Detenuto in un carcere della Siberia, e morto oggi Alexei Navalny. Le autorità russe parlano di una trombosi.
In un discorso di oltre tre ore ieri Trump ha fatto una lunga serie di promesse elettorali. Fra queste, “non darò un soldo alle scuole che applicano l’obbligo vaccinale”, e “toglierò gli uomini dagli sport femminili”.
Il giornalista cileno-statunitense Gonzalo Lira, che copriva il conflitto in Ucraina ed era critico le pratiche del regime di Kiev, è morto in una prigione ucraina, secondo quanto riferito da diverse fonti, che citano il padre. Successivamente, il Dipartimento di Stato USA e il Ministero degli Esteri cileno hanno confermato la sua morte.
"È stato torturato, vittima di estorsione, tenuto in isolamento per 8 mesi e 11 giorni e l'ambasciata statunitense non ha fatto nulla per aiutare mio figlio. Il responsabile di questa tragedia è il dittatore Zelenski, con il consenso di un presidente statunitense rimbambito, Joe Biden", ha scritto il padre.
Secondo la lettera pubblicata dal giornalista Alex Rubinstein, Lira aveva una polmonite bilaterale, uno pneumotorace e un caso molto grave di edema. Nella lettera si legge che le malattie si sono aggravate a metà ottobre e le autorità carcerarie lo hanno ignorato fino al 22 dicembre.
DOPPIAGGIO ITA (VOCI UMANE)
Mark Epstein, fratello di Jeffrey Epstein, rivela i suoi dubbi sul presunto suicidio del fratello, in un'intervista a Tucker Carlson rilasciata la scorsa settimana. Mark Epstein afferma di aver cambiato opinione sul decesso del fratello dopo aver appreso i risultati dell'autopsia e aver ascoltato la dichiarazione del procuratore generale Bill Barr.
di Fernando Ayala (*)
Come spiegare il trionfo di Milei in Argentina? La risposta non è semplice e rimanda direttamente alla “dottrina peronista” avviata negli anni Quaranta.
Con una solida maggioranza del 55,7% dei voti, il rappresentante del populismo estremo in Sudamerica, Javier Milei (1970), economista, soprannominato “il pazzo” (“el loco”), ha vinto contro il candidato del peronismo, del kirchnerismo e del cristianesimo,Sergio Massa, ministro dell’Economia, che ha raggiunto solo il 44,3% dei voti nel secondo turno o ballottaggio tenutosi domenica 19 novembre.
Con il cosiddetto Partito libertario, formatosi nel 2018, Milei è diventato deputato l’anno successivo e da lì ha promosso la coalizione La libertà avanza, che lo ha portato a ottenere la presidenza della Repubblica grazie ai voti arrivati dalla destra tradizionale guidata dall’ex presidenteMauricio Macri. Cosa può aspettarsi l'Argentina da un presidente che ha promesso, tra l’altro, di dollarizzare l’economia, eliminare la Banca centrale insieme a 10 ministeri, ridurre gli aiuti sociali, privatizzare le pensioni, ridurre lo Stato al minimo, militarizzare la polizia, rendere più facile l’acquisto di armi, vietare l’aborto, autorizzare la libera vendita di organi?
I cinque fatti che giustificano l'impeachment di Biden - di Jonathan Turley
Con l’avvio di un’indagine di impeachment questa settimana, la Camera dei Rappresentanti sta spostando lo scandalo di corruzione di Biden al più alto livello di indagine costituzionale. Dopo l’ostruzionismo da parte dei Biden e delle agenzie federali che indagavano su varie accuse, la mossa di un’inchiesta della Camera era attesa se non inevitabile .
Come previsto, molti democratici della Camera – che hanno messo sotto accusa Donald Trump dopo una sola udienza presso la commissione Giustizia della Camera, sulla base della sua telefonata al presidente ucraino – si oppongono a qualsiasi indagine del genere sul presidente Biden. I repubblicani alla Camera avrebbero potuto scegliere di rinunciare a qualsiasi udienza e utilizzare quello che ho definito un “ impeachment istantaneo ”, come fece l’allora presidente della Camera Nancy Pelosi (D-Calif.) con il secondo impeachment di Trump nel gennaio 2021.
Mentre Donald Trump era impegnato nelle sue vicende giudiziarie in Georgia, si è svolto sulla Fox il primo confronto fra i candidati alla nomination repubblicana che vorrebbero strappargli il titolo di contendente alla Casa Bianca.
Fra i vari nomi relativamente conosciuti (Ron De Santis, Nikki Haley, Chris Christie) ne è uscito uno assolutamente sconosciuto fino a ieri, che sembra aver incontrato il favore del pubblico conservatore: Vivek Ramaswamy.
Ramaswamy si sta giocando tutte le sue carte sull’idea di “dire sempre la verità, specialmente quando è una verità dura e scomoda”. “Preferisco perdere questa elezione dicendo sempre la verità – ha dichiarato Ramaswamy - piuttosto che vincerla dicendo quello che bisognerebbe dire”.
Per dare un esempio concreto, durante una intervista al mensile The Atlantic, Ramaswamy ha dichiarato che “il governo americano non ci ha detto tutta la verità sull’11 settembre”.
Quello che sta succedendo a Hollywood è molto di più di uno sciopero sindacale. Nella mecca del cinema si sta combattendo la prima, grande battaglia fra gli esseri umani e l’intelligenza artificiale.
Gli scioperi in corso in realtà sono due : quello degli attori professionisti (SAG, o Screen Actors Guild) e quello degli sceneggiatori professionisti (WGA, Writers Guild of America). Le motivazioni sono diverse, ma il nemico è lo stesso: la AMPTP (Alliance of Motion Picture and Television Producers), ovvero i grandi studios di Hollywood, che stanno puntando tutto sull’intelligenza artificiale, per ridurre drasticamente i loro costi di produzione.
Partiamo dagli attori. La loro paura non è tanto quella di essere “rimpiazzati” integralmente da animazioni fatte al computer – fortunatamente, almeno fino ad oggi, la resa recitativa di un personaggio creato dal computer è decisamente più bassa di quella di un umano: la gamma di espressioni facciali è limitata, e un “attore” digitale, con il suo sguardo vuoto e meccanico, non riesce certo a produrre le stesse emozioni che riesce a comunicare un umano. Ma la paura degli attori è quella della acquisizione dei diritti alla propria immagine, che gli studios vorrebbero poter digitalizzare, comprare e possedere per sempre.
Come riassumere al meglio in 12 feroci minuti la storia di Hunter Biden.
Dal canale Odysee "Le News di Tucker Carlson" dell'utente Bet17 (tutti i video con sub ITA).
Ieri ho fatto un pò di ricerche sulla storia del sommergibile scomparso, e ho scoperto diverse cose sconcertanti.
Il Titan (questo il nome del piccolo sommergibile) ha perso il contatto con la nave madre dopo un'ora e 45 minuti dall’immersione.
L’unico modo di comunicare fra nave madre e sommergibile è un sistema di messaggini tipo SMS, che funziona solo se il Titan si trova sotto la verticale della nave. Se per caso la corrente lo porta fuori rotta, perde ogni comunicazione. (Sott’acqua la radio non è utilizzabile, perchè le onde radio non viaggiano nell’acqua).
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