No, non è il centravanti del Cairo Football Club. E' un pericoloso... chiedo scusa, pericolosissimo terrorista (che sia arabo va da sè) che figura fra gli ideatori degli attentati di Madrid. Sarebbe cioè il 37esimo uomo circa che ha contribuito a quel complicatissimo piano che vide tre persone salire su un treno, dimenticarsi lo zainetto, e scendere alla penultima fermata facendo il gesto dell’ombrello.
Oppure: qualcuno a casa nostra si deve esser accorto che la bufalazza dei giocatori di golf rimpatr... chiedo scusa, degli ostaggi liberati, non è passata, e visto che l’Italia se la stava facendo addosso dal ridere, bisognava a tutti costi trovare qualcosa con cui coprire questa storica fregn... chiedo ancora scusa, le ultime notizie di cronaca.
Ma quando si fanno le cose troppo in fretta, succede per esempio che a Fini scoppia un petardo di quelli che teneva in tasca per la festa di suo cugino, o che a Milano ti catturano nientepopodimeno che....
08.06.04 - I veri eroi di questi ultimi tempi sono i giornalisti e i
reporter indipendenti di tutto il mondo. Indipendenti non nel senso che
lavorano in proprio, ma nel senso che fanno il lavoro che devono fare,
che hanno scelto di fare, e che nonostante i rischi enormi continuano a
fare, indipendentemente da tutte le pressioni esterne che vorrebbero
altrimenti.
Simon Cumbers, reporter-cameraman della BBC, era uno di questi, ed
è quasi certamente morto per questo. Il suo nome va infatti ad
aggiungersi ad una lista già particolarmentre lunga - troppo
lunga - di colleghi come lui che sono morti in questo ultimo anno,
quasi tutti in Iraq. Chi “caduto accidentalmente dall’ultimo piano di
un albergo”, chi “finito in un burrone mentre guidava di notte”, chi
“colpito per sbaglio dal fuoco amico”, tutta gente che fino a ieri era
in grado di sopravvivere per un mese nella foresta tropicale, oppure
arrampicarsi da solo sulla cima dell’Everest, e che di colpo si
dimentica di guardare a destra e a sinistra prima di attraversare la
strada davanti al bar sotto casa.
Per Cumbers, comunque, è stata scelta una soluzione ancora
più comoda e sicura. Visto che tanto adesso “in Arabia Saudita
c’è Al-Queda”, perchè stare lì ad inventarsi ...
ARAFAT PEGGIO DI SHARON? Parla una famiglia di Gaza
di Massimo Mazzucco
07.06.04 - E’ facile, oggi, “tenere” per i palestinesi. Fin troppo
facile. Specialmente dopo la recente demolizione da parte dei bulldozer
israeliani di almeno 2000 abitazioni a Rafah – di certo non tutte
“rifugio di terroristi” - è quasi un pleonasma farlo.
Ma ad ascoltare con un pò più di attenzione quello che
hanno da dire proprio le famiglie dei senza-tetto di questa ultima
ondata di devastazione, almeno un piccolo dubbio trova modo di
insinuarsi fra le pieghe del nostro “sdegno” ormai totalitario.
Vediamo dove vive, e sentiamo cosa racconta una donna di Rafah, la cui famiglia è composta da dieci persone.
REAGAN SE N'E' ANDATO, MA IL BRUTTO SEGRETO DELLA SUA ELEZIONE RIMANE
Ed è oggi più significativo che mai
di Massimo Mazzucco
05.06.04 - Ronald Reagan, da un punto di vista “civile”, era già
morto una decina di anni fa. Più o meno da quando, vittima
dell’Alzheimer, era passato in quella zona d’ombra sempre più
fitta, dove l’assenza di memoria appiattisce il tempo e ti impedisce di
relazionarti in qualunque modo con l’esterno. Oggi si è spento
anche il suo corpo, rendendolo comunque, per chi ama i primati, il
presidente più longevo di tutta la storia americana (93 anni).
Aveva già detenuto, in vita, il record del presidente eletto
più anziano di tutti (a 63 anni), mentre Kennedy rimane sia il
presidente più giovane mai eletto (42 anni), che quello morto
più giovane di tutti (45). Quasi come dire che l’America ama
“preservare” i conservatori (che preservano il passato), mentre ...
04.06.05 - Mentre gli occhi del mondo sono tutti puntati sulle
vicende legate all’Iraq, non molto distante da quei luoghi si svolge
un’altra tragedia, coperta invece dal silenzio che tocca a tutti quei
popoli che non vivono su una terra ricca di petrolio.
E’ il caso degli agricoltori indiani, che sono vittime di una
siccità che ha colpito l’intero sub-continente (fino al Pakistan
orientale), e che ha ormai battuto da tempo tutti i record conosciuti.
Sono 8 anni consecutivi che non si registra in tutta la zona una sola
pioggia decente, e ci sono oggi circa 80 milioni di persone che
soffrono quotidianamente la sete. Il 90 per cento del bestiame è
morto. Dicono in Pakistan: “Quando un cammello muore di sete, vuol dire
che siamo davvero alla fine.” In particolare nelle regioni
sud-occidentali del Gujarat e del Rajasthan, e in quella
sud-orientale dell’Ambar Pradesh, la disperazione dev’essere tale che
sono più di cento ormai gli agricoltori che si sono suicidati
negli ultimi mesi. Sì, suicidati. Chi ingoiando pesticida, chi
appendendosi ad un ramo, chi in altri mille modi di fortuna, ma tutti ...
THE LONG GOODBYE - Si dimette George Tenet, capo della CIA
03.06.04 - Qualcuno doveva saltare. Il balletto delle
responsabilità andava avanti ormai da troppo tempo, senza che
nessuno inciampasse goffamente nelle stringhe dell’altro. Bush che
accusava Tenet di avergli passato dei falsi documenti che lo avrebbero
indotto ad andare in guerra; Tenet che rispondeva che si assumeva tutte
le responsablità del caso “per quelle sedici parole di troppo
inserite nel discorso alla nazione”; Bush che subito lo
perdonava mettendoci una pietra sopra, come se gli avesse rubato al
massimo la sua fionda preferita; Rumsfeld che si scusava col mondo
intero per le torture, se ne accollava tutte le responsabilità,
e poi tornava al lavoro come se fosse solo sceso un attimo a fare
pipì; Bush che si accollava tutte le responsabilità delle
proprie scelte di governo, ma poi si dimenticava di licenzarlo....
In una situazione di guerra sfacciatamente simile a quella del fronte
italiano di fine conflitto mondiale, George W. Bush - fra i prudenti
distinguo degli aspiranti italioti di destra e di sinistra al
proconsolato - viene a rammentarci chi è il padrone.
E allora io ricordo il 4 giugno di sessant'anni fa, quando alle porte
di Roma, a Castel di Decima in località Malpasso (Villa Vaselli)
cadeva insieme ad alcuni compagni della fanteria anticarro il maggiore
paracadutista Mario Rizzatti. Armato di panzerfaust (un'arma efficace se la si usa a trenta metri dal bersaglio) ...
Leggi tutto: ABBIAMO PRESO “MOHAMMED L’EGIZIANO"!