E’ uscita una interessante ricerca scientifica, di cui pubblichiamo una traduzione parziale, intitolata:
“L’uso del paracadute per la prevenzione della morte e di gravi traumi causati da problemi di tipo gravitazionale: una analisi sistematica dei test di controllo randomizzati”.
ABSTRACT
Obiettivi: Lo scopo è di determinare se il paracadute sia uno strumento efficace nell’evitare gravi traumi causati da rischi di tipo gravitazionale.
Criterio per la selezione degli studi: tutti gli studi che mostrano gli effetti dell’uso del paracadute durante la caduta libera.
Unità principale di riferimento: morte o trauma grave, definito su una scala di gravità delle ferite >15.
INTRODUZIONE
il paracadute viene usato intenzionalmente a scopo ricreativo, oppure in ambienti militari per ridurre il rischio di danni di tipo ortopedico, alla testa e ai tessuti molli, dopo un rischio di tipo gravitazionale come quello che si verifica normalmente saltando nel vuoto da un aeroplano. L’impressione che il paracadute offra una protezione valida è basata largamente su documentazione di tipo anedottico.
Dati osservativi hanno mostrato anzi che l’uso del paracadute è spesso associato a danni fisici o mortalità, dovuti sia al mancato funzionamento dello strumento sia a complicazioni di tipo fisiologico.
Inoltre, studi naturalistici sulla caduta libera indicano che il mancato utilizzo di un paracadute non porta necessariamente ad un risultato avverso. Abbiamo quindi intrapreso uno studio sistematico per analizzare tutti i trial di controllo randomizzati con il paracadute.
Abbiamo svolto la nostra analisi seguendo le linee guida del QUORUM (Quality of reporting of meta-analyses). Abbiamo cercato trials di controllo randomizzati … … dell’uso del paracadute su Medline, Web of Science, Embase, e sulla Cochrane Library. Le parole di ricerca utilizzate erano “paracadute” e “trial”. Non abbiamo imposto restrizioni di tipo linguistico, ed abbiamo incluso tutti gli studi per riguardavano salti nel vuoto da una altezza superiore a 100 metri.
Il metodo di intervento accettato era uno strumento fatto di tela, collegato da corde ad una imbragatura indossata dal partecipante, che veniva rilasciato (sia in modo automatico che manuale) durante la caduta libera, con l’intento di limitare il rateo di discesa. Abbiamo escluso tutti gli studi che non avessero un gruppo di controllo.
RISULTATI
Purtroppo la nostra strategia di ricerca non ha individuato alcun trial di controllo randomizzato sull’uso del paracadute.
STORIA NATURALE DEL RISCHIO GRAVITAZIONALE
L’efficacia di un metodo di intervento deve essere giudicata in rapporto ai casi di non intervento. Comprendere la storia naturale della caduta libera diventa quindi obbligatorio. Se il mancato uso del paracadute fosse associato al 100% di mortalità, qualunque caso di sopravvivenza associato al suo uso potrebbe essere considerato una prova della sua efficacia. Ma un risultato avverso dopo una caduta libera non è affatto inevitabile. Sono noti casi di sopravvivenza dopo un rischio gravitazionale di oltre diecimila metri. Inoltre l’uso del paracadute è a sua volta associato a danni fisici e mortalità, che sono dovuti in parte al suo mancato funzionamento. L’uso del paracadute risulta inoltre associato a complicazioni di tipo fisiologico, rendendo necessario condurre studi per calcolare l’esatto rapporto fra rischio e beneficio nell’uso del paracadute.
IL PARACADUTE E L’ “EFFETTO DELLA COORTE PIU’ SANA”
Una delle maggiori debolezze nei dati di tipo osservativo è la possibilità di bias, sia nella selezione che nel resoconto dei fatti. Tale problema può essere evitato con l’utilizzo di trial di controllo randomizzati. Riguardo all’uso del paracadute vi è un’alta probabilità che coloro che saltano da un aereo senza paracadute presentino una forte prevalenza di disturbi psichiatrici pre-esistenti, mentre coloro che usano il paracadute hanno meno probabilità di avere un disturbo di tipo psichiatrico. Vi sono inoltre dei fattori di tipo demografico, come lo status economico del soggetto ed il suo eventuale uso di sigarette, che possono influenzare i risultati. Si conclude quindi che l’apparente effetto protettivo del paracadute possa risultare semplicemente dal cosiddetto “effetto della coorte più sana”.
LA MEDICALIZZAZIONE DELLA CADUTA LIBERA
Si sente dire spesso che i dottori sono dei mostri che interferiscono su tutto, a causa della loro ossessione per le malattie e per il potere, e che non saranno mai soddisfatti finchè non riusciranno a mettere sotto controllo ogni aspetto della nostra vita (
Journal of Social Sciences, prendete un volume qualunque). Si può sostenere che la pressione esercitata sugli individui per usare il paracadute durante la caduta libera sia soltanto l’ennesimo esempio di una naturale espressione della vita trasformata in una situazione di paura e di dipendenza. L’uso diffuso dei paracadute potrebbe indicare semplicemente una eccessiva ossessione da parte dei dottori sulla prevenzione delle malattie, derivando dalla loro infondata fiducia in certe innovazioni tecnologiche, che ci offrirebbero una valida protezione contro occasionali eventi avversi.
IL PARACADUTE E IL COMPLESSO MILITARE-INDUSTRIALE
Per quanto sinistri possano sembrare i dottori, vi sono dei poteri molto più diabolici dei loro. L’industria del paracadute ha portato miliardi di dollari nelle casse delle multinazionali, i cui profitti dipendono dall’efficacia del loro prodotto. E’ quindi molto difficile pensare che questi immensi interessi commerciali vengano esposti al rischio di un trial di controllo randomizzato. Inoltre i trial promossi direttamente dall’industria hanno una maggiore probabilità di concludersi a favore del prodotto utilizzato, e non possiamo quindi stabilire con certezza se i risultati di questi trial possano essere considerati validi ed affidabili.
LE OPZIONI DISPONIBILI
A questo punto ci rimangono soltanto due opzioni: la prima è di accettare che, date le circostanze eccezionali, si applichi il buonsenso nel considerare i rischi e i potenziali benefici nell’uso di questo tipo di strumento. La seconda è che continuiamo nella nella nostra maniacale ricerca di una dimostrazione di tipo scientifico, ed escludiamo l’uso del paracadute all’infuori del contesto di un trial condotto in modo adeguato. L’abitudine che abbiamo creato nella popolazione all’uso del paracadute potrebbe però rendere difficile trovare soggetti che siano disponibili a questo tipo di esperimento. Nel caso, restiamo certi che coloro che sostengono a tutti costi la “medicina basata su prove scientifiche”, e che criticano l’uso di soluzioni che non siano basate su questo tipo di prove, non esiteranno nel mostrare loro stessi la propria dedizione al metodo, e si offriranno volontariamente per uno studio a doppio cieco, randomizzato, con placebo di controllo, sull’uso del paracadute.
Il testo
originale
Traduzione di Massimo Mazzucco per luogocomune.net