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Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
5 Mesi 2 Settimane fa - 5 Mesi 2 Settimane fa #62103
da Roberto70
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
Risposta da Roberto70 al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
In effetti è divertente vedere un apollocredente bulimico di messaggi che fa finta di NON vedere la TRAVE e si accontenta delle pagliuzze di un prof tuttologo che annaspa in un oceano di complottisti <img src="/media/kunena/emoticons/3.gif" >
Questo è il secondo whistleblower (#62093) a sua insaputa (?) che nel 2012 (40 anni dopo la fine della pagliacciata) ci fa sapere che non hanno la tecnologia per andare oltre l'orbita bassa!
La scusa di Cattivissimo e dei debunkers 1.0 era (nel 2012) che l'altro ingegnere (kelly?) si riferisse alla tecnologia elettronica che avrebbe avuto problemi con le radiazioni e di conseguenza anche questo qua.. peccato che nel frattempo sono passati 13 anni, sono passati i manichini ed è passata pure artemis 2 che nel 2024 avrebbe dovuto portare degli esseri umani in orbita lunare!
E' bello sognare.. poi però arriva la mamma che te sveja per andare a scuola
Questo è il secondo whistleblower (#62093) a sua insaputa (?) che nel 2012 (40 anni dopo la fine della pagliacciata) ci fa sapere che non hanno la tecnologia per andare oltre l'orbita bassa!
La scusa di Cattivissimo e dei debunkers 1.0 era (nel 2012) che l'altro ingegnere (kelly?) si riferisse alla tecnologia elettronica che avrebbe avuto problemi con le radiazioni e di conseguenza anche questo qua.. peccato che nel frattempo sono passati 13 anni, sono passati i manichini ed è passata pure artemis 2 che nel 2024 avrebbe dovuto portare degli esseri umani in orbita lunare!
E' bello sognare.. poi però arriva la mamma che te sveja per andare a scuola
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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5 Mesi 2 Settimane fa #62104
da Pasquale63
Risposta da Pasquale63 al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
Amici vi propongo la lettura dell' intervista fatta all'ingegnere spaziale Piers Jiggens dell'agenzia spaziale ESA esperto nel campo Eliofisico.
L'intervista è incentrata sugli effetti lesivi (fisiologici e strutturali) prodotti sia dalle Fasce di Van Allen che della radiazione cosmica in generale, nonché dalle "futuristiche" tecnologie antiradiazioni per limitarne i rischi.
Vi invito a leggere l'intervista per la lucidità espositiva dell'argomento trattato, senza dimenticare che l' Ing. Piers Jiggens non è un Chiaro&Semplice qualsiasi, ma un serio professionista che non fa mai la "pipì fuori dal suo vaso".
www.media.inaf.it/2022/11/04/rischio-fasce-di-van-allen/
L'intervista è incentrata sugli effetti lesivi (fisiologici e strutturali) prodotti sia dalle Fasce di Van Allen che della radiazione cosmica in generale, nonché dalle "futuristiche" tecnologie antiradiazioni per limitarne i rischi.
Vi invito a leggere l'intervista per la lucidità espositiva dell'argomento trattato, senza dimenticare che l' Ing. Piers Jiggens non è un Chiaro&Semplice qualsiasi, ma un serio professionista che non fa mai la "pipì fuori dal suo vaso".
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- Andrea_1970
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5 Mesi 2 Settimane fa #62105
da Andrea_1970
Risposta da Andrea_1970 al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
La cosa più inquietante e che non vengano loro dei dubbi. Neanche uno. Come un integralista religioso nei confronti della propria fede. Adattano le spiegazioni al proprio credo, andando continuamente in contraddizione. Parlano di scienza senza ricordare a loro stessi che, dal punto di vista epistemologico, la scienza è basata sul dubbio, non sulla fede.
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5 Mesi 2 Settimane fa #62106
da Roberto70
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
Risposta da Roberto70 al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
Pasquale63,
mi sto rotolando dalle risate per l'intervista che hai postato!
In pratica l'ingegnere sta elencando tutti i pericoli ma è "costretto" a giustificare le missioni apollo!
Siamo ai livelli di "c'e un aggedito e un aggressore che funziona solo con i russi"
mi sto rotolando dalle risate per l'intervista che hai postato!
In pratica l'ingegnere sta elencando tutti i pericoli ma è "costretto" a giustificare le missioni apollo!
Siamo ai livelli di "c'e un aggedito e un aggressore che funziona solo con i russi"
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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5 Mesi 2 Settimane fa #62107
da Aigor
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
Risposta da Aigor al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
Parlano di scienza senza ricordare a loro stessi che, dal punto di vista epistemologico, la scienza è basata sul dubbio, non sulla fede.
Sono i nuovi "scienziati 2.0": loro "sanno" e tu devi credere in loro e basta.
Così come non molti anni fa dovevi credere ciecamente a quello che diceva il prete.
Non a caso la gestione della pandeminchia è stata basata sul "credere alla scienza".
Questa distorsione concettuale ha fatto un danno tremendo, ci si è dimenticati che la "scienza" è un'entità astratta non dotata di capacità di parola o ragionamento e che sono piuttosto gli "scienziati", esseri umanissimi, a parlare in nome della scienza.
Gli scienziati, essendo esseri umani, non solo sono fallibili, ma anche onesti o disonesti, e purtroppo anche ricattabili: come fai a fidarti a prescindere...?
Sono i nuovi "scienziati 2.0": loro "sanno" e tu devi credere in loro e basta.
Così come non molti anni fa dovevi credere ciecamente a quello che diceva il prete.
Non a caso la gestione della pandeminchia è stata basata sul "credere alla scienza".
Questa distorsione concettuale ha fatto un danno tremendo, ci si è dimenticati che la "scienza" è un'entità astratta non dotata di capacità di parola o ragionamento e che sono piuttosto gli "scienziati", esseri umanissimi, a parlare in nome della scienza.
Gli scienziati, essendo esseri umani, non solo sono fallibili, ma anche onesti o disonesti, e purtroppo anche ricattabili: come fai a fidarti a prescindere...?
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
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5 Mesi 2 Settimane fa #62108
da dartor
Risposta da dartor al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
@alerivoli
Capisco....
Quindi se alle medie ti avessero chiesto di spiegare il motivo per il quale esistono le stagioni, immagino una risposta del tipo...
E l'insegnante "bravo, 10!! Infatti come si dice.... non ci sono più le mezze stagioni!".
In breve.... non sapete spiegarlo, non sapete se, quando e dov si verifica.... ma lo usate come giustificazione quando non ce ne sono altre.
E allora ok, vincete sepre voi. Facile.
Capisco....
Quindi se alle medie ti avessero chiesto di spiegare il motivo per il quale esistono le stagioni, immagino una risposta del tipo...
Eh, non siamo su una superficie uniforme, come possiamo determinarlo? C'è la terraferma, ci sono mari, ocenai... deserti, foreste.... E poi posti soleggiati, con le nuvole, .... Se fosse stato tutto uniforme avrei potuto speigarlo, ma così è impossibile!
E l'insegnante "bravo, 10!! Infatti come si dice.... non ci sono più le mezze stagioni!".
In breve.... non sapete spiegarlo, non sapete se, quando e dov si verifica.... ma lo usate come giustificazione quando non ce ne sono altre.
E allora ok, vincete sepre voi. Facile.
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5 Mesi 2 Settimane fa #62109
da veljanov
Risposta da veljanov al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
@Roberto70
chissá se e quando la pianteranno con lo slogan "le missioni lunari giovano al bene di tutti, anche al tuo" ... mi ricordo ancora mr. FALSO, a inizio forum...
allora daje Artemis, facce vede come se risolve la guera russo-ucraina e israelo-mondiale, con una sofisticata ma appagante colonizzazione lunare
chissá se e quando la pianteranno con lo slogan "le missioni lunari giovano al bene di tutti, anche al tuo" ... mi ricordo ancora mr. FALSO, a inizio forum...
allora daje Artemis, facce vede come se risolve la guera russo-ucraina e israelo-mondiale, con una sofisticata ma appagante colonizzazione lunare
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5 Mesi 2 Settimane fa #62110
da valis
Risposta da valis al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
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5 Mesi 2 Settimane fa #62111
da redazione
Risposta da redazione al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
PASQUALE63: Molto interessante l'intervista che hai postato:
"«Il contributo maggiore alla schermatura è semplicemente quello che già c’è lassù, ciò di cui sono fatte le strutture, che è in gran parte alluminio. Nel caso di missioni spaziali umane, ci sono anche tante altre attrezzature come le tute spaziali. Ma c’è un problema: quando le particelle pesanti ad alta energia colpiscono il materiale di schermatura, producono frammenti che possono essere più difficili da fermare rispetto alla particella iniziale. Questo significa che, in alcuni casi, una schermatura maggiore aumenta di fatto la dose di radiazioni: a una certa profondità di schermatura c’è una sorta di minimo, poi con una schermatura maggiore si inizia a vedere una dose maggiore a causa di queste particelle secondarie.
"«Il contributo maggiore alla schermatura è semplicemente quello che già c’è lassù, ciò di cui sono fatte le strutture, che è in gran parte alluminio. Nel caso di missioni spaziali umane, ci sono anche tante altre attrezzature come le tute spaziali. Ma c’è un problema: quando le particelle pesanti ad alta energia colpiscono il materiale di schermatura, producono frammenti che possono essere più difficili da fermare rispetto alla particella iniziale. Questo significa che, in alcuni casi, una schermatura maggiore aumenta di fatto la dose di radiazioni: a una certa profondità di schermatura c’è una sorta di minimo, poi con una schermatura maggiore si inizia a vedere una dose maggiore a causa di queste particelle secondarie.
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5 Mesi 2 Settimane fa #62112
da veljanov
Risposta da veljanov al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
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5 Mesi 2 Settimane fa #62114
da CharlieMike
Gli "scienziati 2.0" si approfittano della nostra ignoranza e quindi ti fanno credere che la Scienza sia un dogma.
Risposta da CharlieMike al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
Questo nasce da un preconcetto basato sul fatto che molte leggi fisiche sono immutate da secoli.Sono i nuovi "scienziati 2.0": loro "sanno" e tu devi credere in loro e basta.
Così come non molti anni fa dovevi credere ciecamente a quello che diceva il prete.
Gli "scienziati 2.0" si approfittano della nostra ignoranza e quindi ti fanno credere che la Scienza sia un dogma.
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5 Mesi 2 Settimane fa - 5 Mesi 2 Settimane fa #62115
da Roberto70
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
Risposta da Roberto70 al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
Esatto Massimo,
quella è la famosa spallazione nucleare dell'alluminio che è dannosissima per il DNA ma che è stata limitata con il polietilene.
ATTENZIONE però.. limitata non significa annullata.
I pericoli per il corpo umano sussistono perchè la spallazione nucleare è IMMEDIATA.
Se poi vogliamo andare nel dettaglio scopriamo che per aumentare la protezione il polietilene viene combinato con il piombo.. ma questo sulla terra.. nello spazio il piombo PESA!
E quindi come faranno nel futuro?
Semplice.. creeranno un campo magnetico toroidale che proteggerà la navicella simile a quello che protegge la terra.
E come hanno fatto nel passato?
Nel passato avevano una tecnologia che oggi non abbiamo più
quella è la famosa spallazione nucleare dell'alluminio che è dannosissima per il DNA ma che è stata limitata con il polietilene.
ATTENZIONE però.. limitata non significa annullata.
I pericoli per il corpo umano sussistono perchè la spallazione nucleare è IMMEDIATA.
Se poi vogliamo andare nel dettaglio scopriamo che per aumentare la protezione il polietilene viene combinato con il piombo.. ma questo sulla terra.. nello spazio il piombo PESA!
E quindi come faranno nel futuro?
Semplice.. creeranno un campo magnetico toroidale che proteggerà la navicella simile a quello che protegge la terra.
E come hanno fatto nel passato?
Nel passato avevano una tecnologia che oggi non abbiamo più
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
Ultima Modifica 5 Mesi 2 Settimane fa da Roberto70.
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5 Mesi 2 Settimane fa - 5 Mesi 2 Settimane fa #62116
da Venusia
Risposta da Venusia al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
Massimo volevo chiederti un cosa
Vedo che come minimo comune denominatore in tutte le foto delle missioni spaziali sulla luna , americane o straniere, sia la mancanza di foto delle stelle .
Chiaramente è stato spiegato il motivo a livello fotografico ma soprattutto anche il fatto che non fosse prioritario per nessuna missione .
Leggo anche però che un eventuale serie di foto del cielo con le stelle sarebbe stato un enorme problema per chi avesse voluto falsificare le missioni .
Reimpostare un cielo stellato per ogni foto con le giuste angolazioni,coordinate etc , sarebbe stato un lavoro improbo anche per loro .
Quindi meglio un cielo nero con il sole e basta .
Ma ti chiedo :
Se avessero voluto , avrebbero avuto i mezzi per fotografe sulla luna un cielo stellato ??
O anche con tutta la buona volontà sarebbe in ogni caso in quelle condizioni stato impossibile.
Ho letto che dalla ISs ci sono foto spettacolari del cielo stellato.
Vedo che come minimo comune denominatore in tutte le foto delle missioni spaziali sulla luna , americane o straniere, sia la mancanza di foto delle stelle .
Chiaramente è stato spiegato il motivo a livello fotografico ma soprattutto anche il fatto che non fosse prioritario per nessuna missione .
Leggo anche però che un eventuale serie di foto del cielo con le stelle sarebbe stato un enorme problema per chi avesse voluto falsificare le missioni .
Reimpostare un cielo stellato per ogni foto con le giuste angolazioni,coordinate etc , sarebbe stato un lavoro improbo anche per loro .
Quindi meglio un cielo nero con il sole e basta .
Ma ti chiedo :
Se avessero voluto , avrebbero avuto i mezzi per fotografe sulla luna un cielo stellato ??
O anche con tutta la buona volontà sarebbe in ogni caso in quelle condizioni stato impossibile.
Ho letto che dalla ISs ci sono foto spettacolari del cielo stellato.
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5 Mesi 2 Settimane fa - 5 Mesi 2 Settimane fa #62117
da CharlieMike
E' psicologico e inconscio.
La nostra squadra favorita ha vinto una competizione, è salita sul podio più alto e ricevuto la coppa del primo premio, ma una squadra avversaria sta sollevando dubbi sul suo regolare comportamento.
E' normale che noi, fan accaniti, ci indigniamo e troviamo mille e un cavillo, vero o falso che sia, per rigettare la contestazione.
Quì la "competizione" è l'allunaggio, la "gara" più importante ed epocale.
La NASA, la nostra squadra, ha portato un essere umano sulla Luna "salendo sul podio più alto".
Ma ci sono persone che lo mettono in dubbio perchè hanno notato delle probabili irregolarità.
E' normale allora, che i "fan accaniti" difendano il "primo premio" negando, a prescindere e in tutti i modi, le irregolarità.
Quel che dovrebbero fare invece, è analizzare con obiettività i fatti, senza preconcetti, e accettare sportivamente qualunque sia l'esito, favorevole o contrario che sia.
(E se poi si scopre che le irregolarità non ci sono state stappiamo tutti insieme lo champagne).
Risposta da CharlieMike al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
Lo avevo spiegato con questa similitudine.La cosa più inquietante e che non vengano loro dei dubbi. Neanche uno. Come un integralista religioso nei confronti della propria fede. Adattano le spiegazioni al proprio credo, andando continuamente in contraddizione. Parlano di scienza senza ricordare a loro stessi che, dal punto di vista epistemologico, la scienza è basata sul dubbio, non sulla fede.
E' psicologico e inconscio.
La nostra squadra favorita ha vinto una competizione, è salita sul podio più alto e ricevuto la coppa del primo premio, ma una squadra avversaria sta sollevando dubbi sul suo regolare comportamento.
E' normale che noi, fan accaniti, ci indigniamo e troviamo mille e un cavillo, vero o falso che sia, per rigettare la contestazione.
Quì la "competizione" è l'allunaggio, la "gara" più importante ed epocale.
La NASA, la nostra squadra, ha portato un essere umano sulla Luna "salendo sul podio più alto".
Ma ci sono persone che lo mettono in dubbio perchè hanno notato delle probabili irregolarità.
E' normale allora, che i "fan accaniti" difendano il "primo premio" negando, a prescindere e in tutti i modi, le irregolarità.
Quel che dovrebbero fare invece, è analizzare con obiettività i fatti, senza preconcetti, e accettare sportivamente qualunque sia l'esito, favorevole o contrario che sia.
(E se poi si scopre che le irregolarità non ci sono state stappiamo tutti insieme lo champagne).
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5 Mesi 2 Settimane fa - 5 Mesi 2 Settimane fa #62118
da Pasquale63
Ciao
PS: ma penso pure che per il nostro Chiaro&Semplice è: tutto risolto, bastava chiedere a lui .
Risposta da Pasquale63 al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
e penso che l'Ingegnere si sia "comprensibilmente" trattenuto ad allargarsi nella tematica e razionalizzare gli insormontabili problemi.PASQUALE63: Molto interessante l'intervista che hai postato:
"«Il contributo maggiore alla schermatura è semplicemente quello
Ciao
PS: ma penso pure che per il nostro Chiaro&Semplice è: tutto risolto, bastava chiedere a lui .
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5 Mesi 2 Settimane fa - 5 Mesi 2 Settimane fa #62119
da redazione
Risposta da redazione al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
Ma certamente. Pensa che spettacolo, immagini della via Lattea riprese SENZA il filtro dell'atmosfera terrestre. Ma non solo gli astronauti sulla Luna, anche lo stesso Collins (e tutti gli altri 5 che sono rimasti nel Modulo di Comando) avrebbero potuto fare foto spettacolari della via Lattea, mentre erano in orbita. Invece pare che durante le rotazioni lunari fossero tutti più occupati a guardare le foto di Playboy.VENUSIA: Se avessero voluto, avrebbero avuto i mezzi per fotografe sulla luna un cielo stellato ??
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5 Mesi 2 Settimane fa #62120
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5 Mesi 2 Settimane fa #62121
da chiaroesemplice
Risposta da chiaroesemplice al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
RADIAZIONI
Vorrei fare un pubblico ringraziamento a Pasquale63 per aver scovato questa intervista ad un ingegnere dell'ESA, che studia il fenomeno radiazioni in un ottica di missioni a ampio raggio e lunga permanenza, come le prossime missioni Artemis.
Attenzione, questo ingegnere non è Kelly Smith che si occupava della realizzazione della capsula Orion, no questo si occupa specificatamente di protezioni dalle radiazioni che è il suo campo di studio e che lo vede impegnato nello studio di quell'aspetto in relazione alle missioni Artemis.
Il link è questo e consiglio di leggerlo, tra l'altro l'articolo è in italiano.
www.media.inaf.it/2022/11/04/rischio-fasce-di-van-allen/
In pratica l'ingegnere fa pulizia di tutte le leggende metropolitane che si raccontano intorno alle FdVA e ancor più delle mortali radiazioni oltre le fasce, ovviamente non ne nasconde la pericolosità ma le inquadra in un corretto contesto.
Sulle fasce dice:
Poiché sappiamo dove si trovano, sappiamo quando le attraverseremo, possiamo farlo rapidamente e sappiamo che possiamo proteggerci da loro attraverso materiale di schermatura e mantenendo gli astronauti all’interno delle navicelle spaziali. Sarebbe molto mal pianificata una missione con effetti gravi in termini di salute umana causati dalle fasce di Van Allen».
Per cui dice esattamente quello che ho scritto nel mio documento, ossia che il problema FdVA è risolvibile con due elementi: LA ROTTA ADEGUATA E IL RAPIDO ATTRAVERSAMENTO, oltre ovviamente ad una schermatura efficace da parte della navicella Apollo che sappiamo era fatta da una composizione multi strato di materiali diversi.
Questi due fattori rimangono centrali anche per le future missioni.
Poi parla del rischio radiazioni spaziali (raggi cosmici) e parla anche della cosiddetta spallazione, infatti dice:
Ma c’è un problema: quando le particelle pesanti ad alta energia colpiscono il materiale di schermatura, producono frammenti che possono essere più difficili da fermare rispetto alla particella iniziale. Questo significa che, in alcuni casi, una schermatura maggiore aumenta di fatto la dose di radiazioni: a una certa profondità di schermatura c’è una sorta di minimo, poi con una schermatura maggiore si inizia a vedere una dose maggiore a causa di queste particelle secondarie. Questo è più rilevante per i raggi cosmici galattici. Per mitigare questo rischio, cerchiamo materiali schermanti con un basso numero atomico perché in generale hanno un comportamento di frammentazione migliore. L’alluminio ad esempio non ha un comportamento di frammentazione molto buono: altri materiali sono migliori, come plastica, polietilene o acqua.
Tutte cose che ormai sappiamo, ma attenzione, questo problema non è ISTANTANEO, come qui qualcuno vorrebbe far credere , ossia che basti mettere un piede fuori dalle fasce e ci si ritrova lo scheletro del piede.
Assolutamente no, la radiazione cosmica al pari di qualunque altra radiazione ha un effetto cumulativo ed è sempre un rapporto intensità/tempo.
Per intensità alte il tempo deve essere breve, mentre per basse intensità il tempo di esposizione può aumentare.
Nell'articolo si parla esplicitamente di 500 giorni di permanenza oltre le fasce come limite massimo, cosa che giustificherebbe appieno le missioni Apollo, ma è un dato preoccupante per una missione su Marte o una permanenza per mesi sul gateway lunare, futura implementazione della stazione spaziale.
Ma da dove viene fuori questo dato dei 500 giorni? Basterebbe leggere quello che io ho scritto in diversi messaggi di buon senso.
La nasa ha fissato il limite massimo di dose radioattiva che un astronauta debba assorbire in tutta la sua carriera ed è 600 mSv. (millisivert)
Oltre le fasce, grazie alle tante sonde mandate non solo dalla nasa, ma anche dalla Cina, si è abbondantemente misurata la radiazione cosmica e questa comporta un rateo di circa 1 mSv al giorno il che vuol dire che in 600 giorni si arriverebbe alla saturazione. Proprio per evitare la completa saturazione, in termine di 500 giorni permette di mantenersi in un range di sicurezza, soprattutto se a questa permanenza nello spazio si aggiunge una permanenza sulla superficie lunare, dove il rateo di radiazioni aumenta a 1,4 mSv al giorno, a causa della radiazione neutronica che i GCR creano impattando sulla superficie e sappiamo che la radiazione neutronica è più difficile da schermare.
Lo studio ora è tutto concentrato nel riuscire a prolungare quei 500 giorni, perché per missioni su Marte non bastano, e bisogna trovare il modo di proteggere gli astronauti meglio di quanto è stato fatto per la ISS o per le missioni Apollo.
Ma questi studi sulle nuove protezioni devono essere contestualizzati alle permanenze, per cui fare terrorismo e assimilare la protezione che serve per una missione di almeno 2 anni su Marte ed una di 13 giorni di Apollo 17 è una totale scorrettezza e l'ultima trovata della follia moonhoax.
Come vediamo tutti i tentativi di invalidare le missioni Apollo parlando di RADIAZIONI MORTALI DENTRO E OLTRE LE FASCE, vanno a vuoto, se si incrociano i dati, da quelli cinesi a quelli della Nasa, si scopre che il problema si pone per missioni di lunga durata, e siccome le prossime missioni SARANNO DI LUNGA DURATA, ecco il perché oggi si pone così tanto l'accento sul problema radiazioni, cosa che non fu uno specifico problema per le missioni Apollo se non per il rapido attraversamento delle fasce.
Poi l'articolo parla dei brillamenti solari e del fatto che un fenomeno intenso ci fu tra la missione Apollo 16 e 17, ma in nessuna missione Apollo questi brillamenti crearono problemi grazie alla loro brevità.
A questo punto mi sento di fare un plauso ad American Moon che parlando di fasce di VA, ha messo in luce un problema reale per quelle missioni, e non si è perso in vaneggiamenti su improbabili radiazioni galattiche che avrebbero incenerito gli astronauti in poche ore.
Vorrei fare un pubblico ringraziamento a Pasquale63 per aver scovato questa intervista ad un ingegnere dell'ESA, che studia il fenomeno radiazioni in un ottica di missioni a ampio raggio e lunga permanenza, come le prossime missioni Artemis.
Attenzione, questo ingegnere non è Kelly Smith che si occupava della realizzazione della capsula Orion, no questo si occupa specificatamente di protezioni dalle radiazioni che è il suo campo di studio e che lo vede impegnato nello studio di quell'aspetto in relazione alle missioni Artemis.
Il link è questo e consiglio di leggerlo, tra l'altro l'articolo è in italiano.
www.media.inaf.it/2022/11/04/rischio-fasce-di-van-allen/
In pratica l'ingegnere fa pulizia di tutte le leggende metropolitane che si raccontano intorno alle FdVA e ancor più delle mortali radiazioni oltre le fasce, ovviamente non ne nasconde la pericolosità ma le inquadra in un corretto contesto.
Sulle fasce dice:
Poiché sappiamo dove si trovano, sappiamo quando le attraverseremo, possiamo farlo rapidamente e sappiamo che possiamo proteggerci da loro attraverso materiale di schermatura e mantenendo gli astronauti all’interno delle navicelle spaziali. Sarebbe molto mal pianificata una missione con effetti gravi in termini di salute umana causati dalle fasce di Van Allen».
Per cui dice esattamente quello che ho scritto nel mio documento, ossia che il problema FdVA è risolvibile con due elementi: LA ROTTA ADEGUATA E IL RAPIDO ATTRAVERSAMENTO, oltre ovviamente ad una schermatura efficace da parte della navicella Apollo che sappiamo era fatta da una composizione multi strato di materiali diversi.
Questi due fattori rimangono centrali anche per le future missioni.
Poi parla del rischio radiazioni spaziali (raggi cosmici) e parla anche della cosiddetta spallazione, infatti dice:
Ma c’è un problema: quando le particelle pesanti ad alta energia colpiscono il materiale di schermatura, producono frammenti che possono essere più difficili da fermare rispetto alla particella iniziale. Questo significa che, in alcuni casi, una schermatura maggiore aumenta di fatto la dose di radiazioni: a una certa profondità di schermatura c’è una sorta di minimo, poi con una schermatura maggiore si inizia a vedere una dose maggiore a causa di queste particelle secondarie. Questo è più rilevante per i raggi cosmici galattici. Per mitigare questo rischio, cerchiamo materiali schermanti con un basso numero atomico perché in generale hanno un comportamento di frammentazione migliore. L’alluminio ad esempio non ha un comportamento di frammentazione molto buono: altri materiali sono migliori, come plastica, polietilene o acqua.
Tutte cose che ormai sappiamo, ma attenzione, questo problema non è ISTANTANEO, come qui qualcuno vorrebbe far credere , ossia che basti mettere un piede fuori dalle fasce e ci si ritrova lo scheletro del piede.
Assolutamente no, la radiazione cosmica al pari di qualunque altra radiazione ha un effetto cumulativo ed è sempre un rapporto intensità/tempo.
Per intensità alte il tempo deve essere breve, mentre per basse intensità il tempo di esposizione può aumentare.
Nell'articolo si parla esplicitamente di 500 giorni di permanenza oltre le fasce come limite massimo, cosa che giustificherebbe appieno le missioni Apollo, ma è un dato preoccupante per una missione su Marte o una permanenza per mesi sul gateway lunare, futura implementazione della stazione spaziale.
Ma da dove viene fuori questo dato dei 500 giorni? Basterebbe leggere quello che io ho scritto in diversi messaggi di buon senso.
La nasa ha fissato il limite massimo di dose radioattiva che un astronauta debba assorbire in tutta la sua carriera ed è 600 mSv. (millisivert)
Oltre le fasce, grazie alle tante sonde mandate non solo dalla nasa, ma anche dalla Cina, si è abbondantemente misurata la radiazione cosmica e questa comporta un rateo di circa 1 mSv al giorno il che vuol dire che in 600 giorni si arriverebbe alla saturazione. Proprio per evitare la completa saturazione, in termine di 500 giorni permette di mantenersi in un range di sicurezza, soprattutto se a questa permanenza nello spazio si aggiunge una permanenza sulla superficie lunare, dove il rateo di radiazioni aumenta a 1,4 mSv al giorno, a causa della radiazione neutronica che i GCR creano impattando sulla superficie e sappiamo che la radiazione neutronica è più difficile da schermare.
Lo studio ora è tutto concentrato nel riuscire a prolungare quei 500 giorni, perché per missioni su Marte non bastano, e bisogna trovare il modo di proteggere gli astronauti meglio di quanto è stato fatto per la ISS o per le missioni Apollo.
Ma questi studi sulle nuove protezioni devono essere contestualizzati alle permanenze, per cui fare terrorismo e assimilare la protezione che serve per una missione di almeno 2 anni su Marte ed una di 13 giorni di Apollo 17 è una totale scorrettezza e l'ultima trovata della follia moonhoax.
Come vediamo tutti i tentativi di invalidare le missioni Apollo parlando di RADIAZIONI MORTALI DENTRO E OLTRE LE FASCE, vanno a vuoto, se si incrociano i dati, da quelli cinesi a quelli della Nasa, si scopre che il problema si pone per missioni di lunga durata, e siccome le prossime missioni SARANNO DI LUNGA DURATA, ecco il perché oggi si pone così tanto l'accento sul problema radiazioni, cosa che non fu uno specifico problema per le missioni Apollo se non per il rapido attraversamento delle fasce.
Poi l'articolo parla dei brillamenti solari e del fatto che un fenomeno intenso ci fu tra la missione Apollo 16 e 17, ma in nessuna missione Apollo questi brillamenti crearono problemi grazie alla loro brevità.
A questo punto mi sento di fare un plauso ad American Moon che parlando di fasce di VA, ha messo in luce un problema reale per quelle missioni, e non si è perso in vaneggiamenti su improbabili radiazioni galattiche che avrebbero incenerito gli astronauti in poche ore.
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5 Mesi 2 Settimane fa #62122
da dartor
Risposta da dartor al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
@Venusia la posizione delle stelle sarebbe stata uguale a quella vista dalla Terra.
Attenzione!! Non solo non ci sarebbe stato il filtro dell'atmosfera, ma se non fosse bastato avrebbero potuto usare un cavalletto e tempi lunghissimi senza il problema della rotazione che abbiamo sulla Terra.
Avremmo potuto avere foto spettacolari.
Ma vuoi mettere giocare a golf o rimbalzare di qua e di là, o dimostrare come cadono 2 oggetti (leggende narrano fossero un martello e una piuma) e passare ore e ore a far di tutto tranne che guardare il cielo??
Sarò strano io, ma abitando in città appena mi capita di uscire (dalla città) la prima cosa che faccio è guardare il cielo.
Gli astronauti hanno la possibilità di guardarlo da lì, e nessuno ci ha mai pensato neanche per 1 secondo.
Ma sono strano io.
Attenzione!! Non solo non ci sarebbe stato il filtro dell'atmosfera, ma se non fosse bastato avrebbero potuto usare un cavalletto e tempi lunghissimi senza il problema della rotazione che abbiamo sulla Terra.
Avremmo potuto avere foto spettacolari.
Ma vuoi mettere giocare a golf o rimbalzare di qua e di là, o dimostrare come cadono 2 oggetti (leggende narrano fossero un martello e una piuma) e passare ore e ore a far di tutto tranne che guardare il cielo??
Sarò strano io, ma abitando in città appena mi capita di uscire (dalla città) la prima cosa che faccio è guardare il cielo.
Gli astronauti hanno la possibilità di guardarlo da lì, e nessuno ci ha mai pensato neanche per 1 secondo.
Ma sono strano io.
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5 Mesi 2 Settimane fa - 5 Mesi 2 Settimane fa #62123
da Venusia
Risposta da Venusia al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
C&S
""La nasa ha fissato il limite massimo di dose radioattiva che un astronauta debba assorbire in tutta la sua carriera ed è 600 mSv. (millisivert)""
Più o meno una radiografia al torace corrisponde a 0.1 msievert
6000 radiografie..
Benissimo
Un uomo più o meno vive in media 4200 settimane
Quindi ogni settimana gli astronauti andavano 2 volte alla CDC per controllo torace e radiografia .
Prova ad andare dal medico di famiglia a chiedergli ,senti io voglio fare tutte le settimane 2 radiografie finché vivo e vedi che ti risponde .
Ovviamente risponderai che le dosi non sono sistematiche ma occasionali .
Ma sempre 6000 alla fine sono .
Anzi per un missione di 500 giorni sono 12 radiografie al giorno .
E penso di arrivare a fine missione ancora vivo ???
Se credi a queste stronzate.
Buon per te
Anzi scusa correggo
Una radiografia del torace corrisponde a circa 0.02 millisievert (mSv) di dose efficace di radiazioni, secondo Aulss 5 Polesana e ASST Nord Milano
"In 600 millisievert (mSv) ci sono 30.000 radiografie torace standard da 0.02 mSv ciascuna. Per calcolarlo, dividi la dose totale (600 mSv) per la dose di una singola radiografia (0.02 mSv): 600 / 0.02 = 30.000.""
Wikipedia
30000 radiografie !!!!!
Come on
""La nasa ha fissato il limite massimo di dose radioattiva che un astronauta debba assorbire in tutta la sua carriera ed è 600 mSv. (millisivert)""
Più o meno una radiografia al torace corrisponde a 0.1 msievert
6000 radiografie..
Benissimo
Un uomo più o meno vive in media 4200 settimane
Quindi ogni settimana gli astronauti andavano 2 volte alla CDC per controllo torace e radiografia .
Prova ad andare dal medico di famiglia a chiedergli ,senti io voglio fare tutte le settimane 2 radiografie finché vivo e vedi che ti risponde .
Ovviamente risponderai che le dosi non sono sistematiche ma occasionali .
Ma sempre 6000 alla fine sono .
Anzi per un missione di 500 giorni sono 12 radiografie al giorno .
E penso di arrivare a fine missione ancora vivo ???
Se credi a queste stronzate.
Buon per te
Anzi scusa correggo
Una radiografia del torace corrisponde a circa 0.02 millisievert (mSv) di dose efficace di radiazioni, secondo Aulss 5 Polesana e ASST Nord Milano
"In 600 millisievert (mSv) ci sono 30.000 radiografie torace standard da 0.02 mSv ciascuna. Per calcolarlo, dividi la dose totale (600 mSv) per la dose di una singola radiografia (0.02 mSv): 600 / 0.02 = 30.000.""
Wikipedia
30000 radiografie !!!!!
Come on
Ultima Modifica 5 Mesi 2 Settimane fa da Venusia.
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5 Mesi 2 Settimane fa #62124
da Andrea_1970
Risposta da Andrea_1970 al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
Ricordo male o durante la conferenza stampa post Apollo XI un giornalista ha fatto loro la domanda su come erano le stelle viste da lassù ?
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5 Mesi 2 Settimane fa - 5 Mesi 2 Settimane fa #62125
da CharlieMike
Ora, passi Armstrong e Aldrin che erano abbagliati, ma Collins?
Risposta da CharlieMike al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
Ricordi bene e la risposta mi sembra che fu: "Non ne abbiamo viste."Ricordo male o durante la conferenza stampa post Apollo XI un giornalista ha fatto loro la domanda su come erano le stelle viste da lassù ?
Ora, passi Armstrong e Aldrin che erano abbagliati, ma Collins?
Ultima Modifica 5 Mesi 2 Settimane fa da CharlieMike.
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5 Mesi 2 Settimane fa #62126
da Venusia
Risposta da Venusia al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
Si ma poi Collins nel suo libro , scrisse che vide in panorama stellato senza precedenti.
Sembrava di essere immersi nelle stelle , uno scenario indimenticabile.
Nemmeno una foto .
Vabbè
Sembrava di essere immersi nelle stelle , uno scenario indimenticabile.
Nemmeno una foto .
Vabbè
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5 Mesi 2 Settimane fa #62127
da chiaroesemplice
Risposta da chiaroesemplice al topic Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
Argomento interessante
Perché Collins (e altri) non fecero foto specificatamente alle stelle durante la loro permanenza sul CM.
per diversi motivi:
Il primo è che non avevano le pellicole adatte, e per fotografare fonti deboli come stelle e galassie con quelle pellicole bisogna avere lunghe esposizioni.
Il secondo è che il modulo di comando ruotava, per evitare il surriscaldamento di una parte e il congelamento dell'altra. Questa rotazione (un giro in circa 20 min) avrebbe impedito qualsiasi lunga esposizione, bisognava fermare la rotazione che fu fatta poche volte e solo per mandare le immagini televisive, che prevedevano il puntamento a Terra delle antenne ad alto guadagno.
Terzo motivo: il cavalletto non serviva a nulla, il CM è in condizioni di mancanza di peso e il cavalletto avrebbe galleggiato per cui ci voleva una struttura specifica per mantenere stabile la fotocamera e questa struttura doveva essere ancorata ad una parete.
Quarto motivo: all'interno del CM non era possibile fare il buio totale, molti comandi erano sempre accesi a avrebbero riverberato la loro luce sul finestrino,
Quinto e più importante motivo era la presenza del doppio vetro del finestrino che era un impedimento ben superiore all'atmosfera terrestre. Lo abbiamo visto nelle foto fatte alla superficie lunare dove da quei finestrini addirittura si vedevano sdoppiate le ombre del lem.
Le stelle nella radiazione visibile si possono fotografare molto meglio da Terra con telescopi sincronizzati col movimento di rotazione della Terra e avere così esposizioni lunghissime, quello che invece dovevano fotografare gli astronauti era la Terra vista in lontananza, il sorgere o il tramontare della Terra dal profilo della Luna e le operazioni di distacco e randez-vous con il lem e modulo di rientro. Una foto fatta al cielo di pochi secondi avrebbe restituito una diapositiva nera.
(Qualcuna si fece con le pellicole in B/N) AS15-99-13501
Le foto alle stelle le fece Apollo 16 all'ombra del Lem, con una fotocamera ai raggi ultravioletti, in quanto quelle frequenze sono completamente schermate dall'atmosfera terrestre, a differenza delle frequenze della luce visibile che passa e può raggiungere i telescopi.
Qui una serie di immagini catturate dalla fotocamera a ultravioletti
Apollo 16 Far Ultraviolet Astronomy | Flickr
e qui l'apparecchiatura utilizzata sulla Luna:
Perché Collins (e altri) non fecero foto specificatamente alle stelle durante la loro permanenza sul CM.
per diversi motivi:
Il primo è che non avevano le pellicole adatte, e per fotografare fonti deboli come stelle e galassie con quelle pellicole bisogna avere lunghe esposizioni.
Il secondo è che il modulo di comando ruotava, per evitare il surriscaldamento di una parte e il congelamento dell'altra. Questa rotazione (un giro in circa 20 min) avrebbe impedito qualsiasi lunga esposizione, bisognava fermare la rotazione che fu fatta poche volte e solo per mandare le immagini televisive, che prevedevano il puntamento a Terra delle antenne ad alto guadagno.
Terzo motivo: il cavalletto non serviva a nulla, il CM è in condizioni di mancanza di peso e il cavalletto avrebbe galleggiato per cui ci voleva una struttura specifica per mantenere stabile la fotocamera e questa struttura doveva essere ancorata ad una parete.
Quarto motivo: all'interno del CM non era possibile fare il buio totale, molti comandi erano sempre accesi a avrebbero riverberato la loro luce sul finestrino,
Quinto e più importante motivo era la presenza del doppio vetro del finestrino che era un impedimento ben superiore all'atmosfera terrestre. Lo abbiamo visto nelle foto fatte alla superficie lunare dove da quei finestrini addirittura si vedevano sdoppiate le ombre del lem.
Le stelle nella radiazione visibile si possono fotografare molto meglio da Terra con telescopi sincronizzati col movimento di rotazione della Terra e avere così esposizioni lunghissime, quello che invece dovevano fotografare gli astronauti era la Terra vista in lontananza, il sorgere o il tramontare della Terra dal profilo della Luna e le operazioni di distacco e randez-vous con il lem e modulo di rientro. Una foto fatta al cielo di pochi secondi avrebbe restituito una diapositiva nera.
(Qualcuna si fece con le pellicole in B/N) AS15-99-13501
Le foto alle stelle le fece Apollo 16 all'ombra del Lem, con una fotocamera ai raggi ultravioletti, in quanto quelle frequenze sono completamente schermate dall'atmosfera terrestre, a differenza delle frequenze della luce visibile che passa e può raggiungere i telescopi.
Qui una serie di immagini catturate dalla fotocamera a ultravioletti
Apollo 16 Far Ultraviolet Astronomy | Flickr
e qui l'apparecchiatura utilizzata sulla Luna:
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