di Maurizia Leoncini Vecchi

Il trattato Italia-Francia, firmato in data 26 novembre 2021 a Roma, tocca punti nevralgici e poco comprensibili all’interno di una Comunità europea che dovrebbe combattere, anziché permettere, la creazione di ‘assi’ particolari tra singole nazioni.

In 12 articoli che vanno dagli Esteri alla Sicurezza e Difesa, alle Politiche migratorie e Cooperazione transfrontaliera, agli Affari e all’Economia, allo Sviluppo, allo Spazio, alla Cultura ed in cui è previsto un incontro annuale di verifica e coordinamento delle reciproche linee d’azione, si gioca molto del nostro futuro. Se guardiamo al passato, i rapporti Italia-Francia, attraverso i secoli, ci danno un quadro devastante, con scenario di crimini di guerra ancora aperti e che nessun governo italiano, si è azzardato a denunciare.

Se si guarda alla Storia, la mano della Francia sull’Italia è stata lunga e pesante. Bisogna andare al 1282 per registrare la rivolta dei siciliani che, con i ‘Vespri siciliani’, riuscirono a liberarsi degli oppressori. Per il resto sono più che altro asservimenti, occupazioni, oltraggi. Nel 1305, Clemente V (il francese Bertrand de Got) sposta il papato da Roma ad Avignone facendone la sede stabile e trasferendovi dalla Città Eterna quanto più può, opere d’arte incluse.

Per 70 anni la sede di San Pietro resta senza pontefice mentre il potere della cristianità converge oltralpe e ci vorrà Santa Caterina da Siena per riportare a Roma Gregorio XI, settimo Papa nominato in Francia. Nel 1797 Napoleone pugnala alle spalle la neutrale Venezia, la più illuminata Repubblica che la storia d’Europa abbia mai conosciuto, e fa dell’Italia una specie di colonia che suddivide in Regno d’Italia e Regno di Napoli. Annette alla Francia il Piemonte, annette anche il papato, arrivando a imprigionare Pio VII, che reagisce da Papa, scomunicando tutti. L’Elba non basta, ci vorrà Sant’Elena (grazie agli inglesi) per liberarci di questo eccezionale nemico, che ha cambiato per sempre gli equilibri del Vecchio Continente. Nel 1861 Vittorio Emanuele II proclama il Regno d’Italia.

Comunque l’unità sia stata raggiunta, vi è un’Italia unita che si può gestire in autonomia. Arriva il 1868. L’Italia guarda all’altra sponda del Mediterraneo. Fa un ottimo accordo con la Tunisia (8 settembre 1868). I privilegi per gli italiani sono grandissimi; l’accordo bilaterale è ottimo anche per i tunisini. Inizia a fiorire il commercio. Molti sono gli italiani che si trasferiscono per aprire imprese.

Agli inizi del 1881, con un colpo di mano, la Francia interviene militarmente e occupa la Tunisia. Jules Ferry, considera che ‘si può fare’, tanto gli italiani non si sarebbero opposti più di tanto, avendo da poco sottoscritto il rinnovo del trattato di commercio italo-francese. ‘Intanto guardate: Tunisi è là! […] E ci sono i francesi là, che ce l'hanno presa a tradimento! E domani possiamo averli qua, in casa nostra, capite?’ (Luigi Pirandello, I vecchi e i giovani, 1913). L’episodio passa alla storia come ‘Lo schiaffo di Tunisi’.

Le ripercussioni sugli interessi italiani sono enormi. La Tunisia diviene protettorato francese. Con la sciagurata occupazione mussoliniana della Libia, scattano le sanzioni volute da Francia e Inghilterra che non vedono di buon occhio una presenza italiana nell’area medio-orientale. Questo produrrà l’isolamento dell’Italia e faciliterà il disgraziato legame con la Germania hitleriana. Con la seconda guerra mondiale si apre una delle peggiori e più ‘dimenticate’ pagine delle relazioni tra Italia e Francia. Moravia, ne ‘La Ciociara’, accenna a quanto accadde a decine di migliaia di donne, bambini anche uomini ad opera dei ‘liberatori’ francesi.

Classificati come ‘marocchinate’, furono gli stupri di massa, le torture e le violenze, degne di un museo degli orrori, di cui furono vittime le popolazioni inermi (dalla Sicilia alla Toscana) dal luglio del ’43 all’ottobre del ’44 prima che le truppe francesi lasciassero l’Italia. Il Generale Alphonse Pierre Juin, proclamato eroe e insignito delle più alte onorificenze francesi, aveva assicurato l’impunità a chiunque (nero o bianco) delle sue truppe avesse commesso stupri e crimini di guerra contro la popolazione italiana indifesa dei villaggi e paesi, ma quando i suoi arrivarono in Provenza, cambiò registro assicurando la condanna a morte per chi si azzardasse a toccare una donna francese. Nessuna donna francese, infatti, di contro alle 60.000 italiane, subì stupri (per chi vuole approfondire: M.Lucioli-D. Sabatini, La ciociara e le altre, 1998; Andrea Cionci, La Stampa, 16.03.2017). Ancora oggi, questa pagina di sangue attende giustizia.

Appena dichiarata la fine della guerra, la Francia si annette il Piemonte e inizia, in Ventimiglia, a sopprimere tutte le scritte e nomi in lingua italiana sostituendoli col francese. Gli anglo-americani calmano le pretese galliche facendo osservare che non ci si è ancora seduti a un tavolo di pace. Dell’impossibilità di ottenere estradizioni dalla Francia per criminali cui si devono stragi in Italia, non vale nemmeno parlare tanto è cosa arcinota. I nostri faticosi buoni rapporti con la Libia che ci vedevano come interlocutori privilegiati, sono stati spazzati via dall’intervento voluto da Sarkozy.

Inutile sottolineare che i francesi hanno sostenuto il generale Haftar, avversario del presidente al-Serraj riconosciuto dall’Italia, e che la collaborazione Italia-Francia sul problema libico, è più un ‘bacia la mano che non puoi mordere’, che un successo diplomatico del governo Draghi. Davanti al corpo massacrato di Giulio Regeni, lo studente di dottorato ucciso in Egitto, e al ritiro del nostro ambasciatore (cfr. OGGI7, 29.11.2020), la Francia non ha visto di meglio che cercare di ledere ancora una volta gli interessi italiani occupandone spazi non più protetti, invitando a Parigi il Presidente Al-Sissi, insignendolo della massima onorificenza francese, la ‘Légion d’Honneur’, costringendoci così a riprendere velocemente i rapporti di collaborazione con l’Egitto.

Di contro, non è sufficientemente chiaro quale reale vantaggio ci sia stato per l’Italia nell’avere supportato (dal 2020, quale secondo Paese contributore, a notevoli costi) l’intervento armato francese in Mali, già colonia francese e la cui lingua ufficiale è il francese. La nazionalizzazione di STX (cantieri navali francesi) per impedire che Fincantieri diventasse azionario di maggioranza, stracciando gli accordi in precedenza presi, fa da contraltare a quanto è stato permesso dall’Italia a Vivendi, azionista maggioritario all’interno di TIM, con le comunicazioni italiane che possono scivolare in mani francesi.

Nel frattempo, Peugeot-Citroen si è unita a Fiat Chrysler creando Stellantis, con il risultato che l’Italia non fabbrica più automobili italiane. In quanto all’accordo recente Italia-Francia, il progetto spaziale a guida francese ha ottenuto dall’Italia un finanziamento miliardario, sottratto al prestito europeo che fino ai nostri nipoti e oltre saremo chiamati a restituire con gli interessi. E’ certo che investire nello spazio darà un ritorno economico sicuro. Il punto è ‘a chi’.

Vogliamo sperare che il beneficiario saranno le casse piangenti dello Stato, ma se guardiamo alla privatizzazione dell’acqua, decreto passato nottetempo, contro la volontà del popolo italiano (referendum quasi plebiscitario per la non-privatizzazione), se valutiamo la fallimentare e discriminatoria gestione della pandemia, la riduzione enorme del budget destinato alla Sanità pubblica, nonché altri elementi ‘di contorno’, non si può esserne tanto sicuri. Intanto, Nexi ha ceduto alla holding europea dei listini (che controlla anche le borse di Amsterdam, Bruxelles, Dublino, Lisbona, Oslo e Parigi) la piattaforma tecnologica in capo a Sia che gestisce, di fatto, il debito pubblico italiano, e che dunque passa in mani europee a conduzione francese.

Ora, in tempo di elezioni italiane, pochi si strappano le vesti più dei francesi che titolano tragicamente ‘Quel avenir pour l’Europe après Mario Draghi?’ (Quale avvenire per l’Europa dopo Mario Draghi?) ( https://www.institutmontaigne.org/); Macron ‘a salué jeudi 21 juillet en Mario Draghi ‘un grand homme d'État italien’ (Macron ha salutato in Mario Draghi un grande uomo di Stato italiano), ‘un partenaire de confiance’(un partner di fiducia) e ‘un ami de la France’ (un amico della Francia) (lefigaro.fr); tragicamente Le Monde ha commentato le dimissioni di Draghi titolando ‘Il ne manquait plus que ça’ (Ci mancava anche questa).

Mentre le elezioni avanzano i titoli si fanno sempre più drammatici ‘Une immense inquiétude au niveau européen’ (Una immensa inquietudine a livello europeo) (https://www.publicsenat.fr/; 18.8.22). Considerato il passato dal 1282 al 2015, data in cui abbiamo firmato lo sciagurato ‘Trattato di Caen’ con cui abbiamo regalato ai francesi pescosissimo mare italiano (il trattato non è ancora diventato esecutivo grazie alle rimostranze dei pescatori che sono riusciti a bloccare la ratifica del Parlamento, ma basta una ‘svista’ per attivarlo), per giungere al recentissimo periodo che ha visto nostre aziende scivolare in mani francesi, c’è da riflettere su quanto il rapporto Italia-Francia sia stato sempre pesantemente sbilanciato in favore della seconda e quanto potremmo trarre (anziché perennemente perdere) dall’accordo stipulato al Quirinale.

Comments  

Quote:

Nessuna donna francese, infatti, di contro alle 60.000 italiane, subì stupri (per chi vuole approfondire: M.Lucioli-D. Sabatini, La ciociara e le altre, 1998; Andrea Cionci, La Stampa, 16.03.2017). Ancora oggi, questa pagina di sangue attende giustizia.

Da parte dei Marocchini no di certo: mica erano invasori.
Ma da parte degli Americani ne subirono, e tantissimi.





ereticamente.net/.../...






Ma lo capite oppure no, che l'Italia è "preda bellica USA", e perciò "deve" obbedire a quello che ordina il padrone?
La Francia è "l'utile idiota" degli USA, serve loro come cane da guardia nella UE, quindi tutto ciò che la Francia vuole viene concesso.
SE la Francia dicesse no agli USA...forse cadrebbero Euro e UE, ma finchè gli danno tutto, non succederà.

Quote:

Ora, in tempo di elezioni italiane, pochi si strappano le vesti più dei francesi che titolano tragicamente ‘Quel avenir pour l’Europe après Mario Draghi?’ (Quale avvenire per l’Europa dopo Mario Draghi?) ( www.institutmontaigne.org/); Macron ‘a salué jeudi 21 juillet en Mario Draghi ‘un grand homme d'État italien’ (Macron ha salutato in Mario Draghi un grande uomo di Stato italiano)

Senza offesa ma l'articolo fa cagare
È come raccontare una storia raccontando alcune cose e altre no.
O racconti tutto o non racconti niente.

Racconto io qualche episodio
1) Probabilmente Cavour è stato avvelenato da una donna su ordine della Francia perché il sud Italia filofrancese fu conquistato da Garibaldi solo perché gli inglesi corruppero la marina del Regno delle due Sicilie. L'accordo prevedeva che l'Italia non avesse una marina, lasciando agli inglesi il controllo del Mediterraneo con Gibilterra e Malta. Fu Mussolini quasi 100 anni dopo a istituire una vera marina italiana. Ai francesi non andò giù e uccisero il Primo Presidente del Consiglio Italiano
2) L'Iraq di Saddam Hussein aveva accordi con la francese Total per il petrolio iracheno. Quando George W. Bush fece la guerra contro l'Iraq, la Francia non partecipò mentre l'Italia sì. La Francia ha perso il petrolio iracheno mentre l'Eni ha fatto un buon affare. Era il 2003 e al governo c'era Berlusconi.
Nel 2011 spread e guerra in Libia, Total ruba buona parte del petrolio libico ad Eni, Berlusconi va a casa, arriva l'euroburocrate Monti. Berlusconi capisce dopo qualche anno la situazione e decide di allearsi con i tedeschi, compra una partecipazione in una TV tedesca mentre i francesi tentano di fargli la pelle scalando Mediaset. Non ce la fanno e perdono una valanga di soldi. Ma Berlusconi non permise ai francesi nemmeno di controllare Telecom anche se erano (lo sono ancora) i primi azionisti. Vivendi sta perdendo almeno 3 miliardi di € per il crollo della azioni di Telecom
3) L'Italia costruirà una base militare in Niger da dove importerà l'Uranio per le future centrali nucleari che verranno costruite in Italia. La Francia è decisamente più potente dell'Italia ma in qualche modo vuole che l'Italia diventi suo socio di minoranza nelle colonie africane. Anche per il gas scoperto da Eni vicino a Cipro la Francia appoggia fortemente l'Italia contro la Turchia, tanto che Macron in forte disaccordo con la Turchia disse "La Nato è celebralmente morta".
4) Sui vaccini Italia e Francia vanno a braccetto, le leggi sono quasi identiche. L'Italia fece 10 vaccino obbligatori per i bambini e la Francia subito dopo 11 o 12. Anche col covid lo schema è stato lo stesso. In più è previsto che i due eserciti possano entrare nel Paese cugino. Solo per sopire le rivolte. Insomma la classe dirigente italiana e francese si parano il culo a vicenda e il PD è la massima espressione di questo accordo con una valanga di esponenti premiati con la Legione d'onore francese
per carita' di dio
non mi aspettavo questo pacco di stronzate (in cui come sempre sono mescolati alcuni fatti storici)
Beh dai...Regeni...
Se c'è qualcuno da guardare con disprezzo per questa faccenda non è certo la Francia.
Anche una blatta sa chi l'ha mandato a morire se non addirittura ucciso direttamente. Regeni non lavorava certo per i servizi francesi...
In tema un articolo illuminante di Maurizio Blondet sul Trattato del Quirinale e lo scherzetto che fecero i francesi con la Spagna nel 1807 con il Trattato di Fontainebleau mittdolcino.com/.../...
Visto che ci siamo, mettiamoci pure questa…

Nel 1962 c’era una nave, la “Hedia”, battente bandiera liberiana, che navigava vicino alle coste algerino-tunisine.

Questa nave aveva 20 uomini di equipaggio, 19 italiani ed un gallese.

Ad un certo punto la “Hedia” scompare dai radar e si pensò che fosse naufragata.

Alcuni mesi dopo un fotografo americano scattò un immagine in un consolato francese nel nord Africa, dove si vedeva una schiera di prigionieri in fila.

Tra questi uomini alcuni familiari dei marinai riconobbero loro congiunti, dati per morti.

Per farla breve, si pensò che la nave fosse stata sequestrata dai francesi perché, forse, aveva armi per il fronte Nazionale di Liberazione Algerino (vedi Eni, Mattei, ecc.).

Dei marinai non si seppe più nulla, ma il Presidente del Consiglio di allora, Fanfani, venne sentito affermare:” Per venti persone non si può fare una guerra”.

Un resoconto più dettagliato lo si può avere al link sotto:

sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=hedia

Dante Bertello.
non voterò alcun partito che non inserisca nel suo programma una spedizione militare punitiva per vendicare lo schiaffo di Tunisi
Concordo con chi mi ha preceduto di fatto la Francia, ce ne ha combinate un po di tutti i colori, sopratutto all'inizio del secondo millenio, poi progressivamente da Napoleone in avanti ha più fatto la gradassa con alle spalle inglesi e americani. Come scritto e come risaputo, però noi italiani abbiamo dato il meglio di noi, aiutando i nostri cugini francesi, grazie alle lotte intestine nostre, ai tradimenti tra di noi e alla nostra consueta capacità di essere delle merde tra di noi. Aggiungo anche una altra cosa, che se vogliamo andare indietro con la storia, di sicuro i Romani non sono stati dei chirichetti nei secoli di dominio in Gallia, e questo ci porta, a mio modo di vedere ad un punto fondamentale, che viene prima della nazionalità di appartenenza, quanto scritto dimostra quanto immondi sappiamo essere noi umani verso noi stessi, quando possiamo esercitare il nostro "potere" e quanto di quello che sta accadendo da 2 anni a questa parte non sia altro che il buon risveglio dopo decenni di sonno soporifero da indigestione di capitalismo consumistico vs comunismo e post comunismo.
Ora che le cose stanno cambiando e che la pacchia è finita, come ha dichiarato ieri, guarda te proprio Micron affaritaliani.it/.../...
ci si appresta a rivivere quelle fasi in cui il genere umano "sa dare il meglio di se", noi occidentali ce l'eravamo momentaneamente dimenticato.
Ciao a tutti:
la Francia é stata una grande potenza in Europa e (successivamente) nel mondo da Carlo Martello in poi. Facciamocene una ragione. Al contrario della Spagna loro sono riusciti a mantenere (assieme agli Inglesi) una certa presa sulle loro colonie, anche perché hanno saputo adattarsi ai tempi o persino anticiparli.
Così come ha fatto l'Inghilterra, la Russia, gli Stati Uniti, la Cina, il Giappone, etc.
Noi eravamo all'avanguardia dal punto di vista intellettuale fino al Rinascimento, poi cos'è successo non lo so.
La Francia fa i suoi interessi prima dei nostri. Come tutti del resto. Siamo noi che dobbiamo fare lo stesso. Il problema é che i potenti del nostro Paese fanno i loro interessi personali invece di quelli del Paese. Per esempio perché al soldo di potenze straniere.
Purtroppo noi Italiani, da quando esiste l'Italia (come area culturale essa é antichissima; come unità politica no) abbiamo sempre fatto politica chiedendo aiuto agli stranieri per mettere i piedi in testa ai nostri vicini.
Finché continuiamo ad avere quella mentalità resteremo sempre una Nazione di second'ordine.

Quote:

#10 Davide71


Quote:

Noi eravamo all'avanguardia dal punto di vista intellettuale fino al Rinascimento, poi cos'è successo non lo so.

Me lo sono chiesto pure io molte volte, la risposta che mi sono dato è questa: è semplicemente una questione di tempi ed evoluzione.
Quando l'Egitto dominava quello che era il mondo noto, Italiani e Greci ad esempio erano pressapoco il nulla, per non parlare delle popolazioni oltre le Alpi, guarda adesso l'Egitto come è messo.
Quando i Greci prima e i Romani dopo dominarono il Mediterraneo e mezza Europa e Medio Oriente, non ce n'era per nessuno e i popoli d'oltralpe Galli/francesi zitti e muti, ora noi siamo lentamente sulla via dell'Egitto (tra l'altro, a certi livelli, siamo durati anche parecchio meno) assieme ai nostri fratelli greci.
Ora l'evoluzione del potere domina sulla sfera anglosassone (a cui riman aggrappata anche la Francia, assieme al nord Europa) ma già sta facendo capolino l'oriente che probabilmente sostituirà l'occidente angloamericano. Come si può notare gli imperi durano sempre meno, in una frenetica e folle corsa all'autodistruzione, perchè personalmente dubito che i popoli d'oriente, Cina in primis, si discosteranno molto dai piani di manipolazione e controllo sociale.
Questo dimostra comunque una cosa molto chiara, almeno a me, che chi vive per il potere e il predomino sugli altri lo fa a debito, perchè nessuno di noi può possedere o esercitare un potere sugli altri, siamo tutti servi utili di forze più grandi noi, illusi di esserlo (detentori di questo potere) noi stessi
#11 giancarloc

Vedendo come la Cina ha trattato e sta trattando il covid mi viene da pensare che forse forse il nuovo secolo cinese sará molto peggiore di questo appena appassato
Abbiamo un presidente della repubblica (tutto in minuscolo)rieletto da un parlamento illegittimo stracciando per l'ennesima volta la COSTITUZIONE,che ha il coraggio di nominare primo ministro (tutto in minuscolo),un individuo ritenuto UN VILE AFFARISTA da un altro PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA (tutto in maiuscolo). Vorrei capire che peso politico e istituzionale possano avere questi due innominabili personaggi.
Penso che la storia andrebbe narrata a 360 gradi. La Francia, che piaccia o no, ha portato i diritti civili sia in Italia che nell'Intera Europa. La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino nata dalla rivoluzione francese nel 1789 fu un atto giuridico a cui tutte le nazioni moderne si allinearono con il passare degli anni. Libertà, Uguaglianza, solo queste due parole, insieme all'abolizione della schiavitù, rappresentavano il terrore per l'Ancien Regime e le teocrazie di tutta Europa. L'Italia era sostanzialmente governata dalla chiesa e dalla terribile inquisizione romana. I tassi di alfabetizzazione non superavano il 20%, in quanto l'istruzione era riservata solo ai ricchi e al clero. Il brigantaggio dilagava, e le carestie per fame si susseguivano. Napoleone portò in Italia tutto quello che non c'era mai stato, cioè dignità e uguaglianza per tutte le minoranze. Fu proprio sotto Napoleone che gli ebrei in Italia vennero liberati dai ghetti dov'erano costretti a vivere dalle leggi ecclesiastiche. Poi è chiaro, anche Napoleone fece i suoi errori, e la sua politica era certamente imperiale. Il vero traditore fu Napoleone III che combatté a fianco della chiesa. I moti del 1848, la repubblica romana, ed il risorgimento, furono tutti ispirati alla rivoluzione francese. L'Unità d'Italia è stata opera soprattutto di Garibaldi, ma i savoia contribuirono a loro modo nel darci uno stato unitario a livello burocratico. Le francesi sono state stuprate, eccome, durante la seconda guerra mondiale, soprattutto dai nazisti. La Francia con De Gaulle ha avuto il coraggio di non entrare nella NATO e di non essere agli ordini di Washington, qui invece nel 2022 ancora obbediamo come cagnolini agli americani. La Francia di oggi è chiaramente un paese capitalista, che fa i propri interessi commerciali, anche in Italia. Sono stato in Corsica, c'è molta inflazione, ma quasi nessun parcheggio a pagamento o striscia blu che si voglia. Le spiagge sono tutte libere, nessun stabilimento, e nessuna autostrada a pagamento. Insomma lo stato cerca di non toglierti i soldi, a differenza di qui, dove i comuni per far cassa hanno messo strisce blu dappertutto, con vigili sempre in agguato per farti qualche multa ( proprio per far cassa al loro comune) e le spiagge libere sono praticamente inesistenti nei luoghi più belli.

Quote:

#14 mdc
Penso che la storia andrebbe narrata a 360 gradi.

Ricordiamo anche la "pugnalata alla schiena" di Mussolini che dichiarò guerra ad una Francia già sconfitta, cosa che costò la vita a 631 soldati italiani e 20 francesi, più le vittime del bombardamento di Marsiglia (143 civili morti), in rappresaglia al bombardamento navale di Genova (9 civili morti),
anche se a qualcuno dà fastidio sentirlo e la giustifica www.ariannaeditrice.it/.../

Quote:

#14 mdc
La Francia, che piaccia o no, ha portato i diritti civili sia in Italia che nell'Intera Europa.

MDC:

Quote:

La Francia, che piaccia o no, ha portato i diritti civili sia in Italia che nell'Intera Europa (ecc).

E quindi? Hanno il diritto di pescare nel nostro mare?


Quote:

Le francesi sono state stuprate.

Nuovamente, non da noi.

Non confondiamo i valori assoluti di una nazione con quelli RELATIVI, che riguardano i rapporti fra Italia e Francia. E' di questo che parla l'articolo.
MDC
Prendere ad esempio l'imperialismo francese, di Buono in Parte poi, mi sembra un'eresia storica. I SALASSI perpetrati sugli averi degli italiani sono ancor oggi dibattuti. Le mire espansionistiche del quale riuscirono solo fino al momento che venne a mancare la carne da cannone. C'era ormai carenza di truppa (restavano solo le madri che piangevano i loro figli mandati continuamente al macello) così come la penuria di armi d'offesa. Non che sia mai esistita una nazione non vogliosa di sfruttamento, di espandere i propri confini, Inghilterra in primis. La rivoluzione francese poi, non portò affatto la desiderata egalitè e (tanto meno) fraternitè, al punto che i primi tagliatori di teste furono a loro volta decapitati dall'innovatore... Guillotin, inventore della cura radicale, contravvenendo al... giuramento di Ippocrate. Certo non va tolto il merito ai tagliatori di teste l'obbligo di un'istruzione elementare al popolo, così come l'abolizione (in parte) della schiavitù nelle loro colonie.
Inutile nascondere sotto il tappeto del tempo le marocchinate, gli stupri (nel settentrione in primis) continui, subiti da una popolazione femminile indifesa, in una Italia ormai al tappeto, consentiti dai comandanti francesi. Ancora adesso ci sono i discendenti di quelle bravate.
#3 BELLINI 'Ma Berlusconi non permise ai francesi nemmeno di controllare Telecom anche se erano (lo sono ancora) i primi azionisti. Vivendi sta perdendo almeno 3 miliardi di € per il crollo della azioni di Telecom.' Chi perde è Telecom (Le Figaro avec AFP Publié le 03/08/2022 à 19:02, mis à jour le 03/08/2022 à 19:24))/
#5 bushfamilyguy: 'Beh dai...Regeni...Se c'è qualcuno da guardare con disprezzo per questa faccenda non è certo la Francia.Anche una blatta sa chi l'ha mandato a morire se non addirittura ucciso direttamente. Regeni non lavorava certo per i servizi francesi.' Non è chiaro cosa c'entri chi ha mandato a morte Regeni (ma si è cosi' sicuri di saperlo?) con la Légion d'Honneur a Al-Sissi.
#8 Nomit: 'non voterò alcun partito che non inserisca nel suo programma una spedizione militare punitiva per vendicare lo schiaffo di Tunisi'. Una risata salva dalla depressione, ma ci si potrebbe accontentare di non oscurare la Storia sui nostri libri di testo. Se non si legge Pirandello (e quanti sono che leggono 'I vecchi e i giovani'?), non resta memoria delle migliaia di italiani ritornati in patria con la camicia (o nemmeno quella) per avere perso tutto, grazie all'invasione francese della Tunisia.
#14 mdc. 'Libertà, Uguaglianza'. Manca il terzo cardine della 'devise' francese: 'fraternité'. E' quello che impedisce, ad esempio, in una scuola, di andare in gita scolastica se un solo bambino non ha i soldi per pagare. O tutta la classe o nessuno e si fa cassa comune. La Francia ha saputo fare la rivoluzione francese e cambiare la coscienza dell'umanità. E' questo, forse, che tutti gli invidiamo.
#Redazione
#Volano49
Gli accadimenti storico-politici vanno analizzati nella loro complessità. L'impressione che si ha leggendo l'articolo, è che il clero e l'aristocrazia erano i buoni, mentre i rivoluzionari francesi e Napoleone erano il male assoluto. L'interpretazione storica non deve seguire la morale, e la storia non si fa con i se o con i ma. La fine del feudalesimo avvenne grazie ai francesi, alla rivoluzione, a Napoleone e con i moti del 48 di ispirazione rivoluzionaria, giacobina. Per noi italiani il risorgimento è stato fondamentale, una vera liberazione dal potere oscurantista della chiesa. E fu proprio il tentativo delle classi più ricche e del clero di riavere il potere assoluto, che portò poi alle guerre mondiali e alla nascita di regimi come il fascismo ed il nazismo. Il fascismo cos'era se non una coalizione fra monarchia, clero e grande capitale? I poveri lavoratori che venivano malmenati quando scioperavano, venivano in realtà colpiti dalla mano invisibile del loro datore di lavoro. Nessuno mette in discussione che le guerre portano con se morte e distruzione, oltre a problemi sociali rilevanti quali fame stupri ecc. Ciononostante i grandi cambiamenti, cioè quelli che hanno portato le nostre società ad essere migliori, sono avvenuti tutti a seguito di guerre o da forti movimenti di piazza ( es. il 68)
MDC
Certo hai ragione, nel breve si può solo riassumere, e trattare solo in parte, le "ondate" di ricambi scaturite dalle rivoluzioni, quasi sempre armate, il che dimostra i limiti di buon senso espressi via via nei secoli dagli uomini. Sui danni che derivano dal potere temporale, la condanna deve essere totale, il papato ha quasi sempre travisato volutamente, per un proprio tornaconto, l'iniziale messaggio del Cristo.

Ma non per questo si devono osannare le stragi della rivoluzione francese, anche tra le fila degli stessi rivoluzionari, ed in seguito quelle perpetrate dall'Empereur francese che pochi fattivi ed utili risultati hanno prodotto se bilanciati/soppesati con i milioni di giovani vite spezzate.
Il seguito alla decomposizione del potere dell'inetto Luigi XVI non ha effettivamente portato tutti quei benefici prefissati, ottenibili in seguito, secondo loro, dal risultato sul campo (meglio dire dalle vie intrise di sangue, spesso innocente).

E' la storia che parla,: il terrore partorito dalla rivoluzione francese divenne il corollario ideale per far emergere la dittatura stagnante sotto i piccoli stivali di Napoleone. Inutile divagare. Fu vera gloria? Scrisse il Manzoni. La storia urla NO! Tralasciando la prima e seconda guerra mondiale, ai nostri giorni siamo ancora, parzialmente in balia delle Francia anche da un punto di vista energetico (vedi centrali a.), non solo dalla Russia.
Sulle limitazioni inferte al clero da Buonaparte, il discorso si allargherebbe e potrebbe de-finirsi con la morte di Papa Pio Vi in seguito alle vessazioni, durante e dopo l'arresto, con le tribolazioni varie subite come deportato.
Un saluto
La tragedia della seconda guerra mondiale è in gran parte colpa della Francia. Le sue esagerate pretese alla fine del 1° conflitto mondiale (riducendo alla fame il resto della popolazione tedesca che ancora non lo era per colpa della guerra appena conclusa) hanno causato la nascita del nazismo come rivalsa. Con tutto quello che ne è seguito. Questo basterebbe per cancellare tutti i suoi meriti.
Per non parlare delle sue attività coloniali ancora ben radicate nel mondo (unica fra le "democrazie" occidentali). Il suo bilancio dipende ancora oggi dal depredare gli stati africani. Informatevi sul franco CFA.
@ redazione.
Massimo, scusa l'ot, ma a quanto pare ci sono nervi sempre scoperti in giro ;-) twitter.com/.../1563052970220335104

Quote:

#18 Qahira
La Francia ha saputo fare la rivoluzione francese e cambiare la coscienza dell'umanità.

Oh dai, su questo sito sentire i meme della storia mainstream fa proprio tenerezza.
La rivoluzione francese non fu certo fatta dalla "Francia" (popolo francese).
Essa venne decisa nel 1782 al Congresso massonico di Wilhelmsbad (che si tenne in una residenza dei Rotschild) quando la linea degli illuminati di Adam Weisshaupt fu accettata dalla massoneria tradizionale.
I manuali di storia si limitano a parlare genericamente del ruolo della "borghesia", quando in realtà una parte della nobiltà aderì al progetto.
E per capire chi teneva in mano le redini della faccenda, basta pensare che, al culmine del regime del terrore, Robespierre commise l'errore di accusare il Necker, che era il banchiere di Stato, subito "cadde in disgrazia" e finì lui stesso decapitato.

Quote:

#19 mdc 2022-08-26 13:56 #Redazione #Volano49

Gli accadimenti storico-politici vanno analizzati nella loro complessità. L'impressione che si ha leggendo l'articolo, è che il clero e l'aristocrazia erano i buoni, mentre i rivoluzionari francesi e Napoleone erano il male assoluto. L'interpretazione storica non deve seguire la morale, e la storia non si fa con i se o con i ma. La fine del feudalesimo avvenne grazie ai francesi, alla rivoluzione, a Napoleone e con i moti del 48 di ispirazione rivoluzionaria, giacobina.

Sei serio???
I capi della "Rivoluzione" commisero uno dei peggiori genocidi della storia.
in Vandea vennero sterminate in maggioranza donne e bambini... con metodi che avrebbero inorgoglito Himmler!


Cito:

Due mesi dopo la disfatta, il generale Westermann ha scritto il bollettino della vittoria; spiegando al Comitato di Salute Pubblica lo svolgimento di questa disfatta della Vandea, proclama: "Non vi è più Vandea, cittadini repubblicani. La Vandea è morta sotto la nostra libera spada, con le sue donne ed i suoi bambini. L’ho appena sepolta nelle paludi e nei boschi, secondo gli ordini che mi avete dato: ho schiacciato i bambini sotto gli zoccoli dei cavalli e massacrato le donne, così che almeno quelle non partoriranno più briganti. Non ho un solo prigioniero sulla coscienza. Ho sterminato tutti". Fine della guerra civile in Vandea.


www.meetingrimini.org/.../1361_3.htm


Non molto meglio fecero ad Haiti, o nelle altre loro colonie!!

storicang.it/.../...


"Libertè, egalitè, fraternitè"...sono solo parole, slogan usati per inciurlire gli ingenui popolani.

La cosiddetta "Rivoluzione" fece solo casino, sostituendo ad una Nobiltà e ad un Clero di parassiti...una Classe di parassiti peggiore di quelle.

Dopo la sconfitta nella guerra con la Prussia, la Francia iniziò a buttarsi sull'invasione dell'Africa.
Fecero come (forse peggio) gli Inglesi, i tedeschi, i Belgi, gli Italiani...
#Tizio.8020
Reynald Secher, da cui tu hai preso spunto, è un uomo di destra, uno che fece la sua tesi di laurea sulla Vandea, una regione della Francia conosciuta per le posizioni di estrema destra, e su cui la stessa Le Peen ha il suo bacino elettorale. Divenuto professore, venne poi espulso dall'Università per le posizioni anti-rivoluzionarie che rinnegavano di fatto la storia. La cultura catto-reazionaria, che rinnega di fatto i risultati della Rivoluzione Francese, è stata adottata anche dal governo di Vichy, con a capo il Maresciallo Petain, un filo-nazista che governò la parte meridionale della Francia appoggiato dall'occupazione nazista durante la seconda guerra. Se poi vogliamo proprio contare i massacri della storia, quelli dei rivoluzionari francesi sono una barzelletta rispetto a quelli dei cattolici e dei regimi di estrema destra. La strage degli Ugonotti il 23 agosto 1572, più di 30000 persone fra donne e bambini massacrati dai cattolici solo perché protestanti (strage di San Bartolomeo). La chiesa tra l'altro non ha mai smesso di celebrare il Te Deum( il ringraziamento) ogni 23 agosto. Per non parlare dei valdesi in calabria, anche loro sterminati dalla chiesa, circa 6000 morti. E che dire poi dei regimi di estrema destra quali Nazismo,Fascismo, Franchismo, Videla in Argentina, Pinochet e tanti altri, ma tutti accomunati da un singolo valore: lotta all'uguaglianza e alla redistribuzione delle ricchezze. La rivoluzione francese è stato lo spunto su cui molti uomini di cultura si ispirarono, Karl Marx, Mazzini, e lo stesso Garibaldi. Si tratta di un patrimonio storico di inestimato valore, al punto che gran parte di questi documenti sono conservati addirittura a Mosca, ( il famoso tesoro di Mosca, dove c'è una raccolta documentale di tutte le rivoluzioni che in qualche modo rappresentavano l'emancipazione del popolo dal potere del capitale e del clero).
#23 Stolypin: 'Oh dai, su questo sito sentire i meme della storia mainstream fa proprio tenerezza.La rivoluzione francese non fu certo fatta dalla "Francia" (popolo francese).Essa venne decisa nel 1782 al Congresso massonico di Wilhelmsbad (che si tenne in una residenza dei Rotschild) quando la linea degli illuminati di Adam Weisshaupt fu accettata dalla massoneria tradizionale.I manuali di storia si limitano a parlare genericamente del ruolo della "borghesia", quando in realtà una parte della nobiltà aderì al progetto.E per capire chi teneva in mano le redini della faccenda, basta pensare che, al culmine del regime del terrore, Robespierre commise l'errore di accusare il Necker, che era il banchiere di Stato, subito "cadde in disgrazia" e finì lui stesso decapitato.'. Credo che sia il risultato che conta. Ci sono tre ghigliottine a Parigi che funzionano a catena di montaggio (una non basterebbe) nel primo periodo della rivoluzione e, chiunque l'abbia organizzata (non entro nel merito), si crea un movimento popolare che forse non ha eguali e nasce la 'devise' francese che pone la 'fraternité' come fondamento insieme alla 'liberté' e 'égalité'. La nobiltà non ha particolare fortuna in questo periodo (i più fortunati scappano oltre Manica) e la Vendée (e la guerra civile che si è sviluppata in quel dipartimento), è una ferita storica che ancora sanguina per ogni francese. Ritornando sulla 'fraternité' è questo fondamento che ha impedito che in Francia, durante la pandemia (ma quanto si è male informati, in Italia) si giungesse alle aberrazioni italiane e a manovrare paura, rabbia, frustrazione di massa contro una minoranza di 'dissidenti'. Si è sempre studiato e lavorato liberamente, in Francia (esclusi i periodi di 'confinement', che riguardavano tutti. E' sottinteso). Biblioteche e archivi frequentabili senza nessun pass; luoghi di lavoro e mense interne anche, così come tutti i mezzi di trasporto urbani. Il 'pass sanitaire' è stato posto in essere solo per musei, ristoranti, treni interregionali etc. per l'accesso ai quali bastava il test, comunque, gratuito. Il 'pass vaccinal' è stato imposto per circa un mese (senza mai toccare lavoro e studio e mezzi pubblici urbani) e tutto è decaduto il 15 marzo us. Solo i sanitari sono stati sotto forte pressione, ma hanno avuto test gratuito per molti mesi e tutto, comunque, si è concluso con la dichiarata fine della pandemia. In Italia i sanitari dissidenti sono sospesi fino al 31.12.2022 (tanto per non dimenticare), tra l'indifferenza dei più. Macron è stato rieletto, ma con le legislative i francesi gli hanno legato le mani. Non accadeva da 30 anni che un presidente fosse in libertà condizionata. Nessuno (nemmeno i fanatici del vaccino) gli ha perdonato la frase 'emmerder les non-vaccinés', né sono bastate le sue giustificazioni. In Italia ci si è scannati. Il popolo si è spaccato. Impossibile pensare che questo possa accadere in Francia dove il popolo sa unirsi quando il potere va oltre i limiti che gli sono stati concessi. Ogni discussione è, comunque, sempre fonte di conoscenza, di conseguenza, grand merci à #23 Stolypin per le ossevazioni fatte.