Questo gruppo di medici:
Dr. Franco Trinca, Dr. Fabio Franchi, Dr. Armando Lippolis, Dr.ssa Anna Rita Iannetti, Dr. Dario Miedico, Dr. Roberto Petrella, Dr. Gerardo Rossi, Avv. Roberto Ionta, nella qualità di membri del Gruppo di lavoro Scientifico-Giuridico “VACCINO VERITAS”
ha sottoscritto una DIFFIDA ALLA DIFFUSIONE DI “FALSA SCIENZA” RELATIVA A NOTIZIE FUORVIANTI E/O INFONDATE E/O ERRATE SUI RISCHI E DANNI DA EVENTI E REAZIONI AVVERSE GRAVI DA VACCINI
Indirizzandola ai dottori Burioni (virologo), Lopalco (coordinatore strategie vaccinali), Ricciardi (ex-presidente ISS), Villani (presidente pediatri italiani) e per conoscenza al Ministro della Sanità, al pres. Del Consiglio e ad altre istituzioni ed autorità, che conclude dicendo:
Il Dott. Andrew Zimmerman è considerato uno dei migliori neurologi pediatrici al mondo. Ma ha un brutto difetto: quello di dire la verità. E questo difetto gli è costato una avventura che lo ha portato a denunciare il Ministero della Sanità americano per aver perpetrato una frode gigantesca ai danni dei suoi cittadini: aver mentito intenzionalmente sui reali danni causati dai vaccini, deprivando nel contempo oltre 5.000 famiglie da una giusta compensazione per i danni subiti.
Ma andiamo con ordine.
Negli anni 80 il governo americano ha creato un tribunale speciale - popolarmente chiamato "vaccine court", o "tribunale dei vaccini" - il cui compito era quello di esaminare le crescenti denunce dei cittadini americani per presunti danni da vaccino, e di compensare adeguatamente i casi in cui fosse stata riscontrata una correlazione diretta tra vaccinazione e danno subito.
Questo tribunale si ritrovò così, nei primi anni 2000, con un carico di oltre 5000 denunce per presunti danni da vaccino, addebitati alla presenza del Thimerosal (mercurio) nel vaccino trivalente morbillo-parotite- rosolia (MPR).
Ragazzi, questa notizia è di oggi. Io ve la rilancio, ma sinceramente non ce la faccio a commentare. Fate voi.
(da Repubblica.it)
Beppe Grillo e Matteo Renzi hanno firmato un patto trasversale per difendere la scienza dalle divulgazioni di ciarlatani e pseudoscienziati. A promuoverlo è il noto virologo Roberto Burioni. Che sul suo sito scrive: "Oggi è successa una cosa molto importante: Beppe Grillo e Matteo Renzi hanno sottoscritto (insieme a molti altri), un patto a difesa della scienza. Perché ci si può dividere su tutto, ma una base comune deve esserci. La scienza deve fare parte di questa base. Perché non ascoltare la scienza significa non solo oscurantismo e superstizione, ma anche dolore, sofferenza e morte di esseri umani".
Una svolta soprattutto per il M5s, nel quale la componente no-vax è tradizionalmente molto forte e si è fatta sentire anche nella scorsa campagna elettorale. Un punto questo dei vaccini che rappresenta anche l'ennesimo elemento di disaccordo con la Lega all'interno della maggioranza gialloverde.
Dopo l'uscita dello spot in cui la Cristoforetti fa la testimonial a favore dei vaccini, il dott. Paolo Bellavite le ha scritto una lettere aperta dalla sua pagina di Facebook.
Gentilissima Samantha Cristoforetti, ho visto il Suo brillante spot sui vaccini, in cui afferma che la Scienza ci protegge dalle malattie e finisce con la sentenza “i vaccini funzionano, e sono sicuri”.
Evidentemente agli scienziati dà fastidio che vengano messe in dubbio le loro certezze.
Come molti sanno, l'associazione Corvelva sta facendo eseguire delle analisi sui vaccini, per stabilire se siano davvero sicuri come dicono le case farmaceutiche. In questa ottica, l'Ordine Nazionale dei Biologi ha fatto una donazione a Corvelva di 10.000 euro per contribuire alle spese di queste analisi. E questo ha fatto impazzire certi scienziati, che evidentemente non tollerano che certi "principi assodati" vengano messi in discussione.
La rivista Nature ha pubblicato un articolo intitolato "Italian scientists protest funding for vaccine-safety investigation", ovvero "Scienziati italiani protestano per i finanziamenti ad una indagine sulla sicurezza dei vaccini", che è stato tradotto integralmente dal sito Sa Defenza.
L'intero impianto propagandistico messo in piedi da Big Pharma per sostenere l'obbligatorietà dei vaccini si basa su tre mostruose fallacie logiche, tanto facili da smontare dialetticamente, quanto difficili da eradicare dal pensiero dominante.
La prima fallacia riguarda il caso Wakefield. Se provate a suggerire a qualunque medico, di qualunque branca della medicina faccia parte, che i vaccini causano l'autismo, lui vi risponderà immancabilmente che: "Questa storia del collegamento fra vaccini autismo è stata proposta per la prima volta da un medico inglese, Andrew Wakefield. Ma poi si è rivelata essere tutta una bufala, perché è saltato fuori che Wakefield aveva falsificato i dati della sua ricerca".
In base a questo semplice ragionamento, il medico in questione scarta a priori l'ipotesi che esista una correlazione fra vaccini e autismo. Non si accorge, il medico, di essere caduto in una banalissima trappola dialettica: anche se per ipotesi Wakefield avesse falsificato i dati della sua ricerca (cosa tutt'altro che vera, peraltro), questo significa automaticamente che non esiste una correlazione fra vaccini autismo? Ovviamente no. Wakefield potrebbe anche essere il più grande truffatore di questo mondo, ma questo non esclude automaticamente che una correlazione possa esistere.
L'industria farmaceutica non ha mai provato un forte desiderio di verificare statisticamente gli eventuali danni da vaccino. Di solito preferiscono affidarsi al sistema di segnalazione da parte dei genitori (si chiama "farmacosorveglianza passiva"). Questo sistema ovviamente è il preferito, da parte delle case farmaceutiche, perchè sanno già che la stragrande maggioranza dei genitori si dimentica di segnalare le reazioni avverse, mentre molti di loro non sanno nemmeno che esiste un sistema per farlo.
Il genitore che vede una reazione avversa nel proprio figlio si preoccupa prima di tutto di correre dal pediatra e di porre rimedio alla condizione di sofferenza del suo bambino. Una scarsissima percentuale si ricorda poi in seguito di segnalare i fatti avvenuti alle autorità sanitarie.
Le cose però cambiano radicalmente se qualcuno - più coscienzioso degli altri - prova invece a perseguire una strategia di farmacovigilanza attiva (per farmacovigilanza attiva si intende il monitoraggio sistematico dei bambini vaccinati, con telefonate di controllo fatte ai genitori nell'arco di un lungo periodo di tempo).
È il sogno proibito di tutte le case farmaceutiche. Una malattia che non c'è ancora, ma che deve per forza esistere, annidata là fuori da qualche parte, alla quale noi dovremo semplicemente dare un nome, una volta che l'avremo scoperta.
Per ora la chiameremo semplicemente malattia X.
Guardata cosa scrive Eco Health Alliance, una organizzazione dedicata allo studio delle pandemie nel mondo. L'articolo si intitola "Malattia X: la prossima pandemia"
"A molte miglia dalla città più vicina, nascosto negli anfratti scuri di una grotta nella provincia Guangdong, lui aspetta. O forse si nasconde negli alti fogliami che avvolgono il fiume Kinabatangan. O forse giace dormiente in una delle migliaia di specie originarie dell'Amazzonia. E' la malattia X."
Sembra l'inizio di film horror. E invece:
Argomenti trattati: Percorso personale dell'autore, inquadramento dei numeri del microbiota, visione dell'uomo rivoluzionaria, visione del patogeno (Pasteur) come visione ristretta della realtà, nascita e microbiota, microbiota e animali, concetto di disbiosi, asse intestino cervello o asse emozioni-microbiota, antibiotici da usare con cautela, permeabilità intestinale e sistema immunitario, permeabilità intestinale e vitamina D, allergie legate alla permeabilità intestinale.
"Siamo in una fase di epidemia"
Roma, 22 ott. (askanews) - "Stiamo concludendo, spero in queste ore, il rinnovo del Piano di eradicazione del morbillo". Lo ha annunciato il ministro della Salute, Giulia Grillo, intervenuta alla trasmissione Fuori Tg su Rai 3. "L'obbligo da solo non basta - ha ribadito il ministro - perchè come visto notizie di cronaca riportano ancora dati di morte e di infezione: a Trieste solo ieri c'è stato un altro decesso. Questo perchè non bisogna solo prevenire l'infezione, ma siccome siamo in una fase di epidemia, si deve anche controllare l'infezione: i contagiati e i contatti. E stiamo riscontrando che incredibilmente nelle strutture sanitarie non c'è un'adeguata copertura vaccinale tra gli operatori sanitari. E non è stata monitorata".
Rispondetele voi, perfavore. Io non ce la faccio. (M.M.)
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