ORE 9.00: Ormai è chiaro che finchè non ci sarà lo spoglio del voto postale non ci sarà un vincitore. (Si presume che il voto postale sia pesantemente a favore di Biden).
ORE 8.30: Trump annuncia di aver già vinto, e preannuncia "manipolazioni" dei democratici sui voti postali. Minaccia di ricorrere alla corte suprema.
ORE 7.45: Totale Biden 224 - totale Trump 213 (vittoria a 270)
Ore 7.40: CNN proietta Pennsylvania per Trump.
Ore 7.15: Arizona va a Biden. Le probabilità di vittoria ora sono 50-50.
Ore 6.45: Trump ha vinto la Florida e l'Ohio, due dei tre stati più importanti fra quelli in bilico (gli altri sono Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Georgia e Arizona). Ora è Biden a dire "non sarà finita finchè l'ultimo voto non è stato contato". Ci sono ancora molti stati incerti, ma a giudicare dal tono dei commentatori CNN non butta bene per Biden.
Rispetto a questo video desidero fare un chiarimento: Io non ho mai creduto, personalmente, che Hezbollah rischierebbe di piazzare un deposito di munizioni così pericoloso in una zona densamente abitata della città. Sarebbe un invito al suicidio collettivo. Quando dico, nel video: “è altamente probabile che nel frattempo gli Hezbollah, messi sull’avviso magari dallo stesso discorso di Netanyahu, li abbiamo spostati da un’altra parte della città” faccio esclusivamente riferimento alla logica dello stesso Netanyahu, come espressa nel suo discorso dell’Onu di due anni fa. Ma non ho mai condiviso personalmente questa ipotesi. Mi scuso con gli spettatori se, nel confezionare frettolosamente questo video, non sono stato abbastanza chiaro su questo punto. Massimo Mazzucco.
di Hugo Van Der Zee
Il comico George Carlin una volta ha detto che "tutte le persone che vivono nel mondo odierno hanno ricevuto alla nascita un biglietto per un teatro dell’ assurdo", aggiungendo che "gli americani hanno un biglietto per la prima fila". Nel corso dell'ultimo secolo, l'America è stata l'esempio per l'evoluzione sociale del mondo, come per esempio la società di consumo, la cultura dell'usa e getta, l’istupidimento per l’industria dell’intrattenimento, il degrado delle arti, le restrizioni alle libertà e una censura sempre crescente. L'America mostra tutti i sintomi di un impero in declino. Uno di questi sintomi è la completa negazione che la fine è in arrivo.
Sotto la bandiera "politicamente corretta" della tolleranza e della cooperazione, le redini sono sempre più strette. Negli ultimi mesi tutto ciò ha assunto forme estreme. Da un lato si impongono leggi e regole draconiane, dall'altro si stimolano la violenza e i saccheggi. Il "politicamente corretto" è più di un'ideologia politica, copre importanti aree sociali come l'istruzione, i media e l'industria dell'intrattenimento. Il costante lavaggio del cervello collettivo deve farci credere che il degrado culturale, l'estrema disuguaglianza e l'attacco alla libertà personale siano sviluppi naturali e necessari. La realtà sta diventando sempre più assurda, e sempre più persone si accorgono che qualcosa è fondamentalmente sbagliato. La fiducia degli americani nel governo è storicamente bassa. Come ogni presidente, Donald Trump non ha mantenuto la maggior parte delle sue promesse elettorali. La sua scusa principale è che viene costantemente ostacolato, il che è in gran parte vero. Recentemente, Trump ha perso gran parte della sua credibilità abbandonando completamente la "classe media" che sosteneva sempre di difendere quando c’erano le risse e saccheggi.
La notizia è arrivata in diretta, mentre era in corso la trasmissione “In Onda” di Telese-Parenzo: Trump ha deciso di ritirare l’adesione degli Stati Uniti alla OMS.
Antonio Padellaro (ospite della trasmissione) ha commentato a caldo: “Questa è chiaramente la mossa disperata di un uomo che sta perdendo vistosamente dei sondaggi contro Joe Biden, e cerca in qualche modo il ‘colpo di teatro’ per recuperare un po’ di popolarità”.
Anche la Cnn (notoriamente ‘liberal’ e anti-Trump) ha riportato la dichiarazione del senatore democratico Menendez, che dice: “Il presidente degli Stati Uniti ha ufficialmente ritirato la nazione dall’OMS, nel bel mezzo di una pandemia. Definire questa reazione di Trump come caotica e incoerente è ancora poco. Questa scelta non proteggerà nè gli interessi nè le vite degli americani, anzi li lascia ammalati e soli”.
La maggior parte degli italiani si era già dimenticata di Silvia Romano. Dopo oltre un anno e mezzo dal suo rapimento, molti avevano pensato che non sarebbe mai più ritornata.
Invece domenica abbiamo avuto la bella notizia. Silvia e viva, e sta tornando in Italia. Bene, abbiamo pensato in molti, probabilmente sarà stato pagato un riscatto, ma chissenefrega. Siamo contenti per lei e per la sua famiglia.
Ma quando, sulla pista di Ciampino, si è aperto il portellone dell’aereo che la riportava a casa, lo choc è stato grande per tutti. Quella che scendeva dagli scalini non era più la ragazzina partita da Milano due anni fa, ma era una donna islamica, che grazie al suo modo di vestire ostentava chiaramente la sua nuova religione.
E questo per molti è stato troppo. Indignato, Gasparri andava in televisione e faceva subito il collegamento con il terrorismo islamico: “Speriamo almeno che vada a pregare in una moschea normale – diceva - e non in quelle dove si reclutano i terroristi.”
Intervista a Roberto Croci, giornalista italiano che vive a Los Angeles. (Trasmessa da www.contro.tv il 30.3.2020)
Coronavirus. Costa d’Avorio, Senegal, Sudan dichiarano lo stato di emergenza.
di Fulvio Beltrami (Fulvio Beltrami è un giornalista freelance che vive in Africa)
Brutte notizie dall’Africa. La speranza che i climi caldi potessero rappresentare un ambiente ostile al proliferarsi del virus COVID-19 sembra svanire nelle ultime ore. I casi di contagio stanno rapidamente aumentando in vari Paesi africani. Ieri sera il Presidente ivoriano Alassane Ouattara ha decretato lo Stato di emergenza anche se in Costa d’Avorio per il momento si registrano solo 25 casi di contagio. Il governo ivoriano da qualche settimana ha preso efficaci misure di contenimento risultando una delle Nazioni africane tra le più avanzate nella lotta contro la diffusione del virus. Nonostante ciò il governo e gli esperti sanitari hanno individuato la necessità di misure più drastiche per evitare la diffusione di massa del COVID-19 che il debole sistema sanitario nazionale non sarebbe in grado di fronteggiare.
Ouattara decreta lo Stato di Emergenza con il coprifuoco dalle 9 di sera fino alle 5 del mattino successivo. Bar, ristoranti, scuole e uffici pubblici vengono chiusi a tempo indeterminato. Divieto di spostamenti tra città, distretti. Divieto esteso anche nei centri urbani con l’introduzione di misure di confinamento progressive secondo aree geografiche e in funzione dell’evoluzione della pandemia. Verrà creato un corridoio umanitario per assistere i cittadini in difficoltà. Per sostenere lo sforzo sanitario e le aziende il governo ivoriano stanzierà 96 miliardi di FCFA (146,4 milioni di euro).
I falchi guerrafondai dei servizi segreti e del complesso militare industriale – chiamati in gergo “Deep State” – hanno un grave problema: gli manca un canditato valido da contrapporre a Trump nelle elezioni presidenziali del prossimo novembre.
Purtroppo per loro il candidato che avevano prescelto - Joe Biden - sta perdendo colpi in maniera vistosa, e difficilmente riuscirà a vincere la nomination dei democratici. Biden sarebbe stato il perfetto continuatore della politica espansionistica di Obama. Una politica che, travestita da progressismo globalista, incarna invece i peggiori aspetti dell’imperialismo americano.
Ma Biden, come dicevamo, sta deludendo i suoi sostenitori. Dopo aver perso malamente le primarie in Iowa, ha raddoppiato la sconfitta, facendo ancora peggio nel New Hampshire. E, stando alle statistiche, nessun candidato ha mai vinto la nomination che non avesse vinto almeno una delle due primarie iniziali.
L'ultimo discorso di Nigel Farage al parlamento europeo.
La trappola del MES – Macron svolta verso la Russia – Mattarella e la NATO - Israele riscrive il diritto internazionale.
Fin dal giorno in cui Trump è stato eletto presidente, la poderosa macchina del Deep State (C.I.A., FBI, democratici guerrafondai, NSA, Pentagono ecc.) si è messa in moto per cercare di detronizzarlo. Prima ci hanno provato inventandosi il Russiagate, nel quale si accusava Trump di avere in qualche modo usufruito della collaborazione russa per battere Hillary Clinton. E quando l’indagine del procuratore Muller si è conclusa con un niente di fatto, si sono messi immediatamente cercare la prossima scusa per riuscire a distruggere il loro avversario politico.
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