Questo è il capitolo del film sul cancro, ormai in via di completamento, dedicato a Big Pharma. Sebbene ridotto ai minimi termini, il segmento dovrebbe offrire un’idea delle dimensioni reali del problema che tutti abbiamo di fronte. L’invito però è a non colpevolizzare semplicisticamene questa specie di “mostro alieno”, come se fosse arrivato da un pianeta sconosciuto, ma di provare a guardarlo come una creazione – se non come la stessa quintessenza – della nostra società. E’ solo provando il vero orrore che si può pensare in qualche modo di liberarsene. (Segue nota in coda, per chi vuole aiutare nel completamento del film). M.M.
(La voce narrante in italiano verrà sostituita da quella di un professionista).
Su Arcoiris TV la copia in alta definizione.
Questa è la trascrizione completa, in italiano, del capitolo “BIG PHARMA”.
AMY GOODMAN
Le società che compongono l'industria farmaceutica sono fra le più grandi multinazionali al mondo. Nel loro insieme queste società sono conosciute come "Big Pharma". Nel 2004 hanno fatturato in tutto il mondo oltre mezzo biliardo di dollari, con Pfizer e Johnson & Johnson in testa al gruppo. Negli Stati Uniti questi enormi profitti derivano soprattutto …
Quando una faccenda come quella di Noemi e Berlusconi assume dimensioni mediatiche di livello mondiale, come sta accadendo in questi giorni, viene da riflettere profondamente. Non certo su Berlusconi o su Noemi, ma sul meccanismo mediatico in genere.
C’è stato infatti uno strano percorso di questa notizia, dove una illazione palesemente infondata è riuscita comunque ad arrivare sulle prime pagine di tutto il mondo, diventando nel frattempo una realtà ormai molto difficile da cancellare.
L’ultima volta che una illazione palesemente infondata era passata sui media mondiali, diventando nel frattempo un “dato di fatto”, fu con l’undici settembre.
Per tutto il mondo ormai l’ “affaire Berlusconi” esiste, e se anche per assurdo si potesse dimostrare in modo inconfutabile che non vi è mai stato nulla fra il Premier e Noemi, quella “verità” sarà sempre più forte della effettiva verità.
L’invito qui è a fare uno sforzo per dimenticare l’aspetto personale della questione - scappatella sì scappatella no - e a guardare invece il meccanismo che è entrato in funzione attorno alla vicenda.
Si tratta di un meccanismo perverso, che noi stessi conosciamo da vicino, con la frequentazione quotidiana del sito. Basta che inizi a girare una voce qualunque – diciamo, ad esempio, “il webmaster ci nasconde la verità sulle zucchine” – e man mano che se ne parla ...
di Marco Cedolin
Tutto è grottesco nella corsa elettorale che si sta consumando sotto il sole di questa canicola prematura di fine maggio. Ad iniziare dal merito delle elezioni stesse, un parlamento europeo di cui al di là della facile mangeria si fatica assai ad evincere il senso e delle amministrazioni provinciali che a breve potrebbero ritrovarsi a non amministrare più nulla, se la soppressione delle province da tempo ventilata finirà per andare in porto.
Preso atto della scarsa salienza della consultazione, ciò che più risulta avvilente sono i toni ed i contenuti espressi dalla sarabanda dei partiti politici, con l’unica eccezione costituita dalle piccole formazioni politiche (di destra come di sinistra) che comunque sono già state deprivate a priori dal parlamento della possibilità di tramutare in rappresentanza politica i voti dei propri elettori.
I “partiti che contano” o sperano di contare stanno affrontando la campagna elettorale con lo stesso spirito con cui ci si da vita ad una sonora scazzottata al bar dello sport, in merito al contestato rigore della domenica. Lo sfrenato egotismo ed il diffuso malanimo, stanno producendo fra PD e PDL ed i piccoli partiti a loro satelliti, ...
Con grande visibilità l’ANSA ha “dato la notizia” che un suo giornalista, Paolo Cucchiarelli, ha pubblicato un libro sul caso di Piazza Fontana. Come dire, facciamo tutto in casa, ma facciamo finta che sia una cosa seria.
Questa, secondo l’articolo dell’ANSA, la tesi del libro di Cucchiarelli: “Alla Bna, quel 12 dicembre 1969, non c'era una sola bomba, ma due. Una piazzata dagli anarchici, presumibilmente da Pietro Valpreda, con un timer tarato per farla esplodere dopo la chiusura della banca, perché l'obiettivo era quello di un'azione dimostrativa che non doveva fare vittime; ed è questa la bomba che conosciamo da quattro decenni. L'altra, molto più potente, era realizzata con esplosivo di diversa origine e fu occultata dentro una borsa sportiva nera dai neofascisti di Ordine Nuovo, che sapevano dell'azione degli anarchici e decisero di renderla mortale. Fu questa seconda bomba che, esplodendo anticipatamente, con un meccanismo a miccia, determinò la strage che il ballerino anarchico non voleva né poteva realizzare. Due borse, due bombe, dunque. E una regia che per anni ha occultato la realtà per coprire i veri responsabili della strage.”
Si sente già da lontano lo stesso odore di LIHOP che ha ammorbato per anni la questione 11 settembre. Il LIHOP è la splendida tesi del “let it happen on purpose” (lasciarlo succedere di proposito), che riesce meravigliosamente ad assolvere i veri mandanti, pur tenendo conto delle evidenti pecche della versione ufficiale. E’ la versione ideale per i salotti-bene della nostra “intellighenzia”, dove non puoi accusare apertamente lo stato di aver messo le bombe, ma non puoi nemmeno fare la figura di quello che crede alla favoletta della versione ufficiale.
Ma leggiamo prima nel dettaglio cosa ha “scoperto” l’autore del libro, ...
“Araba Fenice, il tuo nome è Gaza” è il titolo dell’ultimo documentario di Fulvio Grimaldi, sulla recente invasione di Gaza da parte di Israele (è il sesto documentario che Grimaldi realizza sulla Palestina). Sullo stesso argomento Grimaldi ha anche scritto “Di resistenza si vince”, in uscita da Malatempora.
Quella che segue è la sequenza di apertura del documentario, che riesce in modo geniale a sintetizzare l’intero problema palestinese. Che non sta ovviamente in Palestina.
Il breve filmato è scaricabile in alta risoluzione su Arcoiris.tv
Il documentario prosegue mostrando le difficoltà imposte da Israele per riuscire ad arrivare a Gaza tramite l’unico valico praticabile, quello egiziano di Rafah. Solo un prolungato sit-in davanti ai cancelli chiusi, messo in atto dai (pochi) giornalisti internazionali, e dai (pochissimi) politici presenti, ha messo il governo egiziano in tale imbarazzo da obbligarlo finalmente a disobbedire al diktat israeliano, aprendo i cancelli alla stampa internazionale.
Quello che Grimaldi ha trovato a Gaza in parte già lo conosciamo, e in parte lo si può immaginare. Ma l’autore del documentario è andato oltre la facile “iconografia” del corpo mutilato e del territorio martoriato, …
É uscito su un sito di debunking un articolo che si proponeva di ridicolizzare il mio ultimo film sugli UFO, “I Padroni del Mondo”. Normalmente non dedico attenzione a questi episodi, dietro ai quali stanno persone che combattono solo isteriche battaglie personali, ma l’articolo in questo caso merita di essere citato perchè è in realtà un divertente trattato di debunking, che finisce per fare un enorme ragalo al mio film, mentre mette in mostra l’utilizzo di tutto l’armamentario di trucchetti e fallacie logiche di cui abbiamo parlato di recente. Con in più una splendida sorpresa finale, che consiglio assolutamente di non perdere. (Quiz: chi è il presidente ritratto nella foto accanto?).
Riporto l'articolo in corsivo, inserendo i miei commenti dove necessario.
Alla fine il regista Massimo Mazzucco ha deciso di diffondere gratuitamente anche la sua ultima (no, non illudetevi: "ultima" nel senso di "più recente") produzione (definirlo film è eccessivo, documentario è oltraggioso) intitolata "I Padroni Del Mondo". L'argomento sono gli UFO, che non potevano mancare all'appello, dopo 11 settembre, Kennedy, missioni Apollo, Cerchi nel grano, bicarbonato anti-cancro e via dicendo. Del resto, da un regista che sostiene che gli uragani siano scatenati dalla CIA bisogna aspettarsi di tutto.
Fallacia dell’uomo di paglia, mancante inoltre di citazione. Io non ho mai sostenuto che la CIA scateni gli uragani, al massimo avrò suggerito che siano in grado di deviarne il percorso, e in questo non sono certo l’unico. Ma il debunker non butta via nulla: sa bene che può contare solo sull’effetto cumulativo, ...
di RedO
Vivo sulla costa adriatica abruzzese, a 15 km. dalle prime case dichiarate inagibili, a meno di 100 km. di strada dall’epicentro del sisma che il 6 aprile ha devastato L’Aquila ed altri centri della regione.
E’ passato più di un mese e al TG5 o su Rai-Tre Regione Abruzzo parlano di fase 2, quella che segue l’emergenza ormai terminata. In TV ora parlano di villaggi temporanei, e di carotaggi per progettare le fondazioni e l’isolamento sismico. Per progettare al meglio... 20 insediamenti abitativi ben disegnati, ammiccano dallo schermo. Evitare baraccopoli provvisorie, questo è l’obiettivo immediato, e se proprio dovessero esserci è solo in posti come Onna ad esempio, perchè lì la gente vuole restare vicino alle sue case. Poi passano le immagini della delegazione francese che studia il sito del G8, seguite da quelle di un assessore campano, venuto a firmare un protocollo di intesa con l’omologo abruzzese per fornire aiuto.
Riavvolgo il nastro: “Terminata l’emergenza... Terminata l’emergenza...”. Poi arrivano i soliti servizi dei giornalisti d’assalto, che dedicano il doppio del tempo speso a parlare delle speranze dei senzatetto, a parlare della gara fra risotti alla milanese e della mostra dei cioccolatai belgi. Purtroppo non è una battuta.
“Terminata l’emergenza”, ci dicono, con migliaia di persone in tenda, con migliaia di persone temporaneamente dislocate sulla costa. Tra qualche giorno faranno vedere com’è divertente stare in tenda d’estate, …
Più si indaga sul mondo della medicina, più il baratro che abbiamo di fronte definisce i suoi contorni. Il moderno sistema medico infatti rappresenta la quintessenza di tutto il bene e di tutto il male del mondo, con una leggera prevalenza, purtoppo, del secondo.
Laddove l’uomo ha inventato l’anestesia, ponendo fine ad un’epoca di tormenti per noi inimmaginabili, un nuovo sistema ospedaliero – anonimo, tentacolare e onnivoro - ha preso il posto del normale rapporto fra paziente e medico curante.
Laddove la radiologia ha infranto le barriere della visione umana, un nuovo sistema pseudo-terapico – invasivo e potenzialmente letale - ha preso il posto della semplice utilizzazione diagnostica.
Laddove la microbiologia ha infranto le barriere della cellula umana, un nuovo sistema palliativo – tossico, e potenzialmente letale – ha preso il posto del semplice medicinale curativo.
E dove non arriva la realtà, ci pensa la fantasia di chi vende quei palliativi ad inventarsi malattie inesistenti e vaccini inutili, pur di vendere qualche fialetta in più.
Tutte queste mutazioni verso il peggio sono state alimentate dalla sete di denaro e dal desiderio di potere, i due “vizi capitali” che da sempre rappresentano la croce e la delizia dell’umanità. Delizia per l’esigua minoranza che arriva a possederli, croce per tutti gli altri.
Più hai soldi più hai potere, e più potere accumuli più soldi puoi guadagnare.
Teoricamente, non ci sarebbe nulla di male nel guadagnare molto denaro, specialmente se te lo sei meritato. Il problema nasce nel momento in cui ogni dollaro che ti metti in tasca …
Capitolo del film sul cancro dedicato a Max Gerson. (La voce narrante in italiano sarà sostituita da quella di un professionista).
Il filmato ora è su Arcoiris, ed è stato unificato.
Su arcoiris.tv si può scaricare la copia in alta definizione.
'Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare.' Questa è la volontà di chi detiene il potere, non chiedere altro!
di Claudio Messora - BYOBLU Per gli organi di informazione, siete come bambini. I media autoritari decidono cosa dovete sapere, e se è il caso che lo sappiate. A L'Aquila, non dovevate sapere. Non avreste compreso. Vi sareste abbandonati ad uno sciame di urla isteriche, battendo i piedini, fuggendo in maniera scomposta, gettandovi dai balconi e passandovi l'uno sopra l'altro. Siete rozzi, incivili, completamente privi di ogni senso critico ed incapaci di qualsiasi autocontrollo. Non siete residenti di una società evoluta, siete sudditi di una tirannia che vi accudisce come pupe nei bozzoli. I saggi oligarchi centellinano le informazioni che le vostre menti sono in grado di recepire senza andare in tilt. Dovete essere grati a coloro che vegliano su di voi e sulla vostra invalidante mancanza di consapevolezza.
Per tutti questi motivi, rendiamo grazie ai nostri santi protettori. Ripetete con me.
IL MANTRA DEL TERREMOTATO GRATO
«Grazie Boschi, per averci detto che i terremoti non si possono prevedere, tutelando il nostro equilibrio psicofisico, e preservando le nostre menti dai dubbi attraverso i quali il demone Giuliani voleva corrompere la nostra purezza originaria.
Grazie Bertolaso, per averci detto che non c'era nessun pericolo, per averci rimandato tranquilli nelle nostre case dopo la scossa di mezzanotte e prima di quella devastante delle tre e mezza, in modo che molti di noi - tutti meno trecento - potessero evitare una notte all'adiaccio, ...
Questo è il capitolo del film sul cancro (in preparazione) dedicato alla marijuana. (La voce narrante in italiano sarà sostituita da quella di un professionista).
Il video è stato unificato (ora è su arcoiris.tv).
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