La macchina schiacciasassi delle vaccinazioni non si ferma davanti a nulla. Dopo aver convinto la popolazione di mezzo mondo che “l’unica via di uscita dall’incubo del virus sarà il vaccino”, Pfizer e Moderna stanno già cominciando le sperimentazioni sui bambini di sei mesi.
Oltre 5000 bambini verranno utilizzati in questo studio, che naturalmente la Pfizer promuove come “una splendida opportunità aggiuntiva, per proteggere tutti quelli che li circondano, genitori nonni e bisnonni”.
"Siamo orgogliosi di annunciare – hanno detto i dirigenti Pfizer – questa indispensabile ricerca per i bambini e per le famiglie che attendono con ansia la possibilità di vaccinarsi”.
Ovvero, prima si crea la necessità della gente, e poi le si offre la soluzione.
Ora che è tramontata, almeno momentaneamente, l’ipotesi di imporre la vaccinazione obbligatoria per il covid a tutti cittadini, si profila all’orizzonte una nuova battaglia, che sarà quella sul cosiddetto “pass vaccinale”. Si potrà o meno limitare l’accesso del cittadino a locali e servizi in base al suo status vaccinale? Riportiamo di seguito l’opinione di Ginevra Cerrina Feroni, vice Presidente del Garante per la protezione dei dati personali.
"Pass vaccinali illegittimi senza una legge ad hoc"
Intervento di Ginevra Cerrina Feroni, vice Presidente del Garante per la protezione dei dati personali
L'avvio della campagna vaccinale è un fatto importantissimo e, ci auguriamo, risolutivo. I nodi giuridici che si stanno ponendo sono, tuttavia, estremamente delicati. Andiamo per punti.
Il Dott. Franco Trinca ha preparato una denuncia nella quale si chiede alla magistratura di accertare "se vi sia stata una gestione dolosa della pandemia". Chiunque può scaricarla, firmarla e depositarla presso la procura della propria città.
Gilad Atzmon – The Unz Review – 21 aprile 2021
Il Comitato Popolare Israeliano (IPC), un organismo civile composto dai principali esperti sanitari israeliani, ha pubblicato il suo rapporto di aprile sugli effetti collaterali del vaccino Pfizer.* I risultati sono catastrofici ad ogni livello possibile.
Il loro verdetto è che “non c’è mai stato un vaccino che abbia danneggiato così tante persone“. Il rapporto è lungo e dettagliato. Vi illustrerò solo alcune delle scoperte più devastanti presentate nel rapporto.
“Abbiamo ricevuto 288 rapporti di morte in prossimità della vaccinazione (90% fino a 10 giorni dopo la vaccinazione), il 64% di questi erano uomini“. Eppure, come esplicitato nel rapporto “secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, solo 45 morti in Israele erano legate al vaccino“. Se i numeri di cui sopra sono sinceri, allora Israele, che ha preteso di condurre un esperimento mondiale, ha mancato di riferire onestamente i risultati del suo esperimento. Sentiamo spesso parlare di coaguli di sangue causati dal vaccino AstraZeneca. Per esempio, abbiamo appreso questa mattina di 300 casi di coaguli di sangue in Europa. Tuttavia, se i risultati dell’IPC sono autentici, allora solo in Israele il vaccino Pfizer potrebbe essere associato a più morti di quello di AstraZeneca in tutta Europa.
Mi presento: sono Dino Davidde, matricola 3663 dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Campobasso, quello che bufale.net ha definito “il presunto infermiere” del video che molti di voi hanno visto nei giorni scorsi.
Dopo ciò che è succeso in piazza, vorrei fare alcuni chiarimenti. In primo luogo devo delle scuse:
Ai miei figli: vi chiedo scusa, papà ha detto una marea di parolacce e vi ha dato un esempio sbagliato. Ma sono certo che quando verrete a conoscenza di tutta questa storia sarete abbastanza grandi da capire che quando ci vuole ci vuole!
Chiedo anche scusa a tutti i colleghi di triage che si sono sentiti attaccati dalle mie parole, il mio libero sfogo era rivolto ad alcuni colleghi e a specifici episodi vissuti li da voi all'arrivo in ospedale.
A tirar troppo la corda – dice il proverbio – prima o poi si spezza.
Più passano le settimane, più cresce in me la convinzione che questa operazione di vaccinazione globale finirà per essere un mezzo fallimento. Non lo sarà certo nel numero totale dei vaccinati: alla fine della fiera, riusciranno sicuramente a vaccinare più di un miliardo di persone, e questo verrà considerato “un successo planetario”. Ma il “danno collaterale” starà nell’immagine stessa dei vaccini, che non sarà mai più come quella di prima.
Fino a ieri, i media di regime ci avevano sempre venduto i vaccini come qualcosa di sicuro, di infallibile, di eccezionale. Un traguardo della scienza, che ha saputo sconfiggere “il male” grazie all’ingegno e alla dedizione degli uomini in camice bianco.
Ma da oggi non è più così. Oggi il mondo intero sta assistendo alla debacle dei vaccini. E lo vediamo in diretta tv, giorno per giorno.
Scusate se ripubblico Il Messaggero, ma quando ce vò ce vò.
Covid, «solo 1 contagio su 1.000 avviene all'aperto»: lo studio che rilancia sport, parchi e incontri fuori casa
Solo un caso confermato di Covid-19 su mille è riconducibile alla trasmissione all'aperto: lo rivela un nuovo studio, che a sua volta fa leva su altre ricerche. Probabilmente non serviva neanche che venisse scritto nero su bianco, ma se non altro ora ci sono nuove prove scientifiche pubblicate ufficialmente. Dei 232.164 casi di Covid-19 registrati in Irlanda fino al 24 marzo di quest'anno, 262 sono stati il risultato di trasmissione all'aperto, pari allo 0,1% del totale. Ci sono stati 42 focolai associati a raduni all'aperto. I dati sono riportati dall'Health Protection Surveillance Center (HPSC), che monitora i numeri dei casi nella Repubblica irlandese. Ci sono stati 21 focolai nei cantieri edili con 124 casi e 20 focolai associati ad attività sportive e fitness in cui ci sono stati 131 casi. Numeri bassissimi, a ben guardare.
I dati HPSC, forniti al “The Irish Times”, si basavano su «luoghi che sono principalmente associati ad attività all'aperto, ovvero sport all'aria aperta e cantieri edili, o focolai che menzionano specificamente un'attività all'aperto». L'HSPC ha detto, tuttavia, che «non può determinare dove si sia verificata la trasmissione». Inoltre, il 20% di tutti i casi nello Stato deriva da una trasmissione la cui fonte dell'infezione non è nota. Il numero relativamente basso di casi derivanti dalla trasmissione all'aperto è rispecchiato in diversi studi internazionali.
Antonella (nome di fantasia) lavora come fisioterapista in una RSA del Nord Italia. Nei giorni scorsi si è presentato alla sua RSA il cosiddetto “medico competente”, incaricato – in base all’ultimo decreto legge - di far vaccinare tutti gli operatori della RSA che stanno in contatto con i pazienti.
Quando Antonella si è presentata all’appuntamento con lui, gli ha esposto le sue esitazioni sulla vaccinazione, e gli ha presentato una serie di domande scritte, alle quali chiedeva, da parte del medico, una risposta scritta.
Quella che segue è la lettera che Antonella ha presentato al medico:
Gentile Dottor …
rispetto alla scelta a cui l’azienda mi sottopone e dovendo rispondere correttamente al modulo di consenso nel punto in cui riporta:
“Sono stato correttamente informato con parole a me chiare, ho compreso i benefici ed i rischi della vaccinazione, le modalità e le alternative terapeutiche, nonché le conseguenze di un eventuale rifiuto o di una rinuncia al completamento della vaccinazione con la seconda dose. Sono consapevole che qualora si verificasse qualsiasi effetto collaterale sarà mia responsabilità informare immediatamente il mio Medico curante e seguirne le indicazioni. Credo di non aver compreso o ricevuto sufficienti informazioni.”
Che cosa fai quando hai messo sul mercato un vaccino in tempi forsennati, risultando in un prodotto scarsamente efficace e relativamente pericoloso?
Il buon senso direbbe: ritiri il prodotto dal mercato, ti scusi con chi ne è rimasto vittima, e ti rimetti a studiare daccapo la formula, per offrire alla popolazione qualcosa di sicuro ed efficace. Così dovrebbe funzionare il mondo.
Invece che cosa ha fatto AstraZeneca, di fronte al clamoroso flop del suo vaccino anti-covid? Gli ha cambiato semplicemente il nome. Da oggi non si chiama più AstraZeneca, ma si chiama Vaxzevria.
Perchè l’importante è la facciata, non il contenuto. L’importante è il marketing, non la sicurezza dei cittadini. L’importante è continuare a far soldi, non la salute delle persone.
Il biossido di cloro è una molecola che viene usata in diversi paesi del sudamerica per combattere il covid, ma da noi è praticamente sconosciuta (solo un biofisico tedesco, Andreas Kalcher, la sta studiando a fondo).
Il dott. Giovanni Forzano ha preparato un documento nel quale riassume la storia e l’utilizzo del biossido di cloro nei vari campi della medicina.
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