Le risposte di C&S alle 42 domande di AM

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1 Mese 1 Settimana fa #59092 da Erga
quindi le hanno lasciate sulla Luna..bene!
ma solo a me da un fastidio fisico quando vedo come questi pagliacci di 'astronauti' avrebbero trattato il nostro carissimo satellite?! vederli che prendono e buttano la roba in giro come se fossero in una discarica...buste, contenitori, robaccia varia...meno male che erano in realtà in un capannone, perchè altrimenti sarebbero da prendere a calci sugli zebedei!

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1 Mese 1 Settimana fa - 1 Mese 1 Settimana fa #59093 da chiaroesemplice

Quindi quante erano in totale? Solo quelle del LEM e degli zaini non erano ricaricabili? 

Ricaricabile non è il termine adatto, diciamo batteria alimentata a celle di idrogeno/ossigeno sul CM, ed era la più importante che sarebbe dovuta durare tutto il tempo, dalla partenza all'ammaraggio.
Le batterie del Lem, rover e PLSS erano come ho già detto all'ossido di argento e zinco non ricaricabili, e seppur non avessero la densità energetica delle attuali batterie a ioni di litio (quelle usate degli smartphone o nelle Tesla), però erano sicuramente più performanti delle altre batterie dell'epoca, ad es. al nichel cadmio.
Per cui c'era una batteria sul Lem, una batteria su ogni PLSS e una più piccola di emergenza su ognuno degli OPS (Oxygen Purge System), che è l'unità che sormontava lo zaino e che veniva utilizzata in ripartenza dalla Luna, una volta abbandonati i pesanti PLSS.
Qui vediamo Ronald Evans che nel viaggio di ritorno fa una EVA all'esterno del CM, montando solo l'OPS, e questo accessorio aveva ovviamente batterie e serbatoio di ossigeno autonomi, che sarebbero state utilizzate in caso di avaria del PLSS, per riportare nel Lem sano e salvo l'astronauta.
Per cui la vita degli astronauti non era in balia del solo PLSS, doveva rompersi anche il OPS, cosa che nel salto di Duke ricaduto sullo zaino e sull'OPS, sarebbe potuta succedere, infatti lui ne ha parlato tante volte dopo nelle interviste, e anche nel suo libro, definendola una pazzia. (cosa che gli astronauti di Ap 17, la missione successiva  si son ben guardati di ripetere). Però gli è rimasto il primato del salto più alto fatto da fermo sulla Luna. 
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1 Mese 1 Settimana fa #59094 da chiaroesemplice

quindi le hanno lasciate sulla Luna..bene!
ma solo a me da un fastidio fisico quando vedo come questi pagliacci di 'astronauti' avrebbero trattato il nostro carissimo satellite?! vederli che prendono e buttano la roba in giro come se fossero in una discarica...buste, contenitori, robaccia varia...meno male che erano in realtà in un capannone, perchè altrimenti sarebbero da prendere a calci sugli zebedei!

Invece hanno lasciato il componente in assoluto più prezioso dell'universo: la loro cacca e pipì!
Sì perché non sai i biologi cosa darebbero per analizzarla a 55 anni di distanza per vedere come i batteri possano riprendersi e capire se forme di vita elementari possano conservarsi in condizioni ambientali estreme, come eventuali asteroidi e così diffondere il DNA tra pianeti, tra le stelle e magari anche tra le galassie. 
Sarebbe una scoperta epocale che potrebbe aprire ad un'ipotesi interessante sull'origine della vita sul nostro pianeta. (anche se un meteorite entrando in atmosfera cuoce, però qualche batterio si potrebbe sempre staccare per tempo e arrivare dolcemente a Terra... chissà...).
 

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1 Mese 1 Settimana fa - 1 Mese 1 Settimana fa #59095 da 64case
@Erga
Capisco la sensibilità, ma forse qui sfugge un piccolo dettaglio. Sulla Luna non esiste alcun ecosistema da proteggere. L’attività di jettison di materiale inerte non è inquinamento, ma una necessità ingegneristica per alleggerire il carico e garantire la sopravvivenza dell’equipaggio. Più che lasciare “spazzatura”, quegli oggetti hanno finito per creare testimonianze storiche di inestimabile valore, che oggi rappresentano vere e proprie impronte della presenza umana su un altro corpo celeste.
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1 Mese 1 Settimana fa #59096 da veljanov
Più che lasciare “spazzatura”, quegli oggetti hanno finito per creare testimonianze storiche di inestimabile valore 

Tipo un cacatone epocale? 

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1 Mese 1 Settimana fa #59097 da 64case
@Veljanov 
Talvolta i tuoi commenti fanno venire voglia di spostarsi sulla pagina di Fartade (e accompagnarlo nella sua metamorfosi in Donatella Rettore).

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1 Mese 1 Settimana fa - 1 Mese 1 Settimana fa #59098 da redazione

DIRTYFLAG: Avevo già postato <a href=" luogocomune.net/forum/missioni-apollo/15...-am?start=3200#58947 " style="color:#800000;" target="_blank" > qui in taglio basso del post il link degli audio originali NASA Apollo11 (no SFC e niente cut delle pause/silenzi/fruscii per recuperare spazio nel DVD o per ragioni commerciali). Se qualcuno avesse davvero visionato quei file audio, me compreso...ed avesse trovato che negli originali condivisi imprudentemente dalla NASA ci fossero ritardi audio minori del consentito dalla natura (velocità della luce) nelle conversazioni Terra/luna: Non sarebbe per voi una vera e propria pistola fumante?

Confermo. Una volta che ci hanno garantito che quelli sono gli originali non tagliati, trovare un mancato ritardo lì dentro sarebbe la dimostrazione definitiva della messinscena. 
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1 Mese 1 Settimana fa #59099 da Andrea_1970
"Le batterie del Lem, rover e PLSS erano come ho già detto all'ossido di argento e zinco"

Sai per caso qual era l'intervallo di temperature entro il quale potevano operare tali batterie non ricaricabili?

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1 Mese 1 Settimana fa #59100 da redazione
Chiaro e semplice: quando metti una citazione, ricordati di includere anche il nome di chi l'ha detta. Altrimenti non sappiamo a chi tu stia rispondendo. Grazie.

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1 Mese 1 Settimana fa #59101 da redazione

C&S: Non sai i biologi cosa darebbero per analizzarla a 55 anni di distanza.

Non ti preoccupare, basterà aspettare il prossimo ritorno sulla luna, programmato per il 2012, no scusa 2016, no scusa 2020, no scusa 2024, non scusa 2025, no scusa 2026, no scusa forse 2027... per recuperare anche i sacchetti con la cacca del'Apollo. Tanto, se hanno ritrovato il Surveyor al primo colpo, troveranno sicuro con facilità anche gli scarti biologici di Armstrong.

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1 Mese 1 Settimana fa - 1 Mese 1 Settimana fa #59102 da 64case
@Redazione 
Si prospetta la costruzione di un ponte sullo stretto di Messina dal tempo dei romani, ma a tutt'oggi non è mai stato realizzato. Ne deduciamo che non siamo in grado di realizzarlo praticamente? O che nessun altro ponte simile esiste?
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1 Mese 1 Settimana fa #59104 da veljanov
@64Case 

ti riferisci a quel ponte sullo stretto finito in epoca romana, poi crollato, e mai più saputo ricostruire? in quel caso sfiga, il papiro con le istruzioni modello Giza è andato perduto nel medioevo... 

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1 Mese 1 Settimana fa - 1 Mese 1 Settimana fa #59105 da redazione

64case: Si prospetta la costruzione di un ponte sullo stretto di Messina dal tempo dei romani, ma a tutt'oggi non è mai stato realizzato. Ne deduciamo che non siamo in grado di realizzarlo praticamente?

Sbagli a fare l’esempio. Quello giusto è questo:

Se CI AVESSERO RACCONTATO che al tempo dei romani FU COSTRUITO un ponte da Reggio a Messina, ANZI, CHE NE COSTRUIRONO addirittura SEI nell’arco di tre anni, usando solamente malta e mattoni, mentre oggi, con la tecnologia superiore che abbiamo, continuassero a rimandare all’infinito la nuova costruzione del ponte, allora qualche dubbio sarebbe legittimo, no?

Se proprio vuoi giocare con gli esempi storici, almeno falli giusti.

Ma ora rientramo in tema, altrimenti rischiamo di svaccare. Grazie.

 
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1 Mese 1 Settimana fa #59106 da 64case
Esatto Veljanov, chissà come mai con duemila e passa anni di tecnologia in più non ci siamo ancora riusciti. Non so se i romani lo abbiano veramente costruito, ma certamente lo hanno progettato e stranamente oggi tocca ancora prendere il traghetto per attraversare lo stretto. Qui c'è puzza di complotto... Questa è la prova che i mega ponti non sono realizzabili ancora oggi! 

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1 Mese 1 Settimana fa #59107 da redazione
64case: ti ho già risposto sopra, HAI SBAGLIATO ESEMPIO. Insisti?
 

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1 Mese 1 Settimana fa - 1 Mese 1 Settimana fa #59108 da chiaroesemplice
Andrea_1970

Sai per caso qual era l'intervallo di temperature entro il quale potevano operare tali batterie non ricaricabili?

Funzionamento ottimale tra gli 0° e i 50°. Fuori da quel range diminuivano l'efficienza che si azzerava a -40°. (oltre i 50° si sarebbero azzerati gli astronauti prima delle batterie). Le batterie erano comunque termicamente isolate proprio per evitare quegli estremi e comunque le EVA sono state fatte sempre vicino al terminatore, in modo da non avere il terreno o troppo freddo o troppo caldo. Poi una tuta esposta al sole si scalda, e per assurdo si scalda di più col sole basso che alto, infatti ciò che conta è solo l'angolo di incidenza solare sulla superficie, non essendoci atmosfera a frenare i raggi.
Però dall'altra parte un terreno a più di 100° tipico del mezzo giorno lunare, avrebbe irradiato una grande quantità di calore dappertutto (il caldo irradia, il freddo no), e il calore si sarebbe trasferito anche per contatto col terreno tanto che gli scarponi dopo un po' potevano diventare pentole sul fuoco, per questo hanno fatto tutte le EVA all'alba lunare, col terreno da freddo a moderatamente caldo. 
L'estrema riflessività delle tute che erano studiate apposta per questo scopo, davano una sufficiente protezione termica, aiutata dal sistema di refrigerazione a tubicini nel sotto tuta, temperatura mantenuta costante dal filtro poroso che funzionava da climatizzatore a basso consumo, grazie al vuoto lunare che faceva evaporare l'acqua istantaneamente, raffreddandola, dopo che un bollitore la aveva portata ad una temperatura prefissata, ma attenzione... non è che in una EVA sulla ISS il problema sia molto diverso, le pareti della ISS e le tute se colpiti dal sole coi raggi perpendicolari si scaldano di brutto, ma scottature in più di 20 anni di ISS non mi risultano.
E poi sulla ISS le condizioni di una EVA sono ancora più estreme perché ogni 90 minuti c'è un alba e si passa dal buio notturno, al sole che anche se appena sorto è sempre senza filtri, e questo in soli 45 minuti, e le tute devono proteggere parecchio da quegli estremi e lo fanno dignitosamente.
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1 Mese 1 Settimana fa #59109 da SAM

C&S: Non sai i biologi cosa darebbero per analizzarla a 55 anni di distanza.

Non ti preoccupare, basterà aspettare il prossimo ritorno sulla luna, programmato per il 2012, no scusa 2016, no scusa 2020, no scusa 2024, non scusa 2025, no scusa 2026, no scusa forse 2027... per recuperare anche i sacchetti con la cacca del'Apollo. Tanto, se hanno ritrovato il Surveyor al primo colpo, troveranno sicuro con facilità anche gli scarti biologici di Armstrong.
2027?
Ma scordatelo proprio.
Penso all'enorme sforzo dei cinesi per portare l'uomo sulla luna entro il 2030 che, ad oggi, sono -ancora- alle prese con problemi tutt'altro che risolti e sfide tecnologiche e logistiche -ancora- lontane dall'essere vinte.

 

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1 Mese 1 Settimana fa - 1 Mese 1 Settimana fa #59110 da 64case
@Massimo, si insisto.
Io ho una grande stima di te, indipendentemente dalle nostre divergenze su questo argomento, pertanto non accetto un simile tuo errore logico.

Il punto non è se i Romani abbiano costruito o meno un ponte sullo Stretto. (Comunque sarebbe stato fatto di zattere galleggianti e non di malta e mattoni).

Il punto è che oggi sappiamo benissimo come costruire ponti anche più complessi (basta guardare Giappone, Danimarca, Cina...),

eppure a Messina il ponte non si è mai fatto, nonostante se ne parli da duemila e passa anni. Perché?

Non certo per un limite tecnologico, ma per questioni di scelte politiche, priorità, contesto economico e convenienza.

Lo stesso vale per la Luna.

Non ci torniamo oggi non perché non siamo capaci, ma perché non è ancora tornato ad essere una priorità.

"Non lo facciamo" non significa "non possiamo farlo".
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1 Mese 1 Settimana fa - 1 Mese 1 Settimana fa #59111 da redazione
C&S: Visto che siete tornati sul tema batterie, ne approfitto. Esiste sui siti NASA la SPECIFICA delle batterie del PLSS, insieme a quella dei consumi di a) pompa liquido di raffreddamento, b) pompa circolazione ossigeno (ventilatore), c) sublimatore /espulsore anidride carbonica, d) sistema radio two-ways ?

In altre parole, esiste il totale di Watt/ora richiesto per far funzionare tutta questa roba nel PLSS per 7/8 ore + almeno due ore di ridondanza/sicurezza?

Non farmi papiri che partono da Adamo ed Eva perfavore, dimmi solo se esiste o no questo dato. Grazie. 
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1 Mese 1 Settimana fa #59114 da Andrea_1970
Ho chiesto il range di temperature di funzionamento e mi hai risposto con 31 righe. Bastava un delta T. 

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1 Mese 1 Settimana fa - 1 Mese 1 Settimana fa #59115 da chiaroesemplice

Redazione:
C&S: Visto che siete tornati sul tema batterie, ne approfitto. Esiste sui siti NASA la SPECIFICA delle batterie del PLSS, insieme a quella dei consumi di a) pompa liquido di raffreddamento, b) pompa circolazione ossigeno, c) subliminatore /espulsore anidride carbonica, d) sistema radio two-ways ?

In altre parole, esiste il totale di Watt/ora richiesto per far funzionare tutta questa roba nel PLSS per 7/8 ore + almeno due ore di ridondanza/sicurezza?

Prova a consultare questo documento che parla del funzionamento in EVA del PLSS, ci sono dati e grafici che riguardano anche il consumo delle batterie, con indicato voltaggio e amperaggio.
19720019460.pdf

Ad un certo punto il documento afferma questo:
Mission data from the Apollo 9, 11, 12, and 14 missions were indicative that the PLSS meets or exceeds its system requirements. This conclusion is based on subjective comments from the crewmen and on telemetered data received during the missions. Extravehicular activity durations and the average metabolic rate calculated from telemetered data are given in table 4.1, which shows that the metabolic rate has been consistently lower than the 1200 Btu/hr design point.
Hence, the question of whether metabolic rate would be lower or higher for tasks on the moon than for the same tasks on earth appears to be answered. As a result of the lower rates encountered on the Apollo 11 and 12 missions, it was possible to extend the EVA duration for the Apollo 14 mission beyond the 4-hr limit imposed previously.
Telemetry data for all missions indicate that a reserve of consumables existed in all cases. The amount of oxygen, feedwater, lithium hydroxide, and electric power remaining for each Apollo 1 1, 12, and 14 crewman at the end of each EVA are shown in tables

Tradotto
I dati di missione delle missioni Apollo 9, 11, 12 e 14 indicavano che il PLSS soddisfa o supera i requisiti di sistema. Questa conclusione si basa su commenti soggettivi dei membri dell'equipaggio e su dati telemetrici ricevuti durante le missioni. La durata dell'attività extraveicolare e il tasso metabolico medio calcolato dai dati telemetrici sono riportati nella tabella 4.1, che mostra come il tasso metabolico sia stato costantemente inferiore al valore di progetto di 1200 BTU/ora. Pertanto, la questione se il tasso metabolico sarebbe stato inferiore o superiore per le attività sulla Luna rispetto alle stesse attività sulla Terra sembra aver trovato risposta. Grazie ai tassi inferiori riscontrati nelle missioni Apollo 11 e 12, è stato possibile estendere la durata delle attività extraveicolari (EVA) per la missione Apollo 14 oltre il limite di 4 ore precedentemente imposto. I dati telemetrici di tutte le missioni indicano che era presente una riserva di materiali di consumo in tutti i casi. La quantità di ossigeno, acqua di alimentazione, idrossido di litio ed energia elettrica rimanenti per ciascun membro dell'equipaggio dell'Apollo 11, 12 e 14 alla fine di ogni attività extraveicolare (EVA) sono mostrate nelle tabelle.


Pensa in una finzione questi ingegneri che hanno scritto quel documento che cosa si sono dovuti inventare... tutti dati, grafici e tabelle farlocche e inventate di sana pianta visto che analizzano delle EVA lunari mai avvenute.
Per me li hanno costretti con la pistola alla tempia, minacciandoli di non scrivere sciocchezze in quanto qualcuno un po' sveglio ed informato in quel campo, avrebbe potuto contestare e sarebbe stato peggio per loro.
F.to
NASA nostra
Ultima Modifica 1 Mese 1 Settimana fa da chiaroesemplice.

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1 Mese 1 Settimana fa #59116 da CharlieMike
64case #59110

Non ci torniamo oggi non perché non siamo capaci, ma perché non è ancora tornato ad essere una priorità.

Questa dove l'ho già sentita?

Come ti ha spiegato Massimo il punto cruciale è che la NASA afferma di avere portato l'uomo sulla Luna 6 volte consecutive in tre anni con una tecnologia "primitiva" rispetto a quella odierna (se non ricordo male, il computer del CM doveva essere programmato in codice macchina esadecimale), mentre oggi, a distanza di 55 anni e con una tecnologia decisamente superiore, sono 10 anni che non riescono a risolvere problemi già risolti in passato.

Nella tua similitudine il ponte sullo stretto non è mai stato realizzato nemmeno una volta. La vedi la differenza?

Per 55 anni non è stata una priorità?
D'accordo, ma ora evidentemente lo è diventata se ci stanno riprovando da 10 anni.

Ti faccio io una similitudine.
Supponi di dover fare un viaggio da Milano a Napoli e farlo prima dei cinesi.
E' scritto nei libri di storia che ci sei andato con una Ford Model T (l'auto di Stanlio e Ollio, per intendersi) negli anni '60, ma oggi non riesci ad andarci con la Ferrari SF90 2023 per via di numerosi problemi.
Intanto tornaci con la Model T, che è sicuro che ci arrivi (lo hai già fatto 6 volte. Ci metterai di più ma ci arrivi) e nel frattempo risolvi i problemi con la Ferrari.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
I seguenti utenti hanno detto grazie : veljanov, Aigor

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1 Mese 1 Settimana fa - 1 Mese 1 Settimana fa #59117 da Andrea_1970
"... se non ricordo male, il computer del CM doveva essere programmato in codice macchina esadecimale"

Fosse solo questo Charlie... il software, se non ricordo male anch'io, era memorizzato in una ROM costruita con tecnologia ad anelli di ferrite, realizzate a mano con veri e propri filamenti incastrati in modo in una trama fittissima, uno per uno. Tutto questo culo immenso per creare pochi KB di ROM. 
Ultima Modifica 1 Mese 1 Settimana fa da Andrea_1970.

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1 Mese 1 Settimana fa - 1 Mese 1 Settimana fa #59118 da ish bor
@redazione #59111 mi sono permesso di girare la tua domanda a Gemini e ha risposto così:

sui siti della NASA è possibile trovare specifiche dettagliate sulle batterie e sui consumi energetici del Portable Life Support System (PLSS) utilizzato durante le missioni Apollo. Ecco come e dove cercare queste informazioni e una stima del consumo totale:

Dove Trovare le Informazioni:

Apollo Lunar Surface Journal (ALSJ): Questo è un sito web incredibilmente dettagliato curato da Eric M. Jones e Ken Glover, con trascrizioni, foto, audio e documenti tecnici delle missioni lunari Apollo. Cerca le sezioni relative all'Extravehicular Mobility Unit (EMU) e al PLSS.

Specifiche della Batteria: Cerca documenti o trascrizioni che menzionano l'alimentazione del PLSS. Potresti trovare dettagli sul tipo di batteria (argento-zinco ricaricabile), la sua capacità in Watt-ora (Wh), la tensione e la corrente erogata.
Consumi Energetici: Spesso le trascrizioni delle comunicazioni o i rapporti tecnici menzionano il consumo di corrente (in Ampere) o la potenza (in Watt) assorbita dai vari sottosistemi del PLSS in diverse fasi dell'EVA.
NASA Technical Reports Server (NTRS): Questo è un database di pubblicazioni tecniche della NASA. Cerca rapporti con parole chiave come "Apollo PLSS", "EMU power consumption", "PLSS battery", "life support system power". Potresti trovare documenti di ingegneria, manuali operativi o rapporti di test che contengono le specifiche dettagliate che cerchi.

Manuali Operativi e di Addestramento dell'EMU: Questi manuali, se disponibili, conterranno informazioni dettagliate sul funzionamento del PLSS, inclusi i requisiti di alimentazione dei suoi componenti.

Specifiche della Batteria del PLSS (Informazioni Generali Ricavate da Fonti NASA):

Tipo di Batteria: Argento-zinco (AgZn), scelta per il suo elevato rapporto energia/peso.
Capacità: La capacità della batteria variava a seconda delle missioni. Per le missioni Apollo 11-14, la capacità era di circa 279 Watt-ora (Wh). Per le missioni Apollo 15-17 (le "extended missions" con EVA più lunghe), la capacità fu aumentata a circa 390 Watt-ora (Wh).
Tensione Operativa: Solitamente intorno ai 16-18 Volt.
Consumi Energetici dei Sottosistemi (Stime Generali Basate su Documenti NASA):

È difficile trovare cifre precise e separate per ogni singolo componente (pompa liquido di raffreddamento, pompa circolazione ossigeno, ecc.) in un unico documento di facile consultazione. Tuttavia, possiamo fare delle stime basate sul consumo totale del PLSS:

Consumo Totale Medio: Il PLSS era progettato per gestire un carico metabolico medio dell'astronauta (che si traduce in calore da dissipare e lavoro dei sistemi). Il consumo energetico medio del PLSS si aggirava intorno agli 80-85 Watt per le missioni brevi (Apollo 11-14) e leggermente superiore per le missioni più lunghe.
Proviamo a fare una stima approssimativa dei singoli consumi, tenendo presente che questi valori potrebbero variare e non sono facilmente reperibili in dettaglio separato:

Pompa liquido di raffreddamento (LCG Pump): Questa pompa doveva far circolare acqua attraverso la Liquid Cooling Garment per rimuovere il calore metabolico. Potrebbe aver consumato una parte significativa della potenza, forse intorno ai 20-30 Watt.
Pompa circolazione ossigeno (Fan Motor): Il ventilatore per la circolazione dell'ossigeno all'interno della tuta era essenziale per la respirazione e la rimozione della CO2. Potrebbe aver consumato un'energia simile alla pompa dell'acqua, diciamo 20-30 Watt.
Sublimatore / espulsore anidride carbonica: Il sublimatore utilizzava l'evaporazione dell'acqua nel vuoto per il raffreddamento e aiutava anche nella rimozione dell'umidità e della CO2 (quest'ultima assorbita dal LiOH). Il consumo diretto di potenza del sublimatore potrebbe essere basso (principalmente legato a piccole resistenze anti-ghiaccio o sensori), ma il sistema nel suo complesso richiedeva l'alimentazione della pompa dell'acqua. Potremmo stimare un consumo aggiuntivo minimo, diciamo 5-10 Watt per i controlli e sensori.
Sistema radio two-ways (Radio Transceiver): La radio per le comunicazioni bidirezionali con il modulo lunare e il controllo missione richiedeva energia per la trasmissione e la ricezione. Le stime sulla potenza di trasmissione variano, ma si parla di potenze relativamente basse (forse 0.5 - 12 Watt a seconda della fase e del sistema VHF/S-band). Il consumo in ricezione sarebbe inferiore. Potremmo stimare un consumo medio per la comunicazione continua intorno ai 5-10 Watt.
Stima del Totale di Watt/ora Richiesti:

Sommando queste stime approssimative del consumo medio simultaneo:

Pompa liquido raffreddamento: 25 W (ipotetico)
Pompa circolazione ossigeno: 25 W (ipotetico)
Sublimatore/espulsore CO2 (controlli): 5 W (ipotetico)
Sistema radio: 7 W (ipotetico)
Consumo totale stimato (medio): circa 62 Watt
Per una missione di 7-8 ore più 2 ore di ridondanza (totale 9-10 ore), il fabbisogno energetico totale stimato sarebbe:

<strong>Fabbisogno per 10 ore: 62 W x 10 h = 620 Watt-ora (Wh)
Confronto con la Capacità della Batteria:

Le batterie delle missioni estese (Apollo 15-17) avevano una capacità di circa 390 Wh.
Conclusione:

Le nostre stime approssimative suggeriscono che il consumo totale per far funzionare i sistemi essenziali del PLSS per 9-10 ore potrebbe superare la capacità nominale della batteria, specialmente per le missioni più lunghe</strong>. Questo implica che:

Le nostre stime dei consumi dei singoli sottosistemi potrebbero essere conservative (troppo basse).
Il PLSS potrebbe aver avuto delle modalità operative a basso consumo per alcune fasi dell'EVA.
La ridondanza potrebbe essere stata fornita in termini di sistemi di backup (come l'Oxygen Purge System - OPS) per emergenze di breve durata piuttosto che un raddoppio completo della capacità della batteria primaria.
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I seguenti utenti hanno detto grazie : redazione

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1 Mese 1 Settimana fa - 1 Mese 1 Settimana fa #59119 da chiaroesemplice
Charliemike

Ti faccio io una similitudine.
Supponi di dover fare un viaggio da Milano a Napoli e farlo prima dei cinesi.
E' scritto nei libri di storia che ci sei andato con una Ford Model T (l'auto di Stanlio e Ollio, per intendersi) negli anni '60, ma oggi non riesci ad andarci con la Ferrari SF90 2023 per via di numerosi problemi.
Intanto tornaci con la Model T, che è sicuro che ci arrivi (lo hai già fatto 6 volte. Ci metterai di più ma ci arrivi) e nel frattempo risolvi i problemi con la Ferrari.

Non voglio innescare (soprattutto con te) una polemica, ma ti spiego una cosa: per fare Milano Napoli ci sono (non esagero) un miliardo di motivazioni, pensa ai tantissimi migranti che da Napoli vanno a Milano a lavorare e poi ci vogliono tornare il prima possibile e più volte possibile. 
Ma spiegami invece che senso aveva tornare con degli astronauti sulla Luna se non a confermare che ci si era già andati? 
C'era un'altra motivazione per spendere di nuovo una paccata di soldi?
Sulla Luna c'è:
- un caldo da inferno dantesco che segue un freddo che in confronto l'Antartide in pieno inverno è un luogo mite.
- Acqua da cercare col lanternino e solo ai poli sotto forma di ghiaccio, non certo potabile e magari pure radioattiva,
- niente ossigeno per cui bisogna portarselo tutto da casa, insieme a vivande, medicine, e potenti protezioni da radiazioni.
- Se ti ammali gravemente non viene Elon Musk a prenderti come ha fatto per i due rimasti bloccati sulla ISS. Stai fino al ritorno programmato e se muori prima saresti però il primo umano seppellito nella regolite, che rimarrebbe intonso per millenni tanto che le mummie egiziane ti farebbero un baffo. 
In compenso trovi tanti sassi e massi e soprattutto una polvere malefica, che riportata sula terra nemmeno fa impronte nette, ma che se la respiri in loco involontariamente, perché ti è rimasta attaccata alle tute, dopo solo una settimana ti viene la silicosi peggio di un minatore a fine carriera. (visto la sua caratteristica di attaccarsi alle mucose e non staccarsi facilmente).
Ah ma c'è l'elio 3, per le future centrali nucleari a fusione!
Certo ma almeno costruiamone una funzionante di centrale a Elio 3, un po' di quel componente sulla Terra c'è, così capiamo se val la pena andarlo a prendere sulla Luna oppure no.
Eh ma ci sono le terre rare. Beh Trump le ha trovate a prezzi infinitamente più ragionevoli e senza fare nessuna fatica, è a posto per i prossimi 20 anni.
E allora perché tornare?
Mumble... mumble... 

Se i cinesi avessero avuto il minimo dubbio che le missioni Apollo fossero dei fake (e potevano avere informazioni dai russi, visto che stanno collaborando per il ritorno nel 2030) per me sarebbero già andati loro, per dire poi che erano stati i veramente primi, portando le prove nascoste negli archivi di Roscosmos e prendersi un primato che nessuno gli avrebbe tolto da qui all'estinzione dell'umanità.
Invece...
Ultima Modifica 1 Mese 1 Settimana fa da chiaroesemplice.

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