di Bill Bonner
Siamo seduti in un ristorante vicino al porto di Waterford. Qui si radunavano migliaia di emigranti disperati per partire alla volta dell'America.
Ma durante la carestia in Irlanda e in Scozia, il passaggio attraverso l'Atlantico era più un biglietto per una tomba in acqua che per una vita migliore.
I tassi di mortalità arrivavano fino al 30% – facendo guadagnare ai vascelli il nome di "navi bara".
Se gli emigrati riuscivano ad arrivare negli Stati Uniti o in Canada, le loro prospettive miglioravano. I loro figli o nipoti sarebbero potuti diventare presidente. O, come il vostro scrittore, almeno avere la possibilità di visitare di nuovo Waterford.
Ma torniamo negli Stati Uniti, dove le paghe non agricole sono aumentate di 211,000 unità a novembre... aggiungendosi ai 271,000 posti di lavoro creati ad ottobre. E la FED di Janet Yellen s'è attenuta al suo piano di voler iniziare a normalizzare i tassi d'interesse.
Oggi pomeriggio mi trovavo in un paesino di montagna, sui colli calabresi della costa ionica. Stavo chiacchierando con alcune persone, quando un tizio ha chiesto ad un altro: "Ma tu sei andato a votare oggi?" "A votare per cosa, per le trivelle?" ha chiesto quello con sarcasmo. "Sì, per le trivelle" ha risposto il primo con espressione seria. "Ma a me che cazzo me ne frega? - ha replicato il secondo, ridendo - Io vivo in montagna, al mare non ci vado mai!"
E' tutta qui, in questo breve scambio, la quintessenza del problema italico. Se un problema non mi tocca direttamente, la cosa non mi riguarda. (Se invece io andassi al mare tutti i giorni - prosegue il ragionamento di quel tizio - allora con 'sta minchia che li lascio trivellare. Mica voglio fare il bagno in mezzo al petrolio, io). Gli interessi dell'italiano medio sono direttamente proporzionali ai vantaggi o agli svantaggi che gli derivano personalmente. Altrimenti, chissenefotte.
Di fatto il senso di collettività, il senso di bene comune sono talmente remoti, nel nostro paese, che viene da domandarsi quale sia il motivo per questa totale disaffezione dei nostri connazionali verso la cosa pubblica.
di Marco Pellattiero
Le sibille hanno parlato, la discendenza divina si è finalmente palesata sul nostro pianeta; i messaggeri celesti (anzi, verdi) sono scesi tra noi! Tremate, il giorno del giudizio è oramai prossimo.....ma forse possiamo ancora salvarci!
Incontaminate schiere angeliche di vegani, eredi del lignaggio di sangue reale dei VegAriani, la razza pura originaria, sono discese dalle alte e sagge vette dell'Himalaya in questo desolato pianeta per moralizzare, prima che sia troppo tardi, gli autoctoni e barbari homunculus che lo abitano.
Giorno dopo giorno si moltiplicano le loro pie opere di conversione in tutto il mondo. Istituiscono associazioni, si infiltrano negli organi d'informazione, creano proseliti tra personaggi famosi ed influenti della società, organizzano fiere e festival per diffondere il loro mandato evangelico...enunciano insomma finalmente il gaudioso avvento del tanto atteso Übermensch!
E' giunta quindi la fine della nostra storia e cultura così come la conosciamo? Dobbiamo rinunciare alle nostre abitudini culinarie e gastronomiche?.....Alle nostre specialità casearie e norcine? Dobbiamo veramente stracciare le pagine dell'inviolabile libro della nostra tradizione?
Ma non saltiamo a conclusioni d'impeto, procediamo con calma. Chi sono e soprattutto cosa vogliono i vegani?
"Dubitare di tutto o credere tutto sono due soluzioni ugualmente comode che ci dispensano, l’una come l’altra, dal riflettere." - J.H.Poincarè
Hanno iniziato con l'11 settembre. Dicevano che non era vero niente, che tutto quello che abbiamo visto in televisione era falso, che non c'era nessun aereo che ha colpito le Torri Gemelle, che era tutta una messinscena creata a tavolino con le tecnologie digitali.
Lo si capiva - dicevano - perché il "naso" dell'aereo spuntava da una delle due torri, oppure perché in certi fotogrammi televisivi l'ala dell'aereo sembrava momentaneamente scomparire.
Poi c'è stata Sandy Hook. Anche questa era tutta una messinscena governativa: i ragazzini morti non erano morti davvero, e i genitori che li piangevano erano soltanto degli attori professionisti, pagati per fingere. Lo si capiva dal fatto - dicevano - che uno di loro addirittura rideva, mentre raccontava della strage, e lo si capiva dal fatto - dicevano - che le ombre sul terreno non coincidevano con l'orario in cui sarebbe avvenuta la sparatoria.
Poi c'è stata la maratona di Boston. Anche quella tutta una messinscena, con morti e feriti che non erano altro che manichini o attori professionisti. Poco importava se addirittura si fosse vista l'esplosione della bomba in diretta TV. Era chiaramente - dicevano - una finta bomba.
Poi c'è stato l'assassinio in diretta tv della giornalista americana. Anche quello era tutto un falso, secondo queste persone, girato in studio davanti ad un greenscreen. Lo si capiva dal fatto - dicevano - che le assi del pavimento visto dall'alto non combaciavano con quelle viste dalla prospettiva del telecronista.
Ormai è chiaro, il classico bipolariasmo destra-sinistra, oppure conservatore-progressista, è definitivamente tramontato. Il panorama europeo lo sta dimostrando sempre più chiaramente, e le elezioni di ieri in Germania lo hanno confermato.
Alla destra dei conservatori storici - il cosiddetto centro-destra moderato - stanno nascendo un po' dappertutto formazioni estreme, che hanno diverse caratteristiche in comune: xenofobia, omofobia, intolleranza, ed un marcato nazionalismo antieuropeista fra le principali.
Se si ascoltano i discorsi dei rappresentanti della Adf - il partito di estrema destra che ieri Germania ha riportato quasi il 25% dei voti - non sono molto diversi da quelli di Matteo Salvini in Italia, oppure di Marine Le Pen in Francia. E curiosamente anche Salvini, unito alla destra di Fratelli d'Italia, rappresenta circa il 20% dell'elettorato italiano, esattamente come la Le Pen rappresenta circa il 20% di quello francese.
Abbiamo cioè ormai un 20% circa della popolazione, in questi tre paesi, che ha abbandonato le posizioni moderate del conservatorismo classico, ed ha assunto posizioni molto più estreme, caratterizzate appunto da forte xenofobia e marcato nazionalismo.
I danni che questa nuova destra sta portando all'interno del mondo dei conservatori sono evidenti, sia nel macro come nel micro:
di Marco Della Luna
L’inefficienza e la corruzione del sistema-Italia derivano dalla collocazione subalterna e asservita dell’Italia nella gerarchia delle potenze, quindi non è possibile curarle dall’interno dell’Italia, con mezzi politici o giudiziari o di altro genere. Promesse di questo genere sono pertanto mendaci o sciocche. Il dibattito politico e culturale resta sterile e impotente proprio perché non tematizza questa condizione giuridica internazionale di sudditanza dell’Italia, compresi i trattati e i protocolli riservati che sanciscono questa sua condizione, nonché il rapporto tra tale sua condizione da un lato e la sua decadenza dall’altro.
L’Italia, dall’alto medioevo in poi, non è mai stata indipendente (tolta Venezia e qualche altra città), ma è stata assoggettata a potenze e interessi esterni; questa sua posizione è stata consolidata dai secoli, è divenuta uno dei principi cardine del diritto internazionale; i suoi governanti sono sostanzialmente al servizio di questi interessi e potenze: ottengono e mantengono la poltrona in quanto obbediscono un padrone esterno, e in cambio possono fare i loro comodi all’interno a spese dei cittadini (del resto, lo Stato unitario italiano nasce per interesse e intervento di Londra e Parigi).
Ahi serva Italia! I rari tentativi di ribellione e di difesa di interessi nazionali sono stati repressi con ogni mezzo, compreso l’omicidio (vedi il caso di Enrico Mattei) e il downrating (vedi il caso Berlusconi). [...]
Ci prende per il culo il nostro ministro degli esteri, quando ci racconta che i droni in partenza da Sigonella effettueranno solo operazioni "difensive". Sappiamo tutti benissimo che non sarà così.
Ci prendono per il culo gli americani, quando dicono che la NSA ascolta le conversazioni dei capi di stato esteri "solo quando è necessario". Sappiamo tutti benissimo che fanno tutto quello che gli pare, come e quando gli pare, senza chiedere il permesso a nessuno.
Ci prende per il culo Renzi, quando dice che "chiederemo conto agli Stati Uniti" per lo spionaggio non autorizzato. Sappiamo tutti benissimo che verranno date soltanto spiegazioni di facciata: ovvero, altre prese per il culo.
Ci prendono per il culo i nostri governanti, quando dicono che "non si accontenteranno di mezze verità" da parte degli egiziani sul caso Regeni. Sappiamo tutti benissimo - lo abbiamo saputo fin dal primo giorno - che quella verità non vedrà mai la luce del sole.
Eccetera eccetera eccetera.
Ma perchè ci facciamo prendere per il culo, così platealmente e sistematicamente, da tutti? [...]
Confesso che rimango stupito, ogni volta che sento la notizia di un cittadino italiano che finisce sotto accusa per aver sparato, in casa propria, per legittima difesa.
Forse perchè ho vissuto a lungo negli Stati Uniti, ma per me l'idea che se entri per rubare in casa di qualcun altro tu possa finire impallinato è perfettamente normale. Lo sanno tutti, tu lo sai, e ci pensi almeno venti volte prima di ignorare un cartello che ti dice chiaramente "No Trespassing - Armed response".
Mentre mi stupisce il fatto che il ladro, in Italia, possa permettersi di violare impunemente la tua proprietà, proprio perchè sa che ben difficilmente tu avrai il coraggio di sparargli addosso. Non perchè "hai paura di sparare", ma perchè temi che poi in galera ci finirai tu.
Nel giorno della morte di Ed Mitchell riproponiamo un articolo pubblicato nel 2007.
All’inizio della corsa allo spazio, negli anni ‘60, girava una barzelletta molto divertente: al ritorno sulla terra di Yuri Gagarin, Krutschev dà una colossale festa al Cremlino. Durante le festa il leader russo prende da parte Gagarin e gli dice a bassa voce: “Senti, vorrei chiederti un grande piacere. Io sono certo che tu, da lassù, abbia capito che Dio esiste. Ti dispiace però, per ovvii motivi, non dire nulla?” Qualche settimana dopo Gagarin è a Roma, dove la sua impresa viene festeggiata con altrettanto entusiasmo dagli italiani. Alla festa è presente anche il Papa, che a un certo punto si avvicina a Gagarin e gli dice sottovoce: “Avrei un grande favore da chiederti. Io sono certo che tu, da lassù, abbia capito che Dio non esiste. Ti dispiace però, per ovvii motivi, non dire nulla?”
Indipendentemente dal fatto che siano davvero arrivati sulla Luna, i cosiddetti “moonwalkers” hanno certamente orbitato nel vuoto atmosferico, a qualche centinaio di chilometri dalla superficie terrestre, e sono stati a diretto contatto con il profondo infinito che ci circonda. In questo senso è molto interessante vedere che fine abbia fatto ciascuno di loro, dopo un’esperienza che in un senso o nell’altro deve certamente averli toccati nel profondo.
di MrStewie
Io e gli altri
Nella vita occidentalizzata odierna il diritto all'autodeterminazione è diventato un'eresia. L'individuo, con i suoi infiniti sottolivelli, mondi paralleli e il potenziale dominante dell'infinitamente piccolo dentro di sè, è stato rimpiazzato da un'entità sociale (1) ad un solo livello dimensionale, collocata in un mondo globale, che potenzialmente domina l'individuo fin nel suo infinitamente piccolo.
Il nostro io - descritto da certa tradizione come risultato di innumerevoli fattori cooperanti, in lotta ed in costante cambiamento, tutti insieme formanti la nostra unicità - è annichilito per permettere una piatta integrazione con gli altri.
Nascondo il mio odore con un deodorante, perché potrebbe infastidire chi mi sta accanto; la pazzia di Grenouille nella caverna sono solo parole in un libro (2). Mi presento esteticamente assecondando alcuni costumi sociali e la mia stravaganza è permessa ma all'interno di certe norme di comodo. Abito case uguali a quelle degli altri: come dice Paolo Migone con l'Ikea, sei a cena con amici e non sai se sei a casa loro o a casa tua. [...]
Leggi tutto: TUTTI gli uomini sono creati uguali?