Sette anni fa nasceva Luogocomune. E’ stata un’avventura affascinante e stimolante sotto ogni punto di vista, durante la quale abbiamo imparato tutti moltissimo (il sottoscritto primo fra tutti). Sette anni infatti possono sembrare pochi in termini di vita normale, ma in termini di Internet rappresentano una vera eternità: nel 2004, pensate, non esisteva Google Video nè Youtube, non c’erano le web-tv, e non c’era nemmeno la possibilità di ascoltare una registrazione audio in streaming. Si scriveva solamente, ed un’immagine come questa – spedita dal sottoscritto a Comedonchisciotte nel 2003 – fu pubblicata dal sito amico come “un’esclusiva dagli Stati Uniti!”
Fu infatti proprio attorno all’11 settembre che questo sito ha iniziato la sua storia, diventando in poco tempo l’approdo naturale per tutti coloro che erano rimasti scettici di fronte alla versione ufficiale.
Qui la regola di permettere a chiunque di parlare (purchè lo facesse in modo civile) è sempre stata in vigore, e nonostante questo ci abbia portato notevoli momenti di “agitazione”, ci ha anche permesso di confrontarci a tutto tondo con i sostenitori della versione ufficiale. Oggi possiamo dire con serenità di aver affrontato ogni possibile aspetto della questione, dal più importante al più triviale, riuscendo a confermare la falsità della versione ufficiale ...
In un raro esempio di giornalismo al servizio dei "consumatori", alla TV svizzera italiana è andato in onda un servizio che pone delle domande sul Gardasil, il chiacchierato vaccino per il papilloma virus, il cui utilizzo viene rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale.
Ma come funzionano i vaccini contro il papillomavirus? Sono efficaci? Necessari? Innocui? Rischiosi? E perché il “mercato” dei vaccini sembra allargarsi sempre più?
Questi sono alcuni dei temi affrontati nel servizio, …
di Marco Cedolin
Durante queste ultime settimane l'ipocrisia e la fantasia visionaria della politica occidentale, coaduviate dal circo mediatico e dall'opinione pubblica "ben informata" dalla TV, hanno raggiunto vette inarrivabili che ricordano da vicino quelle toccate durante gli anni dell'invasione dell'Afghanistan e dell'Iraq.
Senza dubbio sono forti le analogie fra le fantomatiche armi di distruzione di massa di Saddam, mai trovate per il semplice fatto che non esistevano e le altrettanto fantomatiche stragi compiute da Gheddafi che avrebbe bombardato i manifestanti pacifici, facendone strage, per poi seppellirli dentro alle fosse comuni.
In entrambi i casi si tratta di deliri onirici privi di fondamento, proposti e fatti accettare come realtà solamente grazie alla raffinata opera di lobotomizzazione di massa, ormai portata a termine dalla propaganda mediatica.
In entrambi i casi si tratta di bufale così grosse da non potere durare a lungo (anche se quelle concernenti le armi di distruzione di Saddam furono mantenute in vita per un paio d'anni o giù di lì) prima di decadere nel novero delle fesserie visionarie, deputate a venire smentite dagli stessi creatori delle fiction.
In entrambi i casi il fatto che si trattasse di menzogne allo stato puro, costruite (molto maldestramente) per ottenere uno scopo ben preciso, …
Mentre già si parla di un intervento NATO, di no-fly zone e di “missioni umanitarie”, vale la pena di ricordare quello che accadde in Cirenaica durante la II Guerra Mondiale, per avere un’idea dell’importanza strategica che può avere quella striscia di terra che va da Tripoli fino ad Alessandria d’Egitto. Il video che segue è tratto dal documentario “De Nuremberg a Nuremberg” di Frederic Rossif.
NOTA: Frederic Rossif è considerato da molti il miglior documentarista del mondo. Fu il primo ad utilizzare materiali di repertorio, che andava personalmente a cercare …
Pubblichiamo questa notizia che ci è stata inviata dall’amico Federico Rinaldi dal Brasile, e che di certo non ha fatto grande clamore sugli schermi della CNN. Sembra proprio di poter dire, riguardo agli americani, che certi vizi non passano mai.
La dogana argentina ha confiscato armi pesanti, droga e macchinari di logistica nordamericani che erano arrivati giovedì 10/2 in un carico ufficiale della Forza Aerea USA.
Secondo il governo argentino, verrà formulata una protesta ufficiale e saranno investigati i motivi per i quali il Dipartimento di Stato USA ha cercato di violare le leggi argentine con l'invio di materiale non dichiarato. A sua volta, il Dipartimento di Stato nordamericano nega qualsiasi irregolarità.
Secondo il Ministero degli Esteri Argentino, l'aereo cargo C-17 Globemaster III nordamericano caricava materiali che sarebbero stati utilizzati in una esercitazione per il riscatto di ostaggi, offerta dal governo degli USA al Gruppo Speciale di Operazioni Speciali della Polizia Federale Argentina (GEOF).
Gli oggetti sequestrati, tuttavia, non erano stati dichiarati dall'ambasciata americana ...
L’America latina è lontana dal Medio oriente e non provatevi a capire cosa accade in Libia e in Medio oriente leggendo la stampa latinoamericana. Vi disorientereste e in qualche caso restereste molto delusi nel trovare notizie improbabili su manifestazioni in favore di Gheddafi, sull’ordine che regna a Tripoli o al massimo un passacarte di agenzie terziste a denti stretti. Se è corretto denunciare un possibile intervento straniero, i pericoli di frammentazione del paese, o perfino la disinformazione all’opera, il silenzio delle organizzazioni multilaterali, a partire da Unasur e Mercosur, è oramai assordante. Non meglio va con i governi, con l’eccezione del Perù e dell’Uruguay. Dal Brasile all’Argentina, da Cuba al Nicaragua al Venezuela, relazioni e alleanze storiche, preoccupazioni geopolitiche, timori e sottovalutazioni, fanno sì che l’America latina dei movimenti sociali, l’America latina altermondista e terzomondista delle relazioni Sud-Sud, sembri non comprendere e voltare le spalle alla primavera dei popoli mediorientale e non faccia una bella figura (né i suoi interessi né il suo dovere).
di Gennaro Carotenuto
La distanza si fa incolmabile nell’interpretazioni dei fatti libici, tutta geopolitica e ideologica. In Libia sarebbe guerra civile e non sollevazione popolare, in una forma interpretativa dove le aspirazioni dei popoli, le motivazioni dei giovani in piazza, i rapporti di forza con la repressione, non trovano spazio. In particolare media come Telesur, ma non va molto meglio con la Jornada o con Página12, ovvero la crema dell’informazione progressista latinoamericana, leggono i fatti esclusivamente in un’insufficiente ottica geoenergetica. Media che, mentre il mainstream spargeva letame disinformativo a piene mani, hanno illuminato il mondo sulla rivolta zapatista del 1994, o la caduta del regime neoliberale in Argentina nel 2001 o il golpe in Honduras nel 2009, oggi si rifugiano nella comodità di un’interpretazione del tutto riduttiva: “gli amerikani vogliono il petrolio libico”.
Chi da cent’anni cerca di crearsi il proprio spazio nel mondo lottando contro le ripetute aggressioni statunitensi …
Se mai ci siamo domandati come sia possibile che un presidente come Obama, dichiaratamente anti-guerra, sia finito per mandare altri 30 mila soldati in Afghanistan, una risposta forse l’abbiamo avuta oggi: i presidenti – e i politici in generale - sanno solo quello che i militari decidono di raccontargli.
A conferma di questo, è esploso ieri a Washington un nuovo scandalo, sempre ad opera del giornale Rolling Stone, che riguarda sempre i generali americani in Afghanistan.
Questa volta a finire nel mirino del giornalista Michael Hastings è stato il generale William Caldwell, responsabile, a quanto sostiene l’articolo, di avere utilizzato il proprio reparto di “psy-ops” contro gli stessi senatori americani.
Ufficialmente il reparto del generale Caldwell dispone di un budget annuale di 6 milioni di dollari per mettere in atto campagne di disinformazione nella popolazione afghana, Talebani soprattutto. Mentire al nemico non solo è lecito, ma è anche, a quanto pare, un gesto onorevole, tanto da meritarsi appunto un budget tutt’altro che insignificante come questo. Ritorcere invece questo tipo di operazioni contro gli stessi cittadini americani - specialmente se senatori – diventa un peccato mortale, ed è infatti notoriamente vietato dalle leggi americane, civili e militari.
Ma è proprio quello che sembra essere successo negli ultimi mesi, ...
E’ disponibile nelle librerie di tutta Italia “Warology, operazione l'altra guerra”, un film di Morgan Menegazzo che punta il dito sul fatto che il concetto di “guerra” è talmente cambiato da essere ormai completamente diverso dalla “percezione” che la maggior parte della gente continua ad avere della guerra stessa.
Percezione che ci arriva dai libri di storia, dalle notizie che vediamo in tv e dai film che hanno contribuito a costruire la nostra cultura in materia ma che non corrisponde più alla realtà che stiamo vivendo.
La terza guerra mondiale è già cominciata, …
Abbiamo intervistato Paolo Franceschetti su massoneria e poteri occulti.
Ecco in sintesi i temi trattati:
- Mappa mondiale del potere occulto.
- Templari, Rosacroce e Massoneria.
- Tradizione spirituale e Fratellanza Bianca.
- La prevalenza dei ”neri”.
- Delitti mediatici e regie occulte.
- Simbologia nascosta del delitto di Cogne.
- Il vero significato del delitto Moro.
- Brigate Rosse e servizi segreti.
- Imprenditori e politici importanti tutti esoteristi.
- Grandi banchieri e società segrete.
- Simbologia esoterica nelle banche.
- Le “banche” dei Templari.
…
E’ uscita una interessante ricerca scientifica, di cui pubblichiamo una traduzione parziale, intitolata:
“L’uso del paracadute per la prevenzione della morte e di gravi traumi causati da problemi di tipo gravitazionale: una analisi sistematica dei test di controllo randomizzati”.
ABSTRACT
Obiettivi: Lo scopo è di determinare se il paracadute sia uno strumento efficace nell’evitare gravi traumi causati da rischi di tipo gravitazionale.
Criterio per la selezione degli studi: tutti gli studi che mostrano gli effetti dell’uso del paracadute durante la caduta libera.
Unità principale di riferimento: morte o trauma grave, definito su una scala di gravità delle ferite >15.
INTRODUZIONE
il paracadute viene usato intenzionalmente a scopo ricreativo, oppure in ambienti militari per ridurre il rischio di danni di tipo ortopedico, alla testa e ai tessuti molli, dopo un rischio di tipo gravitazionale come quello che si verifica normalmente saltando nel vuoto da un aeroplano. L’impressione che il paracadute offra una protezione valida è basata largamente su documentazione di tipo anedottico.
Dati osservativi hanno mostrato anzi che l’uso del paracadute è spesso associato a danni fisici o mortalità, dovuti sia al mancato funzionamento dello strumento sia a complicazioni di tipo fisiologico.
Inoltre, studi naturalistici sulla caduta libera indicano che il mancato utilizzo di un paracadute non porta necessariamente ad un risultato avverso. Abbiamo quindi intrapreso uno studio sistematico per analizzare tutti i trial di controllo randomizzati con il paracadute.
Abbiamo svolto la nostra analisi seguendo le linee guida del QUORUM (Quality of reporting of meta-analyses). Abbiamo cercato trials di controllo randomizzati …
di Marco Cedolin
Sta diventando un'impresa sempre più improba quella di riuscire a ghermire qualche coordinata che permetta di orientarsi nel cacofonico e tarantolato mondo dell'informazione urlata , etrodiretta, spettacolarizzata, decorata di spot, dove il cortocircuito logico ed il gossip sono ormai assurti a valori assoluti, attraverso i quali inebriarsi, senza alcuna reminescenza di malcelato pudore.
Una giostra impazzita che gira e gira in maniera vorticosa, senza offrire punti di riferimento, analisi, riflessioni. Solamente brandelli di notizie e scampoli di verità annegati in un mare di fiction, aneliti di realtà che galleggiano per qualche secondo, prima di scomparire senza lasciare traccia, fagocitati dalla forza cenrifuga e sostituiti da altre notizie che troppo spesso notizie non sono.
Conosco ormai perfino i più piccoli dettagli della telenovela fra Berlusconi e Ruby rubacuori, la cronistoria dettagliata delle feste di Arcore, ogni parola pronunciata durante le poco edificanti ed assai sgrammaticate conversazioni telefoniche intercorse fra Nicole Minetti e le sue amiche del cuore. Ma fatico, come un rocciatore sorpreso dalla tormenta, nel trovare appigli che mi consentano di documentarmi in merito al processo concernente la strage di Viareggio, nel corso della quale morirono bruciate 32 persone, ormai dimenticate in qualche recondito andito della coscienza collettiva.......
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