Londra, un anno fa. Tre bombe esplodono in tre stazioni della metropolitana in cui sono in corso delle esercitazioni antiterrorismo proprio in quel momento. Già una coincidenza del genere dovrebbe portare qualunque giornalista onesto e coscienzioso a domandarsi come si sia mai potuta verificare. Nessuno invece lo ha mai fatto.
VIDEO PETER POWERS
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LA PROVA DEL NOVE
Quante probabilità ci sono che la polizia di Londra decida di fare una esercitazione antiterrorismo, immaginando degli attacchi con esplosivi piazzati proprio nelle stesse stazioni in cui gli attacchi sono avvenuti, nello stesso giorno e alla stessa identica ora? La risposta potrebbe essere questa: ci sono le stesse probabilità che c'erano, quattro anni fa, che la difesa aerea americana e la CIA decidessero di simulare un attacco a Torri e Pentagono, con aerei civili dirottati, proprio nel giorno e nell'ora in cui i veri attacchi sono avvenuti. (Continua)
Se poi si pensa che in Inghilterra era in corso il G8, e che nessun questore al mondo autorizzerebbe mai delle "esercitazioni" di qualunque tipo, in un momento in cui gli possono servire tutte le forze dell'ordine ... ... che ci sono a disposizione sul territorio, indagare per i giornalisti diventa un dovere. Nessuno invece lo ha fatto.
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E' SEMPRE LA FRETTA CHE LI TRADISCE
Ti chiami Tony Blair. Sei lì che ti profumi e ti stai facendo fare la manicure, per apparire in piena forma al G8 in casa tua, e ti avvisano al telefono che qualcuno ha fatto saltare autobus e vagoni della metropolitana nella tua adorata Londra. I tuoi concittadini sono stati massacrati, affumicati, dilaniati, feriti nel corpo e nell'orgoglio, e ora ci sono madri senza bambini, mariti senza mogli, e bambini senza più genitori per questo atto vile e insensato. Tu come reagisci? Dicendo "resteremo uniti, non riusciranno nel loro intento di uccidere la nostra libertà", oppure "brutti maiali, vi cercherò dovunque e non avrò pace finchè non vi ho fatto arrostire sulla graticola con le mie stesse mani?" (Continua)
Aggiungi ora che le testimonianze emerse nei giorni seguenti rivelarono come le bombe non fossero affatto negli "zainetti" degli studenti pakistani, ma fossero state piazzate direttamente sotto il pianale della carrozza del metro.
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LETTERA A UNO SCETTICO
Caro amico scettico, so che tu non credi alle cosiddette "teorie cospiratorie" che "girano in internet", riguardo agli attentati dell'11 Settembre, ed a quelli di Londra del 7 di Luglio. Ma non ti chiamerò "debunker", perchè ti considero in perfetta buona fede, e non uno dei tanti magdiallam che combattono le teorie cospiratorie ben sapendo che sono tutt'altro che infondate. Ti chiamerò semplicemente "scettico", perchè chiunque ha il diritto di essere tale, almeno fino a prova contraria. Appunto, fino a prova contraria. Vorrei infatti sottoporre alla tua attenzione un paio di semplici fatti, facilmente verificabili, …(Continua)
Sul tutto butta ora la notiza, fresca di qualche settimana fa, per cui "a tutt'oggi non esistono prove che sia stata Al-Queda" a fare quegli attentati, e confrontala con la sicurezza con cui furono individuati gli attentatori un anno fa.
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IDENTIFICATI GLI ATTENTATORI DELLE BOMBE LONDINESI
Bush e Blair continuano ad andare a braccetto, nel bene e nel male. Dopo la curiosa analogia delle esercitazioni-fotocopia, in corso proprio durante gli attentati sia di Londra che di Manhattan, tocca ora alle indagini rispecchiarsi fedelmente una nell'altra. La stessa fortuna che aveva arriso agli investigatori dell'11 Settembre, regalando loro la valigia di Mohamend Attà (che "perse la coincidenza" a Boston, e che conteneva addirittura il suo passaporto ed il suo testamento), ieri ha voluto aiutare gli inglesi, facendogli trovare i documenti personali di tutti e quattro i presunti "kamikaze", vicino al punto in cui erano avvenute le rispettive esplosioni. (Continua)
A questo punto viene da domandarsi perchè mai siamo tutti ancora qui a parlare di terrorismo. Ma la domanda, purtroppo, è solo retorica, poichè siamo tutti ben coscienti del poderoso lavaggio del cervello al quale è stata sottoposta l'intera nostra società, a partire dall'11 settembre in poi, in modo da essere condizionati, di fronte a qualunque evento come le bombe di Londra, a pensare immediatamete che il pericolo sia "là fuori", e non qui fra di noi.
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IL TEOREMA DEL TERRORE
New York, Madrid, Londra. 11 Settembre 2001, 11 Marzo 2004, 7 Luglio 2005. Per gli americani, 9/11, 3/11, 7/7. Numeri dalla pesante aria cabalistica, volendo. Ma non è qui - o almeno, non qui soltanto - che si nasconde la chiave di volta della nostra drammatica storia più recente. La chiave, paradossalmente, è nascosta dentro di noi. E' nascosta in ciascuno di noi, ed è per quello che non riusciamo a trovarla, mentre corriamo impazziti da una notizia all'altra, come galline con la testa tagliata, cercando di dare senso a quello che senso si rifiuta di averne.(Continua)
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NON ESISTE LA GUERRA AL TERRORISMO
Tutte le storie che vediamo nei telegiornali, sulla stampa e in internet sono come topini in uno stanzino abitato da un orso grizzly. Vediamo l'orso, lo sentiamo ansimare e grugnire mentre cerca di calpestarci, ma ognuno fa finta di niente, come se non ci fosse, nonostante si stia pappando tutte le provviste, e stia portando noi topolini alla fame. L'orso è il governo USA con la sua copertura, perpetrata tramite i media, sugli attentati dell'11 settembre. (Continua)
Massimo Mazzucco