di Andrea Eremita
Da quando ho un laboratorio di Apicoltura, da circa quattro anni, conduco sommessamente una ricerca statistica. Quando faccio provare ai clienti questo o quel miele, una volta che hanno assaggiato, attendo che mi chiedano dove gettare la paletta. Ciò che mi interessa è verificare come si esprimono.
Nella maggioranza dei casi, direi l’ 85%, si esprimono con queste esatte parole: “Dove butto la paletta sporca?” Nel 15% dei casi invece dicono: “Dove si mettono le palette usate?” o usano un' espressione simile.
Ai clienti del primo gruppo, quello più consistente, faccio sempre notare che è meglio parlare di palette usate piuttosto che di palette sporche, perchè faccio sempre notare, “non mi risulta, signore\a, che lei sia sporco\a.”
Alcuni rispondono sorpresi: “E' vero! Non ci avevo pensato.” Per altri la mia contestazione non ha particolare rilevanza.
Se, sempre a questo 85% andassi a chiedere se sono cristiani, probabilmente solo da un 15% riceverei un chiaro assenso. Gli altri direbbero che non credono a niente, che Dio non esiste, che sono comunisti, buddisti, anarchici, punk, agnostici o quant'altro.
Questa piccola ricerca mi chiarisce un fatto molto importante. Per quanto ci si trovi in epoca moderna, per quanto quasi più nessuno frequenti la chiesa, per quanto si sia passati attraverso illuminismo, positivismo, democrazia, rivoluzione digitale e quant'altro ci discosta dal fantomatico ed oscurantista Medio Evo, alcuni condizionamenti sono profondamente attivi e la lingua li esprime in tutta chiarezza.
E' interessante notare come l'evoluzione del cattolicesimo romano (naturalmente non parlo di Cristianesimo esoterico e gnostico), si accompagni ad una progressiva creazione di un senso di disagio nel possedere un corpo fisico. Laddove greci e romani utilizzavano il proprio corpo ed esperienza sensibile senza alcuna inibizione con libera espressione di nudità, senso del piacere e omosessualità, i cristiani sono interpreti di una assoluta novità: si ritrovano addosso un corpo che è il frutto di una colpa: l'infausta colpa di aver ceduto alla tentazione luciferica.
Maestro per me indiscusso di questa rivoluzione culturale fu Sant'Agostino. Fu lui il primo pieno interprete di questi moti interiori, con il suo passato pagano e dissoluto, la discesa nell'interiorità, l'esplorazione del dramma interiore dell'anima tesa tra perdizione, senso del peccato e conversione, e quindi sbocco finale nella Grazia Divina.
Agli occhi di un pensatore del 21esimo secolo possono apparire come scrupoli infantili, ma ritengo invece che siano importantissimi, perchè in Sant'Agostino si delinea in tutta chiarezza il passaggio dall'esperienza razionale del pensiero filosofico greco, a quella del pensiero cosciente, con una piena presa in carico della infinita dimensione dell'interiorità.
Il cattolicesimo romano, liturgia e catechismo, si edificano sulla base di queste istanze che mirano a mortificare un corpo percepito come intrinsecamente sporco in virtù di un peccato tanto ancestrale quanto vivo nel presente. Sono le stesse istanze sulla quali si edifica l'epoca moderna e contemporanea, e che portano l'85% dei miei clienti a proiettare su una paletta il proprio senso di sporco interiore dopo averla toccata con la bocca.
Sulla base di questo condizionamento di massa che corre attraverso i secoli, mi spiego facilmente come questa epidemia di poco conto si sia potuta trasformare una una megapandemia. Non si poteva solo spiegare come il frutto di una tambureggiante pressione mediatica. Occorreva un terreno fertile e ricettivo, occorreva una preparazione. Il successo dell'AIDS fu dovuto dal fatto che criminalizzava fondamentalmente un corpo che si esprimeva sessualmente. Il successo di questa pandemia invece risiede nel fatto che criminalizza anche solo il fatto di possedere un corpo.
Questa criminalizzazione era latente. E' bastato il giusto rintocco di bacchetta ed è venuto fuori con tutto il suo carico di stress secolare. Posso essere smentito, ma la mia impressione è che questa psicopandemia ha avuto il suo più grande successo nei paesi di tradizione cristiana. Per quanto abbia attraversato paesi con confessioni buddiste, confuciane, indù e islamiche, sono i paesi che affondano le loro radici nel Cristianesimo a fornire il bacino di pathos agostiniano che ancora nutre questa immensa bolla. Riscontro anche una differenza tra paesi di tradizione cattolica e quelli che sono passati attraverso la Riforma Protestante. Sbarazzatisi di Papa e Santi secoli fa, hanno maturato un senso di responsabilità molto più ampio e individualizzato che li rende meno inclini a cedere alla quella barocca teatralità che invece avvampa in Italia, Francia, Spagna e Sud America.
Ritengo che non sia del tutto corretto affermare che siamo precipitati in un nuovo Medio Evo. E' mia opinione che non ci siamo mai mossi da quell'Evo. E' vero che scienza e tecnica hanno fatto enormi passi in avanti, ma restano irrisolte questioni concernenti l'anima, il senso della sua presenza in questo mondo, il senso della morte, lo sviluppo di una sana individualità. La malattia è molto più grande di quello che possa pensarsi.
Nulla è cambiato. Non esiste alcun Evo Moderno o Contemporaneo. Sono solo cambiati i termini della discussione e gli interpreti hanno indossato nuove vesti.
Il disagio nel possedere un corpo peccaminoso è ora tradotto in termini quali: infettato, positivo, contagiato per arrivare alla straordinaria definizione di asintomatico, sotto il quale soggiace la figura di un anima che ha peccato, ma non abbastanza da poter manifestare apertamente la sua colpa, ma che ciononostante è in colpa e con la sua colpa può trasmettere ulteriore colpa. In sostanza, questa maledizione non risparmia nessuno. Non si parla più di tentazione luciferica, di un anticristo, ma della sua nano-versione sotto forma di virus. Non è più il porporato rappresentante del clero a istoriare le fattezze dell'angelo caduto, ma è il professore di bianco vestito che viviseziona il corpo umano e nei suoi reconditi scopre l'intruso incoronato.
Naturalmente la dimensione escatologica di questo impianto non poteva mancare. Laddove con una mano si propone il male assoluto, con l'altra si porge il miracoloso rimedio.
Verrà un vaccino. Sarà un'assoluzione di massa da tutti i peccati.
Non ti sei mai veramente preoccupato della tua salute, non ti sei mai preso veramente in carico di te stesso costruendoti con un pieno senso di responsabilità. Non hai mai capito che il senso del rispetto può solo venire da una piena comprensione della dignità umana. Per questo hai barattato la tua libertà per una fittizia sicurezza dietro ad una mascherina e 100 centimetri di distanza. Non hai mai avuto il coraggio di andare oltre le telenovelas dei telegiornali. Non hai mai saputo guardare dentro il tuo sporco interiore e ti sei solo preoccupato di comprare il miglior gel sanificante maledicendo il runner e i giovani che la sera prendono l'aperitivo sul naviglio.
Non c'è problema. Ego te absolvo. Ed ora mettiti in coda per farti fare l'iniezione salvifica.
La pagina Facebook di Andrea Eremita
Mirco
L'unica differenza e' che qui non ti obbligano a portare la museruola all'aperto, ma addirittura e' pieno di covidioti che vanno in giro con la museruola all'aperto e persino quando sono da soli guidando la propria auto!
In certe parti della Spagna poi, mentre qui ci torturavano chiudendo tutto, bar e ristoranti erano aperti e la vita un pochino piu' normale.
Porrei una sola domanda all'autore, visto che tutto il ragionamento inizia da una paletta per il miele, come definirebbe una paletta nuova, pulita, vergine, non usata, sterile?
Che termine userebbe ? in fin dei conti rifletterebbe il concetto opposto ma, e questa è la mia opinione, rifletterebbe più un impoverimento del proprio linguaggio di una derivazione storica.
Cerco di colmare questa lacuna.
Si tratta di peccato, e quindi di concetto espiatorio, ma poichè ci troviamo nel mezzo del passaggio tra due ere e niente sarà come prima, si tratta pure di concetto lustratorio.
Siamo davanti al seppellimento dell'uomo vecchio e all'inizio del nuovo.
Questo ci dovrebbe far capire quale è il termine giusto con cui chiamare il rito a cui stanno sottoponendo le persone con la vaccinazione ed è abbastanza semplice per chi sa come si chiama con un termine comune, terra terra (o forse meglio acqua-acqua) il senso di espiatorio-lustratorio e uomo-vecchio uomo-nuovo.
Si chiama battesimo.
Ci stanno tutti nuovamente battezzando.
Per gli altri non lo so, ma io mi accontento di quello che ho già.
Più che al battesimo, assomiglia al marchio 666.
Comunque l'argomento di partenza mi pare deboluccio, se non proprio sbagliato. Il problema non è che la paletta sia usata, ma che sia stata in bocca a una persona. Non ci vedo nessun cattivo retaggio cattolico nel non condividere posate o simili con estranei.
D'altro canto se per ipotesi volessimo riciclare le palette lavandole, non credo che ci sarebbero particolari problemi nel fare accettare la cosa agli assaggiatori di miele, per cui il fatto che la paletta sia usata o nuova non è rilevante, quello che è rilevante è che sia pulita o meno (e la parola più corretta per definire delle posate "usate" è inequivocabilmente "sporche").
Costa fatica non dare più nulla per scontato, soprattutto quando chi ti sta più vicino non ti capisce o addirittura ti osteggia.
Ad un certo punto vivi il rischio di perdere tutto e ti trovi a fare scelte pesanti, pur di non compromettere la tua integrità.
Mirco
Guardate il mondo. Il sistema capitalistico domina ovunque, muta continuamente, si evolve, ...Il sistema classista imperialistico attuale, nel pieno di una sua nuova rivoluzione industriale, si è adattato a tutte le culture, religioni, filosofie, spiritismi, superstizioni, credenze, comò... Il suo dominio è innanzitutto materiale: il controllo della produzione sociale. Il capitale si ingurgita tutto/tutti e... ricaga plusvalore... Unione di teoria e prassi, e un processo rivoluzionario cosciente e organizzato, e dannatamente materiale, concreto. Credo sia l'unico modo possibile per un cambio di sistema sociale.
Effettivamente cosa possa centrare l'ideologia dell'igienismo (su cui siamo stati educati da 70 anni a questa parte), con quello cristiano mi sa tanto di forzatura per gettare fango ancora sul cristianesimo in generale (che va tanto, tanto di moda oggi) anche solo 100 anni fa molti mangiavano dallo stesso cucciaio di legno, le donne sotto la gonna non avevano le mutande (e non perchè fossero lascive).
Insomma quella dell'autore a parer mio è una visione ristretta e idealizzata della pazzia che imperversa ai giorni nostri a cui si vuol dare un capro espiatorio.
Aggiungo la futura guerra Woke che già imperversa nell'esercito americano (dopo istituti e istruzione)
www.maurizioblondet.it/.../
P.s. non per tirare acqua al cattolicesimo che porbabilmente, anzi sicuramente quello di oggi e diametralmente opposto a quello originale, ma da amante delle profezie (le intreccio e le studio da vent'anni ormai) consiglio vivamente di porgere ogni tanto una letta ai vangeli.
Non vi fara male. (ma so che molti diranno "non serviam")
Se l'autore avesse viaggiato come dice o provato a vivere in paesi fuori dalla sfera occidentale saprebbe bene che in qualsiasi paese ad est di Costantinopoli il senso del peccato legato al proprio corpo è 1000 volte più marcato e pesante rispetto a noi.
Si pensi solo a quella che è la cultura islamica dove la donna deve andare in giro vestita come un apicoltore.
Oppure alla Thailandia buddista dove la prostituzione è cosi' endemica che anche le ortolane al mercato, finito di vendere la verdura, iniziano a vendere se stesse, ma guai a mostrare le proprie grazie in pubblico pena pesanti sanzioni.
In tutta l'Asia i tabù per il corpo sono cosi' giganteschi che ancora non esiste il concetto di bikini nelle zone balneari. Una donna troppo svestita in spiaggia è considerata di default una meretrice nella stragrande maggioranza dei paesi più poveri.
Prendere il sole da quelle parti vuol dire perdere consenso nella scala sociale perchè si scurisce la pelle e potrebbero scambiarti per un contadino.
Di contro il Sud America è cattolicissimo ma le popolazioni ivi presenti non soffrono certo dei complessi sopra riportati.
L'errore più grosso del pensiero riportato in questo articolo è quello di confondere il credo religioso con il benessere e la ricchezza.
Le conquiste in senso materiale dell'occidente, hanno reso la gente in questo particolare momento storico decisamente e smodatamente ipocondriaca. La paura dello sporco, delle infezioni, delle malattie legate all'impurità dei corpi non cambia da religione a religione, ma da ricchezza a povertà.
Devi avere del miele davvero squisito.
Pertanto l'invito che faccio a tutti coloro, come te, che fanno supposizioni, è di viaggiare almeno geograficamente, scavalcando gli impedimenti, per comprendere meglio la realtà. Io mi beccai una sventagliata di mitra sopra la testa a soli due giorni dal mio arrivo, solo perché i servizi ugandesi, delegati da quelli statunitensi, avevano scoperto i miei "pericolosi" intenti didattici.
Purtroppo il viaggio a ritroso nella storia medioevale è altrettanto difficile, visto il fuoco di sbarramento prodotto dai vincitori talassocratici anglosassoni (già fautori della ascesa degli "eroici" giacobini a Parigi), che la storia possono persino riscriverla a loro uso e consumo (gli basta pagare). Da apicoltore ti ricordo che i monaci cattolici romani, per nulla affetti da sensi di colpa e manie di pulizia, curavano egregiamente, per esempio, la prostatite con il polline dei favi, il "pane d'api", che ancora oggi è il migliore rimedio rispetto a tutti i farmaci americani (parola di primari di urologia). Di quelle epoche a noi è dato sapere ormai ben poco, quindi cerchiamo almeno di non supporre. Una cosa però appare paradossale: quando i potenti di allora infierivano contro i piccoli, questi andavano a chiedere protezione ai religiosi e i religiosi spesso rinfacciavano ai potenti i loro abusi, a volte mettendosi persino nei guai. Oggi i piccoli, quando i potenti sferrano l'attacco più stravolgente che si sia mai visto, scoprono addirittura di essere stati indeboliti mentalmente, perché "plagiati secoli fa dai religiosi". Chiedo a Mazzucco: questi sono altri sintomi del Covid che ancora ignoravamo?
Ció nonostante che il retroterreno cristiano ancora ci influenzi nell'incoscio é abbastanza palese. Sia nel rapporto uomo-corpo che in quello uomo-natura
Il problema é che, nelle poche situazioni in cui questo retaggio sembra venir meno non assistiamo ad un miglioramento psicologico e spirituale, ma vediamo come questo reteoterreno possa addirittura dare frutti ben peggiori di quello precedente
Quando ha cominciato a mischiare Agostino di Ippona e il senso di penitenza,peculiarità del cattolicesimo romano,con il vero cristianesimo ha toppato.
Il Cristianesimo,vedanSi epistola di paolo ai romani, ci dice che nella nostra carne,cioè di ognuno,non abita alcun bene.
Ed è verità.
Noi,tutti,siamo poco inclini al lato spirituale e molto predisposti al lato carnale della vita.
Liti,discussioni,contese,odio,cattiverie,impurità,pensieri sporchi,negativi,insoddisfazione,repressione,frustrazione,rabbia,collera,gozzoviglio e quant'altro abitano nel tabernacolo terreno di ogni creatura umana.
Ed è verità.
Paolo nella lettera prosegue che dentro l'animo umano vede 2 leggi che si fanno battaglia a colpi di spada : la legge del peccato (nella carne) e la legge dello Spirito (nella mente).
In altre religioni chiamano questo ying/yang ecc.
E conclude infine dicendo : misero me chi mi trarrà vincitore da questa battaglia ?
Questo perchè ogni persona aspira a vivere in pace,sereno e gioioso.
La conclusione del tutto è : sia ringraziato Gesù Cristo che mi ha dato la vittoria sulla legge del peccato che abita nella mia carne.
Cosi con la mente servo la legge dello Spirito ma con la carne la legge del peccato.
Ora senza entrare nel merito di ciò,anche perchè non penso che nel 2021 queste cose possano interessare a molte persone come lo sono i presenti su LC,accostare la penitenza cattolica,alla riflessione ed analisi spirituale del vero cristianesimo,significa aver fallito il bersaglio.
Semplicemente psichedelico.
Quindi i ''frutti/peccati'' della carne : orge,perversioni e porcate varie nell'antichità venivano viste come ''progresso'' ed oggi si vivono con il senso di colpa,di disagio nel possedere un corpo.
E questo per ''colpa'' del cattolicesimo/cristianesimo.
Agostino di Ippona nato nel 400 d.C. fu il PRIMO pieno interprete di questi moti interiori ?
Si vede che non ha mai letto le lettere di San Paolo.
L'autore voleva colpire il bersaglio ma ha fallito.
Un minestrone.
Alcuni di questi sono considerati “buoni”, altri “cattivi”.
Vi sono delle ricerche che studiano la possibile correlazione tra batteri nel cavo orale, ed alcune forme tumorali.
Dire pertanto che una paletta, introdotta in un ambiente popolato da un numero così alto batteri, sia sporca, forse non è del tutto sbagliato, ma forse infetta è l'aggettivo più corretto da usare.
Dante Bertello.
Kosmo
La sorte cari amici resta in ogni caso comune a tutti, seppur legate ad infinite attività di pensiero, che si affannano, chi a negare (vedi l'85% di palette sporche....), chi a minimizzare quanto è ormai evidente e destinato a sovvertire una passata architettura convenzionale e conveniente, di comodo. Comodo e conveniente sempre più a pochissimi, a chi imposta queste imposture e condizionamenti psichici nelle masse, ricavandoci oro fisico e psichico. Il rimanente incenso e mirra nella forma di governi religiosi, ha valore solo se condensabili anch'essi in conti bancari. L'essenza dell'uomo, la sua più intima spiritualità, NESSUNA religione è mai riuscita veramente ad evidenziarla, a farla emergere dall'atavica paura del vivere.
Un saluto
concordo abbastanza con l'analisi di Sant'Agostino, ma non penso proprio che la gente viva oggi il proprio corpo con un senso di peccato.
Con tutto quanto, mi piacerebbe sapere se Andrea Eremita si metterebbe mai in bocca la paletta usata da uno sconosciuto...
Personalmente allargherei il discorso a tutte le così dette "religioni evolute" (quelle così dette "primitive" credo siano più sincere e meno corrotte), che hanno fatto da sponda all'esercizio del potere, prima tra tutte lo scientismo oggi imperante.
Ho apprezzato l'originale angolazione da cui è stata condotta l'analisi e gli stimoli che potranno sicuramente essere approfonditi.
Anche se non sporche, sono sbavate.
Se avessero a fianco la macchinetta che lava le palette in plastica (come esiste quella per i bicchierini dei fusti di acqua da ufficio) una volta provato il miele nessuno chiederebbe niente, ne le getterebbero se mancasse il cestino.
Quindi, al di là della prima parte molto discutibile il resto è interessante.
-ZR-
Altrettanto valida trovo l’equivalenza dell’ “ego te absolvo”. Oggi andiamo dal dottore come una volta andavamo nel confessionale.
Abbiamo semplicemente sostituito il camice nero con quello bianco.
Come giustamente afferma Kosmo Kosmo Valimar (#20)
Quindi un Dio che
- crea il corpo dell'uomo
- nasce da un corpo umano ( la BV Maria)
- assume un corpo umano
- porta in cielo il corpo di sua madre
dimostrerebbe disprezzo per il corpo?
Come già giustamente detto, quelli erano i catari.
Si chiama battesimo.
ciao Pyter, condivido pienamente l'idea di passaggio epocale, ma quest'idea di battesimo non la vedo proprio. vedo piuttosto delle estreme unzioni
Se l'autore avesse viaggiato come dice o provato a vivere in paesi fuori dalla sfera occidentale saprebbe bene che in qualsiasi paese ad est di Costantinopoli il senso del peccato legato al proprio corpo è 1000 volte più marcato e pesante rispetto a noi.
L'autore ha viaggiato molto e non confonde il senso del corpo e il senso del sesso in ambito Orientale che è profondamente legato alla stabilità di senso di famiglia e di tradizione. In Occidente, pur partendo dalle stesse basi, le cose sono mutate e il senso di impudicizia è strettamente personale, legato alla percezione di sè per sè e non sè\altri
Per caritá non avvicinare neanche lo ying e yang alla filosofia cristiana che nulla ci azzecca
Tutti siete saltati sulle barricate a criticare l'articolo su tecnicismi( concordo che qualche premessa sbagliata ce l'ha) ma il concetto di fondo, che lo si voglia guardare da un lato e dall'altro é quello.
Io lo troverei piú nel concetto di colpa
Che poi la morale cristiana abbia portato la separazione tra sacro e profano (spirito buono e mondo materiale) é indubbio.
Tra l altro la figura del cristo martoriato da diffondere ai quattro angoli della terra é stata decisa dal solito concilio.
Se il turbocapitalismo e lo scientismo hanno trovato terreno fertile per radicare nelle menti delle persone chiediamoci un po' come mai. Su questo concordo con altri che la morale protestante non é per niente meno degradante del cattolicesimo.
Dice bene Massimo e come ho sempre sostenuto, I medici sono i nuovi preti
Con tutto quanto, mi piacerebbe sapere se Andrea Eremita si metterebbe mai in bocca la paletta usata da uno sconosciuto...
Devo dirti che non mi desta alcun problema. Ti ricordo le esperienze di Max von Pettenkofer e dell'altro tedesco di cui mi sfugge ora il nome che bevevano in pubblico fialette di cocchi appena isolati. Non sono arrivato a tanto, ma qualche anno fa a Varanasi ho fatto a nuoto da una sponda all'altra il Gange, cloaca del sucontinente. Sono ancora qua.
Giusto osservazione, indiscutibile in linea di principio. Ma se il cattolicesimo avesse pienamente seguito tale impostazione non avremmo un Cristo in croce sanguinolento che campeggia ovunque, ed avremmo invece l'immagine di un Gesù in posa estatica sul Monte Tabor, oppure avremmo un Gesù che esce dal sepolcro in gloria. Quindi un conto è il messaggio originale, ed un conto è quello che se è stato fatto. Ovvio che un Cristo martoriato e sanguinolento rispondeva meglio all'esigenza di indurre sensi di colpa e relativo senso di sottomissione
grazie per la risposta. Io ti ricordo che è pieno di gente morta per aver bevuto un po' d'acqua nel fiume sbagliato.
In ogni caso: se ho ben capito tu paragoni il fatto che una volta la gente andasse dal prete a salvare la propria anima con il fatto che oggi vada dal medico a salvare il proprio corpo. Quello che hanno in comune le due mentalità è che in entrambi i casi, come tu stesso dici, la massa (che non indica in questo caso lo status di soggiogamento socio-economico, ma intellettuale) delega, ma soprattutto scarica, le proprie responsabilità alla classe dirigente. La quale fa come gli assicuratori, che accettano un premio limitato per coprirti un danno (perché di più non sei disposto a pagare) e quando il danno si verifica se la squagliano col malloppo. Oppure, invece di darti i soldi, ti danno mazzate!
Senza ironia.
Per carità non accostare il Vangelo alla filosofia che nulla ci azzecca.
Semmai la filosofia è proprio lo ying/yang che può solo ''copiare'' in modo grezzo la verità biblica.
Per il resto non ha alcuna via di salvezza da proporre ai suoi adepti/proseliti.
Cristo è nel carattere e nella vita dei suoi figlioli credenti.
Ammesso che uno riesca a trovarlo durante la sua vita terrena.
Se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio.
E per arrivare a quel livello bisogna comprendere che :
La VIA di un Cristiano è costellata di prove di forza e bracci di ferro.
Tutto il resto sono chiacchere da bar e filosofie spicciole.
Cordialmente
T77
Pederastia, pedofilia, zooerastia.....manca qualcosa?
?
Adesso ho capito.
Il cristiano criminalizza i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio, non i rapporti sessuali in genere tra uomo e donna (la polemica sul preservativo è puramente strumentale e insulsa se riferita ad evitare di trarre solo piacere dal rapporto con il proprio coniuge/partner). A mio avviso si possono anche avere esperienze sessuali prematrimoniali e adolescenziali (porrei un limite di età decente) senza che questo condanni all'inferno chi le pratichi (ma in questo caso direi che il profilattico sarebbe d'obbligo). Però lasciatemi farvi notare che sembra che la cosa più importante a questo mondo sia il sesso, a tutti i costi e a qualsiasi conseguenza, a costo di essere costretti a sopprimere una vita per "un errore", ma molte lo fanno per professione e i partner non sono meno innocenti.
Ultimamente abbiamo appreso che lo si fà anche a scopi filantropici, ma questo è un altro discorso.
Quello che il cristiano condanna e per cui si danna l'anima è che avrebbe una gran voglia di fare tutto quello che può soddisfare i propri sensi, come qualsiasi uomo, ma ci sono delle regole da rispettare, in particolare quelle famose 10 (o 9 o 11).
Il cristiano non schizofrenico cerca di tenere a bada il proprio corpo, non lo odia e non ne ha paura.
Convengo sul fatto che la chiesa nella storia abbia rimarcato sulla mortificazione del corpo e indulgiato se non incoraggiato l'insana pratica cui il Volano faceva cenno "post addietro" - pratica che invece consiglierei a quanti balenassero deliranti teorie pedofile o transgender o ....lgbtqrs e tutto l'alfabeto - ma, appunto, dove vogliamo arrivare?
La famiglia fa schifo?
L'uomo fa schifo e di conseguenza la famiglia che crea e tutto quello che fa.
Tutto questo piano di gran voglia di unico governo mondiale con unica religione onnicomprensiva e nulla significante, elite contro homo transhumanus nullatenentis, mi sembra che sia pilotato dai protestanti anglicani. Attenzione, pilotato, non pensato e diretto.
Non direi.
La stampa terrorizza la gente, che non vuole che giri il contagio. La colpa è frutto della menzogna che in giro circola un virus pericolosissimo per il quale non esiste cura e con cui si potrebbe causare la morte di qualcun altro.
Non serve essere cristiani per questo, giusto?
Totalmente d'accordo col "corpo sporco" del cristianesimo (basti pensare al peccato originale).
Ma il concetto che passa nell'articolo è che il diktat delle classi dominanti passa più facilmente in ambiente cristiano. Il che storicamente non è vero. Siccome la forza del sistema classista capitalistico non risiede nella sfera religiosa, ma altrove, la classe dominante (preferisco di gran lunga il concetto di classe a quello di elites) si è imposta senza particolari problemi in tutto il mondo.
Gran parte del mondo si è bevuta la farsa della pandemia, ma la religione non spiega nulla di tutto ciò... potremmo invece dire che quelli che hanno abboccato di più erano quelli che orbitavano attorno al "mercato occidentale", alla Banca Mondiale, al FMI, ecc. ecc. Quindi sono più le interconflittualità capitalistiche a spiegare perché alcuni hanno scelto strade diverse... È solo la mia opinione ovviamente. :)
E io continuo a ripeterti: Se in un centro commerciale di Mumbai, piuttosto che di Shenzen o di Jakarta gli uomini che escono dal bagno non si lavano le mani neanche sotto tortura, non lo fanno di certo perchè sono liberi dai dogmi della chiesa cattolica, ma solo perchè vivono in paesi semi-medioevali dove non si è ancora capito che l'igiene personale ti salva la vita.
Non so se hai mai sentito parlare di Semmelweis e di quello che ha subito per aver capito che cosa voleva dire la sporcizia in ambito medico. Ecco noi questa consapevolezza ce l'abbiamo a anche a livello personale ed è un qualcosa che ci portiamo dietro da poco, mentre la chiesa esiste da migliaia di anni.
La tua critica è per certi aspetti giusta, Aeremita, ma se il cattolicesimo ha così insistito – e ahimè continua a insistere – sul Cristo sanguinolento non è per disprezzo del corpo: è per dolorismo e idolatria della sofferenza (che forse è pure peggio).
Il problema è innanzitutto soteriologico, e nasce dalla dottrina dell’espiazione vicaria di Anselmo d’Aosta. Secondo tale dottrina, che ha dominato per circa mille anni (!), Cristo sarebbe morto sulla croce per volontà del Padre allo scopo di soddisfare/espiare il peccato dell’uomo.
Bisognerà arrivare al Concilio Vaticano II per cominciare a capire che le cose non stanno così. Del resto basta leggere la parabola dei vignaioli omicidi, che troviamo in tutti e tre i sinottici (Mc 12,1-12; Mt 21,33-44; Lc 20,9-18), per rendersene conto. Purtroppo la maggior parte dei cattolici, sacerdoti inclusi, continua ancora a credere nel valore espiatorio della sofferenza, ma questo loro credere è un’illusione, un errore disastroso.
Kosmo
Però detta così, fuori contesto (paolino), potrebbe sembrare anche sinistra.
Ci insistiamo solo a Pasqua
Considerazione del Suo sacrificio volontario, costernazione Infinita della crudeltà umana e Immenso ringraziamento per la Grazia ricevuta.
Tra l'altro questo articolo è particolarmente fulminato e delirante. Le palette che la gente si è infilata in bocca sono considerate "sporche" in qualsiasi paese del pianeta. Sono sporche perchè contaminate dal profilo batterico/virale personale. Anzi se veramente si volesse essere oggettivi (cosa semplicemente impossibile per un auto dichiarato a-teo), le palette sono considerate sporche in conseguenza di dottrine scientifiche.
Continuando con l'analisi di questi deliri assortiti, si potrebbe notare che il corpo umano non è assolutamente mortificato o considerato vile nella religione cristiana. Il corpo ci è stato dato da Dio, non è intrinsecamente corrotto o negativo- anzi, conoscendo le dottrine si scoprirebbe che il corpo umano era semplicemente perfetto nell'eden, invulnerabile a malattie e decadimenti e persino all'invecchiamento, finchè la corruzione del peccato originale non ci rese mortali e suscettibili di malattie e difetti genetici assortiti. Ma ovviamente aspettarsi che un a-teo conosca ciò che critica è eccessivo, non si può pretendere troppo.
Questo secondo le dottrine ufficiali, che poi uno ci creda o no è un altro discorso. Ma perlmeno non inventiamoci le cose.
Altra cosa di conoscenza comune persino tra i bambini è che il battesimo ha la funzione esattamente di cancellare il peccato originale. Per cui questa fissa, questa ossessione del peccato originale e del corpo malvagio da parte dell'autore è due volte senza senso.
E' vero che la storia della chiesa è ricca di santi e martiri che mostravano poca cura per il proprio corpo, e anzi praticavano forme di dolore o digiuni auto inflitti (pratiche peraltro comuni in tutte le civilità della storia, in ogni epoca), ma queste pratiche erano volte proprio ad ottenere il controllo totale sul proprio corpo, utilizzarlo come mezzo per ascendere a stati mentali e spirituali superiori. Il corpo come mezzo, strumento per compiere grandi gesta.
Ma per finire andiamo ad analizzare l'ultima parte della sequenza di deliri, e la più ilare in assoluto: l'autore pretende che la pandemia sia in qualche modo accettata e amata di più dai paesi cristiani.
1- Pochissimi paesi occidentali sono a maggioranza o anche solamente a percentuali signigicative cristiane. L'80-90% della popolazione è praticamente agnostico- se non ateo. Nelle chiese la domenica ci và una bassissima percentuale della popolazione, tutta sopra i 40 anni di età. Ancora meno sono le persone che pregano o si confessano o partecipano a incontri vari o processioni. Perchè un conto è andare in chiesa quelle 3-4 volte all'anno: per persone delle passate generazioni è ancora un semplice rito agnostico in cui ci si veste bene, si incontrano altre persone, si fanno due chiacchiere e magari ci si organizza per fare un pranzo o una cena insieme. Ma pregare, leggere, informarsi, manifestare? Quello richiede uno sforzo attivo, e un impegno che quasi nessuno nei paesi occidentali ha più. La fede è cosa del passato, cosa per gente che ha la pancia vuota e sa che potrebbe non vedere il domani. La fede cristiana è ormai solo per alcuni paesi del sud america, dell'est europa e alcuni paesi africani, non per i pasciuti e lascivi eurpoei e americani che anzi si nutrono costantemente di narrative e materiali mediatici rigorosamente anti-cristiani, dai libri di storia scritti da comunisti militanti alle trasmissioni comiche televisive o radiofoniche.
Nei paesi occidentali la fede cristiana è solo oggetto di critiche o scherno, quando non di pura indifferenza.
2- le elite che veramente comandano il mondo, la politica e la finanza sono tutte ferocemente anti-cristiane. I movimenti massonici sono anti cristiani dall'origine, e vedono nella cristianità il nemico più grande. E sono loro che hanno imbastito questa pandemia, rilasciato il virus, ordinato lock downs, etc.
3- la religione cristiana è quella che più di ongi altra ha sofferto le cause dei lock down (ed in pratica la sola): l'anno scorso per la prima volta dai tempi di epoche romane le elite sono riuscite in qualcosa che fino a pochi anni fa sembrava impossibile, impedire la celebrazione della pasqua e delle messe pasquali. Nemmeno i nazisti ci erano riusciti. Le chiese sono state oggetto delle misure più stringenti e comiche, a fronte di pochissime proteste di livello minuscolo e personale (solo qualche parroco di paese ha provato ad opporsi, prontamente castigato dalle zelantissime forze dell'ordine). Tutto questo mentre le altre denominazioni religiose se ne sbattevano allegramente e continuavano imperterrite nei loro raduni e celebrazioni. Le moschee non hanno mai chiuso, e nessuno sbirro o politico si sarebbe mai sognato anche solo di alzare un dito in proposito. A quanto pare le frotte di musulmani che non hanno mai smesso di aggregarsi a decine e centinaia nelle moschee improvvisate in tutte le nostre città non contribuivano alla pandemia. Altri misteri di questo virus bizzarro.
Come spiega, come giustifica l'autore questi fenomeni? Semplice, non lo fa. Gente come l'autore di questo articolo è più cieco, religioso e fanatico di qualsiasi delle categorie di persone che critica.
L'italia crolla pezzo per pezzo, va in fiamme, e qual è il VERO e solo problema? Ma certo, i cristiani. Questi fantomatici cristiani che non si vedono, non si sentono, non contano un cazzo politicamente, eppure da qualche parte ci devono stare. Sennò con chi ce la prendiamo? Sono l'ultima e la più sicura categoria di persone che è politicamente corretto attaccare. E allora daje.
Sembra di stare in parrocchia
Non sará l'articolo del secolo, ed é meramente l'opinione dell'autore, ma sicuramente offre molti spunti condivisibili.
Certo non copre a 360 gradi tutti i mali della societá ma sicuramente non ha detto cose sbagliate.
Lo scientismo e il neoliberismo sono monoteismi applicati in altri campi. Ma palesemente uguali all'oppressione che la chiesa e la sua morale ha esercitato per secoli sulla vita e sulla psiche della persona.
Non ti rispondo neanche caro Tommy. Il fatto che tu abbia bisogno della salvezza del Dio padre si risponde da se
L'italia crolla pezzo per pezzo, va in fiamme, e qual è il VERO e solo problema? Ma certo, i cristiani.
ciao, se questa è la tua conclusione mi sento di dire che non hai afferrato il senso dell'articolo. Non era mio interesse cercare capri espiatori, nominare qualche elite satanica, additare massoneria o quant'altro come causa di questa psicopandemia. Di tutto ciò non mi interessa trattare perchè ho solo conoscenze di riflesso. Il mio interesse era piuttosto quello di mettere in luce come nell'animo dell'uomo moderno alberghino questioni che la modernità pensa di aver risolto, ma che invece sono profondamente irrisolti. E basta soffiare su questa stratificazione di polvere portata da i vari soffi della storia recente fatta di positivismo, illuminismo, digitalismo) per ritrovare uomini e donne in preda alle paure più basiche, e che per questo con un atto totalmente fideistico, sono pronte a farsi iniettare qualsiasi sostanza.
Mi hai fatto ridere, anche se è un pò esagerato. Per fortuna in Luogocomune c'è di tutto.
Nel caso della pandemia la "Scienza medica" è "Religione", ed il "Mainstream" è il "Papa". Il vero problema dell'uomo, soprattutto quello moderno, è la pigrizia mentale. Siamo "fortunati" solo perché ad una paura basica, morire di covid, se ne contrappone un'altra basica, morire di fame. Altrimenti non vedremmo neanche quegli sparuti e timidi sfoghi di piazza. Il novax? Sia anatema! si sarebbe detto; e si dice con altre parole, più moderne, ma il senso non cambia.
a cedere potere politico, economico e affaristico ad un'autorità superiore al re e alla regina. E ci sono riusciti alla grande, visto che il mondo parla inglese, e per es. la trinità vaccinale Pfizer-Moderna-Astrazeneca è prodotta da paesi protestanti, alla quale lo stesso papa si inchina.
Se ben ricordo, la confessione cristiana, cioè cattolica o ortodossa, non è valida, quindi non produce l'effetto sperato, quando uno la fa per sbarazzarsi alla svelta di qualcosa di ingombrante, e cioè tutte le volte che non è addolorato e non si propone di non ricadere nell'errore. Ciò accade persino quando uno corre a confessarsi per sbiancare l'ultima settimana e ritornare "a quota zero" per timor di Dio, sapendo perfettamente che nella prossima farà gli stessi peccati, poiché nel frattempo non ha rimosso nessuna delle relative occasioni, né ha alcun programma di farlo.
A mio parere, questa è la sola analogia che oggi si potrebbe fare: sia nella confessione invalida, che nella vaccinazione anti-Covid, uno si illude di liberarsi di un problema, ma ciò non accade, anzi lo può semmai aggravare.
La differenza però resta chiara sotto il profilo delle rispettive libertà, del penitente e del vaccinando.
Il sacerdote può intuire o anche percepire la presenza di quel desiderio sbrigativo, ma come non può rivelare a terzi il contenuto della confessione, così non può rifiutare l'assoluzione sulla base di quella intuizione o percezione: il contenuto dell'accusa dei peccati, e persino l'intimo intento che l'ha motivata di fronte all'anonima grata del confessionale, sono fatti che riguardano esclusivamente il penitente e Cristo e non il delegato di Cristo, che invece è tenuto a permettere che l'assoluzione si perfezioni almeno sulle parti, a lui ignote, accusate dal penitente in piena avvertenza.
Viceversa il medico vaccinatore, per obbligo deontologico (ed ora mi pare anche per decreto), dovrebbe rifiutare la vaccinazione qualora sulla base di un'approfondita anamnesi, cioè di un vero e proprio interrogatorio, risultino palesi le incompatibilità primarie del richiedente con il vaccino (sospetta trombofilia genetica, allergia ai componenti, ecc.), anche se ciò poi comporterà il mancato rilascio del passaporto vaccinale e quindi la sua semi-reclusione permanente.
Quindi, messo alle strette, il richiedente potrebbe essere persino indotto a mentire davanti al medico, pur di riottenere la sua libertà di circolazione, ma lo farebbe a causa di un impianto giuridico perverso e persecutorio.
Anche nell'accusa dei peccati a qualcuno capita di ometterne intenzionalmente una parte per mero pudore, ma sempre per ignoranza del significato e portata del sacramento, presupponendo erroneamente di potersi comunque appellare, di fronte a Cristo che tutto vede, ad una sorta di "diritto alla privacy". Qui l'impianto dogmatico non è perverso e persecutorio, è solo misconosciuto. Un po' come vedere nell'estrema unzione la mazzata finale porta-sfiga, quando in realtà fu istituita per riportare il corpo in salute.
#32 aeremita
Salve, nelle chiese, in cui il devoto si reca, sono esposte entrambe le situazioni o comunque simili (ad esempio Gesù che siede alla destra del padre, soprattutto nelle volte).
C'è sempre un riferimento al l'ascensione, la croce stessa, o meglio l'uomo crocifisso, è "appeso" ed in sosta tra la terra ed il cielo. Queste sono cose che è necessario sapere per non scambiare il martirio per un una mera punizione corporale.
Non se chi guarda capisce cosa sta guardando. Si ripropone per immagini ciò che i (pochi) discepoli di Gesù han potuto presumibilmente vedere. Rimane inteso che se nessuno me lo spiega ,il crocifisso e l'esperienza che ha vissuto, esso rimarrà un'immagine alla quale dare i significati più disparati.
Un saluto.
Il problema del mondo moderno e' dato proprio dalla carnalita' di Cristo e delle sue piaghe, che sono sfruttate paradossalmente per legittimare ogni capriccio e distruggere la Creazione.
Ben diversa sarebbe stata la situazione se avesse vinto il paganesimo panteista stoico con la sua accettazione del mondo in quanto Dio, cioe' l'accettazione che il mondo "e' " Dio e quindi perfetto e inemendabile in tutte le sue manifestazioni, violenza bestiale compresa.
Cristo non e' venuto ad abolire il corpo, come vorrebbe la gnosi spuria che vede la creazione della materia come male, ma a ricordare che lo Spirito e' precedente e superiore alla materia ma, al contempo, che la materia dei nostri corpi e' cosa buona ed e' destinata a vivere eternamente nella trasfigurazione celeste.
Come ho detto in altro post, l'ossessione igienista per la pulizia del corpo è tipicamente moderna. Possiamo dire che abbiamo sostituito la purificazione dell'anima con quella del corpo (che deve rimanere sempre sano e giovane ecc), ma sarebbe successo anche se fossimo stati tutti seguaci dello stoicismo, o del neoplatonismo.
Quoto.
Hai condensato,egregiamente,il modo di vivere ''farisaico'' del nostro tempo.
L'esterno ''pulito,bello,seducente'' e l'interiore pieno di ogni lordura e porcheria.
Tanto di cappello.
Cordialmente
T77
C'è sempre un riferimento al l'ascensione, la croce stessa, o meglio l'uomo crocifisso, è "appeso" ed in sosta tra la terra ed il cielo. Queste sono cose che è necessario sapere per non scambiare il martirio per un una mera punizione corporale.
Hai ragione, ma quante immagini dell'ascensione ci sono in proporzione ai croficissi sanguinolenti? Hai mai visto in una classe delle elementari un Gesu' in posa estatica sul monte Tabor? Vaglielo a spiegare ai bambini che cos'è. Ci sarà sempre uno che farà la classica domanda, Maestra, ma anche io devo fare come lui? E chi gli risponde? Desta molti meno problemi un cristo inchiodato al sangue, il suo impatto è immediato e c è poco da spiegare. Se un bambino fa il cattivo, alla maestra basta alzare il dito e indicare il crocifisso.
Ad ogni modo Aeremita,ti volevo dire che sono molto ''invidioso'' del lavoro che fai.
Amo il miele,lo consumo quotidianamente specie quello di agrumi e di acacia.
Mi piacciono le api,anche se non amo le loro punture
E lo stare in mezzo alla natura.
Magari avessi io la possibilità di un pezzo di terra e l'esperienza.
Mio nonno era mezzadro.
Frequentavo con mio padre,la campagna fin da piccolo.
Uno spettacolo che mi è rimasto impresso indelebilmente.
Cordialmente
T77
#48 MO62
grazie per i tuoi interessanti commenti
E dissento anche sulla specificità del cattolicesimo in merito, di fatto alcuni rami del protestantesimo, ad esempio il calvinismo poi esportato negli U.S.A. e diventato puritanesimo ne è l'esempio più lampante.
E un altro distinguo deve essere obbligatoriamente evidenziato, ovvero quello fra spiritualità, misticismo, trascendenza e religione. La seconda appartiene molto di più al mondo della politica, e di fatto sancisce delle regole utili al mantenimento dei sistemi di potere ma anche aggiungerei, a stabilire un certo ordine sociale. Immaginiamo come potevano essere gli uomini di qualche millennio or sono, senza un freno ai loro istinti la vita in comunità sarebbe stata impossibile, fra stupri, furti omicidi e ogni genere di nefandezza.
È proprio per questo che è importante spiegare cosa si sta guardando. Comunque non mi è mai capitato di sentire che un insegnante indichi il crocifisso per impaurire gli alunni...ma forse dipende dalla generazione a cui appartengo.
?
Cos'è una minaccia mafiosa? Se non fai il bravo ti scortico vivo?
Belle maestre che frequenti!
Sul monte Tabor?
Fare cosa? Trasfigurarsi?
PS
Tutto sto sangue nei crocifissi dove l'hai visto?
Oddio che orrore un uomo appeso a una croce!
Non è più tempo di miti e leggende, ora siamo moderni e postmoderni. Possiamo crearcelo da soli il nostro dio, perché la scienza non ha confini.
Scherzi a parte, seguo te e tutti i còlti "forumendoli", qui, esco dal sito sempre più "ricco" di prima. Ma lo farei anche sul solo minuscolo
Una vittoria misteriosa, se vogliamo, ma un sacrificio (il suo) per il nostro bene. Un dono di Vita dal Figlio per dimostrare alle creature del Padre, suoi fratelli, che Questi, seppur "spietato" e sanguinario nei tempi antichi, era comunque disposto a farci spargere il sangue del Suo Unigenito per dimostrarci che è severo ma ci ama.
L' A.T. non è solo guerra, conquista e distruzione dei falsi dei, è anche intervento miracoloso a beneficio di chi rispetta le Sue Leggi e prosperità per chi restava fedele. Disgrazie per gli infedeli.
Viene detto che ci ha liberati dai nostri peccati, ma l'uomo non ne vuol sentir parlare e tira dritto per la sua strada, inconsapevole (la maggioranza) di essere sulla strada del Nemico. Che si diverte tanto a travestirsi da amico.
Belle maestre che frequenti!
Io credo che sottovaluti molto l'impatto emotivo della presenza onnipresente del crocifisso, soprattutto se penso che sia esposta ai bambini. Prova a metterti nei panni di un bimbo che comincia a zampettare nel mondo, che comincia a porsi qualche domanda, e ha come riferimento spirtuale quasi univoco quel simbolo. Il bimbo imita. Da che è mondo è mondo imita. Farà suo quel simbolo, diventera egli stesso un sacrificato, a se stesso, al mondo. "vabbè, dai, dovete sacrificare un po' le vostre libertà individuali, ma solo perchè possiamo salvare la stagione estiva, lo capite, dovete stare un po' in croce ora, ma solo per il vostro bene, poi risusciterete..."
Ad ogni modo Aeremita,ti volevo dire che sono molto ''invidioso'' del lavoro che fai
Un lavoro che è più che un lavoro, l'apicoltura. Con un lato pratico molto intenso, ma mai ripetitivo. Davanti ad un problema di ogni tipo, le api danno sempre la possibilità di scegliere. Con un lato teorico immenso, trasnazionale e transculturale. Senza contare un lato filosofico ridentissimo. Dico sempre che le api sono una favola vivente. Se la sera tua figlia ti chiede di raccontare una favola e non ne sai, basta parlare un po' di api e la favola è pronta.
Comunque non essere geloso, trova un apicoltore e chiedigli se puoi seguirlo ed aiutarlo quando va in apiario. Poi quando ti senti pronto, acquista due famiglie.
Questo il mio libro sulla vita delle api in pdf, per te e per tutti gli interessati
Le api del lago Brezzacarezza
drive.google.com/.../view?usp=sharing
Come diceva anche Giova bisogna spiegarlo il simbolo. Certo che se ti viene detto, da givane, che come cristiano dovresti farti crocifiggere, o che se ti comporti male stai imitando i carnefici del crocifisso, o qualsiasi cosa avesse in mente la "maestra" che minacciava l'alunno indicando la croce, forse qualche forma di avversione alla fede potrebbe anche provocarla.
Io personalmente, e tutti quelli (parecchi) che ho conosciuto da giovane, non ho mai provato alcun senso di fastidio, scandalo, terrore o senso di emulazione.
Semmai un profondo e destabilizzante senso di ingiustizia ingiustificabile. Per i miei amichetti non credenti invece semplicemente il crocefisso rappresentava un oggetto di arredamento, truculento se vogliamo, ma innocuo. Qualcuno ne faceva pure oggetto di barzellette, che francamente mi lasciavano sempre un certo amaro in bocca.
Mai nessuno che mi avesse confidato che quell'immagine lo impauriva o lo spingeva a farsi inchiodare a sua volta.
Ripeto la domanda:
È necessario essere cristiani, o appartenenti a qualche altra religione, per rifiutare l'idea di poter danneggiare o provocare la morte di qualcun altro con la trasmissione di un virus?
Il problema è che questa narrativa del virus mortale e incurabile è una menzogna che ci è stata sapientemente e abilmente propagandata, e chi non ha gli strumenti ne la voglia di procurarseli, segue quello che viene detto (a torto o a ragione) "buon senso comune".
Non posso odiarli, mi fanno solo incazzare e provo ...... nei loro confronti.
Il problema è che la loro stupida cecità ci sta mettendo tutti in una situazione che non ci piace. Saremo costretti ad adeguarci o a passare alla macchia.
Per quanto mi riguarda sono cresciuto in scuole cattoliche e ho assorbito senza filtrare tutto il catechismo. A 17 butto tutto nel cesso e divento punk dark anarchico. Poi a 21 comincio a rimettere a posto i pezzi. Studio il buddismo e lo zen. Wow. Poi sento che manca qualcosa, manca il sale. Così mi rimetto a studiare la tradizione cristiana. Mi imbatto in Meister Eckart. Una rivelazione.
Poi gnosticismo e altri filoni. Ora quel Gesù in croce non mi desta alcun problema, l'ho inserito in un contesto globale di evoluzione della coscienza mia e collettiva. Ma quanta fatica far quadrare tutto! Ora mi chiedo quanti hanno avuto il coraggio di affrontare di petto la questione. Sono molto pochi nella mia esperienza e non fanno parte nè del clero, nè dei letterati. Quando i miei figli mi prospettano questioni di religione affrontate a scuola dico loro: lasciate stare, questi argomenti ve li spiego io.
ricito SLG: È necessario essere cristiani, o appartenenti a qualche altra religione, per rifiutare l'idea di poter danneggiare o provocare la morte di qualcun altro con la trasmissione di un virus?
Per pensare di avere addosso un virus che passa di bocca in bocca e che infetta, anche per questo la coscienza deve aver passato un bel processo. Non è solo una formulazione da CTS.
Sarò breve: Occorre avere chiaro dove è situata la focalizzazione della coscienza. In ambiti in cui la focalizzazione è il perimetro famigliare o quello esteso del clan, (vedi contesti tribali, ma non solo) parlare di trasmissibilità di un virus non ha alcun senso. La medicina in questi contesti funziona in altro modo. Invece ha pienamente senso in un contesto, come quello occidentale, dove l'ego e l'individualità hanno trovato pieno sviluppo e hanno frantumato ogni altro perimetro. Solo un ego occidentale con un così marcato senso di separazione, può pensare di trovare un virus e può al tempo stesso credere che sia trasmissibile. In altri contesti culturali, dove il senso dell'ego è in via di formazione, si può indurre la paura e l'idea dell'esistenza di un virus, ma solo in via di autorità, non perchè c'è una rispondenza interiore.
Ma al tempo stesso quest'idea di ego e di senso di individualità e separazione, sappiamo tutti (assumo che sia così!) che è una pura illusione. Ci stiamo passando attraverso perchè a livello evolutivo globale è importante effettuare questo passo di diescesa e colonizzazione del fisico e del cerebro.
Ma per quanto questa focalizzazione induca un senso di separazione, tutto è in noi. Montanari e qualunque medico che usa la sua testa afferma che questo virus è ubiquo, così come l'erpes che tutti hanno e sbuca fuori non appena le difese si abbassano.
Tornando quindi alla tua domanda, essere cristiani, laddove il cristianesimo è la risposta spirituale alle all'ipertrofia egoica, predispone all'idea di virus attuale.
Ma pensando di rifiutare o no, sei già fuori strada e sei nella mani di un qualcosa di diabolico che spezza la tua coscienza in due. Chi morirà di questo virus o altro, lo farà solo in virtù delle sue decisioni e scelte. (Sane) scelte di inclusione o scelte di esclusione, aumentando progressivamente il metro di distanza a due, mettendo due mascherine, facendo tutti i vaccini per arrivare almeno al 347% di efficacia.
Nadia mi passò davanti trascinata velocemente per le braccia da due suore, una di qua l'altra di là, come se fosse un pupazzo, la faccia stravolta dalla sofferenza, le due suore le stavano dicendo: è DIO che ti ha castigata perchè hai le maniche troppo corte!!!
Stavamo nel cortile del patronato dove andavamo per l'ora di dottrina cristiana.
Aspettando l'ora di lezione le bambine potevano andare nell'altalena.
Ricordo che Nadia era delle più assidue a scatenarsi nell'altalena, di quelle che si spingevano bene in alto. Per il resto era timida e silenziosa, come a scuola, eravamo in classe insieme.
Quel giorno evidentemente si era sentita male, forse aveva vomitato.
Ai bambini succede, avevamo sette-otto anni.
Questo è un episodio concreto, uno dei tanti che ricordo io o riferiti da altri.
Con questo non intendo prendermela con la religione o con i preti o le suore.
Queste persone facevano parte e tuttora ( anche se meno di un tempo) del tessuto sociale.
E comunque eravamo obbligati dalle nostre famiglie ad andarci.
E comunque non mi risulta che nelle famiglie andasse davvero meglio.
E neanche c'entra cosa disse Sant'Agostino o Abramo o Gesù Cristo.
C'entra invece come è stato concretamente utilizzato quel che dissero ( o sembra avessero detto) Sant'Agostino Abramo Gesù.
Voglio dire che trovo analogie con quel che succede ora nella “pratica concreta”, l'idea di cosa sia malattia e cosa sia cura delle persone è avulsa dalla realtà, nelle pratiche di allora come in quelle di oggi.
Quelli che si stanno comportando come le suore con la piccola Nadia, appartengono a tutte le cosiddette “categorie”, religiose e non, lavoratori dipendenti ma anche professionisti ad alto titolo di studio che non avrebbero difficoltà a verificare tutti i dati reali a disposizione, cominciando da quelli sull' immondizia con cui si imbrattano continuamente felicemente le mani tutti i giorni.
Io ricordo che anche alcuni genitori spesso tendevano a punire i figli in assenza di un'equa motivazione, così, solo perché loro erano gli "adulti" (categoria).
Per non parlare dei fratelli maggiori, sapessi quante angherie ingiustificate.
Insomma... quante sberle, da tutte le parti.
Potremmo dire che chi sta sopra di noi, (anagraficamente, intellettualmente, economicamente, culturalmente, politicamente parlando) e non è in grado o non vuole capirci, può avere la tendenza a sovrastarci.
E non è necessario guardare ai governi o ai comitati scientifici per notarlo, capita molto spesso anche qui. È un atteggiamento.
Mi fà riflettere quando sento la necessità di "categorizzare" per trovare la causa di un comportamento, quando poi noto che io stesso non sono immune dall'agire allo stesso modo.
Forse un pò involontariamente il sig. Eremita ci rivela quanto ho scritto, quando ai suoi figli (a pieno diritto e giustamente, in quanto responsabile della loro educazione) dice loro "ve le spiego io queste cose" (Sig. Eremita, sottolineo che non c'è nessun giudizio da parte mia). Mi piace pensare quando i bambini mettono in seria difficoltà gli adulti, perché, nelle loro domande, sono genuini...genuinità che è facile perdere per strada, crescendo.
Sei ancora in contatto con Nadia? Quell'episodio l'ha segnata particolarmente?
Buona notte.
Nadia, tempo dopo, in classe si alzò in piedi e disse che non sarebbe più venuta a scuola, lei e la sua famiglia andavano emigranti.
Eravamo tutti seduti ai banchi, la maestra verso la fine ci faceva stare fermi e zitti in attesa della campana.
Ricordo bene dov'ero io dov'era Nadia, all'altro lato dell'aula.
Mi è rimasta forte l'impressione della sua forza morale, nell'annuncio che con estrema semplicità fece alla classe, vidi la persona adulta che era.
Abbiamo avuto dei grandi registi nel secolo scorso, cosiddetti “neorealisti”, che hanno saputo mostrare quanta dignità un bambino sia in grado di esprimere in certi momenti.
Mi è rimasto un ricordo di bellezza, e uno di dolore … per … come dire … la mancanza di una risposta umana adeguata, in quell'aula.
Una risposta che avrebbe fatto del bene a tutti, e che non c'è stata.
Potrei dire, il lockdown di prima, senza quello di prima non avrebbe potuto esserci quello di adesso.
No, la maestra non era cattiva, semplicemente si atteneva al protocollo.
Di protocollo in protocollo siamo arrivati qua.