A seguito della discussione sul Cristo storico, proponiamo un piccolo gioco in forma di doppio quiz.
1 – Dimostra, in modo incontrovertibile, che il personaggio conosciuto come Napoleone Bonaparte è realmente esistito.
2 – Dimostra, in modo incontrovertibile, che il personaggio conosciuto come Alfredo Pizzicagnoli, vissuto in Italia nel XIX secolo, non è mai esistito.
REGOLE:
A - Per “dimostrare” si intende, in termini logici, poter affermare oltre ogni ragionevole dubbio. In altre parole, un fatto si può definire “dimostrato” quando non si conosca nessuna alternativa plausibile a quanto affermato.
B - Attenzione: qui non si parla di “probabilità”, ma di “plausibilità”. E’ un pò il giochino che fa il debunker quando dice “nulla vieta che Hanjour, pur non avendo mai guidato un jet nella sua vita, abbia azzeccato tutte le manovre giuste per far compiere al Boeing esattamente quella traiettoria”. Tutti sappiamo che la cosa è altamente improbabile, ma rimane comunque una possibilità plausibile.
C - Sono esclusi i ragionamenti del tipo: “Di questo passo non possiano nemmeno affermare di esistere del tutto, …
Per “Cristo storico” si intende la intricata disputa fra teologi, esegeti, archeologi, studiosi laici e credenti, che dura ormai da oltre un secolo, sulla effettiva esistenza del personaggio di Gesù Cristo.
In altre parole, molti nel corso del tempo si sono domandati, e continuano a domandarsi, “ma Gesù è esistito davvero, o è soltanto una bella fantasia”?
Diciamo subito che non vi sono prove assolute nè in un senso nè nell’altro. Vi è però una sufficiente quantità di riscontri documentali - fra cui primeggiano ovviamente i Vangeli - per affermare almeno che un certo predicatore di nome “Joshua” abbia calcato il suolo della Palestina in quel periodo storico. Il vero problema, casomai, è stabilire quali episodi a lui attribuiti siano veri e quali eventualmente no.
Nel cercare di ricomporre questo complicato puzzle, infatti, subentrano continuamente possibilità di una lettura allegorica, che spesso “sdoppiano” il personaggio di Gesù in una versione prettamente umana, ed un suo possibile duplicato “simbolico”, con valenze anche divine.
In altre parole, il Gesù che predicava alle genti nelle piazze è lo stesso Gesù che faceva i miracoli e camminava sull’acqua? O forse quello “miracoloso” è uno strato aggiuntivo, sovrapposto alla figura del normale predicatore per aumentarne la credibilità presso i suoi contemporanei? Oppure ancora, i “miracoli” erano veri miracoli - nel senso che trasgredivano le leggi della natura - o erano solo rappresentazioni metaforiche di banali eventi quotidiani? (Ad esempio, nella comunità degli Esseni il sacerdote che praticava i battesimi raggiungeva il centro della pozza d’acqua camminando su una sottile plancia di legno, e visto da lontano sembrava che camminasse sull’acqua. Era infatti definito, all’interno della comunità, “colui che cammina sull’acqua”. Se Cristo fosse stato – come molti sostengono – un sacerdote esseno, faceva dei veri miracoli, o era semplicemente uno a cui non piaceva bagnarsi i piedi?)
Ma il vero problema, che rende difficile una qualunque ricostruzione storica, sta nel fatto che la stessa fonte dei Vangeli sia “inaffidabile” per sua natura. Contrariamente a quanto molti credono, infatti, i Vangeli “degli apostoli” non furono scritti direttamente da Marco, Matteo Luca e Giovanni, ....
di Marco Cedolin
I giornali e le TV stanno da qualche settimana presentando quella che viene definita la “crisi finanziaria” della Grecia, in maniera estremamente didascalica, per molti versi simile ad un fumetto per bambini, alternando alle didascalie dotte disquisizioni e complesse calcolazioni esperite dai guru istituzionali della finanza che discettano ostentando un vernacolo per iniziati incomprensibile ai più.
Le didascalie hanno lo scopo di orientare il pensiero degli italiani, proponendo una lettura della questione tanto semplice quanto rassicurante. Le dotte disquisizioni sono indispensabili per dimostrare che questa è la lettura giusta, in quanto suffragata dal pensiero di chi conosce e domina una materia per “cervelli fini” con la quale le persone “normali” non possono certo nutrire la presunzione di confrontarsi.
La Grecia viene così dipinta nell’immaginario collettivo come un paese vittima di una grave crisi finanziaria, ...
Nel 1987 volevo provare a fare un film sulla nascente “Europa unita” – grande argomento di quel periodo - la cui unità in realtà io vedevo allontanarsi di giorno in giorno, invece che realizzarsi.
Avevo ambientato la vicenda nel castello di un ricco produttore di champagne, dove sarebbero convenuti diversi personaggi importanti di tutta Europa, per una festa di matrimonio che era destinata a trasformarsi in tragedia collettiva. Il deus ex-machina era rappresentato dagli artisti di un piccolo circo itinerante, capitato per caso nelle vicinanze del castello, che avrebbero portato lo scompiglio nella “serena armonia” fra i potenti d’Europa. La metafora era forse fin troppo trasparente, ma allora io ero convinto di avere per le mani un’idea degna del migliore Buñuel (avevo in mente un incrocio fra “L’angelo sterminatore” e “Il fascino discreto della borghesia”).
Per scriverla cercavo uno sceneggiatore adatto, ”particolare”, che potesse darmi quella cifra da grand-guignol, che a me mancava, con cui volevo caratterizzare il film.
Un giorno mi giunse per posta il manoscritto di un libro, ...
Si parla spesso in rete di un particolare gioco di carte, chiamato “Illuminati Card Game”, che appartiene ad una vasta serie di giochi basati sulle diverse teorie che riguardano gli Illuminati, i poteri occulti e il cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale. (*)
Ciò che rende questo gioco interessante è la presenza di molte carte che descrivono con anticipo (“Illuminati Card Game” è del 1994) eventi di portata mondiale che sono poi realmente accaduti.
Fra questi spiccano soprattutto la distruzione del Pentagono e delle Torri Gemelle, la cui rappresentazione grafica sembra addirittura ricalcata da una fotografia del fatto reale, avvenuto nel 2001.
Altre sorprendenti “coincidenze“ sono, ad esempio, la pandemia con tanto di “quarantena", la “manipolazione dei mercati finanziari”, oppure “l’esplosione del vulcano”, che ci ricordano da vicino eventi accaduti di recente.
Ci sono poi immagini più generiche, come la “riduzione della popolazione“, …
Nel suo discorso di celebrazione del 25 aprile, il presidente Napolitano ha detto che: “Il 25 aprile è non solo la festa della liberazione, è la festa della riunificazione dell’Italia. Dopo essere stata tagliata per 20 mesi in due, l’Italia si riunifica, nella libertà e nell’indipendenza. Se ciò non fosse accaduto, la nostra nazione sarebbe scomparsa dalla scena della storia, e se oggi siamo un paese democratico profondamente trasformato, fra i più avanzati in quell’Europa integrata che abbiamo concorso a fondare, è perché superammo i traumi del fascismo e delle guerra, recuperando libertà e indipendenza, ritrovando la nostra unità”.
Diciamo che non c’è un solo concetto, fra quelli espressi da Napolitano, che non possa essere legittimamente contestato.
Prima di tutto è l’idea stessa di “liberazione” che andrebbe ridiscussa alla radice, ...
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