di Stefano Re
a) La medicina non è una scienza.
La matematica, la logica, la biologia, la chimica e la fisica sono scienze. La medicina è una pratica.
E il motivo di questa distinzione non è piccolo né insignificante: le scienze sono esatte nella misura in cui fanno riferimento a modelli teorici. In teoria, infatti, 2+2 farà sempre 4 all'interno di un determinato sistema di calcolo. In medicina però non si lavora su modelli teorici, su numeri e teorie astratte, ma sul corpo delle persone, che è tutt'altro che teorico o astratto. Per chi avesse difficoltà a capire la differenza: le teorie sono basate su modelli teorici, calcoli matematici. La pratica si confronta con contesti reali: un corpo umano che reagisce in modo sempre e comunque diverso da qualsiasi altro corpo umano allo stesso medicinale, allo stesso trattamento, perché ogni singola persona è diversa da un'altra. Figurarsi poi considerando gli infiniti elementi di contesto: alimentazione, età, stato di salute, abitudini, anamnesi – solo per dirne alcune.
di Stefano Re
Eccovi servito il nuovo livello di rincoglionimento imposto: “l’autismo è un dono”, “l’autismo è una opportunità”, “l’autismo serve per lavorare”, “l’autismo è il futuro”. Ve lo strillano con prestigiosi convegni, dalle patinate riviste e compagnia cantante, tutti ben foraggiati dalle case farmaceutiche. È la nuova frontiera: stravaccinato e autistico, con contorno di treccine bionde, seduto a guardare serie TV mangiando insetti bolliti. Il perfetto bimbo del radioso futuro che hanno in serbo per voi.
Vi hanno convinto che i bambini sani minaccino la salute pubblica. Vi hanno convinto che la scienza consista nel credere ciecamente a qualsiasi cosa affermi uno stronzo arrogante in camice bianco alla TV, e che farsi domande quando i conti non tornano sia roba per matti. Vi hanno convinto ad accettare come vere epidemie immaginarie, morti immaginari, e ad accettare la cancellazione dei diritti fondamentali per emergenze basate su un rischio venti volte inferiore a quello di venir colpiti dai fulmini.
A prima vista la notizia è divertente: nave di Scientology bloccata e messa in quarantena per un caso di morbillo a bordo.
"Ah ah ah! Gli sta bene a quei coglionazzi di Scientology - ti viene da dire - così imparano a farsi rubare i soldi dai seguaci di Ron Hubbard".
Poi però, a pensarci bene, il messaggio subliminale che passa è terrificante: basta un caso di morbillo - ci dice questo messaggio - e siamo autorizzati a mettere in quarantena un'intera nave.
E se oggi possiamo mettere in quarantena una nave per una scemenza del genere, un domani potremo impedire l'accesso allo stadio, al cinema, oppure ad un concerto rock, a chiunque non sia vaccinato. Idem per chi vorrà rinnovare la patente, il passaporto o la carta di identità.
Una interessante testimonianza di una guarigione insperata, ottenuta con la vitamina C, seguendo un protocollo molto simile a quello che ha seguito Maurizio Blondet nella sua battaglia contro il cancro.
di Mirka Dorigo
Buone info! Oggi festeggiamo la guarigione fisica di mia Mamma, 81 anni (di pari passo con una sua evoluzione di consapevolezza) avvenuta grazie alla somministrazione di sodio ascorbato (vit c) ad alte dosi via endovena e per Os (x bocca).
Purtroppo la normale medicina dogmatica, non è più alla ricerca della miglior cura per il cittadino, ma testardamente chiusa alle cure biologiche e naturali... come BigPharma vuole e comanda! Meravigliosamente invece con l'aiuto di medici non dogmatici ma che lavorano olisticamente sulla persona si è arrivati alla guarigione di mia mamma che stava molto male a causa di una ostruzione arteriosa all'ultimo stadio agli arti inferiori (Arteriopatia Obliterante-ateroma femorale arto sx), erano già comparse numerose ulcerazioni alle dita dei piedi (causa ateroma che bloccava l'arrivo del sangue al piede - vedere foto), aveva dolore, non poteva più camminare... e correva il rischio dell'amputazione della gamba!!!
[Grazie a Marco Pizzuti per il suo contributo. Il suo libro "Criptocrazia non autorizzata" contiene informazioni preziose sull'argomento].
Quella che segue è una recensione del libro biografico “Il poeta della scienza – Vita del professore Luigi Di Bella”, di Adolfo Di Bella (2012), integrata da alcune altre fonti riportate in fondo al testo.
di Luca Iezzi ("Aprilia")
Il volume, minuziosamente documentato e ricco di indicazioni delle fonti, dipana la complessa figura del Prof. Luigi Di Bella esaminandola sotto il profilo scientifico, morale, intellettuale e umano. Difficile non giungere alla conclusione che sono state proprio queste qualità e virtù a procurargli, per buona parte della vita, un’ostilità incessante che non di rado si è fatta autentica persecuzione. Il lettore rimane, oltre che indignato e amareggiato, anche stupefatto per la capacità dell’uomo di non farsi annichilire da un’opposizione tanto indiscriminata e violenta e di riuscire a compiere egualmente la sua opera.
Luigi Di Bella, siciliano, classe 1912, era nato in una famiglia numerosa e di assai disagiate condizioni economiche, non in grado quindi di sostenere le spese per fare studiare quel ragazzo, nonostante avesse precocemente dimostrato rare doti d’ingegno e di forza di volontà. Luigi sopportò sacrifici di ogni genere per soddisfare la sua sete di sapere e superare le ristrettezze della povertà, arrivando anche a studiare la sera in piedi, sotto la luce del lampione della strada, per sopperire alla penuria di petrolio per la lampada.
Fornisce ben presto le prove di un ingegno straordinario: avendo frequentato le scuole complementari che, non contemplando l’insegnamento del latino, non consentivano l’accesso al liceo scientifico, in due mesi apprende il latino, lasciando increduli i commissari durante la prova di idoneità prescritta. Per rendersi economicamente indipendente ed aiutare i fratelli, parteciperà anche ai concorsi nazionali riservati agli studenti poveri e meritevoli, vincendo tutti quelli che affronta.
Questa intervista è del 2014. Vale la pena di riproporla, per chi non la conoscesse, e anche per rinfrescare la memoria a chi già l'ha vista.
Contenuti dell'intervista: In cosa consiste il "metodo Ruffini" - Analogie con il metodo Simoncini per il trattamento esterno - Risposte alle critiche più comuni - Ipoclorito panacea universale? - Preclusione da parte della scienza ufficiale - Prove "incontrovertibili"? - La Dichiarazione di Helsinki - Testimonianza di Federico sull'Herpes labiale - Il meccanismo della recidiva virale - Micosi - Candida - Onicomicosi - Valore delle testimonianze scritte e di quelle in video - I microbi (piede diabetico infetto) - Resistenza dei medici al cambiamento - Infezioni da staffilococco aureus - Due pesi e due misure - Marijuana per la sclerosi multipla - Disponibilità delle informazioni in rete - Potenziale nell'Africa equatoriale - Parassiti e protozoi - Larva migrans cutanea - Scabbia - Uso veterinario - Urticanti (meduse, vespe, api, ortiche) - Dracunculosi - La difficoltà di raccogliere testimonianze - Appello alle persone guarite. NOTA: I due video inseriti nell'intervista (la "rimozione dei nei") non fanno parte delle normali applicazioni del Metodo Ruffini. Li ho messi perchè erano gli unici disponibili nei quali si vedesse l'applicazione del trattamento, ed anche per la velocità stupefacente con cui questi nei effettivamente si dissolvono. Il sito di Ruffini.
di Stefano Re
Quella che segue è la versione scritta dei contenuti del mio intervento alla manifestazione di Torino.
Ho due cose da dirvi: la prima riguarda lo scenario. Ed è che la lotta contro l’obbligo vaccinale non è solo la lotta contro l’obbligo vaccinale. Ormai lo abbiamo messo tutti a fuoco: qui si parla della sovranità sul proprio corpo. Qualcuno vuole cancellarla di fatto, prima ancora che di legge. Io non ci sto.
Comincio ad avere la sensazione che quelli del Movimento 5 Stelle ci stiano prendendo clamorosamente in giro. In altre parole, ho il sospetto che la "confusione" che sembra regnare ovunque nel Movimento a livello ideologico non sia affatto casuale, ma faccia parte di un disegno ben preciso per tenere buona la base, mentre i vertici si muovono in direzioni diverse dal progetto iniziale.
Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che ogni volta che ci si lamenta di una qualche scelta fatta dai 5 Stelle salta regolarmente fuori qualcuno, sempre dei 5 stelle, che ha detto esattamente l'opposto. In questo modo si riescono a tacitare le critiche, senza dover necessariamente cambiare le strategie di vertice.
Un esempio di questa "tecnica" è stato messo in evidenza da Stefano Re con un suo post recente, nel quale confronta ciò che sta scritto riguardo ai vaccini sull'Osservatorio 5 Stelle con le azioni effettive dei pentastellati al governo. E' vero infatti che l'Osservatorio, per sua stessa definizione, "è indipendente dal Movimento 5 Stelle", ma è anche vero che "ha come finalità dichiarata quella di indirizzarne e sostenerne la concreta azione politica."
di Marcello Pamio
Il 25 febbraio scorso è stato ufficializzato nella Gazzetta l’inserimento del medicinale Triptorelina nell’elenco dei farmaci erogabili a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale.
La Triptorelina Pamoato è il principio attivo, il nome commerciale è Decapeptyl e appartiene alla categoria farmacologica degli «Analoghi degli ormoni liberatori delle gonadotropine», in pratica agisce causando la soppressione della funzione gonadotropa pituitaria, detto in parole semplici blocca alcuni importantissimi ormoni, come il testosterone, agendo direttamente sulla ghiandola endocrina pituitaria: l’ipofisi!
Attualmente viene somministrato nel carcinoma della prostata e in quello della mammella mediante un’iniezione che viene effettuata tassativamente ogni 3 mesi. Ma perché un farmaco in uso nei tumori ormono-sensibili viene inserito nella Gazzetta ufficiale?
La risposta è semplice ma inquietante: perché l’impiego sarà allargato ai casi «in cui la pubertà sia incongruente con l’identità di genere (disforia di genere)».[1]
Leggi tutto: Quando raglia l'asino col camice bianco