Le risposte di C&S alle 42 domande di AM

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7 Mesi 1 Giorno fa #58988 da SAM
@ C&S


C&S dice:

"mentre gli agganci meccanici della regolite e le forze di VdW agiscono solo su elementi microscopici, quasi a livello atomico e non su superfici"

Non parlavo degli "agganci meccanici", questo è un'aspetto -da me- volutamente omesso onde evitare di fare un minestrone di concetti finendo per mettere in secondo piano ciò che più mi interessa, ovvero le forze di VDW. 

Il "quasi" ("...a livello atomico") puoi anche toglierlo In quanto le forze di VDW agiscono proprio a livello atomico e molecolare, ovvero dal momento in cui le molecole e gli atomi (di entrambe le parti coinvolte dall'interazione) sono strettamente a contatto, abbastanza da formare una "nuvola" elettronica COMUNE che coinvolga (e mantenga coesi) gli atomi e le molecole di entrambe le superfici coinvolte.
Dunque quanto più le superfici coinvolte sono "ampie", tanto più sarà maggiore il numero degli atomi e delle molecole coinvolte dall'interazione, tanto che, la somma di tutte le forze di VDW, possa risultare di un valore tale da apprezzarne macroscopicamente la coesione. 
Vale inoltre la pena sottolineare che le forze di VDW si manifestano principalmente tra gli atomi e le molecole che si trovano sulle superfici esterne (in "prima linea") dei due singoli interagenti, non tra gli atomi e molecole "retrostanti" con i quali la nube elettronica comune non potrebbe mai formarsi.
Dunque si, l'area delle superfici a contatto tra i singoli granelli di regolite (area di interazione) conta eccome, e certamente il fatto che la regolite abbia forme irregolari, frastagliate (uncinate), non aiuta certo in tal senso.

Tuttavia grazie lo stesso per la risposta.

 
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7 Mesi 1 Giorno fa - 7 Mesi 1 Giorno fa #58989 da maxtube100

chiaroesemplice post=58979 userid=25120
Lo abbiamo visto nel famoso video Apollo grand prix, dove la regolite sollevata è sempre polverosa, ma guardate qui, in questa immagine:
<img src=" i.postimg.cc/RCnNW6F8/Impronte-nette-rover-grand-prix.gif " >
ci sono impronte nette. E come è possibile? Terreno polveroso per cui non bagnato, che però se è calpestato lascia impronte nette?

Che il terreno sia polveroso e non bagnato lo dici tu.
Perchè basta che sia umido e non necessariamente "bagnato" come lo vuoi intendere tu.

Come sulle spiagge, anche nei deserti, nelle valli, nelle vali desertiche, 
la mattina il terreno è più o meno umido a causa di vari fattori come ad esempio se attorno ci sono colline o montagne.
Lo strato in superfice del terreno  è umido, quello sotto invece (da pochi millimetri a qualche centimetro a seconda del livello e quantità di umidità) è asciutto.

Quindi:
Se lo pesti rimane l'impronta.
Se lo sollevi e lo mescoli allora l'umidità sparisce quasi di colpo perchè i granelli umidi si mischiano rapidamente con quelli asciutti (in enorme maggioranza).

ps: aahahhahahahahaha il manichino sul rover!

DO NOT FEED THE TROLL
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7 Mesi 22 Ore fa #58991 da Roberto70
Per quanto riguarda la regolite chiara e scura si salvano in corner perchè esiste un fenomeno che si chiama "maturazione spaziale".. è successa la stessa cosa nelle missioni sovietiche.
Il manichino (o pupazzetto) sul rover, invece, è una smoking gun fino a quando non linkeranno un video COMPLETO dove possiamo vedere l' "astronauta" che  cammina, sale sul rover, fa il suo bel giretto con dietro le montagne, scende dal rover e cammina..
Lo sto chiedendo da anni.. e la ragione è semplice: i debunkers utilizzano il rover per DIMOSTRARE che non è un set cinematografico..


 

I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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7 Mesi 22 Ore fa #58992 da chiaroesemplice
Come ho detto non intendo entrare in polemica con nessuno.
Sulla questione SCF e tagli audio metto solo questi dati incontrovertibili:
I 6 DVD della SCF hanno potuto offrire massimo 24 ore di materiale audio video. (4 ore x 6 dvd fa 24h).
Gli audio della nasa depositati su webarchive riportano 141 e 43 minuti di dati audio, e in questo audio ovviamente è compreso quello nativo sotto i filmati della telecamera.
141h - 24h = 117 ore e 43 minuti.
Ora, se mi si spiega dove sono finiti quelle 117 ore e 43 minuti di audio nei 6 DVD della SCF allora si può affermare a ragione che la dicitura FILM, VIDEO UNDEITED sia comprensiva anche dell'AUDIO.
Se all'opposto non si riesce a spiegare dove sono finite quelle 117 ore e 43 min di audio in quei DVD, allora la dicitura FILM AND VIDEO non può essere estesa all'audio, per cui trovare tagli sull'audio non avrebbe comportato una smentita alla dicitura FILM AND VIDEO UNEDITED.
TAGLI della SCF O AGGIUNTE della Nasa?
L'analisi ci ha portato a verificare che le differenze tra audio nasa e SCF è profonda (nell'intero capitolo della durata di un'ora la differenza è di 8 minuti, ma la differenza si concentra più che altro nella parte sotto il filmato dove su 15 minuti di audio della nasa, l'audio della SCF si riduce a 10 min, con una differenza del 33%) per cui la differenza non può riguardare l'aggiunta di qualche secondo per mettere in regola le poche domande di Houston e la risposta dalla Luna che avrebbero richiesto una manciata di secondi, deve esserci un'altra ragione. Quale? 
Ipotesi taglio di fruscio da parte della SCF: Lo si è fatto per permettere di far iniziare il filmato dopo meno di 2 minuti di quadro nero, all'opposto, nel caso in cui si fosse mantenuto la durata effettiva dell'audio la durata del quadro nero iniziale si sarebbe protratta oltre i 4 minuti, in quanto la frase "rover tracks" si spoatava di 2 minuti e mezzo in avanti, (che aggiunti ai 1,43 minuti avrebbero allungato il quadro nero a più di 4 minuti) rischiando che la maggior parte degli acquirenti che guardava quel capitolo lo abbandonasse senza arrivare al punto dove partivano le immagini.
Scelta commerciale magari non condivisibile, ma non certo campata in aria.
Ipotesi aggiunta di fruscio da parte della Nasa: in questo caso aggiungere 8 minuti non avrebbe avuto senso, soprattutto se il problema era mettere in regola 4 o 5 domande di Houston con le risposte dalla Luna, e ancor più non aveva senso aggiungere una frase del capcom di Houston non presente nell'audio della SCF. Qual era la ragione di un'aggiunta così massiccia e che ha riguardato anche dei nuovi contenuti verbali? Sinceramente non riesco a trovarla, a parte un generico "mettere fumo negli occhi", tra l'altro occhi nemmeno impegnati visto che si parla di audio.
Detto questo, se mi si dimostra dove sono finiti nei DVD le 117 ore e 43 minuti mancanti rispetto la pagina della nasa, e perché la nasa avrebbe dovuto aggiungere 8 minuti + una frase del CAPcom, quando con poco più di 10 secondi avrebbe aggiustato il proprio audio fallato, ok di fronte a spiegazioni di carattere complottista ma razionali, sono disposto a dare ragione all'ipotesi dell'aggiunta.
In caso contrario l'ipotesi taglio è decisamente la più logica e spiegabile.

Prossimo messaggio: farina, impronte sulla regolite e luminosità.
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7 Mesi 22 Ore fa - 7 Mesi 22 Ore fa #58993 da redazione
ROBERTO70: Non so più come scriverlo. Questa discussione è dedicata alle risposte di C&S alle mie 42 domande. Io non voglio sospendere nessuno, ma se vuoi continuare a partecipare DEVI rivolgergli domande che partano dalle sue risposte.

Anche se concordo con te che la posizione rigida dell’astronauta sia assimilabile a quella di un manichino, NON E’ QUESTO IL TEMA DELLA DISCUSSIONE. Perfavore, basta con questa storia.

C&S si è dichiarato (e dimostrato) disponibile a dare chiarimenti sulle sue risposte. Per correttezza, a questo ci dobbiamo attenere.

 
Ultima Modifica 7 Mesi 22 Ore fa da redazione.
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7 Mesi 22 Ore fa #58994 da redazione

C&S: Sulla questione SCF e tagli audio metto solo questi dati incontrovertibili: I 6 DVD della SCF hanno potuto offrire massimo 24 ore di materiale audio video. (4 ore x 6 dvd fa 24h). Gli audio della nasa depositati su webarchive riportano 141 e 43 minuti di dati audio, e in questo audio ovviamente è compreso quello nativo sotto i filmati della telecamera. 141h - 24h = 117 ore e 43 minuti. Ora, se mi si spiega dove sono finiti quelle 117 ore e 43 minuti di audio nei 6 DVD della SCF allora si può affermare a ragione che la dicitura FILM, VIDEO UNEDITED sia comprensiva anche dell'AUDIO.

Scusa, vorrei un chiarimento su quanto hai scritto. 

Intanto, presumo che per “I 6 DVD della SCF” tu intenda quelli della missione apollo 15, giusto? E che “gli audio della nasa depositati su webarchive [che] riportano 141 e 43 minuti di dati audio” siano anche tutti relativi alla missione Apollo 15, giusto?

Quindi, se ho capito bene, stiamo parlando del TOTALE DI AUDIO DISPONIBILE su Web Archive (cosiddetti “audio originali”) della missione 15, vs. TOTALE DI AUDIO PRESENTE nei 6 DVD della SCF della stessa missione? Giusto?

 
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7 Mesi 21 Ore fa #58995 da chiaroesemplice
Il terreno lunare mostrato dai filmato della Nasa, come quello delle altre agenzie è sostanzialmente coerente, la polvere riesce a mantenere la forma delle impronte, che queste impronte siano ruote di rover o impronte di scarponi.
Se tralasciamo volutamente gli esempi della Nasa, anche solo il dover spiegare le impronte dei rover delle agenzie russe e cinesi, va presa in considerazione il fatto che la regolite mantenga le forme senza la presenza di umidità, altrimenti vorrebbe dire che Cina e Russia avrebbero simulato le loro immagini dei rover.
Può esserci un'adesione tra granelli di regolite senza umidità? Così dicono le immagini e questo trittico lo dimostra:

Per questo motivo per me non è in discussione se il fenomeno si produca o meno, ma sono in discussione solo le cause del fenomeno.
Come simularlo sulla Terra? C'è un problema, più è fine e sottile la polvere (farina, borotalco, cemento in polvere ecc.) più questa tenderà a mantenere nette le impronte ma più tenderà a creare nuvolette appena la si sposta.
Se la Nasa avesse optato per questa soluzione, ogni video si sarebbe dovuto girare nel vuoto, in particolare il video rover grand prix, dove nuvole persistenti tipiche delle polveri terrestri finissime non si formano, nonostante la polvere sia lanciata piuttosto vigorosamente. Purtroppo un ambiente a vuoto spinto e a dimensione naturale come quello che vediamo nel filmato Rover GP non è credibile, non esiste oggi, e nemmeno poteva esistere allora, per l'impossibilità tecnica di realizzarlo. Poteva essere un diorama in un almbiente piccolo? Questa gif lo smentisce, qui c'era un astronauta che filmava ed era in movimento, perché l'ombra del suo casco si muove rispetto al terreno.

Rimane perciò irrisolto il problema di come realizzare sulla Terra il filmato rover grand prix, (anche partendo dal presupposto che sopra ci fosse un manichino al posto dell'astronauta), perché il comportamento di una polvere sottilissima che lascia le impronte nette che ho mostrato, ma che non fa nuvole sospese di polvere non si può spiegare.
L'ipotesi di sabbia umida in superficie e asciutta sotto si scontra con l'evidenza che la sabbia anche se inumidita cambia colore, e questi cambi di colore sopra/sotto si noterebbero, ma non ci sono, e comunque la sabbia asciutta sottostante se sollevata creerebbe comunque  nuvole di polvere. Invece se notiamo la regolite cambia colore solo dopo che è cambiato l'angolo di fase tra sole, cinepresa e terreno, ossia quando la cinepresa ruota di circa 90° sulla destra per seguire il rover, infatti il terreno a destra è più scuro.

Poi c'è un grosso problema di ombre che in una finzione con un faro sarebbe stato impossibile ricreare:
Qui l'ombra viene da sinistra, basta guardare il sasso:

Qui le ombre vengono da destra:
Cosa impossibile con un faro, ma possibile solo con ombre perfettamente parallele come quelle solari.
(se volete lo dimostriamo)

Prossimo messaggio: luminosità delle impronte sul terreno lunare.
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7 Mesi 21 Ore fa - 7 Mesi 21 Ore fa #58996 da chiaroesemplice

Quindi, se ho capito bene, stiamo parlando del TOTALE DI AUDIO DISPONIBILE su Web Archive (cosiddetti “audio originali”) della missione 15, vs. TOTALE DI AUDIO PRESENTE nei 6 DVD della SCF della stessa missione? Giusto?

Sì, per la precisione l'audio della nasa su web archive che ti ho linkato è relativo alla sola missione Apollo 15 e comprensivo di quello che era legato alle riprese video della telecamera, più tutto l'audio che ha seguito la missione, per la stragrande parte senza immagini.
Questo esempio del file 546 AAA è significativo: sono 3 ore di fruscio e (forse) 14 min di audio.
Impossibile portarlo su di un DVD a pagamento. Tutto questo audio è stato inevitabilmente tagliato.
archive.org/details/Apollo15/546-AAA.wav
Ultima Modifica 7 Mesi 21 Ore fa da chiaroesemplice.
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7 Mesi 20 Ore fa #58997 da Andrea_1970
"Sì, per la precisione l'audio della nasa su web archive che ti ho linkato è relativo alla sola missione Apollo 15 e comprensivo di quello che era legato alle riprese video della telecamera, più tutto l'audio che ha seguito la missione, per la stragrande parte senza immagini."


Cosa intendi con "più tutto l'audio che ha seguito la missione" ?
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7 Mesi 20 Ore fa - 7 Mesi 20 Ore fa #58998 da redazione

C&S: Questo esempio del file 546 AAA è significativo: sono 3 ore di fruscio e (forse) 14 min di audio.

Mi fido sulla parola, non vado a controllare. Ma perchè, secondo te, tenere attiva una trasmissione radio dalla luna alla terra, con il dispendio di batterie che comporta, senza dire un cazzo per quasi tre ore?

Cosa facevano, le telefonate erotiche per ascoltare i propri sospiri?
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7 Mesi 20 Ore fa #58999 da Andrea_1970
"Cosa impossibile con un faro, ma possibile solo con ombre perfettamente parallele come quelle solari."

Quindi le ombre generate dal sole sono perfettamente parallele?
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7 Mesi 20 Ore fa - 7 Mesi 19 Ore fa #59000 da redazione
Aspetta Andrea, non mischiare gli argomenti. C&S è rimasto da solo (gli altri stranamente lo hanno abbandonato), per cui accontentiamoci di affrontare un argomento alla volta. Chiudiamo prima i ritardi audio.
Ultima Modifica 7 Mesi 19 Ore fa da redazione.
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7 Mesi 20 Ore fa #59001 da Andrea_1970
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7 Mesi 19 Ore fa #59003 da redazione
Nel frattempo aspettiamo sempre la risposta di PIGNA al mio 58984: questa mattina mi ha chiesto lo screenshot dei contenuti del dvd. Glielo ho postato immediatamente, chiededogli “quindi, quali sono le tue conclusioni?”, ma lui è scomparso di nuovo.

Mi raccomando Pigna, fai con calma. 

 
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7 Mesi 19 Ore fa - 7 Mesi 19 Ore fa #59004 da chiaroesemplice

Mi fido sulla parola, non vado a controllare. Ma perchè, secondo te, tenere attiva una trasmissione radio dalla luna alla terra, con il dispendio di batterie che comporta, senza dire un cazzo per quasi tre ore?

Cosa facevano, le telefonate erotiche per ascoltare i propri sospiri?

La registrazione continua era dovuta a questioni di sicurezza e per riuscire a capire in caso di incidente cosa fosse effettivamente successo. L'incidente, anzi la tragedia era sempre dietro l'angolo e bisognava poi dimostrare al congresso e al mondo le cause dell'accaduto e cosa si era fatto di urgente per salvare gli astronauti. Solo una registrazione continua avrebbe reso chiaro il quadro, e comunque i nastri li avevano a Houston, sulla Luna servivano solo batterie per tenere in funzione la trasmissione, e di batterie sia il CM che il Lem abbondavano, addirittura dalle batterie gli astronauti ricavavano anche l'acqua da bere. (sembra assurdo e anche schifoso, ma è così, se vuoi te lo spiego)
Se la famosa frase houston we have a problem fosse capitata durante il riposo degli astronauti con trasmettitore e registratore spento, non l'avremmo mai sentita.  

Adesso spieghiamo la luminosità delle impronte sul terreno lunare di rover e scarponi.
Per capire se il terreno lunare risulterà più chiaro o più scuro va sempre considerato l'angolo di fase e di conseguenza quanto quel terreno mostrerà all'osservatore le micro ombre che si nascondono tra i granelli. Più ombre vede l'osservatore, più il terreno gli sembrerà scuro, meno ombre vedrà, più gli sembrerà chiaro, e questo perché sulla Luna le ombre sul terreno sono nere come l'inchiostro e se presenti influiscono sulla luminosità percepita. Questo avviene con più forza se il sole è basso che amplifica le ombre, mentre tende a sparire col sole allo zenit, perché anche le ombre col sole allo zenit si riducono fino a sparire, comprese quelle tra i granelli.
Adesso cerchiamo di capire perché questi due rover Yutu di Chang'e e Pagyan di Chandrayaan fanno impronte così diverse, il rover cinese scurisce le tracce, quello indiano le lascia dello spesso colore e in alcuni punti addirittura le schiarisce.

Sembra una contraddizione me non lo è se partiamo dall'ipotesi corretta.
Il rover cinese scurisce le tracce per la conformazione del battistrada delle ruote, con ampie parti vuote. Le parti che appoggiano sono strette, affondano lasciando tracce nette, ma così facendo smuovono la regolite, e amplificano la visone delle ombre tra i granelli. Il rover indiano ha invece le ruote più lisce e non smuove la regolite, piuttosto la appiana rendendola leggermente più luminosa.
La stessa cosa accade in questa immagine di Apollo 11.
Gli astronauti camminando smuovono la regolite, e questa si scurisce perché si creano più ombre tra i granelli. Ma dove questa viene pressata con lo scarpone e poi non ricoperta da altra regolite smossa lateralmente, la regolite risulta più chiara, come le orme lasciate intorno alla bandiera.

Cosa succede alla regolite a causa dei reattori? 
Sappiamo che il gas in rapida decompressione smuove i granelli superficiali. Sotto quei granelli c'è ancora regolite, e non la roccia o distesa di sassi, per cui lo spazzamento dei gas porta ad un lieve abbassamento della superficie e a un livellamento del suo profilo e questo aumenta leggermente la sua capacità di riflettere la luce, avendo meno ombre tra i granelli che si sono allineati meccanicamente per l'effetto delle molecole di gas che li hanno incontrati.
Qui in questa immagine di chang'e 4 è confermata questa teoria: le ruote del rover hanno smosso la regolite aumentandone le ombre, mentre lo spazzamento dei gas provocato dal reattore, ha appianato superficialmente la regolite, rendendola leggermente più luminosa. 

Le ruote del Rover lunare della nasa hanno un comportamento perfettamente in linea con la spiegazione: infatti le bande metalliche del battistrada comprimono la regolite e in corrispondenza l'impronta è più chiara, tra le bande invece c'è la griglia che smuove la regolite e l'impronta è più scura, con un effetto insolitamente zebrato.
Questo effetto ovviamente non si nota in tutte le foto, ma solo quando il sole ha un angolo di fase favorevole, altrimenti l'impronta della ruota del rover lunare è più neutra di quella del rover cinese, anche se tende un po' a scurire le impronte.
Ultima Modifica 7 Mesi 19 Ore fa da chiaroesemplice.
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7 Mesi 18 Ore fa #59005 da redazione
C&S: Scusa se insisto, ma continuo a non capire. Prima mi hai detto che in un certo file "ci sono 3 ore di fruscio e (forse) 14 min di audio", poi mi dici che "La registrazione continua era dovuta a questioni di sicurezza e per riuscire a capire in caso di incidente cosa fosse effettivamente successo." Ma se l'audio era sempre aperto e registrato da terra, vuol dire che gli astronauti NON PARLAVANO MAI fra di loro? Come cacchio comunicavano sulla luna, a gesti?

Esiste una spiegazione della NASA per queste 3 ore "quasi complete" di fruscio, o te la sei inventata tu?
I seguenti utenti hanno detto grazie : Crotti
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7 Mesi 18 Ore fa #59006 da Crotti

Il terreno lunare mostrato dai filmato della Nasa, come quello delle altre agenzie è sostanzialmente coerente, la polvere riesce a mantenere la forma delle impronte, che queste impronte siano ruote di rover o impronte di scarponi.
Se tralasciamo volutamente gli esempi della Nasa, anche solo il dover spiegare le impronte dei rover delle agenzie russe e cinesi, va presa in considerazione il fatto che la regolite mantenga le forme senza la presenza di umidità, altrimenti vorrebbe dire che Cina e Russia avrebbero simulato le loro immagini dei rover.
Può esserci un'adesione tra granelli di regolite senza umidità? Così dicono le immagini e questo trittico lo dimostra:
<img src=" i.postimg.cc/Pf3M2KnP/trittico-impronte-rover-new.jpg " >
Per questo motivo per me non è in discussione se il fenomeno si produca o meno, ma sono in discussione solo le cause del fenomeno.




Come simularlo sulla Terra? C'è un problema, più è fine e sottile la polvere (farina, borotalco, cemento in polvere ecc.) più questa tenderà a mantenere nette le impronte ma più tenderà a creare nuvolette appena la si sposta.
Se la Nasa avesse optato per questa soluzione, ogni video si sarebbe dovuto girare nel vuoto, in particolare il video rover grand prix, dove nuvole persistenti tipiche delle polveri terrestri finissime non si formano, nonostante la polvere sia lanciata piuttosto vigorosamente. Purtroppo un ambiente a vuoto spinto e a dimensione naturale come quello che vediamo nel filmato Rover GP non è credibile, non esiste oggi, e nemmeno poteva esistere allora, per l'impossibilità tecnica di realizzarlo. Poteva essere un diorama in un almbiente piccolo? Questa gif lo smentisce, qui c'era un astronauta che filmava ed era in movimento, perché l'ombra del suo casco si muove rispetto al terreno.
<img src=" i.postimg.cc/T33WD87h/rover-e-ombra-casco.gif " >
Rimane perciò irrisolto il problema di come realizzare sulla Terra il filmato rover grand prix, (anche partendo dal presupposto che sopra ci fosse un manichino al posto dell'astronauta), perché il comportamento di una polvere sottilissima che lascia le impronte nette che ho mostrato, ma che non fa nuvole sospese di polvere non si può spiegare.
L'ipotesi di sabbia umida in superficie e asciutta sotto si scontra con l'evidenza che la sabbia anche se inumidita cambia colore, e questi cambi di colore sopra/sotto si noterebbero, ma non ci sono, e comunque la sabbia asciutta sottostante se sollevata creerebbe comunque  nuvole di polvere. Invece se notiamo la regolite cambia colore solo dopo che è cambiato l'angolo di fase tra sole, cinepresa e terreno, ossia quando la cinepresa ruota di circa 90° sulla destra per seguire il rover, infatti il terreno a destra è più scuro.


 
Per il primo neretto: qui nessuno sta mettendo in dubbio che la regolite, se calpestata, produca delle impronte: ci sono riusciti persino i Mythbusters nella camera a vuoto usando il simulante a lasciare l'orma dello stivale. Si mette in dubbio il fatto che possano crearsi, nell'ambiente lunare, impronte come quelle visibili nelle missioni Apollo. Quindi è inutile che continui a postare le tracce di rover sovietici, cinesi, indiani o uzbeki. Avrebbero senso se si potessero zoommare da vicinissimo come ha fatto Massimo con le impronte della NASA: allora se si vedessero traccie ipercompatte, con spigoli vivi perfettamente squadrati, la faccenda cambierebbe. Anzi, se guardi bene le tracce del rover cinese che hai postato   luogocomune.net/forum/missioni-apollo/15...start=3250#gallery-8   e facendo il massimo dello zoom, le tracce paiono molto granulose e frastagliate.

Per il secondo neretto: era già perfettamente possibile rendere un terreno compatto e non polveroso negli anni 60', anzi, anche prima: da ChatGPT, a domanda: "Esistevano trattamenti chimici o di altro genere per rendere la sabbia meno polverosa, negli anni '60?"Trattamenti conosciuti e disponibili negli anni ’60:1. Cloruri igroscopici (es. cloruro di calcio)
  • Già ampiamente usati sulle strade sterrate per controllare la polvere.
  • Noti da decenni prima degli anni ’60.
  • Funzionano assorbendo l’umidità e trattenendo le particelle fini.
2. Bagnatura regolare
  • Metodo semplice e usatissimo: spruzzare acqua o miscele leggere per compattare temporaneamente la sabbia.
  • Usato anche durante l’addestramento Apollo per evitare nuvole di polvere nei test all’aperto.
3. Compattazione meccanica
  • Tecnica standard con rulli o battitori: già largamente impiegata in ingegneria civile e geotecnica.
4. Oli minerali leggeri o emulsioni bituminose
  • Usati per stabilizzare superfici sabbiose.
  • Più impiegati in ambito stradale e in scenografia cinematografica o militare.
  • Possibile uso in ambienti dove serviva rendere la sabbia compatta e stabile visivamente, ma poco polverosa
     Contesto NASA (anni ’60):Durante gli addestramenti lunari sulla Terra (come a Cinder Lake):
  • Veniva preparato il terreno artificialmente, anche compattato.
  • La sabbia non doveva essere perfetta, ma stabile visivamente e capace di mantenere impronte, ed essere poco polverosa.
  • È molto probabile che usassero tecniche di bagnatura, compattazione e forse trattamenti salini per ottenere il risultato desiderato nelle simulazioni
      Conclusione:

    Sì, esistevano già negli anni ’60 diversi metodi efficaci per rendere la sabbia meno polverosa, soprattutto nei contesti ingegneristici o di addestramento.
    Anche senza l’uso di polimeri moderni, la NASA aveva a disposizione mezzi adeguati per preparare superfici sabbiose stabili e compatte, adatte a prove fotografiche e operative.

     
Quindi in sostanza la NASA aveva, ed utilizzava nei test, i mezzi disponibili già all'epoca per trattare il materiale di base (qualunque tipo di sabbia fosse), e renderlo compattabile e poco polveroso. Tralascio per brevità tutto lo spiegone sull'uso delle "miscele leggere", spruzzabili in superficie o immettibili direttamente dentro il materiale sabbioso, i trucchetti per differire la colorazione del materiale da quello superficiale a quello sottostante, ecc.
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7 Mesi 18 Ore fa #59007 da Crotti

C&S: Scusa se insisto, ma continuo a non capire. Prima mi hai detto che in un certo file "ci sono 3 ore di fruscio e (forse) 14 min di audio", poi mi dici che "La registrazione continua era dovuta a questioni di sicurezza e per riuscire a capire in caso di incidente cosa fosse effettivamente successo." Ma se l'audio era sempre aperto e registrato da terra, vuol dire che gli astronauti NON PARLAVANO MAI fra di loro? Come cacchio comunicavano sulla luna, a gesti?

Esiste una spiegazione<strong> della NASA</strong> per queste 3 ore "quasi complete" di fruscio, o te la sei inventata tu?
Io ci aggiungo: ma non sapevano già tutto in diretta sulle condizioni degli astronauti, tramite i dati di telemetria? E poi, non chiedi ad intervalli regolari, che sò, dopo ogni 10-15 minuti di silenzio, se và tutto bene? Visto che tanto la batteria la consumi perchè la comunicazione resta aperta, a quel punto sarebbe logico utilizzare la connessione in modo più utile....anche solo per chiedere informazioni aggiuntive sull'ambiente circostante, che loro dalla Luna vedevano in prima persona.
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7 Mesi 17 Ore fa - 7 Mesi 17 Ore fa #59008 da CharlieMike

Se la famosa frase houston we have a problem fosse capitata durante il riposo degli astronauti con trasmettitore e registratore spento, non l'avremmo mai sentita.

Permettimi una contestazione.
La famosa frase fu detta a bordo del CM.
La radio era accesa ma non era in trasmissione continuativa e per due motivi:
1. avrebbero trasmesso qualsiasi conversazione in cabina, cazzi e mazzi e sarebbero risultate nelle trascrizioni.
2. ben più importante, se la radio era bloccata in trasmissione, non poteva ricevere.
Per trasmettere dovevano agire su un interruttore o su un pulsante e rilasciarlo alla fine del parlato.

Questo ci porta agli astronauti.
Non potevano trasmettere in continuazione nel caso di eventuali emergenze, perché non avrebbero avuto modo di comunicare regolarmente e ricevere le risposte di ritorno.
Inoltre mi sembra di ricordare che avessero un microfono dotato di VOX, un sistema in grado di attivare la trasmissione con la voce, dato che non potevano usare il classico microfono da palmo con il pulsante.

Pertanto, perdonami la schiettezza, ma dire che la trasmissione era sempre attiva è una assurdità.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 7 Mesi 17 Ore fa da CharlieMike.
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7 Mesi 16 Ore fa - 7 Mesi 16 Ore fa #59010 da dartor
Non ho voglia di replicare e iniziare discussioni infinite....
Semplicemente, per me rimane non impossibile un materiale magari meno sottile della farina, e con un peso specifico maggiore, oppure bellissimi diorami e macchinine con omini col braccio bloccato (la posa più naturale del mondo).

Per l'audio ininterrotto, la prima cosa che ho pensato è stata "ma non si attivava solo quando parlavano?" ma sono già stato anticipato da CharlieMike.
Sicuramente saranno 2 sistemi diversi, uno sempre attivo e l'altro ad attivazione automatica....


Edit: ah.... l'angolo di fase!!!!!!
No, non ce la posso fare...... non posso ricominciare, passo volentieri.
Posso solo chiedere un link ad una qualsiasi cosa che parli di "angolo di fase" sulla superficie.
Ultima Modifica 7 Mesi 16 Ore fa da dartor.
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7 Mesi 16 Ore fa #59011 da redazione

DARTOR:  la prima cosa che ho pensato è stata "ma non si attivava solo quando parlavano?" ma sono già stato anticipato da CharlieMike.

Sono certo che C&S saprà darci una spiegazione credibile per questo fatto.

 
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7 Mesi 16 Ore fa - 7 Mesi 16 Ore fa #59012 da chiaroesemplice

C&S: Scusa se insisto, ma continuo a non capire. Prima mi hai detto che in un certo file "ci sono 3 ore di fruscio e (forse) 14 min di audio", poi mi dici che "La registrazione continua era dovuta a questioni di sicurezza e per riuscire a capire in caso di incidente cosa fosse effettivamente successo." Ma se l'audio era sempre aperto e registrato da terra, vuol dire che gli astronauti NON PARLAVANO MAI fra di loro? Come cacchio comunicavano sulla luna, a gesti?

Esiste una spiegazione della NASA per queste 3 ore "quasi complete" di fruscio, o te la sei inventata tu?

Il fatto che la nasa abbia condiviso 141 ore e 43 minuti di audio della sola missione Apollo 15, è un fatto accertato e la pagina esiste dal 2010. Non è una mia invenzione.
Con che criterio la nasa ha fatto queste registrazioni secondo me non ha molto senso chiederselo perché ci porterebbe fuori discorso e in una campo di pure ipotesi, quello che ha senso prendere coscienza è che esiste molto audio registrato della missione che non poteva essere compreso nei DVD della SCF.
Ho chiesto a Chatgpt se l'audio delle missioni fosse costantemente registrato e me lo ha confermato e per verificarlo mi ha dato un sito dove per Apollo 11, 13 e 17 è possibile seguire secondo per secondo la missione attraverso gli audio registrati e i video.
Questo è il link per Apollo 17.
Apollo 17 in Real-time
Se si clicca su Now si può seguire istante per istante la missione attraverso le registrazioni audio, attraverso i video da telecamera e anche informazioni sullo stato degli astronauti (ad esempio se sul Lem dormivano o meno).
Sito interessantissimo, peccato fatto solo per tre missioni.

Comunque per concludere l'argomento tagli o aggiunte fruscii, ho misurato la famosa frase "rover tracs!" che sarebbe dovuta coincidere con la visione delle tracce sul terreno del filmato del rover.
Nell'audio della SCF si sente al minuto 5:18, e chi ha il DVD può verificarlo. 
Nell'audio della Nasa invece si sente esattamente al minuto 8:20. (partendo dallo stesso punto ossia la frase dove il Cap com dice "Roger, Dave. And don't forget the ignition key " e dove si sente un'eco che dimostra esattamente la distanza dei dialoghi tra Terra Luna.).
Infatti la frase iniziale del DVD viene pronunciata sull'Apollo journal a 146:11:56, mentre "rover tracs!" a 146:20:16 (partendo dall'orario chiunque può controllare sull'Apollo Journal)
In partica se la SCF avesse usato l'audio della Nasa originale avrebbe dovuto spostare l'inizio del filmatino esattamente di 3 minuti e 2 secondi più vanti per avere la stessa corrispondenza con la frase rover tracks!.
Ora essendoci già 1 min e 43 secondi di quadro nero reso inevitabile anche dopo i tagli, aggiungere altri 3 minuti avrebbe portato il quadro nero iniziale a 4 minuti e 45 sec. 
Quei quasi 5 minuti di quadro nero senza vedere immagini avrebbero fatto scappare la maggior parte degli acquirenti da quel capitolo. Invece riducendo il quadro nero iniziale e comprimendo sotto il filmatino i dialoghi avrebbero reso più interessante tutta la narrazione e quando poi sarebbe arrivata la lunga ed inevitabile parte di quadro nero dal 14cesimo minuto fino a un' ora e 03, il fatto di aver già seguito il capitolo dall'inizio col filmato, avrebbe potuto convincere almeno una parte degli acquirenti ad ascoltare il capitolo fino alla fine. 
Domanda: ma SCF era obbligata a fare questa scelta? Assolutamente no, era chiaramente una scelta commerciale al 100%, ma attenzione come era esattamente  una scelta commerciale mettere un audio sotto un filmatino.
La Nasa non ha mai messo audio sotto i filmatini da cinepresa, l'audio lo si sente sempre e solo come audio e il filmatino la nasa lo condivide muto, senza audio sotto. 
Infatti l'audio è condiviso qui ed è solo audio:
archive.org/details/Apollo15
mentre i filmati a 16 mm sono condivisi qui, e tutti assolutamente senza audio sotto.
archive.org/details/Apollo15And1616mmOnboardFilm
(per vedere il filmato originale della nasa va spostato il cursore a 13:20 e si vedranno le immagini senza audio).

Per cui se la scelta della SCF di mettere un audio sotto un filmato, è stata inequivocabilmente una scelta commerciale, non ci sono altre motivazioni, come lo è stato, con la stessa logica, far iniziare il filmato dopo meno di due minuti di quadro nero e non dopo 5 minuti.
Logiche commerciali che non possono essere giustificate dal materiale che le era stato consegnato dalla nasa, che aveva all'opposto audio e video indipendenti e non collegati.
Questo spiega la logica dei tagli. 
All'opposto la logica dell'aggiunta di 8 minuti di fruscio da parte della nasa non riesco proprio a trovarla, soprattutto se il problema era sistemare una manciata di secondi tra domanda di Houston e risposta dalla Luna in sporadici punti all'interno di un audio di più di un'ora di durata.
In quel caso tra i due audio avremmo misurato una differenza di meno di un minuto.



 
Ultima Modifica 7 Mesi 16 Ore fa da chiaroesemplice.
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7 Mesi 15 Ore fa - 7 Mesi 15 Ore fa #59013 da chiaroesemplice
Sistema VOX.
Breve spiegazione, serviva per immettere audio all'interno di una trasmissione full duplex, come quella  tra Houston e Luna, ed era pensato per non mandare costantemente i rumori dell'ambiente in trasmissione. Houston usava il tasto push to talk, comandato a mano per parlare e poi lo rilasciava, gli astronauti col casco usavano il sistema Vox che attivava l'audio appena usciva un suono dalla bocca e lo disattivava dopo circa un secondo di silenzio dell'astronauta. Senza quel sistema tutte le frasi di Houston sarebbero rimbalzate nei microfoni degli astronauti provocando un'eco fastidiosa, così invece gli echi si sono ridotti al minimo.
Il sistema Vox però non innescava la trasmissione che invece rimaneva sempre in linea, in termini tecnici, le due portanti uplink e downlink erano sempre connesse, quello che si inseriva era unicamente la modulazione contenete la voce. Il fruscio era determinato dalla ricezione della portante e non dipendeva dai microfoni degli astronauti, infatti era una presenza costante.
Se poi consideriamo che nel downlink era presente anche la telemetria che doveva essere sempre monitorata e veniva ricevuta insieme alla voce degli astronauti sulla portante, la portante doveva essere sempre attiva e aveva la caratteristica di essere multiplexing, ossia contenere sotto canali che sarebbero stati demodulati in ricezione come dati audio, video e telemetrici nel momento in cui questi arrivavano.
Per questo la registrazione a Houston era continua.
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7 Mesi 14 Ore fa #59015 da redazione
Quindi abbiamo (almeno) una situazione in cui per tre ore consecutive - fatta eccezione per 14 minuti - sentiamo un fruscio ma gli astronauti, pur svolgendo regolarmente le loro attività, NON PARLANO MAI.

Praticamente il teatro kabuki.



 
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7 Mesi 14 Ore fa - 7 Mesi 7 Ore fa #59016 da CharlieMike


 
D'accordo.
Prendiamo quindi sulla fiducia (non ho visto nessun link a documentazione su questo tipo di trasmissione) che le trasmissioni fossero in full duplex e che la trasmissione da parte degli astronauti era "sempre in linea", "le due portanti uplink e downlink erano sempre connesse"," gli astronauti col casco usavano il sistema Vox che attivava l'audio appena usciva un suono dalla bocca e lo disattivava dopo circa un secondo di silenzio dell'astronauta", sorge però una domanda apparentemente banale:
abbiamo visto momenti in cui gli astronauti perdevano l’equilibrio, si sbilanciavano (io direi anche che venivano strattonati ma questo è un altro argomento), cadevano a terra, senza emettere un suono.
Io personalmente ho visto pochissime persone perdere l'equilibrio o cadere senza emettere nemmeno una esclamazione.

Se la trasmissione era sempre attiva e c'era il sistema VOX come è possibile che nessun astronauta abbia mai esclamato un "Cazzo! Cado!"? Oppure nessuno che, alla vista di un collega a terra, abbia mai detto: "Arrivo!"?

Quantomeno dovrebbe esserci la trascrizione.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 7 Mesi 7 Ore fa da CharlieMike.
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