo specchio non li riflettesse piú, ma penso che vedessero uno che non era "vivo".
Assieme a queste persone abbiamo gente con una loro etica, diversissimi tra loro, e anche criminali. Sicuramente non esiste un'unitá intellettuale e penso che anche la presente situazione in cui la crescita economica sia andata esclusivamente a vantaggio dei ricchi abbia provocato non poche perplessitá in alcuni di essi.
In un prossimo post intendo parlare di quello che penso sia l'ideologia che l'elite vorrebbe sostituire al comunismo, cioé il transumanesimo e spiegheró anche perché, secondo me, l'appoggiano.
Si eviterebbe così di regalargli ulteriori cliccate, non ci sarebbe un tracciamento, ma soprattutto potrebbero visionarlo tutti compresi i pochi impossibilitati, come me, sprovvisti di un qualsiasi account. Grazie
l'elite neoliberista non fa che seguire un copione in atto da decine di anni o meglio centinaia (malthus, eugenetica, nazismo, sionismo, guerre mondiali, guerre locali, sterilizzazioni di massa in africa e in india, avvelenamento dei suoli e delle acque...) e non gliene può fregare di meno della democrazia o baggianate simili.
quello che stanno perseguendo è la diminuzione drastica della popolazione mondiale che verrà trattata come mandria.
la strapalla del covid è uno dei passetti che fanno verso la loro meta.
ma chi legge ancora i giornali o guarda le tv, non può rendersi conto della realtà perchè in tali mezzi essa è costantemente negata; l'informazione alternativa cerca di aprire una breccia nella mente da gregge ma ciò è una illusione.
molta gente non è in grado di capire, e solo un'elite organizzata può aprire degli spazi reali che siano in grado di attirare una parte del gregge.
Se non ci fosse nessuna idea condivisa avrebbero fatto fatica a produrle, significa che magari non esplicitamente, ma in forma latente, le idee condivise ci siano.
Se anche esistesse solo l'azione condivisa, significa che implicitamente si condividono o almeno si tollerano le idee che giustificano tale azione.
Una tale norma equivarrebbe ad impedire di lavorare a chi e' "troppo ricco".
Che bella societa'.
Ottimo argomentare.
Complimenti.
www.maurizioblondet.it/.../
Secondo Blondet comunque, e di questo ti chiedo conferma, più che un incontro tra ministri è stata la "frustrazione" dei tedeschi che è esplosa.
Manifestazioni? Pressioni dai politici locali? Sondaggi?????
Comunque qualcosa i tedeschi riescono a fare per frenare l'onda.
Avanti così ma non dimenticate il metodo Junker.
spiegel.de/.../...
quelli che durante il covid, mentre la gente sprofonda nella miseria, si arricchiscono ancora di più, e dettano legge sulla politica, del resto che se ne fa uno della parte sopra (faccio per fare un esempio) i 200.000 euro di entrate liquide all'anno? Diventa un super-ricco che condiziona la politica, e quindi la società e quindi noi, quale democrazia resta?
l'articolo di Blondet, imperdibile:
www.maurizioblondet.it/.../
emh, lavorare vuol dire tante cose poi...lanciare nuovi prodotti...entrare su altri mercati...oppure rinuciarvi perche' se ne va tutto il tasse. non esiste mica solo il lavoro dipendente.
@Stolypin #42:
Certamente la classe dirigente viene indottrinata da gruppi di pressione, e forse il gruppo Bilderberg é uno di questi. Quello che io sostengo é che la classe dirigente, dal punto di vista intellettuale, segue la corrente (e ce n'é piú di una) come tutti gli altri che non hanno un pensiero sano. Per questo io penso che il passo per cambiare la mentalitá delle persone sia, innanzi tutto, comprendere l'ideologia che sta dietro al neoliberalismo ( e io sospetto sia il transumanesimo), studiarla e contrastarla con un'altra ideologia piú profonda, logica e coerente.
devi chiederlo ai mega-miliardari se danno il permesso a Vasco Rossi di cantare "oh tofee tofee tofee" in pubblico,
sono gli stessi che hanno guadagnato con l'epidemia covid e decidono cose che non dovrebbero decidere
comedonchisciotte.org/il-covid-e-solo-lantipasto/
"...in una sezione finanziata da Bill Gates..."
il patrimonio che è stato permesso a questi di accumulare non va assolutamente bene, perché gli dà il potere di condizionare i governi e favorire l'approvazione di regole (sociali, economiche) a loro gradite, vedi anche George Soros,
questi oligarchi non sarebbero mai dovuti esistere, ed il metodo migliore per rallentarne la crescita è una tassazione spiccatamente progressiva sui profitti quando superano determinate soglie (e sulla parte eccedente tali soglie), cosa che andrebbe fatta in tutto il mondo.
@Redribbon #51
Vero, ma se questi soldi diventassero pubblici non vi é nessuna garanzia che verrebbero spesi meglio. Il problema non sono i soldi, é il valore delle persone che li gestiscono.
Il Transumanesimo come ideologia del Nuovo Ordine Mondiale
Premessa
Io non intendo definire il significato di ideologia, ma secondo me essa ha certe caratteristiche:
1) ha una visione del mondo presente, di cui sottolinea i problemi, e punta sul fatto che se tali problemi non saranno risolti si arriverá ad una catastrofe;
2) ha una visione di un possibile mondo futuro, in cui tali problemi saranno risolti e l’umanità vivrà felice e contenta
3) indica una serie di soluzioni ai problemi presenti, che normalmente implicano una grossa modifica nel funzionamento dei vari settori della società; tale modifica potrebbe essere imposta con la forza e costare anche molto caro, inizialmente, ma i vantaggi a lungo termine compenseranno abbondantemente le perdite presenti.
4) essa ha per oggetto la regolazione dei rapporti sociali e si applica alle “masse”
Come vedremo, il Transumanesimo ha tutti i sopracitati caratteri per essere un’ideologia. Tuttavia noterete che, con quel termine, invece di designare solo il movimento che normalmente porta quel nome, lo utilizzerò per designare una serie di movimenti all’apparenza molto diversi ma in realtà legati da una matrice comune.
Io, al contrario di altri, non credo all’esistenza di un’élite economico-finanziaria unita ideologicamente. Io credo che esistano persone che, più che altro in virtù della loro ricchezza, si situano ad un livello tale da entrare pochissimo in contatto con la maggior parte della popolazione. Io penso che esista anche “un’élite nell’élite” di gente estremamente ricca, che vive ancora in un altro mondo. Tuttavia queste persone non hanno nessuna comune ideologia. Quello che li accomuna è, da un lato, la paura di perdere il loro potere – e questo spiega l’appoggio alla “lotta alla democrazia” – e il fatto che, essendo una cerchia relativamente piccola, si conoscono meglio. Tuttavia essi non sono affatto uniti, non hanno un’ideologia comune e si fanno le scarpe gli uni con gli altri senza nessun problema. Da un punto di vista intellettuale essi fanno parte della massa come gran parte del resto della popolazione. Essi tendono a sostenere le ideologie di loro gradimento, e possibilmente quelle che permetteranno loro di conservare il potere o accrescerlo.
Caratteri del Transumanesimo.
Cinema e letteratura ci hanno prospettato un futuro in cui gli uomini saranno tutti collegati tra loro via internet, e le variazioni sul tema sono infinite. In teoria gli uomini dovrebbero poter accedere ad ogni conoscenza che possa loro tornare utile, trovare l’anima gemella, risolvere ogni problema che gli si pone davanti e così via, in questo aiutati da intelligenze artificiali così sofisticate da essere indistinguibili da quelle umane. Gli uomini saranno anche dotati di estensioni corporee meccaniche che permetteranno loro di acquisire “superpoteri” che miglioreranno loro la vita. Non mi dilungo su questi aspetti perché non sono più un patito della fantascienza. Ovviamente ci sono anche gli aspetti negativi, in termini di possibilità di controllo da parte delle autorità, eliminazione della personalità e oscure applicazioni militari. Quello che importa è che i fautori del transumanesimo ritengano necessario implementare questo stato di cose e che una parte dell’opinione pubblica li sostenga entusiasticamente. Lo si può vedere nel continuo sviluppo tecnologico della tecnologia dell’informazione, dell’intelligenza artificiale, della connessione a distanza, e dell’assenza di ogni seria discussione sui loro possibili pericoli, nel senso che la discussione c’è ma non impedisce se non in minima parte la prosecuzione delle ricerche e l’applicazione delle suddette tecnologie. Le autorità sono interessate al controllo della popolazione, le multinazionali al profitto che ne deriva, la massa all’illusione di potere che deriva dal loro possesso. Per “massa” io non intendo solo “il popolo”. Io intendo tutti coloro che sposano tale ideologia senza alcuna riflessione, ma solo perché “fa tendenza”. Tra di loro c’è anche una buona parte della classe dominante.
L’implementazione di queste tecnologie renderebbe superflue una parte consistente della spesa pubblica, che ha effettivamente raggiunto livelli difficilmente sostenibili nel lungo periodo. Innanzi tutto si taglierebbe l’istruzione. Poiché s’ipotizza che le persone possano recuperare tutte le informazioni necessarie immediatamente e magari nel loro cervello, essa potrà essere limitata al ciclo primario, mediante didattica a distanza. Questo inciderebbe anche sul costo della manodopera intellettuale qualificata che potrebbe essere sostituita dall’ Intelligenza Artificiale, dalla robotica e così via. Poi si ridurrebbero i costi del sistema giudiziario, perché sarebbe possibile controllare la popolazione tramite gli impianti tecnologici e in ogni caso si potrebbero creare dei nuovi deterrenti. Anche qui la fantascienza abbonda… Infine si ridurrebbero i costi della politica perché gli umori della popolazione potrebbero essere visualizzati in tempo reale e affrontati con efficienza sbalorditiva da parte della tecnocrazia. Io sostengo che la democrazia sia un problema, ma che sia assolutamente necessaria. Sostengo anche che essa potrebbe trovare giovamento dallo sfruttamento delle tecnologie dell’informazione, e che adesso la politica abbia in qualche modo abdicato al suo ruolo naturale di intermediario tra il popolo e la classe dominante. In tal senso capisco coloro che pensano che non abbia nessuna utilità, ma non condivido l’idea di farne, perciò, a meno.
Ho parlato non a caso di “fantascienza”: tutti questi pretesi vantaggi sono senza fondamento. Esiste una grossa differenza tra “conoscenza” e “informazione” e la maggior parte dei lavori implicano la prima e non la seconda. Se la scuola moderna è orientata verso l’iniezione di informazioni nella mente degli studenti significa che non sta facendo il suo lavoro; se la classe dominante pensa che vada bene così sarebbe meglio che ci ripensasse. Anche dal punto di vista giudiziario le misure proposte funzionano soltanto nei libri di fantascienza in cui vengono ideate. La realtà è molto diversa, e la criminalità ha beneficiato della tecnologia esattamente come la giustizia. Occorre soprattutto considerare che, per quanto strano possa sembrare, esiste una correlazione strettissima tra Stato e criminalità organizzata, e più potente è il primo, più potente la seconda. Non sono i ladri di polli il problema per la giustizia, ma la corruzione nelle “alte sfere”, e questa dipende dall’etica delle persone non dalla tecnologia. Infine la sostituzione della democrazia con la tecnocrazia è ridicola, e si presta a pericolosissime manipolazioni.
Il fatto che il transumanesimo abbia le sue radici nella letteratura fantascientifica non deve stupire. Tutte le ideologie moderne si basano su immense semplificazioni della realtà presente e sulla visione di un futuro che è pura fantasia. Il capitalismo prospettava un mondo futuro di “uomini liberi” in un mercato libero e autoregolato, privo di istituzioni pubbliche inutili e costose. Una “mano invisibile” avrebbe guidato le scelte dei singoli individui verso il bene comune. Scusate, ma mi viene da ridere…
Il comunismo (e i suoi derivati: fascismo, nazismo, stati sociali etc.) sognava un mondo futuro in cui gli uomini avrebbero tutti potuto usufruire di privilegi che, in teoria, sarebbero stati riservati solo ai ricchi, lavorando senza stancarsi per un periodo limitato della loro esistenza. Scusate, ma qui mi viene da piangere…
Sappiamo cos’è successo in entrambi i casi, ma è comunque vero che, dopo la Guerra, almeno per gli Stati Occidentali si è assistito ad un buon miglioramento delle condizioni di vita di tutta la popolazione; questo tuttavia è non solo legato alle presunte miracolose qualità degli Stati moderni, ma anche ad un mix di progresso tecnologico, ingegneria finanziaria e cripto-colonialismo di cui penso siate tutti edotti perché mi dilunghi.
Il transumanesimo non sarà meno onirico del capitalismo e del comunismo, e la sua componente fantastica si riflette in altre delle sue prospettive. Per esempio, l’idea di robot che abbiano gli stessi diritti degli esseri umani, e le stesse esigenze, grazie allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale. O uomini in grado di vivere immensamente a lungo grazie a protesi meccaniche, tanto per dire.
Nella parità uomo-macchina si manifesta l’origine del termine “transumanesimo”, che designa, appunto, non solo un superamento dell’individuo come unità giuridica a favore di una collettività di entità collegate, ma anche il conseguimento della “cittadinanza umana” alle macchine. E pure agli animali!
[continua]
Quest’ultima idea è chiamata “specismo”. Il termine indica il fatto che l’essere umano si considera una specie eccezionale, che ha il diritto di vita e di morte su tutte le altre specie senza nessun fondamento giuridico. I fautori della parità uomo-animale sostengono che uccidere un animale e uccidere un essere umano è la stessa cosa, e andrebbe punito allo stesso modo. Il termine “specismo” designa in senso peggiorativo gli esseri umani che non la pensano come loro. Ovviamente gli “specisti” (avete capito che io designo così gli aderenti a quest’idea) sono fautori del veganismo più rigoroso. Esistono potenti forze che li appoggiano nella convinzione (sensata) che lo spostamento della popolazione mondiale dal consumo di cereali, patate e legumi al consumo di carne sia insostenibile.
Nonostante quest’idea non appaia in alcun modo legata al concetto di “transumanesimo” così come viene comunemente inteso, in realtà presenta sorprendenti tratti in comune. Innanzi tutto il superamento della barriera uomo-animale; dopo di ché il fatto che esso prospetti delle politiche economiche e sociali che abbiano per oggetto le masse.
Anche qui siamo nella fantascienza pura. A parte il problema di smettere di consumare carne (che per qualcuno significherebbe compromettere irrimediabilmente la salute), che è il meno, la realtà è che le differenze tra uomo e animale sono enormi. Sono solo difficili da spiegare a un materialista! Se ci pensate, un applicazione rigorosa di questa idea potrebbe rendere perfettamente legittimo il matrimonio tra un uomo e un animale!
La terza idea che io considero transumanista è la fluidità sessuale, che è sostanzialmente il superamento della barriera tra maschio e femmina nella specie umana. L’uomo del futuro avrà la possibilità di scegliere il sesso che preferisce indipendentemente dal dettaglio di come sia fatto il suo corpo. Infatti anche oggi un uomo, volendo, potrebbe generare come una donna se gli andasse bene di avere il suo codice genetico impiantato in un ovulo e fecondato in un utero artificiale. Quest’idea è appoggiata da certe forze perché esse prospettano di mantenere le masse felici fornendo loro tutte le possibilità di godere dei piaceri del sesso senza, beninteso, il problema della procreazione. Nella mente dei suoi fautori le masse verrebbero tenute docili con un mix di sostanze psicotrope, intrattenimento mediatico e sesso facile, che permetterebbe di mantenerli felici con un minimo dispendio di denaro, che renderebbero peraltro disponibile con il reddito di cittadinanza. L’idea è che l’economia del futuro sarà completamente desindacalizzata, il lavoro malpagato e fluido, ma vi sarà comunque l’ancora di salvezza di un reddito di sopravvivenza.
Anche qui, pura fantascienza. Un rapporto malato col proprio corpo è una fonte inesauribile di stress e noi, della natura del sesso, sappiamo poco a nulla. Non sappiamo cosa provochi l’eccitazione sessuale e l’orgasmo, e non siamo in grado (finora) di sostituire organi sessuali con altri che ci diano piacere. Il sesso e l’amore sono due cose ben distinte, e favorire l’uno potrebbe facilmente rendere impossibile l’altro. Tra parentesi, non abbiamo nessuna idea di cosa sia l’amore, ma ne abbiamo tutti un assoluto bisogno. Come dicevo, i transumanisti hanno grande fiducia negli sviluppi della scienza medica per l’introduzione di sostanze che possano controllare ansia, frustrazione, depressione e via discorrendo. Fiducia estremamente mal riposta.
Altro aspetto che va considerato, ma credo sia non troppo problematico, è il superamento delle barriere razziali. La nuova umanità non vivrà nessuna discriminazione di razza e i matrimoni misti saranno frequenti. Su questo punto non mi dilungo perché, per molte cose, il concetto di razza è artificiale. Gli uomini hanno una loro cultura e io ritengo che la debbano preservare nella lingua, nei loro usi e costumi, nella loro alimentazione e possibilmente nel loro Paese. La cultura è, secondo me, importante come il cibo nello sviluppo di un essere umano. Perciò, se io sostengo la demolizione delle barriere all’accesso all’istruzione e ai servizi delle etnie minoritarie nei Paesi in cui vi sono, non vedo di buon occhio nessun tentativo di cancellare la loro cultura e le loro tradizioni, per quanto arcaiche possano sembrare. Io non vedo nulla di male in un’evoluzione culturale che avvenga dall’interno e che sia provocata dal contatto con la cultura occidentale, perché è nell’ordine naturale delle cose, ma capisco persino che qualche popolo decida semplicemente di chiudersi alle influenze dell’Occidente.
In questo caso i sostenitori dei movimenti per l’eguaglianza di razza cercano di ridurre la conflittualità sociale, che è un bene, ma manifestano secondo me la più totale mancanza di apprezzamento del valore della cultura e delle tradizioni.
Un ultimo aspetto che, secondo me, è il meno problematico, è il superamento delle barriere dovute alle disabilità. In questo ambito ogni intervento è benvenuto secondo me, e anche se, forse, certe pretese potrebbero essere eccessivamente costose rispetto alla reale portata della loro utilità, in generale non sono contrario. Quello che mi preoccupa piuttosto è il rischio di un vertiginoso aumento di tali disabilità dovuta all’applicazione scriteriata di una serie di tecnologie…
In conclusione il transumanesimo è un movimento che auspica il superamento di tutte le barriere, umane e pure naturali, alla “felicità degli uomini” come la intendono i suoi fautori. I suoi principali problemi nascono dal fatto che esso sia permeato di influenze provenienti dalla letteratura fantascientifica e incapace di vedere le differenze psichiche che si celano dietro le differenze fisiche. Esso viene sostenuto da una parte della classe dominante perché permetterebbe, nella loro fantasia secondo me, la soluzione di problemi ben reali, quali la pressione dell’uomo sulle risorse, il progressivo estraniamento degli esseri umani dalla società, dalla Natura, dalla loro cultura, l’aumento di malattie contro cui la scienza moderna sembra sempre più impotente.
Il fatto che esso consenta alla classe dominante di mantenere il suo potere è la ragione per cui esso viene finanziato e sostenuto, ma non significa necessariamente che sia un suo prodotto. Io non penso che l’attuale classe dominante sia capace di produrre alcunché di creativo. Essi sono magnati dell’economia della finanza con una visione estremamente limitata delle cose e privi di qualunque preparazione filosofica che, peraltro, secondo me aborrono. Inoltre molti di essi non capiscono affatto le implicazioni di quello che stanno facendo e la convinzione che il loro potere rimarrebbe inalterato è facilmente infondata. Altre componenti della classe dominante appoggiano il capitalismo classico, altre il comunismo, altre il fondamentalismo religioso per le stesse ragioni. Oltre tutto molte di queste persone sono favorevoli all’implementazione delle loro ideologie preferite purché loro ne restino fuori. Non credo proprio che Bill Gates abbia in mente per sé stesso e i suoi figli le stesse cose che prospetta al resto del mondo…In tal senso loro si sentono un’élite e faranno di tutto per rimanere tale. E poiché tali ideologie saranno sempre più lontane dalla natura dell’essere umano le persone a cui saranno applicate saranno sempre più ansiose, depresse e frustrate, e certamente non potranno vedere di buon occhio che la classe dirigente non rispetti le stesse regole che sono loro imposte (per es. veganismo). Perciò la classe dirigente sarà costretta ad isolarsi sempre di più dal resto del consorzio umano, fino al momento in cui sarà il consorzio umano a decidere di fare a meno di loro!
Aggiunta: anche tutto quello che sta succedendo adesso acquisisce tutto un senso particolare alla luce di quanto detto sopra.
Le risposte pero' non ci sono. Piace molto la teoria, poi basta fare una domanda pratica e boom, il vuoto.