Quando finisce il Covid? Per Science, in campo scientifico una delle riviste più prestigiose a livello mondiale, dipende dalle nostre capacità di far diventare il virus endemico e non così virulento come lo è ora.
La rivista americana ha di recente pubblicato uno studio che rivoluziona le nostre conoscenze sull’evoluzione del coronavirus Sars-Cov-2. Due scienziati, Jennie S. Lavine del Dipartimento di Biologia della Emory University, Atlanta (Usa) e Ottar N. Bjornstad del Dipartimento di Biologia e del Centro Dinamica delle malattie infettive dell’Università dello Stato della Pennsylvania, hanno sviluppato uno studio basandosi sull'evoluzione degli altri coronavirus. I due sostengono che il Sars-Cov-2 è diventato così diffuso da esserci poche possibilità di eliminazione diretta. Gli esseri umani però convivono con tanti altri coronavirus endemici che causano più reinfezioni, ma generano un'immunità diffusa sufficiente a proteggere gli adulti da gravi malattie, avendone indebolito l’aggressività.
BOLZANO. Dopo le polemiche, ecco la denuncia. Il video che vede protagonisti medici di medicina generale e farmacisti, soprattutto altoatesini, i quali insinuano dubbi sull'efficacia dei viaccini anti Covid e sui possibili effetti collaterali, oltre a fare il giro del web e a provocare l'indignazione di tanti colleghi, ha portato ad una decisa presa di posizione da parte della stessa Asl.
Si tratta di un video bilingue, in italiano e tedesco, in cui la parola «vaccini», nei sottotitoli, appare sempre tra virgolette. I professionisti protagonisti delle riprese mettono in guardia sulla sicurezza di una vaccinazione di massa a seguito di pochi mesi di ricerca e propongono percorsi di cura alternativi. L'Azienda sanitaria altoatesina, dal canto suo, ha presentato una denucia per procurato allarme. Starà ora alla procura di Bolzano stabilire l'ipotesi di reato.
Il quotidiano El Clarìn di Buenos Aires ha denunciato un tentativo di ricatto da parte della farmaceutica Pfizer contro lo stato argentino, e contro altri stati sudamericani come Brasile e Perù.
In cambio della fornitura di vaccini, la Pfizer avrebbe preteso dall’Argentina e dal Brasile la disponibilità di beni sovrani nazionali (come edifici di ambasciata o basi militari), come garanzia contro il costo di eventuali richieste di danni derivanti dalla distribuzione del loro vaccino.
Secondo l’inchiesta condotta dal Bureau of Investigative Journalism (una associazione indipendente di giornalisti internazionali), la Pfizer non cercava soltanto l’immunità da eventuali effetti collaterali del vaccino, ma anche l’immunità per danni causati da una loro generica negligenza, truffa o intento doloso (“negligence, fraud or malice”).
Il Dott. Thomas Hardtmuth è stato chirurgo all'ospedale di Heidenheim per molti anni. Dal 2015, si dedica interamente allo studio dei microrganismi. Parlare con lui apre una nuova prospettiva sui virus, spesso vituperati solo come agenti patogeni.
Come arriva un chirurgo ad occuparsi così intensamente di microrganismi e soprattutto di virus?
THOMAS HARDTMUTH: La scintilla iniziale è stata il disastro della Deepwater Horizon nel 2010. L'omonima piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico è bruciata e affondata. Il petrolio greggio si è riversato in mare per tre mesi, per un totale di 800 milioni di litri. Nel corso dei rapporti avevo letto che l'olio veniva scomposto da batteri chiamati Alcanivorax borkumensis. Sono stati scoperti vicino a Borkum, da cui il nome. Difficilmente si presentano in acqua di mare pulita, ma non appena il petrolio greggio vi si diffonde, improvvisamente costituiscono il 90% della popolazione batterica dell'acqua, dopo di che scompaiono di nuovo. Si potrebbe definire i microrganismi come una specie di sistema immunitario degli oceani o della biosfera. Il loro compito è quello di riportare tutto ai cicli naturali. Questo è quello che ha fatto la Alcanivorax nel Golfo del Messico. Non si considera il fatto che questi cicli materiali funzionano così meravigliosamente. Di questo non si leggeva quasi nulla nel caso di quella catastrofe petrolifera, ma solo storie dell'orrore. Per me, questo è stato il motivo per guardare più da vicino i microrganismi come esseri benefici nel mondo. La composizione dei germi negli oceani, nei fiumi, nei laghi e nel suolo - è come un'orchestra che suona insieme in modo magistrale.
Di Gilad Atzmon
Il più grande organo di informazione israeliano, Ynet, ha riferito poche ore fa che nel paese che si è fatto volontariamente campo di sperimentazione della Pfizer "il 75,4% di quelli diagnosticati ieri aveva meno di 39 anni. Solo il 5,5% aveva più di 60 anni. Il numero di pazienti in condizioni critiche è sceso a 858 - il minimo dal 4 gennaio. Tuttavia, questo numero è più del doppio che a metà dicembre, subito prima che Israele iniziasse il suo esperimento "pionieristico" di vaccinazione di massa. Ynet riferisce oggi che “In Israele il 59,9% dei pazienti critici ha più di 60 anni. Il 18,2% ha un'età compresa tra 50 e 59 anni. Inoltre, il 10,8% ha un'età compresa tra 40 e 49 anni e il 7,5% è nella sua trentina. Ad oggi, più di un terzo dei pazienti critici ha un'età compresa tra i 30 ei 59 anni".
Pubblichiamo questo articolo proprio nel momento in cui, su LA7, il dott. Galli sta dicendo a Purgatori che "fra un paio di settimane rischiamo di avere 1000 morti al giorno a causa della variante inglese".
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"In merito ad alcune notizie apparse sulla stampa riguardanti 'reparti pieni di varianti' riferite al reparto di degenza di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco, l'ASST Fatebenefratelli Sacco precisa che tali affermazioni al momento attuale non rappresentano la reale situazione epidemiologica all'interno del presidio". Lo si legge in una nota della stessa Asst in riferimento all'allarme lanciato ieri dal direttore delle Malattie infettive del Sacco di Milano, Massimo Galli, che aveva parlato di "reparti pieni di varianti".
Alti livelli di metalli pesanti tossici trovati in alcuni alimenti per bambini, anche in alcune linee biologiche. Il rapporto degli Stati Uniti
Il cibo per bambini dovrebbe essere il più sano, il più controllato ma purtroppo non sempre è così. Una nuova indagine condotta da una sottocommissione della Casa Bianca ha scoperto che molti alimenti per l’infanzia contengono metalli pesanti e altre sostanze pericolose. E i produttori ne sono consapevoli.
Sono notizie inquietanti quelle che arrivano dagli Usa dove una recente inchiesta ha scoperto che i migliori alimenti per bambini sono contaminati da livelli pericolosi di arsenico inorganico, piombo, cadmio e mercurio. Ma c’è di più: l’autoregolamentazione del settore non riesce a proteggere i consumatori poiché i produttori stabiliscono i propri standard interni, pericolosamente elevati, per i metalli pesanti tossici.
Brandy Vaughan, un tempo dipendente Merck, è uscita dall'azienda come whistleblower per denunciare le porcherie che vengono fatte in ambito vaccinale.
Ha quindi fondato l'associazione antivax "Learn the Risk", molto attiva per mettere in guardia le persone sui rischi associati alle vaccinazioni che ha avuto una grandissima influenza sul pubblico.
A fine 2019 sono cominciate le intimidazioni, per cui ha deciso di cominciare a pubblicare dei video in cui spiega cosa le è successo, ed a scrivere post come questo dove spiega che siccome ci sono state molte morte inspiegabili in tempi recenti (tra gli attivisti antivax, ndr), sarebbe stato meglio mettere in chiaro che non abbia mai avuto nessuna intenzione di suicidarsi, non abbia mai fatto uso di antidepressivi ed altri medicinali, che la sua salute fosse perfetta (provata da una batteria di esami fatti per stipulare un'assicurazione sulla vita), e che se le fosse successo qualcosa di tragico sarebbe stato da considerarsi foul play (un omicidio).
L’associazione ICAN (Informed Consent Action Network) di Del Bigtree (il produttore di Vaxxed, e attivista per la sicurezza dei vaccini) ha ottenuto una piccola ma significativa vittoria contro il CDC.
Fino a poco tempo fa infatti sul sito del CDC compariva la scritta “I vaccini non causano l’autismo”. Oggi questa scritta non c’è più.
La battaglia di Del Bigtree è iniziata nel 2017, quando la ICAN ha presentato al CDC una richiesta FOIA, nella quale si chiedeva di mostrare “tutta la documentazione e gli studi scientifici che supportano l’affermazione che i vaccini non causano l’autismo”.
Il CDC ha risposto mandando una lista di ricerche scientifiche, che riguardavano però solo alcuni dei vaccini, ma non tutti.
di Antonio Amorosi
La credibilità delle autorità coinvolte e dei virologi o sedicenti tali fa un altro passo verso il fondo.
Secondo il British Medical Journal l'efficacia reale dei vaccini in circolazione non sarebbe intorno al 95% ma tra il 19% e il 29%. Una delle voci più influenti a livello mondiale per il New York Times, il professor Peter Doshi, associato presso l’Università of Maryland e che si occupa di ricerca sui servizi sanitari farmaceutici, sgancia il missile terra aria. Entrato in possesso dei dati pubblicati da Pfizer e Moderna, Doshi ha notato delle discrepanze che cambiano notevolmente il quadro raccontato finora e anche le dinamiche messe in moto da tutta comunità scientifica mondiale.
“Cinque settimane fa”, scrive Doshi sul British Medical Journal Opinion (e noi lo avevamo raccontato qui), “ho sollevato domande sui risultati delle sperimentazioni sui vaccini Covid-19 di Pfizer e Moderna. Tutto ciò che era di dominio pubblico erano i protocolli di studio e alcuni comunicati stampa”. Oggi, due riviste pubblicano 400 pagine di dati presentati dalla e per la Food and Drug Administration prima dell'autorizzazione di emergenza data dall'agenzia ai vaccini mRNA di ogni azienda. Doshi sintetizza: “Mentre alcuni dei dettagli aggiuntivi sono rassicuranti, altri no”.
In 5 minuti Luc Montagnier sintetizza quelli che sono i maggiori problemi che ruotano oggi attorno al vaccino anti-covid.
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