di Alessandro Volpi
La lettera che Trump ha inviato ai paesi dell'Unione europea in cui annuncia dazi al 30%, con la minaccia di un aumento ulteriore in caso di reazioni negative, è il risultato più chiaro di un incredibile servilismo.
Fin dalla sua elezione Trump ha insultato gli europei in tutti i modi, li ha accusati apertamente di aver impoverito gli Stati Uniti, di essere dei parassiti, ed ha attuato politiche conseguenti con ondate di dazi che sono progressivamente cresciuti.
A fronte di ciò, l'Unione europea non solo non ha reagito, ma ha blandito, omaggiato e in alcuni casi, a partire dal governo Meloni, ha esaltato il super presidente americano. Trump ha così ottenuto tutto quello che voleva, dal riarmo a spese degli europei, al finanziamento europeo della guerra in Ucraina, alle dichiarazioni anti cinesi, ad una vera e propria dichiarazione di guerra alla Russia, finalizzata a rendere gli europei ancora più dipendenti dal gas americano.
Nel frattempo i risparmi europei, drenati dai grandi fondi Usa - anche questi ricevuti in pompa magna dalla leader Meloni -, hanno continuato a trasferirsi negli Stati Uniti o a sostenere società europee dove l'azionariato dei grandi fondi Usa è dominante.
Nel frattempo imprese europee, e italiane in primis, hanno rafforzato i propri stabilimenti negli Stati Uniti, mentre l'ineffabile ministro Giorgetti ha definito un "onorevole compromesso" la decisione con cui gli Stati Uniti non riconoscevano la Minimum global tax e sostenevano che le imprese Usa non avrebbero pagato nemmeno un euro ai paesi europei.
Soprattutto gli europei hanno dimostrato con massima evidenza che non hanno alcuna intenzione di colpire gli Stati Uniti nel cruciale settore dei servizi e delle piattaforme che hanno proprio in Europa il loro principale mercato.
Quindi nessuna applicazione vera del Digital Service Act ed, anzi, a tutela degli interessi delle big tech Usa, i ministri delle finanze dell'eurogruppo hanno nominato un irlandese loro presidente! in pratica i ministri delle finanze europei hanno scelto di farsi guidare dal ministro di un paese che è un paradiso fiscale e attraverso il quale proprio le big tech Usa non pagano in Europa un euro di tasse. Ora, di fronte ad una situazione di questo genere, di fronte ad un così smaccato servilismo, Trump che cosa avrebbe dovuto fare? E' evidente che ha capito di avere dei vassalli compiacenti e dunque ha deciso di tassarli senza alcuna indulgenza. Viva l'Europa!





Un re con molta paura per chi potesse volergli male, e con il suo consigliere disse: Ho un'idea, faremo una lista! E tutte le persone di quella lista le metteremo su di un'isola in modo che il mio castello e la mia persona non ne siano ferite, od offese.
Il re inizio a fare la lista, e scriveva nomi senza sosta, giorno e notte, senza mai riposare, e quando infine consegnò la lista al suo consigliere, lui che un poco più saggio lo era del re, capi che l'unica cosa che gli rimaneva da fare...era costruire un fossato intorno al castello.
Giusto una piccola parentesi e’ stato Craxi…poi fatto fuori sempre dai padroni.
Cosa c'è sotto?
E' mai possibile che i governi europei non si accorgano della situazione? E' mai possibile che i governi europei non si rendano conto di essere trattati peggio che delle pezze da piedi, umiliati, sfruttati, spremuti come limoni e poi gettati nella spazzatura?
Se ce ne accorgiamo noi, umili ultime ruote del carro di letame, è del tutto impossibile che i capi di stato e di governo non se ne accorgano e continuino come tanti beoti a sorridere a "prenderlo di dietro".
(Parlo a lei "signora" Meloni).
Non è possibile che non ci sia una motivazione in tutto questo.
Non è possibile attribuire tutto alla stupidità. Quì c'è una volontà ben precisa.
Ci deve essere qualcosa sotto, qualcosa che convinca o costringa i capi di stato e di governo a trasformare i rispettivi paesi in carne da macello.
Questo non vuol dire che ci dobbiamo suicidare per far contento Trump. Ma potrebbe giustificare il tipo di reazione (o mancata reazione) che la UE sta avendo in questo momento. Trump è fuori di testa, se anche noi ci mettiamo a fare gli isterici non credo ne esca niente di buono.
Cosa c'è sotto
Niente l'Europa è stata creata da loro, è sottomessa a loro i leader europei sono stati messi li da loro, sono 30 anni (ma forse anche prima) che si preparano a questo e non dico gli americani piuttosto che gli anglo-israeliani sono poteri sovranazionali , ma davvero si crede ancora che i "leader" di tutto il mondo facciano gli interessi delle nazioni o del popolo, forse in alcuni casi possono vagamente coincidere, forse qualcuno ci prova ma va a finire male perchè non segue l'agenda.
L'Europa è in balia dei criminali ameriCANI, chi non è comprato è minacciato.
Non vedo un bel futuro all'orizzonte: riarmo, deindustrializzazione, macelleria sociale e distopia.
La feccia ci ha già addebitato la guerra per procura alla Russia.
Soluzioni non se ne vedono, la classe politica continentale e nazionale è composta da marionette eterodirette.
Nel frattempo il pecorame nostrano dorme sonni tranquilli, destati solo dal pensiero di dove andare in ferie.
Meritiamo tutto il letame che ci verrà addosso.
P.S. Riarmare Francia e Germania può riaccendere grandeur di napoleonica memoria ed esigenze di lebensraum da parte tedesca, nel mezzo di una crisi economica non lo escluderei a priori.
Dazi o meno non vedo novità in merito.
Prima dei dazi eravamo meno servi?
Piaccia o meno, anche grazie ai buffoni precedenti, col gregge che li applaudiva alle adunate, abbiamo partecipato alle WW (sempre dalla parte sbagliata) e gli Anglocani hanno vinto.
Una volta vinto hanno stabilito un concetto molto semplice: Io sò io....e voi non siete un ca°°o (con o senza dazio)
@unkle72
Il fatto poi che ci siamo ritrovati una guerra dentro casa (nella quale è coinvolta una superpotenza mondiale) cercata ed orchestrata dagli USA, i quali poi ce la scaricano sul groppone senza mezzi termini è a dir poco pazzesco!
Ridicole le recenti affermazioni di Trump sull'argomento. "Daremo i missili all'Ucraina ma li pagheranno gli europei!" Ecco io qui avrei "gentilmente" declinato l'offerta. Cioè dovremmo fare gli interessi degli USA a spese nostre? Ma sti cazzi!
Stanno cercando di fottere fino all ultimo centesimo anche le risorse europee, negli stati uniti tutto sempre uguale, mentre da noi aumenta praticamente tutto, il piano è far tornare la povertà nel vecchio continente, prima taglieggiando e poi comprando con i soldi estorti a prezzi da fame.
I servi il posto al sicuro lo conserveranno, ecco perché letteralmente strisciano ai piedi del potere.
Quanto a noi, mancano le idee, politiche ,economiche, manca il senso di unione, manca fondamentalmente la consapevolezza del pericolo e delle trappole, siamo troppo distratti dal finto comfort, in effetti per destarci ci vuole un po' di fame, quella vera, altrimenti qua nessuno si alza dal divano, o magari serve davvero una guerra.
Cantava Bennato:
"per scuotere la gente non bastano i discorsi,ci vogliono le bombe". (Cit. Capitan uncino.)
Non hanno alcun interesse per il benessere dei propri cittadini rispondono solo alle logiche globalizzate e agli interessi delle nicchie di potere.
A quelli che conservano un barlume di buone intenzioni, vengono fatte offerte irresistibili, sia col bastone che con la carota.
Ma nella maggior parte dei casi piu' che basta la carota. Prendi un qualsiasi parlamentare, riempilo di privilegi e poi digli che se vuole conservarli deve ubbidire, oppure nisba. Quando il padrone puo' offrire un compenso pari a 10+ volte il reddito medio, pochi resistono.
Ben detto. Funziona esattamente così. Ed è molto semplice, banale.
Per dire, eh.
Che dire? In primis la ginecologa fon-der-latrin, poi le strenue dilettanti, le varie Kay Kallas, la Sandu, Meloni e poi a ruota tutti gli altri, si abbeverano alle tette atlantiche. Un brutto gioco ai danni della popolazione europea. Non parlo dell'Ucraina, ignara molto prima del 2014 e dopo Площадь Майдан, la popolazione ignorata completamente. Qui avanzo una ipotesi, perche penso che alla base dei rapporti umani più si ci alza di livello sociale e i più gli squallidi epigoni desiderano ottenere con il potere acquisito, ciò che che le persone normali non hanno. La ginecologa e il Rutto umano nel segreto delle loro vite private vivono lo stesso stimolo perverso della solitudine.
Fonte Rutte: merkur.de/.../...
Fonte ginecologa: www.abc.net.au/.../102839978
Quando il biondo avrà fatto il pieno di aziende,le nazionalizzera' e anziché facili guadagni,si ritroveranno con un pugno di mosche in mano,e ben gli starà.
Di Marco Travaglio
Dopo averli studiati per quasi sei mesi, Trump ha capito che i cosiddetti “alleati” europei sono un branco di pigmei fantozziani, di cui si può fare tutto ciò che si vuole. E ieri l’ha fatto: la sua lettera che gli dà i venti giorni sui dazi al 30% sarebbe umiliante anche per una colf, ma non per questa Ue di servi sciocchi che ora fingono stupore e sorpresa, come se non conoscessero il personaggio. Che, quando si trova davanti un interlocutore in posizione eretta, spara 100 per avere 50. Ma con i nostri pigmei spara 100 e ottiene 110. L’ha appena toccato con mano sul 5% di Pil per le spese Nato: si aspettava chissà quale braccio di ferro, invece ha trovato Rutte e gli altri nani già sdraiati e ci è mancato poco che rilanciassero sul 6%, ovviamente senza interpellare i Parlamenti nazionali, ormai ridotti a soprammobili. Come quello europeo sul riarmo da 800 miliardi. E ha concesso il bis sui dazi. Ora naturalmente gli euro-nani da giardino strillano parole vuote contro il padrone ingrato che osa fare gli interessi del popolo americano falcidiato dalla globalizzazione e dallo sbilancio commerciale. Come se Trump non l’avesse ampiamente annunciato in campagna elettorale e come se i dazi non li avesse iniziati Biden.
L’Ue ha avuto sei mesi di tempo per alzare i ponti levatoi, ma era troppo impegnata a sabotare l’unica iniziativa di Trump che conviene a noi: il negoziato con Putin per chiudere la guerra in Ucraina. Abilissimi a dirgli di no quando dovrebbero dirgli di sì e di sì quando dovrebbero dirgli di no, i nostri liderini hanno esecrato la soluzione diplomatica che ci servirebbe come l’oro proprio contro i dazi. Il compromesso con la Russia ci consentirebbe di riprendere la cooperazione economica, ricominciare ad acquistare il gas dove costa meno e spalancarci la strada verso nuove rotte commerciali con i Brics, a partire dalla Cina, riaprendo la Via della Seta e trasformandola in autostrada. Invece no: i pigmei han continuato come sonnambuli a guardare in cagnesco Mosca, a parlare solo di guerra, a varare sanzioni che danneggiano più noi che Putin, ad accusare Pechino di fare i propri interessi. E a sperare che il nuovo padrone Usa avesse pietà di noi, andando a trattare separatamente, in ordine sparso, per strappare qualche sconticino. Peccato che Trump disprezzi i deboli e rispetti solo i forti: quali noi europei potremmo essere, con la forza di un mercato da mezzo miliardo di persone, se avessimo una classe dirigente all’altezza e non alla bassezza della situazione. Ora, anziché piagnucolare perché il bullo platinato fa gli interessi del suo popolo, potremmo cominciare a votare per qualcuno che faccia gli interessi di noi europei. Oppure rassegnarci alla fine che meritano i pigmei: l’estinzione.
... hei ragazzi, cos'è questa storia che state tutti a lamentarvi?...
... che ingrati!!!... ricordatevi che se non fosse per "loro" (angloameriCani) saremmo ancora sotto le grinfie degli Sturmtruppen...
... a fare i vassalli...
... a fare gli schiavi...
... a pagare dazi ai nazi...
... a sostenere una guerra insieme alle truppe nazi-ucraine...
... ad armarci contro la Russia per far piacere al "drittes reich"...
... e ci avrebbero rubato le industrie...
... e ci avrebbero fatto pagare a caro prezzo i carburanti...
... e... e poi... e allora... si vabbè non cambia proprio un cazzo!!!...
... ma almeno, mi chiedo se i nazi, vincendo, avrebbero continuato a prendere a calci in culo gli israeliani o avrebbero fatto pure loro come ciuffettino?...
... a tarallucci e vino sulle spiagge di Gaza!!!... a braccetto con mortenyahu...
... e c'è qualcuno che ancora crede di cambiare andando al voto...
... e non c'è un cazzo da ridere...
Purtroppo quoto in toto
Il vero fine di UE, EURO e NATO è sempre stato quello di sostituirsi alle sovranità nazionali.
Con l'UE non si decide più di politica, con l'EURO non si decide più di finanza, con la NATO non si decide più di difesa.
Naturalmente queste tre entità rispondono a poteri forti con collegamenti diretti agli angloamericanosionisti.
Tutto quello che vediamo, dai politicanti europei a quelli nazionali, trattasi di una manica di figuranti eterodiretti.
Il popolaccio si sveglierà (forse) quando la macelleria sociale sarà allarmante, o Dio non voglia, quando la nostra migliore gioventù tornerà a casa nei sacchi neri.
Tuttavia vedere distinzioni e contrapposizioni su base "geografica" credo sia forviante.
USA e UE appartengono allo stesso schema globale.
Le distinzioni, trasversali e non per Paese, avvengono solo su base ideologica, filosofica.
Schematicamente la distinzione/contrapposizione è tra sovranisti, indipendentisti identitari e liberisti globalisti che sono quelli predominanti ora e che per esempio comprendono sia il PPE che il PSE europei così come i Dem e Rep USA.
Si sperava che la variabile Trump avrebbe scardinato lo schema ma mai speranza fu peggio riposta visto che il suddetto si è pienamente svelato come appartenete allo schema citato all'interno del quale, senza metterlo in discussione, si esibisce con le sue follie sperando non le trasformi in una ecatombe.
In sostanza, per tornare al tema, sono solo zuffe tra "picciotti" della stessa cosca.
NEO-FEUDALESIMO.
ho sentito che come antidoto ai dazi vogliono importare carne agli estrogeni e mangimi ai pesticidi dei gringo..
FUORI DI TESTA.
non siamo nemmeno liberi di consumare quello che vogliamo..
Penso che il problema stia in questi termini: la posizione degli USA come cane da guardia dell'occidente e contemporaneamente la finanza mondiale basata sul dollaro siano da tempo in crisi e in prospettiva destinati ad un crollo, vedi la nascita della multipolarità e del fenomeno BRICS.
Con la fine della guerra fredda prima e la globalizzazione poi, la posizione di vantaggio strategico che il mondo anglosassone aveva guadagnato nel tempo delle colonie e consolidato dopo la seconda guerra mondiale è andato liquefacendosi, nonostante tutti i tentativi di aprire continui scenari di guerra in nome dell'anti-terrorismo, il nuovo nemico numero 1, e di comprimere il più possibile i confini della Russia e non permetterle di sviluppare i suoi più naturali mercati esterni.
Aggiungiamo all'equazione anche la Cina e otteniamo che le possibilità che rimangono al mondo occidentale / anglosassone sono solo due: competere sul mercato o minacciare gli avversari, a costo di far saltare tutto.
La prima possibilità sta svanendo: le colonie piano piano non sono più tali, quindi le materie prime e soprattutto le risorse energetiche non si trovano più a basso prezzo.
Rimane solo la seconda possibilità e se la stanno giocando in tutti i modi:
- l'Europa e la Russia non possono essere partner commerciali, entrambi crescerebbero mentre gli americani diventerebbero man mano irrilevanti
- la Cina non deve sviluppare le sue vie commerciali; con la capacità produttiva e le risorse che hanno sviluppato sarebbero imbattibili
- il mondo islamico non può commerciare liberamente le proprie risorse energetiche, soprattutto non può farlo sganciandosi dal dollaro, l'economia americana imploderebbe
Sono quindi venute meno tutte le premesse strategiche impostate a Yalta e imposte al resto del mondo. L'europa in effetti credo che vassalla la sia sempre stata. Non era così apparente perché ce l'hanno venduta bene, ma ora che è cambiato tutto e sono cadute le maschere si vedono le facce da carogna per quello che sono.
E comunque mi fa morire questa cosa che l'Europa compra armi dagli USA per darle all'Ucraina...
Ma quanto bisogna essere imbecilli per non capire una fregatura del genere...?
Parlo dei miei concittadini, i politici hanno le loro convenienze ovviamente, quali non si sa (per rispondere all'interrogativo di Charlie), ma sicuro che ce l'hanno.
Grazie bella analisi
Stiamo sempre a lamentarci della inerzia dei nostri leader, ma quando c'è da dire no alle sanzioni.....
Il governo Meloni dice no alle sanzioni contro Israele e conferma la cooperazione militare.
l’Italia rinnova tacitamente il Memorandum militare con Tel Aviv, piazzandosi accanto all’Ungheria tra i più tenaci sostenitori di Israele in Europa.
Il rinnovo tacito, tipico di chi sa fare la voce grossa quando serve.
Si va bene, non sono le ultime paventate dai padroni, però sempre sanzioni sono.
Quindi i sovranisti comunque la pagnotta se la sono guadagnata, a maggio però
Link:
lindipendente.online/.../...
Ma detto questo, quello che però mi sta pesantemente sulle balle, è la costante propaganda politica che punta il dito contro di lei come se fosse l'unica responsabile di questa situazione. Come se i dazi fossero indirizzati unicamente contro l'Italia.
Se si avesse un minimo di onestà intellettuale bisognerebbe riconoscere che i dazi sono contro l'Unione Europea tutta e che ci sono altri 26 stati membri che li subiranno ed in silenzio. A cominciare proprio da Germania e Francia.
Certo, siamo al secondo posto (dietro solo la Germania) come paese europeo esportatore in USA e quindi, probabilmente, subiremmo più di altri questa estorsione di Stato. Ma questo non vuol dire che la Meloni sia la principale/unica responsabile di questa ennesima, pesante debacle. Le responsabilità sono da condividere a cominciare dalla Von-der-pippen, passando per Maccaron, Mer* e compagnia cantando.
E' vero. Continuare a pensare che i politici abbiano una qualunque possibilità di incidere in maniera positiva, o che almeno possa mitigare gli effetti negativi, delle loro stesse scelte, che a cascata riverberano sul popolicchio, è equiparabile alla tifoseria calcistica.
Ma almeno ogni tanto ci regalano una risata, con la loro coerenza a targhe alterne, in giorni alterni.
Prendo spunto dal suo commento, solo per chiarire meglio il mio precedente, che non è rivolto a nessuno in particolare. Saluti.
Chi di sanzione ferisce (il no a quelle contro israele), di sanzione perisce (il silenzio alle ultime annunciate dal Trumpone). Ma neanche tanto. Alla fine le grandi aziende, forse fattureranno qualcosina meno, ed il popollame pagherà il conto. Come sempre.
Certo se avessimo avuto lei...
Dazi all’Ue al 30%, Schlein: "Ci aspettiamo da Meloni posizione netta e forte"
La posizione netta e forte.......
La strategia.
L'obiettivo è quello di far scendere i dazi dal 30% al 10%, proprio come ha fatto Keir Starmer nel Regno Unito. · La posizione del governo Meloni.
link: milanofinanza.it/.../...
Intanto si scopre che il governo, impegnato in serrate trattative mira a ridurre i dazi dal 30 al 10%. Mia mamma al mercato è più brava a trattare con gli ambulanti.
E' una questione, quella del servilismo idiota, di utilità. E di utili idioti ne abbiamo da vendere al governo e questi si sono immancabilmente venduti.
Una vaga speranza di intransigenza sembra essere quella dell'entrata in politica delle donne in ruoli dirigenziali e di potere, ma anche questa è miseramente crollata sotto il peso dei fatti.
Idealizzare le donne al potere è rischioso. Perché impedisce di analizzare davvero ciò che accade. Chi decide. E per conto di chi.
dubitoergosum.it/2025/07/06/donne-al-potere/