Mi chiamo Marika Adianto, ho 45 anni, sono mamma di una bambina di 10 anni e sono un’insegnante di scuola primaria a Genova. Scrivo dopo lunghe riflessioni e gran frustrazione con la necessità di dare voce alla mia categoria o ad una parte della mia categoria (non ho la presunzione di rappresentare tutti gli insegnanti), ma soprattutto ai bambini.
Vorrei sottoporre a chi legge una serie di riflessioni che sento la necessità assoluta di condividere.
Anche in questa occasione, a mio avviso, alla scuola non è stata prestata la dovuta attenzione da parte delle istituzioni. Si è scelto di chiuderla, sono stati stanziati alcuni milioni di euro per la DAD [didattica a distanza], ma non c’ è stata una riflessione, non c’è stato un pensiero-guida volto ad una ripartenza a settembre in una condizione di benessere. Il benessere delle bambine e dei bambini e di chi si occupa di loro.
L’occasione ghiotta che ci ha offerto questa situazione è la possibilità di ripensare e rivalutare il nostro micromondo della scuola.
Paolo Barnard intervista David R. Walt della Harvard University Medical School, docente di Patologia medica, di Neuroscienze, Hanjorg Wyss Professor di Ingegneria Molecolare, e Genetista inventore dei rivoluzionari Microwell Arrays
Anestesista e rianimatore al papa Giovanni di Bergamo, Manera racconta quello che è successo nei primi giorni del contagio.Denuncia il fallimento della medicina del territorio. Spiega come funzionano eparina e idroclorochina per i malati di covid.Racconta che stanno chiudento i primi reparti di Terapia Intensiva (perchè non più necessari), e suggerisce come si possa iniziare ad allentare il lockdown dei cittadini.
Perfavore, continuate qui la discussione principale sul CV.
(Chiedo scusa, in questo momento non ho tempo di scrivere nuovi articoli).
Perfavore continuate qui la discussione generica sul Covid.
(Chiedo scusa, ma in questi giorni non ho tempo di scrivere nuovi articoli, nè di cercarne di validi da pubblicare).
La discussione sul coronavirus continua qui. Grazie.
di Massimo Mazzucco
Visto che nessuno fra coloro che mi criticano è stato in grado di definire con chiarezza la sua posizione, chiarisco io la mia.
1 – Indipendentemente da cosa l’abbia causato (rilascio intenzionale o evento naturale) il coronavirus esiste, e ha raggiunto ormai molti paesi del mondo.
2 - Si tratta di un virus relativamente poco pericoloso, ma altamente contagioso. Si diffonde rapidanente.
3 - Le persone sane, con un forte sistema immunitario, hanno poco da temere. Chi invece è di salute cagionevole, ha patologie pregresse o è avanti con l’età rischia molto.
Intervista di Marcello Pamio a Stefano Montanari per Radio Gamma 5.
di Stefano Re
Nel corso degli ultimi decenni qualcuno si è dato molto da fare per convincere intere popolazioni che la nostra specie viva sotto minaccia di estinzione da parte di morbi letali. Curiosamente, questo ruolo è stato attribuito dapprima a morbi esotici e sconosciuti, come la peste suina, l’aviaria o l’ebola. Epidemie coperte da una ampia campagna di stampa e da lucrose campagne di vaccinazione, in seguito dimostratesi false emergenze provocate a tavolino da scienziati pagati dalle case farmaceutiche.[1] Evidentemente il modello “malattia esotica” non ha avuto l’impatto sociale desiderato, così si è passati a demonizzare malattie comuni ed endemiche, come il morbillo e la pertosse o persino tirare fuori dal cappello malattie ormai praticamente scomparse come la difterite. Finché non è arrivato qualcosa di adeguato a spargere il terrore: il COVID-19 della famiglia dei Coronavirus.
Estremamente infettivo, ma meno letale della comune influenza. E difatti, per chi non lo sapesse, non è una influenza: è un comune raffreddore. Non lo dico io, lo dicono i testi scientifici: la patologia provocata dalla famiglia dei Coronavirus è precisamente il “comune raffreddore”.[1b] Certo, come ogni comune raffreddore può evolvere in polmonite, e forse questo ceppo lo fa con maggiore insistenza del solito. Però minaccia seriamente la salute degli ultraottantenni già affetti da gravi patologie, in linea con ogni altro raffreddore stagionale.
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