di Gandolfo Dominici*
L’Italia è oggi insieme agli Emirati Arabi (monarchie assolute) il paese al mondo dove il cosiddetto “green pass” è esteso praticamente ad ogni attività ed è il primo stato in Europa per limitazioni dei diritti mediante “certificato verde”. A differenza degli Emirati Arabi però l’Italia è (o dovrebbe essere) una Repubblica Democratica fondata sul lavoro (art. 1 Cost.) sebbene oggi, di fatto, il diritto al lavoro venga subordinato ad un certificato di obbedienza alla politica sanitaria del governo. L’Italia fa anche parte dei 47 paesi membri del Consiglio d’Europa che, con la Risoluzione 2361/21, vieta espressamente - anche con il voto italiano - qualunque obbligo o pressione per la vaccinazione anche a livello di propaganda mediatica.
Nessuno sembra turbato dal fatto che la stampa – ed i media in genere – impunemente bombardino di insulti senza precedenti - “criminali no-vax” come ha titolato ad esempio Libero - chiunque non si conformi alla politica sanitaria del governo e della sua Cabina di Regia. Inoltre, detta Cabina di Regia, oltre a non essere un organismo previsto dal nostro Ordinamento, non può fare a meno di richiamare - per certi versi - il Comitato per la Salute Pubblica di giacobina memoria. Tutto ciò avviene senza alcun turbamento di quegli stessi campioni dei diritti umani che fino al 2019 giustamente tuonavano: “Mai la paura deve giustificare la cessione dei diritti!” e, che invece oggi, sono i più convinti paladini dell’obbedienza al governo.
Il candidato sindaco di Trieste del Movimento 3V, Ugo Rossi, è stato arrestato dai carabinieri per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale dopo i disordini registrati all’esterno di un ufficio postale. Ugo Rossi era sopraggiunto in sostegno di due utenti che si rifiutavano di indossare la mascherina. Secondo alcune fonti, si sarebbe rifiutato di mostrare i documenti. Queste sono le immagini dell’arresto violento. Alcuni giornalari hanno raccontato che avrebbe avuto un malore in caserma, dopo l’arresto.
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Mauro Rango riferisce sulla 3 giorni dell'International Covid Summit tenutosi a Roma il 12-14 settembre 2021.
Mario Giordano non ci fa, ci è proprio. Questa sera su Fuori dal Coro ha raddoppiato la posta.
Nella puntata appena andata in onda Giordano è tornato a piombo sull’argomento delle cure domiciliari, senza ambiguità e senza esitazioni.
Giordano ha dedicato un intero capitolo ai nuovi medicinali “efficaci contro il covid fino all’80%”, ed ha accusato l’AIFA di essere inerte di fronte alle segnalazioni di efficacia di questi medicinali.
Oggi ho ricevuto questa mail. Ci dà un’idea del clima che stiamo vivendo.
Gentile Signor Mazzucco,
Mi chiamo …., ho 38 anni e lavoro come assistente tecnico in una scuola superiore di Savona.
Ieri 12 Settembre 2021, a Savona si è tenuto il comizio dell'ex primo ministro Giuseppe Conte.
Premetto dicendo che sono una persona mite, non incline all'aggressività o alla discussione e tendenzialmente sono anche timido. Ero appena uscito dal farmi il mio tampone quasi quotidiano (per lavorare), alla modica somma di 15 euro (che sono costretto a sborsare un giorno si ed un no) quando mi trovo Conte in piazza. Non c'erano molte persone ma l'atmosfera appariva festosa, qualsiasi cosa dicesse l'ex/premier veniva accolta con applausi ed entusiasmo.
Inizia oggi a Roma il simposio internazionale di tre giorni (12-14 settembre) dedicato alle cure domiciliari, intitolato International Covid Summit 2021.
Medici da ogni parte del mondo si incontrano per testimoniare sulla validità dei vari protocolli di cura precoci che ciascuno di loro utilizza nel proprio paese.
Il programma prevede:
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Ieri sera Mario Giordano è tornato a fare giornalismo in televisione.
Nella puntata di apertura della nuova stagione di “Fuori dal coro”, Giordano ha affrontato tutti i temi tabù della questione covid. Ha criticato apertamente il clima di terrore che si è instaurato contro tutti coloro che non si allineano alla narrazione unificata. Ha denunciato, in proposito, gli insulti impronunciabili contro i no-vax da parte di Burioni, Lucarelli, Scanzi, Cazzola, ecc. Ha fatto parlare senza filtri Luc Montagnier, dimostrando che sia tutt'altro che un "rincoglionito" (come vorrebbero i suoi detrattori). Ha invitato in trasmissione il dott. Mangiagalli, promotore delle cure domiciliari. Ha dedicato un toccante capitolo alla vicenda di De Donno, mostrando la clip nella quale De Donno, in senato, denunciava come gli avessero platealmente scippato la sperimentazione del plasma (per farla finire nel nulla, come tutti sappiamo).
Leggi tutto: La genesi del "Draghistan": come la comunicazione crea un regime totalitario