Continua imperterrito nella sua carriera di saltimbanco della bugia l'uomo che qualche anno fa si presentò in rete come "cacciatore di bufale", e che invece si è rivelato essere lui stesso la più grande bufala mai esistita nel mondo dell'informazione.
Prima di parlare dell'episodio che ci interessa, facciamo un breve ripasso delle fallacie logiche più importanti, in modo che il lettore possa divertirsi nel cercare di individuare quante sia riuscito ad infilarne in un solo articolo il nostro fenomeno da baraccone.
Attacco Ad Personam: Non riuscendo a controbattere alle sue argomentazioni, si cerca di gettare discredito personale sull'avversario. "Non date retta a quel cretino, è uno che picchia sua madre dal mattino alla sera". Una variante dell'attacco ad personam è l'attacco "Ad Fontem" (la definizione è mia, in realtà non esiste): Non riuscendo a controbattere alle argomentazioni, si cerca di sminuire la credibilità della fonte su cui sono state pubblicate. "La notizia è uscita su un giornaletto di provincia che nessuno ha mai sentito nominare, figuriamoci quanto può valere". (In realtà, caro amico, anche se la notizia fosse stata pubblicata su un rotolo di carta igienica, tu devi comunque dimostrare di saperla smontare. Poi casomai te la prendi con la carta igienica).
Uomo di Paglia: Si cerca una argomentazione apparentemente debole, fatta in passato dall'avversario, e si attacca quella argomentazione con il sottinteso che tutte le sue argomentazioni siano senza valore. E quando non si riesce a trovare una argomentazione abbastanza debole da attaccare, piuttosto che rinunciare la si inventa di sana pianta. "State attenti a quello che vi racconta Mazzucco, quest'uomo sostiene addirittura che la terra sia cava al suo interno". Poi vai a cercare, e scopri che il buon Mazzucco quella affermazione non l'ha nemmeno mai fatta.
Fallacia Ad Autoritatem: Si citano "esperti" più o meno identificati,...
di Marco Cedolin
E' di questo pomeriggio la notizia dell'ennesimo incidente in una delle vetuste centrali nucleari francesi. In questo caso si tratta dell'impianto di Fessenheim in Alsazia, a pochi passi dal confine con la Germania, il reattore in assoluto più vecchio (fu inaugurato nel 1977) fra i 58 del paese che il presidente Hollande aveva inserito fra gli argomenti della propria campagna elettorale, promettendone la chiusura entro il 2017, sempre che la centrale riesca ad arrivare integra fino a quella data.
Come sempre accade qualora si tratti di disastri nucleari le notizie sono poche e frammentarie e dopo che in un primo tempo i giornali avevano parlato di un incidente serio, con morti e feriti, citando come fonte i vigili del fuoco dell'Alto Reno, l'accaduto è stato prontamente ridimensionato non appena la fonte è diventata Edf (che controlla l'impianto) ed ha riferito di una semplice fuga di vapore di acqua ossigenata, prodotta dopo che in un serbatoio era stato iniettato perossido che ha reagito con l'acqua. Fuga che non avrebbe provocato gravi conseguenze, tranni lievi bruciature alle mani di due operai....
La montagna di fesserie raccontate da Barak Obama e Hillary Clinton sull'esecuzione di Osama Bin Laden rivelate in un libro scritto da uno dei membri del Team Navy Seals che l'hanno assassinato.
di Piero Cammerinesi
Non bastava Julian Assange con la sua malridotta ma pur sempre attiva Wikileaks a provocare ai governanti americani - che lo aspettano al varco non appena mette il naso fuori dall'ambasciata londinese dell'Ecuador - qualche feroce mal di testa.
Ora ci si è messo anche un ex-membro dell'eroico team del Navy Seals - quelli che hanno liberato l'amministrazione Obama dal suo peggiore nemico, Osama Bin Laden - a spifferare delle verità scomode per il Pentagono.
Arriverà infatti l'11 settembre - guarda tu le coincidenze - sugli scaffali delle librerie USA, "No easy day: the firsthand account of the mission that killed Osama Bin Laden" (Un giorno non facile: testimonianza di prima mano della missione che ha ucciso Osama Bin Laden).
Si tratta proprio – avete capito bene - del racconto del controverso blitz contro Osama Bin Laden ad Abbottabad, in Pakistan, scritto da un ex Navy Seal che, dietro lo pseudonimo di Mark Owen, avrebbe dovuto restare anonimo - ma si sa, mantenere l'anonimato non sempre è facile...o conveniente – ma che è stato presto individuato in Matt Bissonnette, trentaseienne dell'Alaska. [...]
di Marco Cedolin
Ricordo ancora molto bene il febbraio del 2007, quando il movimento nato per contrastare la nuova base militare Dal Molin di Vicenza, chiamò a raccolta "il popolo" da tutta Italia, per sostenere la lotta attraverso una grande manifestazione nazionale. Nonostante fosse stata preceduta da una settimana ad alta tensione, il 18 febbraio la manifestazione fu oceanica e solamente dalla Val di Susa riuscimmo ad organizzare oltre 50 pullmann che insieme alle auto portarono a Vicenza migliaia di Valsusini. Bandiere colorate, folla sterminata e politicamente trasversale, striscioni e slogan, in un clima assolutamente pacifico.
Tornai a Vicenza nel corso dell'estate, nell'ambito di una delegazione del movimento NO TAV che era stata invitata a presenziare ad un coordinamento nazionale volto a discutere le strategie da adottare sul campo nel momento in cui fossero arrivate le ruspe. Atmosfera serena, tanta voglia di fare e altrettanto interesse di "apprendere" dalle parole di chi aveva già sperimentato sulla propria pelle situazioni di quel genere.....
Leggi tutto: Il buffone sbufalato (per la milionesima volta)