di Andrea Franzoni
Quello per il controllo dell'opinione pubblica è stato, specie negli ultimi tempi, il fronte più importante della generalizzata guerra al "terrore" del governo statunitense. E' stato lo stesso Rumsfeld ad ammettere come i più critici campi di battaglia, per l'amministrazione Bush, sono oggi le sale stampa.
«I nostri nemici si sono abilmente attrezzati per combattere la guerra nell'odierna era delle comunicazioni, ma il nostro paese non l'ha fatto». Probabilmente non saremo troppo d'accordo con questo, ma il fatto che Rumsfeld lo dica apertamente, lamentandosi addirittura della mancanza di "riverenza" da parte dei media, è sintomo di una spavalderia e di una arroganza inaudita.
Donald Rumsfeld ha invitato gli apparati militari e le altre agenzie governative ad adoperarsi in una aggressiva e innovativa campagna di "informazione" …
Fino a ieri, nonostante tutto, ero contento di essere un occidentale. Mi riconoscevo in una storia piena di contraddizioni ma anche di dibattito, di pagine orride come di pagine splendide, una storia che sembra comunque indicare, nei tempi pur lunghissimi della crescita umana, un sofferto tentativo di migliorarsi, e di migliorare le condizioni della nostra permanenza su questo pianeta. Non ho mai pensato che quello occidentale sia il miglior modo di vita possibile, ma concordo certo con quelli che sostengono che è il migliore che sia mai stato realizzato fino ad oggi sulla faccia della terra.
Poi venne Marcello Pera, con il suo "Appello per l'Occidente".
Da questo appello - "già firmato da politici e uomini di cultura", ci dice sempre l'articolo di Repubblica - risulta invece che i valori cardine della nostra società dovrebbero essere: "Strenua ed indiscutibile difesa di Israele; integrazione degli immigrati ...
L'Iraq è in fiamme. Tre intere province, compresa quella di Baghdad, sono sotto il coprifuoco. Dalle 8 di ieri sera fino alle 16 di oggi nessuno potrà circolare, e con tutta probabilità, alle 8 di questa sera il coprifuoco tornerà fino a domani mattina. Da lì in poi, è tutto un incognita.
Come noto, la scintilla che ha provocato questa violenta accelerazione verso la guerra civile, è stata la distruzione della moschea di Samarra, una fra le quattro più importanti moschee per la popolazione sciita.
Una delle conseguenze più vistose dell'escalation è stato l'omicidio a freddo di 47 civili, da parte di altri iracheni, che svetta su una serie ormai infinita di attentati, omicidi, vendette, rapimenti, ...
In questi giorni di particolare "entusiasmo", si è registrata attorno all'argomento dell'11 settembre una "iperattività" molto incoraggiante da parte di diversi utenti. Molte di queste azioni sono però state anche frutto di improvvisazione, creando a volte inutili doppioni, con ovvio dispendio di energie. IL casopiù clamoroso è quello di "alcenero", che stava traducendo per Comedonchisciotte la stessa pagina di Griffin che abbiamo tradotto noi. E' chiaro a questo punto che un adeguato coordinamento sia necessario.
Apriamo quindi questa "sezione operativa" sull'11 settembre, destinata a tutti coloro che desiderano partecipare attivamente, in qualunque modo, alla promozione e diffusione dell'argomento. Prima di partire in quarta, fatelo almeno sapere.
Ci riferiamo, ad esempio, a coloro che vogliano proporre di tradurre una certa pagina originale dall'inglese, come a coloro che vogliano organizzare ...
Teologo e scrittore, David Ray Griffin è un arzillo settantenne che ha deciso di mettere il bastone fra le ruote alla grande bugia dell'11 Settembre raccontata al mondo dall'amministrazione Bush.
Se Thierry Meyssan è stato il precursore assoluto nella lotta per la verità sull'11 settembre, David Griffin è stato il primo americano, sul finire del 2002, a rompere la impenetrabile cortina di silenzio che fino a quel momento aveva avvolto negli Stati Uniti i fatti di quel giorno. Unico finora ad essere stato pubblicato su vasta scala - direttamente da Amazon.com - il libro di Griffin si intitolava "11 Settembre - La nuova Pearl Harbor".
Dopo il successo di questo libro, che è arrivato ormai a svariate edizioni, Griffin ha inferto il colpo mortale alla versione ufficiale dell'11 settembre, ...
Aggiunto documento integrativo PDF.
Lo speciale sul Pentagono andato in onda ieri sera su RAI 1 rappresenta un classico caso di bicchiere mezzo pieno oppure mezzo vuoto. Visto da chi conosce già bene i fatti che circondano quell'evento, la delusione potrebbe essere parecchia. Visto invece da chi non ne sapeva nulla, c'è stata certo una notevole quantità di informazioni sorprendenti da digerire. Di certo si può dire almeno una cosa: non si è trattato di un plateale caso di debunking, cosa che invece era legittimo temere, visti sia il canale su cui il programma andava in onda, sia il particolare momento politico.
O forse, semplicemente, il debunking "non è venuto" come magari qualcuno si aspettava.
Le ipotesi a questo punto possono essere molte. Di certo è parso che il conduttore, Roberto Olla, agisse in buona fede, ed un paio di battute istintive che gli sono scappate, ...
(Articolo del 21 febbraio) Scarica il filmato sulle scie(link in coda)
Anche se pochi ancora le conoscono, quello delle scie chimiche è un fenomeno che ha assunto ormai una dimensione mondiale. In Germania come negli Stati Uniti, in Italia come in Canada, può capitare che il cielo terso di una giornata qualunque venga improvvisamente attraversato da misteriosi aerei, senza nessuna insegna particolare, che lasciano sul loro percorso una scia molto simile a quella dei normali aerei di linea. Con la differenza che queste scie, invece di dissolversi nell'arco di qualche minuto, rimangono perfettamente visibili per lunghe ore, ed iniziano ad allargarsi, fino ad arrivare a toccarsi l'una con l'altra.
Viene così a formarsi una spessa cortina nuvolosa, che molte volte arriva a coprire l'intero arco di cielo visibile.
Ufficialmente però, le "scie chimiche" (che in inglese sono dette "chemtrails") non esistono. Di fronte a numerosissime petizioni, richieste di chiarimenti, ...
Come tutte le persone veramente intelligenti, ha aspettato fino all'ultimo momento prima di mostrare al mondo di quali capacità elaborative sia in grado il suo cervello.
Per ingannare i suoi elettori più grezzi, si era finto pistolero grossolano ai tempi della taglia sul rapinatore della Brianza. Per ingannare i suoi elettori più acuti, aveva chiesto per l'Italia lo stato di guerra accanto ai nostri alleati americani.
E per ingannare persino se stesso, aveva previsto addirittura la "guerra civile" nel nostro paese, dopo che un disoccupato leggermente brillo aveva tirato una cavallettata in testa al nostro presidente del Consiglio, colto in flagrante rilassamento postprandiale, dalle parti di piazza Navona.
Ma questa volta Calderoli ha smesso di fingersi idiota, e ha tirato fuori la sua vera arma segreta: …
Il mondo degli scienziati è davvero curioso. Rigorosissimi nell'esigere una "dimostrazione scientifica" anche di fronte a un bicchier d'acqua, diventano particolarmente tolleranti con sè stessi, quando si trovano in difficoltà a far quadrare i dati che hanno a disposizione. Manca nell'Universo il 90 per cento della massa per mantenere le galassie in equilibrio secondo le leggi di Newton? Nessun problema: dal loro cilindro salta fuori la "materia scura" (è insapore incolore e inodore, tutto pervade e tutti ci attraversa, e semplicemente "c'è perchè ci deve essere"), e la Gravitazione può continuare a dormire i suoi sonni tranquili.
Oppure, nell'ambito stesso dell'evoluzionismo, in mancanza di importanti riscontri fossili, spuntano regolarmente fuori dei "salti quantici" evolutivi da record mondiale, purchè tutto torni a quadrare secondo le teorie vigenti.
Vi sono poi dei casi estremi in cui gli scienziati arrivano addirittura ad ignorare le stesse dimostrazioni scientifiche - altrui - se per caso andassero contro il pensiero dominante.
Uno dei casi più eclatanti in questo senso è rappresentato dal cosiddetto "Intelligent Design", la nuova scuola filosofico-scientifica, nata in California verso la metà degli anni '90, …
Non lo diciamo noi, per una volta tanto, lo dice la Pravda International, in un articolo del columnist americano Jack Duggan.
There is no war on terrorism - by Jack Duggan
Tutte le storie che vediamo nei telegiornali, sulla stampa e in internet sono come topini in uno stanzino abitato da un orso grizzly. Vediamo l'orso, lo sentiamo ansimare e grugnire mentre cerca di calpestarci, ma ognuno fa finta di niente, come se non ci fosse, nonostante si stia pappando tutte le provviste, e stia portando noi topolini alla fame.
L'orso è il governo USA con la sua copertura, perpetrata tramite i media, sugli attentati dell'11 settembre. Questi non hanno mai fornito la benchè minima prova sul coinvolgimento di "terroristi" stranieri. Nelle liste passeggeri dei quattro arei scomparsi
Ancora una volta, negli Stati Uniti, un evento relativamente insignificante è riuscito a trasformarsi, grazie all'intrervento compatto dei media, in un caso nazionale.
L'incidente di caccia nel quale il vicepresidente Cheney ha sparato involontariamente ad un suo amico, l'avvocato Whittington, si è trasformato nei giorni scorsi in una vera e propria diatriba, nata all'interno della stessa Casa Bianca, che ha finito oggi per obbligare Cheney a presentarsi in televisione e spiegare personalmente l'accaduto.
Pare infatti che Dick Cheney, dopo l'incidente, non si sia assolutamente premurato di far sapere alla Casa Bianca, nè agli stessi mezzi di informazione, che cos'era successo. Molto più probabilmente, visto che la notizia ha tardato quasi 48 ore a raggiungere le prime pagine, da parte sua ci deve essere stato un vero e proprio tentativo di soffocarla sul nascere. La sua spiegazione al riguardo, ben poco convincente, è stata che "trovandosi sul terreno privato del ranch di un amico, aveva ritenuto che stesse a lui il compito di comunicare la notizia".
Nell'intervista alla Fox in cui è apparso, però, Cheney non ha saputo dare nemmeno una minima spiegazione …
Leggi tutto: Rumsfeld come Goebbels