Di Andrea Franzoni
La norma contenuta nella recente riforma del governo Prodi che contempla la possibilità per i supermercati di vendere, al loro interno, i farmaci da banco applicandovi ogni possibile forma di sconto e di promozione e che favorisce la concentrazione di farmacie in poche mani, rappresenta una svolta economica e culturale che promette, in cambio di qualche presunto abbassamento dei prezzi, la creazione di oligopoli nel campo vendita al dettaglio di farmaci, l’aumento dei ricavi dei grandi produttori farmaceutici e l’aumento incontrollabile del consumo di medicinali, con tutte le patologie iatrogene (dovute all’effetto nocivo di una terapia medica) e con tutti i problemi legati all’abuso e all’interferenza tra trattamenti di automedicazione e terapie mediche correlati.
Secondo i creatori del provvedimento, contenuto in un pacchetto (Cittadino, consumatore: nuove norme sulla concorrenza) di azioni atte a liberalizzare i mercati giudicati come bloccati da forti corporazioni (farmacie, taxi, notai), la possibilità di vendere i farmaci “da banco” (quelli cioè che non necessitano di prescrizione e che sono a carico del consumatore) nella grande distribuzione avrà l’effetto di stimolare la concorrenza sui prezzi ...
Londra, un anno fa. Tre bombe esplodono in tre stazioni della metropolitana in cui sono in corso delle esercitazioni antiterrorismo proprio in quel momento. Già una coincidenza del genere dovrebbe portare qualunque giornalista onesto e coscienzioso a domandarsi come si sia mai potuta verificare. Nessuno invece lo ha mai fatto.
VIDEO PETER POWERS
(Articolo) LA PROVA DEL NOVEQuante probabilità ci sono che la polizia di Londra decida di fare una esercitazione antiterrorismo, immaginando degli attacchi con esplosivi piazzati proprio nelle stesse stazioni in cui gli attacchi sono avvenuti, nello stesso giorno e alla stessa identica ora? La risposta potrebbe essere questa: ci sono le stesse probabilità che c'erano, quattro anni fa, che la difesa aerea americana e la CIA decidessero di simulare un attacco a Torri e Pentagono, con aerei civili dirottati, proprio nel giorno e nell'ora in cui i veri attacchi sono avvenuti. (Continua)
Se poi si pensa che in Inghilterra era in corso il G8, e che nessun questore al mondo autorizzerebbe mai delle "esercitazioni" di qualunque tipo, in un momento in cui gli possono servire tutte le forze dell'ordine ...
E' solo un flash d'agenzia, ma per chi segue un pò più da vicino le faccende di Al-Queda, è stracolmo di significato.
L'agendina telefonica di Al-Zarqawi conteneva una lista di nomi iracheni particolarmente "pesanti", che per ora non sono stati resi noti. É stato solo fatto sapere che si trattava di "senior officials", cioè di gradi superiori, fra dipendenti ministeriali e membri dello stesso parlamento iracheno.
Naturalmente, il portavoce iracheno ha anche detto che "gli iracheni non possono andare mano nella mano con i terroristi ...
di Marco Cedolin
Il decreto Bersani, contenuto nella manovra bis che il governo si appresta a varare è il primo atto di una certa rilevanza messo in essere da questo esecutivo e si rivela quanto mai indicativo della linea di tendenza che il governo Prodi intende perseguire nell’ambito di materia economica.
Liberalizzare al fine di favorire la concorrenzialità è stata fin dall’inizio degli anni 90 la parola d’ordine attraverso la quale le forze politiche di ogni colore hanno tentato di scimmiottare il modello americano, ottenendo in verità pessimi risultati e peggiorando talvolta la situazione preesistente.
Il consumatore che avrebbe dovuto essere il soggetto deputato a fruire dei benefici di liberalizzazioni e concorrenza si trova infatti oggi in una situazione molto più complicata e sfavorevole di quanto non lo fosse 15 anni fa.
Anche in questo caso Bersani strizza l’occhio ai consumatori, attaccando gli interessi corporativi nel nome del libero mercato ...
Non tutto il mondo sta correndo ciecamente verso l'illusione globale. C'è anzi chi addirittura non ha nessun pudore nel tornare indietro di oltre un secolo, pur di adeguare le proprie leggi allo stato effettivo delle cose, invece di continuare a cercare di modificare lo stato delle cose tramite sterili leggi completamemnte avulse dalla realtà effettiva.
Lo stato è lo Zimbawe, e la legge che ha appena abolito, risalente ancora all'era coloniale, è quella che proibisce le pratiche magiche. Sin da allora, con la scusa di "proteggere gli individui da eventuali accuse di stregoneria", si era in realtà voluto soffocare una pratica di medicina tradizionale che durava fino dalle origini stesse di quei popoli.
Ma tradizioni popolari come quella sono di solito cosi profondamente radicate nella cultura locale, che non vengono certo abbandonate perchè una qualunque legge coloniale lo impone. Anzi, fioriscono all'ombra della stessa, e diventano un poderoso collante popolare …
di Giuseppe Sermonti
Introduzione di Stefano Serafini
Cari amici, da un paio di giorni mi bruciava sul desktop questo articolo di G. Sermonti, uscito finalmente, oggi 29 giugno, su Il Foglio. Il caporedattore, come quasi sempre fanno i capiredattore, ne ha storpiato il senso nel titolo imposto ("Caro Ratzinger, lei con Darwin è troppo tenero. Per Sermonti su evoluzionismo e biogenetica il pensiero della Chiesa si mostra incerto"), e lo ha accostato a un lungo lavoro di Giorgio Israel sulla dottrina della razza in Eric Voegelin.
L'importanza di questo scritto di Sermonti è invece tutt'altra che quella di una tiratina d'orecchi a Sua Santità, e risulta evidente a chi ne ha seguito il pensiero. Sostanzialmente egli afferma di aver finalmente compreso la profondità dei rapporti tra il magistero della Chiesa e la teoria di Darwin, che gli appaiono addirittura schierati sullo stesso fronte. "Per me è una presa di distanza da quella che credevo la mia prima alleata e che trovo dall'altra parte della trincea". Altro che tenerezza. Il darwinismo, nonostante il suo ateismo, è in fondo accettato nella casa del pensiero cristiano …
di Giorgio Mattiuzzo
Quando si dice covarsi una serpe in seno. La coalizione di centro sinistra, dopo aver portato in Parlamento le sensibilità politiche più disparate, sembrava aver trovato un punto di accordo riguardo al problema iracheno. Certo era un grosso problema, politico e di immagine. Adesso però la medesima questione si pone di nuovo con un'altra missione all'estero, quella in Afghanistan. Bisogna dire, a parziale discolpa della maggioranza, che in campagna elettorale non andava di moda parlare dell'Afghanistan. Nessuno ci aveva più pensato a quel teatro di azione. Pozzi petroliferi non ce ne sono e, a meno di navigare in internet tra siti di dubbio gusto, nessun pacifista responsabile aveva mai menzionato quella guerra, tantomeno aveva mai osato metterla in dubbio.
Ma si sa come è fatta questa gente: gli dai un dito e si prendono il braccio. Così persino in Parlamento. mirabile dictu, adesso si inizia a parlarne, e alcuni esponenti della maggioranza hanno dichiarato di volersi opporre al rifinanziamento, provocando un bello scossone alla stabilità del nuovo governo.
Il nuovo governo, si diceva. Il Ministro degli Esteri D'Alema in viaggio a Mosca ha parlato della tensione e dei problemi riguardo l'Afghanistan:
"E' in gioco la credibilità di una maggioranza politica
Sta partendo in queste ore una lunga "marcia su Roma", che porterà gli abitanti della Val Susa ad un confronto diretto con l'attuale governo su un problema - il cosiddetto TAV /noTAV - che per molti aspetti trascende quello soltanto "ferroviario" della nota vallata piemontese. Di cosa si tratti esattamente ce lo spiega in questo approfondito articolo (che diventerà poi una scheda permanente), il nostro amico e scrittore Marco Cedolin, che conosce il problema molto "da vicino", e che sul TAV ha anche pubblicato di recente un libro.
INCUBO TAV di Marco Cedolin
La storia che voglio raccontarvi parla di grandi capitali e di piccoli uomini, di treni che correranno vuoti a 300 km/h dentro a gallerie scavate nell’uranio, di società private costituite con il denaro pubblico, piramidi di Cheope fatte di smarino e grattacieli di fibre d’amianto, di cittadini che difendono i propri diritti additati come canaglie e di canaglie senza scrupoli …