Le risposte di C&S alle 42 domande di AM

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6 Mesi 3 Settimane fa - 6 Mesi 3 Settimane fa #59173 da CharlieMike

Guarda che parliamo di Apollo 12, dove non c'era né il rover e nemmeno il trabiccolo con ruote utilizzato in Apollo 14, quelle che vedi sono le tracce di passi degli astronauti. 


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
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6 Mesi 3 Settimane fa #59174 da macco83
io avrei una domanda a chiaroesemplice sulle radiazioni ma non so se è in topic..a quanto pare la visiera degli astronauti era in plexiglass e nemmeno tanto spessa..abbiamo parlato parecchio di fasce di v hallen, di radiazioni e raggi cosmici e della loro pericolosità durante la fase iniziale del viaggio..ma questi astronauti sono stati esposti con uno strato di plexiglass durante tutte le passeggiate lunari..come è possibile che questa sottile visiera in plastica abbia retto la pressione atmosferica interna ma soprattutto abbia fatto sopravvivere gli astronauti ai raggi cosmici, radiazioni cosmiche ecc. per lunghe passeggiate anche di 8 ore consecutive?

Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.
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6 Mesi 3 Settimane fa #59175 da redazione
C&S: Grazie per la risposta, finalmente lineare e non fumosa.

Quindi, se ho capito bene: 

1) I rulli originali non sono mai stati scannerizzati prima del 2004.
2) Dal ’69 al 2004 sono circolate solo copie-contatto.
3) Gli scan che compaiono su Apollo Journal (che risale al 2001, se non sbaglio) sono scan di queste copie-contatto, leggermente modificati da KT?

 
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6 Mesi 3 Settimane fa - 6 Mesi 3 Settimane fa #59176 da chiaroesemplice
Quindi, se ho capito bene: 

1) I rulli originali non sono mai stati scannerizzati prima del 2004.
2) Dal ’69 al 2004 sono circolate solo copie-contatto.
3) Gli scan che compaiono su Apollo Journal (che risale al 2001, se non sbaglio) sono scan di queste copie-contatto, leggermente modificati da KT?

Sì, diciamo che quello che ti garantisce la provenienza di un'immagine da scansione di originali è la dicitura 'OF300' che accompagna la foto, se c'è quella dicitura è sicuramente la scansione proveniente da un originale, lo afferma la nasa stessa nella pagina di condivisione immagini, e anche se non parla di copie per contatto per le altre scansioni senza l'etichettatura, è facile presumerlo, visto che gli originali erano ben chiusi nei freezer e l'operazione di scongelamento è piuttosto delicata e prevede una serie di passaggi tra cui il lavaggio della pellicola. Questo ovviamente non vuol dire che le scansioni 'OF300' non siano state poi corrette, quella dicitura garantisce solo che  all'origine c'è una scansione su un originale nei freezer e non da copie analogiche. Per la correzione c'è un'altra avvertenza sempre sulla stessa pagina.
Poi vista l'abilità su photoshop di Kepp si possono trovare delle buone scansioni anche precedentemente il 2004, e che visivamente si avvicinavano a quelle originali.
Poi c'è tutta la questione delle scansioni del 2007 dell'università dell'Arizona ma quella è tutta un'altra storia che si lega e si sovrappone alle scansioni grezze di Kepp Teague. Ma in un'altra puntata.

Nel prossimo messaggio casco e radiazioni.
 
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6 Mesi 3 Settimane fa - 6 Mesi 3 Settimane fa #59177 da chiaroesemplice
macco83

o avrei una domanda a chiaroesemplice sulle radiazioni ma non so se è in topic..a quanto pare la visiera degli astronauti era in plexiglass e nemmeno tanto spessa..abbiamo parlato parecchio di fasce di v hallen, di radiazioni e raggi cosmici e della loro pericolosità durante la fase iniziale del viaggio..ma questi astronauti sono stati esposti con uno strato di plexiglass durante tutte le passeggiate lunari..come è possibile che questa sottile visiera in plastica abbia retto la pressione atmosferica interna ma soprattutto abbia fatto sopravvivere gli astronauti ai raggi cosmici, radiazioni cosmiche ecc. per lunghe passeggiate anche di 8 ore consecutive?

Tra la protezione data dalla sola tuta e quella del casco che aveva il bubble helmet più una seconda copertura in tessuto, e sul davanti una copertura metallica sottilissima in oro che poteva essere sollevata e abbassata, possiamo dire che la testa degli astronauti era probabilmente la parte più protetta dal vento solare. Non però dai raggi UVC che penetravano dal plexiglass, ma su quello la protezione doveva deciderla l'astronauta abbassandosi la visiera metallica.
Ci sono immagini in cui Armstrong raccoglie campioni senza la protezione UV, ma lui era appena sceso dal Lem e trovandosi all'ombra e dovendo guardare dove metteva i primi passi, ha voluto vederci bene, poi quando è uscito a prendere i primi campioni non ha abbassato immediatamente la visiera.
Comunque questa protezione è identica a quella che usano gli astronauti sulla ISS, perché gli UV se ne fregano delle Fasce dV, e anche agli astronauti ISS a volte li si becca in EVA con la faccia al sole, per cui ne deduco che per brevi esposizioni non deve essere un problema.
Dai dati che provengono dai lander cinesi chang'e sappiamo questo: le radiazioni sul suolo lunari per fortuna non ammazzano all'istante un astronauta, ma sono un problema per permanenze prolungate. E questo pone un problema serio per il ritorno sulla Luna che è stato pensato in un ottica di colonizzazione e non più di esplorazione, scopo che anche se non lo si vuole ammettere, passa da una "territorializzazione" della Luna, per sfruttare alcune sue caratteristiche come ad es. la mini gravità e la mancanze di atmosfera, cose utilissime per viaggi su mete più lontane visto il minor dispendio di energia iniziale durante il decollo, ma anche il ghiaccio che si trova in siti particolari e non tanto numerosi sulla Luna, che fornirebbe ossigeno, idrogeno e se purificato anche acqua, cose costosissime se fatte arrivare da Terra. 
Il problema radiazioni spaziali è un vero problema, però non va utilizzato come clava per dimostrare l'impossibilità delle missioni Apollo. Da miei approfondimenti ho capito che il problema maggiore sono i brillamenti solari, che se colpiscono un astronauta in EVA sulla Luna potrebbero non dico cuocerlo, ma sicuramente dargli una dose di radiazione da cavallo. La protezione n.1 è la presenza breve sulla Luna, perché i brillamenti solari, benché frequenti, se consideriamo solo quelli che escono dal sole e colpiscono il sistema terra Luna sono relativamente rari. Le missioni Apollo erano avvantaggiate per la loro brevità (massimo 3 giorni sulla Luna), le future missioni Artemis no e questo problema lo devono affrontare seriamente per trovare soluzioni efficaci. Una è quella di non usare più il Lem che era piuttosto carente in protezione, ma si userà l' Human Landing System (HLS) di Starship, molto più robusto e protettivo, e in caso di brillamento solare c'è spazio per creare all'interno una zona protetta . Basta vedere la differenza di dimensione tra i due per capire come cambia la protezione.

Poi c'è tutto il discorso "misurazione radiazioni sulla superficie lunare" che fa riferimento ai dati dei lander cinesi, dati molto più approfonditi di quelli delle missioni Apollo, ma ne parlo solo se interessa a qualcuno.
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6 Mesi 3 Settimane fa - 6 Mesi 3 Settimane fa #59178 da Roberto70
Macco83,
ti faccio rispondere dall' intelligenza artificiale <strong>NON </strong>specificando le missioni apollo (altrimenti la IA diventa IUA dove U sta per aiutino UMANO).

e domande simili a questa sono già presenti nelle 100 discussioni precedenti

<strong>DOMANDA:</strong>
Se un astronauta cinese del 2025 usasse il casco da astronauta più avanzato del 1973, quali danni subirebbe con 7 ore di EVA sulla luna?

<strong>RISPOSTA:</strong>
Se un astronauta cinese si trovasse a compiere un'attività extraveicolare (EVA) di 7 ore sulla Luna nel 2025 indossando il casco e il sistema di supporto vitale più avanzato disponibile nel 1973, subirebbe danni significativi e potenzialmente letali a causa delle marcate differenze nelle capacità protettive e nella durata operativa tra l'equipaggiamento dell'epoca e le esigenze di una prolungata esplorazione lunare moderna.

Per evitare contestazioni<strong> </strong>sulla lunga durata ho riformulato la domanda specificando una missione di un solo giorno:

<strong>DOMANDA:</strong>
Se un astronauta cinese del 2025 usasse il casco da astronauta più avanzato del 1973, quali danni subirebbe con 7 ore di EVA sulla luna per una missione di un solo
giorno di permanenza?

<strong>RISPOSTA:</strong>
Comprendo la specificazione sulla missione di un solo giorno. Tuttavia, per quanto riguarda i danni subiti durante le 7 ore di attività extraveicolare (EVA) sulla Luna utilizzando il casco più avanzato del 1973 (il sistema Apollo A7-L), la durata complessiva della missione (un solo giorno) non altera in modo significativo i rischi e i danni che l'astronauta affronterebbe in quelle specifiche 7 ore rispetto a una missione più lunga.

I pericoli maggiori e i conseguenti danni sono intrinsecamente legati alle limitazioni dell'equipaggiamento del 1973 di fronte all'ambiente lunare per un periodo di 7 ore continue. Pertanto, i danni subiti sarebbero essenzialmente gli stessi già descritti:

Esposizione a radiazioni insufficientemente schermate: Indipendentemente dalla durata totale della missione, 7 ore sulla superficie lunare espongono l'astronauta a radiazioni cosmiche e solari. La schermatura del casco del 1973 non è paragonabile a quella delle tute moderne, aumentando il rischio di danni cellulari acuti durante l'EVA e contribuendo al rischio cumulativo (sebbene quest'ultimo sia più rilevante per missioni più lunghe, il danno immediato durante le 7 ore rimane un rischio significativo).

Stress termico oltre i limiti: Le drastiche variazioni di temperatura sulla Luna (dal sole all'ombra) metterebbero a dura prova il sistema di regolazione termica del casco e della tuta A7-L per 7 ore. Anche in una missione di un solo giorno, un'EVA così prolungata aumenterebbe il rischio di colpo di calore o ipotermia a seconda dell'esposizione solare e dell'efficienza del sistema di raffreddamento/riscaldamento dell'epoca per tale durata.

Supporto vitale esaurito: Il sistema di supporto vitale portatile (PLSS) delle tute Apollo aveva un'autonomia limitata, generalmente inferiore alle 7 ore richieste. L'esaurimento dell'ossigeno, l'incapacità di rimuovere efficacemente l'anidride carbonica e il cedimento del sistema di controllo termico porterebbero rapidamente a una situazione critica di soffocamento, ipercapnia e iper/ipotermia. La missione di un giorno non cambia la durata massima del supporto vitale del sistema del 1973 durante l'EVA.

    Problemi gravi legati alla polvere lunare: La natura abrasiva e pervasiva della polvere lunare causerebbe gli stessi problemi al casco e alla tuta del 1973 in 7 ore, indipendentemente dalla durata totale della missione. Si verificherebbero graffi sulla visiera che riducono la visibilità, potenziali infiltrazioni nelle guarnizioni con rischio di depressurizzazione parziale o totale, e malfunzionamenti meccanici dovuti all'abrasione.

 Affaticamento estremo e rischio di errori: Le limitazioni di mobilità e l'ergonomia meno avanzata delle tute del 1973 causerebbero un affaticamento notevole in 7 ore di EVA, aumentando la probabilità di errori operativi anche in una missione breve.

In conclusione, anche in una missione di un solo giorno, l'utilizzo di un casco (e implicito sistema di supporto vitale) del 1973 per 7 ore di EVA lunare esporrebbe l'astronauta a rischi inaccettabili e danni gravi a causa delle limitazioni intrinseche dell'equipaggiamento obsoleto rispetto alle esigenze di una prolungata attività extraveicolare nell'ostile ambiente lunare. La durata della missione influirebbe maggiormente sui rischi cumulativi (come la dose totale di radiazioni), ma i pericoli immediati e i danni derivanti dal superamento delle capacità dell'equipaggiamento del 1973 durante le 7 ore di EVA rimangono invariati.

   







 

I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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6 Mesi 3 Settimane fa - 6 Mesi 3 Settimane fa #59179 da macco83
@ chiaroesemplice
grazie per la risposta, cmq le missioni artemis ad ora sono fantascienza (quindi non c'entrano con la mia domanda) e la permanenza degli astronauti apollo sulla luna non era proprio breve ma stavano anche parecchie ore a cazzeggiare beati..i raggi cosmici e le radiazioni ci sono 24/24 e arrivano un po' da tutte le direzioni..inoltre non penso che i caschi in dotazione sulla ISS (che si trova tralaltro in orbita protetta dal campo magnetico terrestre) siano tali e quali a quelli degli anni 70..saluti!

Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.
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6 Mesi 3 Settimane fa #59180 da Roberto70
Macco83,
leggi la risposta della IA..

I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
I seguenti utenti hanno detto grazie : macco83
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6 Mesi 3 Settimane fa - 6 Mesi 3 Settimane fa #59182 da chiaroesemplice

Macco 83
grazie per la risposta, cmq le missioni artemis ad ora sono fantascienza (quindi non c'entrano con la mia domanda) e la permanenza degli astronauti apollo sulla luna non era proprio breve ma stavano anche parecchie ore a cazzeggiare beati..i raggi cosmici e le radiazioni ci sono 24/24 e arrivano un po' da tutte le direzioni..inoltre non penso che i caschi in dotazione sulla ISS siano tali e quali a quelli degli anni 70..saluti!

Ci sono dati reali sul livello radioattivo sulla superficie lunare e vengono da fonti indipendenti e da quei dati non si giustifica per nulla una dose pericolosa per una EVA di 7 ore, anche se fosse stata fatta senza alcuna protezione.
Però mi sembra di capire che i dati fanno paura, meglio una sparata di una qualsiasi IA, che sappiamo sono create per assecondare l'interlocutore, sono terribilmente ruffiane, se capiscono che l'interlocutore è un complottista lo alimentano con risposte che a lui possono piacere, perché nel loro schema devono incentivare l'interlocutore a interagire, perché l'interazione è parte del loro addestramento.
Cerchiamo di essere più intelligenti di loro.
Adesso ti metto la risposta che ha dato a me l'IA interrogata sulla pericolosità di una EVA di 7 ore nelle missioni Apollo e come vedi è esattamente opposta a quella appena postata da Roberto70.
Chat GPT:
limiti per la salute umana. Gli astronauti dell’Apollo erano esposti solo al fondo di radiazione naturale dello spazio profondo e non a eventi estremi come brillamenti solari, che sono rari e monitorabili. Inoltre, la regolite lunare schermava parzialmente i raggi cosmici dal basso, e le tute spaziali fornivano un minimo di protezione. In media, una missione Apollo completa (non solo le EVA) esponeva gli astronauti a circa 1–2 rem, simile a una TAC total body, quindi assolutamente gestibile.”
Dettagli a supporto
  • Dose media in una missione Apollo: tra 0.18 e 1.14 rad (ovvero 1.14 rem al massimo, perché in radioprotezione per protoni e raggi gamma 1 rad ≈ 1 rem).
  • Dose durante una singola EVA: una frazione di quella totale, quindi ben sotto 1 rem.
  • Limite annuale di esposizione per lavoratori del nucleare: 5 rem/anno (fonte: NRC USA).
  • Protezione naturale: nessun attraversamento delle fasce di Van Allen durante le EVA (sono lontane), e nessuna tempesta solare durante quelle missioni.
  • Materiale delle tute: anche se non schermavano completamente, riducevano la dose soprattutto da particelle alfa e beta a bassa energia.
Capisci quanto sono ruffiane? I dati che ha messo non sono neppure molto pertinenti, io avrei messo dati molto più mirati e graduati per un'esposizione a 7 ore sulla superficie.
Però come vedi ha smentito completamente l'altra IA che i dati nemmeno li mette, spara frasi a caso sperando che l'interlocutore goda a leggerle.
Ci vogliamo far infinocchiare da queste entità software? 
Non so voi, ma io no, mi piace ragionare con la mia testa.
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6 Mesi 3 Settimane fa #59183 da Andrea_1970
E che domanda hai fatto alla IA? Roberto ha postato la domanda e la risposta, tu solo la risposta. Non mi sembra molto corretto. Sulla IA ruffiana devo indagare perché mi suona strano. 
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6 Mesi 3 Settimane fa #59184 da macco83
grazie a tutti..non voglio polemizzare o usare AI, ci mancherebbe..mi sembrava un po' assurdo dibattere anni su fasce o non fasce quando basta un po' di plexiglas per sopravvivere ore senza problemi a raggi e radiazioni cosmiche che colpiscono diritte in testa..

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6 Mesi 3 Settimane fa #59185 da chiaroesemplice
Macco 83

grazie a tutti..non voglio polemizzare o usare AI, ci mancherebbe..mi sembrava un po' assurdo dibattere anni su fasce o non fasce quando basta un po' di plexiglas per sopravvivere ore senza problemi a raggi e radiazioni cosmiche che colpiscono diritte in testa.

Bravo lascia perdere le IA, il più delle volte dicono cose imprecise.
Prendiamo invece questo studio cinese fatto con i dati di chang'e 4 con il Lunar Lander Neutrons and Dosimetry (LND) e pubblicato su di una rivista scientifica, questa:
www.science.org/doi/10.1126/sciadv.aaz1334
La parte conclusiva dice cose molto interessanti:
LND measured an average dose equivalent of 1369 μSv/day on the surface of the Moon. For the same time period, the dose equivalent onboard the International Space Station (ISS) as measured with the DOSIS 3D DOSTEL instruments ( 29 ) was 731 μSv/day with contributions only from GCR of 523 μSv/day. The additional ~208 μSv/day is due to protons while crossing the South Atlantic Anomaly. Therefore, the daily GCR dose equivalent on the surface of the Moon is around a factor of 2.6 higher than the dose inside the ISS.
Tradotto:

LND ha misurato una dose equivalente media di 1369 μSv/giorno sulla superficie della Luna. Per lo stesso periodo di tempo, la dose equivalente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) misurata con gli strumenti DOSIS 3D DOSTEL (  29  ) è stata di 731 μSv/giorno con contributi solo da GCR di 523 μSv/giorno. I ~208 μSv/giorno aggiuntivi sono dovuti ai protoni durante l'attraversamento dell'Anomalia del Sud Atlantico. Pertanto, la dose equivalente GCR giornaliera sulla superficie della Luna è circa un fattore 2,6 superiore alla dose all'interno della ISS.

Capisci che con questi dati (a cui tu sei liberissimo di non credere) un'esposizione di 7 ore non potrà mai crearti problemi, certo arrivano i CGR, c'è vento solare, ci sono pure i protoni che dalla superficie rimbalzano quando un GCR colpisce la regolite, ma la dose di radiazioni durante una giornata è poco superiore a un millisievert, ossia stiamo parlando di un millesimo di una dose preoccupante.
Se poi leggi che sulla superficie lunare si prende un po' meno del triplo di radiazioni rispetto alla ISS, certo è preoccupante per una permanenza di mesi, e a quel pericolo ci si riferisce nell'articolo, ma non è una dose preoccupante per tre giorni di permanenza oppure sette ore di EVA pdi Apollo 17.
Questi sono i dati scientifici pubblicati, poi se voi ne avete altri (che non siano le sparate senza riferimenti della IA), ok se ne può riparlare.
Come vedi  non è una questione di caschi, almeno se sulla Luna ci stai per tre giorni.
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6 Mesi 3 Settimane fa - 6 Mesi 3 Settimane fa #59186 da Roberto70
E che domanda hai fatto alla IA? Roberto ha postato la domanda e la risposta, tu solo la risposta. Non mi sembra molto corretto. Sulla IA ruffiana devo indagare perché mi suona strano.

La IA è GEMINI è gratis e tutti possono verificare
gemini.google.com/app
(selezionare 2.5 flash experimental)

E' lo stesso escamotage utilizzato dai debunkers da operetta nella altre discussioni.
La mia domanda è PRECISA ed evita come la peste di inserire le missioni apollo proprio perchè le IA ricercano sul mainstream..
Se fai una domanda SENZA inserire le missioni apollo la risposta è MOLTO più vicina alla realtà visto che le IA non possono mentire. Il casco delle missioni apollo ERA COMPLETAMENTE privo di protezioni contro le radiazioni ionizzanti PUNTO.

I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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6 Mesi 3 Settimane fa - 6 Mesi 3 Settimane fa #59187 da CharlieMike
C&S #59182

meglio una sparata di una qualsiasi IA, che sappiamo sono create per assecondare l'interlocutore, sono terribilmente ruffiane, se capiscono che l'interlocutore è un complottista lo alimentano con risposte che a lui possono piacere, perché nel loro schema devono incentivare l'interlocutore a interagire, perché l'interazione è parte del loro addestramento.

HAHAHAHAHAHAHAHAHAHA

Domanda da complottista: Il livello di radiazioni nelle missioni Apollo era pericoloso per gli astronauti?

ChatGPT: Durante le missioni Apollo, i livelli di radiazioni raggiunti erano generalmente considerati sicuri per gli astronauti grazie a diversi fattori di progettazione e pianificazione. Tuttavia, ci sono alcuni dettagli importanti da considerare:

1. **Esposizione alle radiazioni durante il viaggio e sulla Luna**: Gli astronauti Apollo erano esposti alle radiazioni cosmiche e alle particelle provenienti dal vento solare. Tuttavia, le missioni erano pianificate per limitare il tempo di esposizione e attraversare le regioni con livelli di radiazione più elevati (come le fasce di radiazioni di Van Allen) in modo da ridurre il rischio.

2. **Bande di radiazioni di Van Allen**: Queste bande di particelle energetiche circondano la Terra e rappresentano una fonte di radiazioni. Durante il transito verso la Luna, le missioni Apollo attraversavano le parti meno intense di queste bande, e le traiettorie erano pianificate per minimizzare l'esposizione.

3. **Livelli di radiazioni**: Le dosi di radiazioni ai membri dell'equipaggio durante le missioni Apollo sono state monitorate e risultarono inferiori ai limiti considerati rischiosi per la salute a breve e lungo termine. In media, gli astronauti ricevettero una dose di radiazioni equivalente a quella di un normale viaggio in aereo, ma in un periodo molto più breve.

4. **Rischi e precauzioni**: Sebbene i livelli di radiazioni non siano stati considerati pericolosi per la salute degli astronauti durante le missioni Apollo, si riconosce che esposizioni più elevate o prolungate potrebbero aumentare il rischio di effetti avversi. Per questo motivo, le missioni successive e le attività spaziali a lungo termine continuano a studiare e monitorare le radiazioni.

**In sintesi**, i livelli di radiazioni durante le missioni Apollo erano considerati gestibili e non pericolosi per gli astronauti, grazie a una pianificazione accurata, al controllo delle traiettorie e alla durata delle esposizioni.


Domanda neutra:
Le radiazioni sulla Luna possono essere pericolose per l'uomo?

ChatGPT: Le radiazioni sulla Luna rappresentano un rischio significativo per l'uomo, specialmente durante le missioni di esplorazione e soggiorno prolungato. La Luna, essendo priva di un'atmosfera densa e di un campo magnetico globale come la Terra, è molto più esposta alle radiazioni cosmiche e ai raggi gamma provenienti dal Sole e da altre fonti nello spazio.

In dettaglio:

1. **Radiazioni cosmiche galattiche**: Sono particelle altamente energetiche che provengono dallo spazio profondo. Possono penetrare nelle strutture e rappresentano un rischio per la salute degli astronauti, aumentando il rischio di cancro e altri danni cellulari.

2. **Raggi solari**: Durante le fasi di attività solare, le emissioni di particelle e raggi X possono aumentare notevolmente, rappresentando un pericolo immediato e a breve termine.

3. **Assenza di atmosfera protettiva**: La mancanza di un'atmosfera significativa sulla Luna significa che queste radiazioni raggiungono direttamente la superficie, rendendo necessarie misure di protezione per gli astronauti.

Per mitigare questi rischi, le missioni lunari prevedono l'uso di rifugi sotterranei o strutture schermate, oltre a vestiti spaziali schermanti e sistemi di monitoraggio continuo delle radiazioni.

In conclusione, sì, le radiazioni sulla Luna possono essere pericolose per l'uomo, e la loro protezione rappresenta una delle sfide principali per l'esplorazione lunare futura.



Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
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6 Mesi 3 Settimane fa #59188 da dartor
Dato che è stata detta una cosa poco carina, non rispondo direttamente come vorrei, per evitare "battibecchi", però C&S ti assicuro che sono pronto a cambiare idea*.
Se solo si potessero recuperare un modulo lunare e una tuta originale da un museo e tu, Attivissimo e un terzo a caso (un Fartade qualunque) vi offriste volontari per replicare l'impresa (e ci riusciste), sarei assolutamente convinto della veridicità.

Ti senti pronto per una calda tintarella di Luna?
7 ore sotto al plexiglass?


* fino a prima di questa discussione avevo solo molti dubbi ma non avevo una posizione precisa, ora grazie a voi mi sono fatto un'idea decisamente più chiara.
E semplice.
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6 Mesi 3 Settimane fa #59189 da chiaroesemplice
Charliemike:
  #59187
Come volevasi dimostrare le IA non hanno alcun problema a contraddirsi, non sono esseri umani come me e te che abbiamo delle convinzioni personali e di solito siamo coerenti nel nostro modo di rispondere. No loro analizzano le parole del testo e rispondono con altre logiche, scopiazzando informazioni dal web senza però contestualizzarle. Dire che sulla Luna le radiazioni sono pericolose è assolutamente giusto, e le IA attingono a piene mani a questi giudizi espressi in molto articoli scientifici, tra cui quello che ti ho linkato, ma non contestualizzando, non ti dicono con dati certi di che pericolo loro stanno parlando.
Anche vivere vicino ad un vulcano è pericoloso, ma non per la durata della vita umana. Ma se io vivessi 2000 anni sarei morto giovane a 79 anni nel disastro di Pompei e 79 anni dei 2000 che potevo vivere è ben poco.
Però questo pericolo storico e documentato non impedisce a milioni di persone di vivere a Napoli, perché nessuno di loro vive 2000 anni.
Per cui senza dati certi, scientifici le cose che dicono le IA non hanno valore. 
Bisognerebbe abituarsi, dopo aver avuto una descrizione di un'IA, di farsi dare i riferimenti sotto forma di link di quello che hanno detto e verificare personalmente e spesso ci si accorge che hanno capito Roma per Toma.
Comunque Charlimike, fai questo esperimento, io ti ho messo il link allo studio cinese, tu copia l'indirizzo e mettilo nella domanda e chiedi a Gemini di farti un riassunto e dirti se è uno studio affidabile. Se ti dice di sì allora hai capito con che livello di approfondimento le IA trattano gli argomenti.
Se ti dice di no, fatti dare altri link dove Gemini (o ChatGPT) ha elaborato la sua opinione contraria.
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6 Mesi 3 Settimane fa #59190 da CharlieMike
Stasera non ho voglia di pensare e lo faccio fare alla IA. Mi voglio divertire un pò.

Domanda da complottista: Che protezione avevano contro le radiazioni, gli astronauti delle missioni Apollo?

ChatGPT
Gli astronauti delle missioni Apollo avevano diverse misure di protezione contro le radiazioni, anche se la loro esposizione era relativamente limitata rispetto ad altri ambienti spaziali. Ecco le principali strategie adottate:

    Percorso e pianificazione delle traiettorie:
    Le traiettorie di volo furono pianificate per minimizzare il tempo trascorso in zone con livelli più elevati di radiazioni, come la cintura di Van Allen. La missione Apollo attraversava queste aree molto rapidamente, riducendo l'esposizione complessiva.

    Design della capsula:
    La Command Module (Modulo di Comando) era costruita con pareti di spessore adeguato e materiali che offrivano una certa protezione contro le radiazioni, riducendo la quantità di radiazioni che penetravano all’interno.

    Limitata permanenza nello spazio:
    La durata delle missioni era relativamente breve (circa 8-12 giorni), limitando il tempo totale di esposizione alle radiazioni.

    Monitoraggio e pianificazione:
    Gli astronauti e gli scienziati monitoravano i livelli di radiazioni e adattavano le operazioni di conseguenza. In caso di eventi solari o aumento delle radiazioni, le attività potevano essere modificate o sospese.

    Formazione e protocolli:
    Gli astronauti erano informati sui rischi e su come comportarsi in caso di aumenti improvvisi dei livelli di radiazione, anche se la possibilità di un’esposizione dannosa durante le missioni Apollo era considerata molto biana.

In sintesi, mentre non esisteva una protezione totale contro le radiazioni, le strategie di pianificazione, il design del veicolo e la brevità delle missioni limitarono significativamente l’esposizione degli astronauti alle radiazioni spaziali.


Domanda neutra: Che protezioni sono necessarie contro le radiazioni, per una permanenza di 7 ore sulla Luna?

ChatGPT
Per una permanenza di 7 ore sulla Luna, è fondamentale adottare misure di protezione contro le radiazioni spaziali, che includono diversi approcci:

    Ripariature nelle strutture:
        Utilizzare habitat o moduli con pareti spesse e realizzate con materiali ad alto contenuto di elementi come piombo, acqua o terra battuta, che assorbono le radiazioni.
        Incorporare materiali di schermatura direttamente nelle pareti delle strutture per ridurre l'esposizione.

    Posizionamento strategico:
        Soggiornare in zone con copertura naturale, come all’interno di crateri o sotto il suolo, dove la massa del suolo lunare fornisce protezione naturale contro le radiazioni.

    Protezione personale:
        Indossare tute spaziali con materiali schermanti integrati che riducono l’esposizione alle radiazioni.

    Limitare il tempo di esposizione:
        Pianificare le attività in modo da ridurre al minimo il tempo trascorso all'aperto o in aree non schermate.

    Monitoraggio:
        Utilizzare dosimetri e strumenti di rilevamento delle radiazioni per monitorare costantemente l’esposizione e adottare misure di sicurezza in tempo reale.

Considerazioni finali: Per una permanenza di soli 7 ore, la protezione necessaria può essere relativamente semplice, coinvolgendo principalmente strutture di schermatura e pianificazione accurata. Tuttavia, data la natura delle radiazioni cosmiche e solari, anche in breve tempo, è importante minimizzare l’esposizione e utilizzare materiali di schermatura efficaci.

Nota: La protezione completa contro le radiazioni spaziali, soprattutto per periodi più lunghi, rappresenta una sfida tecnologica avanzata e in fase di sviluppo, e le strategie di protezione vengono continuamente migliorate con la ricerca spaziale.



Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
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6 Mesi 3 Settimane fa - 6 Mesi 3 Settimane fa #59191 da CharlieMike

Come volevasi dimostrare le IA non hanno alcun problema a contraddirsi,
Veramente io ti ho dimostrato che:
1. Se fai capire alla IA che ti riferisci alle missioni Apollo, questa sarà sempre a favore
2. Se invece rimani sul neutro la IA ti risponderà senza pregiudizi perchè non ha riferimenti di parte.
3. Col cazzo che se sei un complottista ti asseconda.

Comunque Charlimike, fai questo esperimento, io ti ho messo il link allo studio cinese, tu copia l'indirizzo e mettilo nella domanda e chiedi a Gemini di farti un riassunto e dirti se è uno studio affidabile. Se ti dice di sì allora hai capito con che livello di approfondimento le IA trattano gli argomenti.
Se ti dice di no, fatti dare altri link dove Gemini (o ChatGPT) ha elaborato la sua opinione contraria.

Non ci penso nemmeno.
Non mi intendo di radiazioni e non potrei capire se la IA mi sta dicendo la verità o prendendo per il culo.

La IA è addestrata a non smentire mai le missioni della NASA.
Lo studio cinese fa riferimento alle sonde lunari Chang'è.
Contestare i risultati dello studio significherebbe di riflesso contestare le missioni Apollo e pertanto non dirà mai che i livelli di radiazioni rilevati sulla Luna sono pericolosi.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 6 Mesi 3 Settimane fa da CharlieMike.
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6 Mesi 3 Settimane fa #59192 da Roberto70
Le IA sono la tomba delle cazzate dei debunkers da operetta.
Basta fare le domande giuste.. ma non neutre. Le devi fare confrontando le missioni cinesi degli ultimi anni (mi raccomando cinesi non americane) con un il 1973 (fine delle pagliacciate).
Inoltre Gemini è in grado di leggere i documenti PDF e una volta che li ha letti ti permette di fare domande.

I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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6 Mesi 3 Settimane fa #59193 da chiaroesemplice
Charliemike:

La IA è addestrata a non smentire mai le missioni della NASA.
Lo studio cinese fa riferimento alle sonde lunari Chang'è.
Contestare i risultati dello studio significherebbe di riflesso contestare le missioni Apollo e pertanto non dirà mai che i livelli di radiazioni rilevati sulla Luna sono pericolosi.

Scusa ma la vera domanda è un'altra: ma perché lo studio cinese, fatto tra l'altro con un lander che è allunato, di cui ci sono foto e video, dovrebbe dare ragione alla Nasa se all'opposto le radiazioni sono molto pericolose come affermano le IA (senza peraltro portare mezzo dato a supporto)?
Perché non c'erano ancora i dazi americani sulla Cina?
Andiamo a controllare... no la pubblicazione che ti ho linkato è del 2020 e in America c'era Trump che aveva iniziato la guerra commerciale con la Cina, addirittura bandendo dagli USA una delle più importanti industrie cinesi la Huawei. (ban del 2019 che fece molto discutere)
E questi polli di cinesi gli fanno il favore di dare dati farlocchi sulle radiazioni con il loro lander per non mettere in crisi le finte missioni Apollo?
Che dire... cinesi allo stesso livello dei sovietici... zerbini a stelle e strisce.
 
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6 Mesi 3 Settimane fa - 6 Mesi 3 Settimane fa #59194 da redazione
Con tutte queste citazioni IA è diventato impossibile seguire la discussione.

Il prossimo che pubblica un testo della IA sarà sospeso dalla discussione. Mi avete stufato con questa storia. Vi avevo avvisato all'inizio, ora faccio sul serio.

O sapete discutere con le VOSTRE argomentazioni, oppure evitate di partecipare.
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6 Mesi 3 Settimane fa - 6 Mesi 3 Settimane fa #59195 da redazione
Nel frattempo cerchiamo di chiudere la faccenda delle pellicole, che è rimasta in sospeso.

C&S: Poi vista l'abilità su photoshop di Kepp si possono trovare delle buone scansioni anche precedentemente il 2004, e che visivamente si avvicinavano a quelle originali.

E dove sarebbero queste “buone scansioni” precedenti il 2004? In cosa differiscono da quelle dell’Apollo Journal?

C&S: Poi c'è tutta la questione delle scansioni del 2007 dell'università dell'Arizona ma quella è tutta un'altra storia che si lega e si sovrappone alle scansioni grezze di Kepp Teague. Ma in un'altra puntata.

Bene, facciamola questa puntata, altrimenti fatta a  pezzettini di questa storia delle scansioni non si capisce più niente. Non voglio farmi venire il sospetto che tu stia rimescolando le acque, ma a questo punto devi fare chiarezza completa.

Ti ripeto i tre punti che hai già confermato:

1) I rulli originali non sono mai stati scannerizzati prima del 2004.
2) Dal ’69 al 2004 sono circolate solo copie-contatto.
3) Gli scan che compaiono su Apollo Journal sono scan di queste copie-contatto, leggermente modificati da KT.

Aspetto chiarimenti su quelle dell’Arizona, e soprattutto sul motivo per cui lì i presunti danni da radiazione non compaiono.

Grazie.

 
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6 Mesi 3 Settimane fa - 6 Mesi 3 Settimane fa #59196 da dirtyflag
POST RIMOSSO.

M.M.
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6 Mesi 3 Settimane fa #59197 da SAM
CharlieMike dice:

"Veramente io ti ho dimostrato che:
1. Se fai capire alla IA che ti riferisci alle missioni Apollo, questa sarà sempre a favore
2. Se invece rimani sul neutro la IA ti risponderà senza pregiudizi perchè non ha riferimenti di parte.
3. Col cazzo che se sei un complottista ti asseconda"


Esattamente.

Non solo l'AI si "comporta" in questo modo.
Anche consultando articoli e/o pdf scientifici/universitari, noterai lo stesso "atteggiamento".

Se non si fa riferimento alle missioni Apollo, sia le FVA che il vento solare risulteranno ostili e pericolosi, sia per l'elettronica a bordo del velivolo, sia per la vita dell'equipaggio (effetti a lungo e breve termine), tanto da rappresentare una delle sfide -ad oggi ancora- tutt'altro che risolte in previsione delle future missioni lunari.
Se al contrario facciamo riferimento alle missioni Apollo, allora le FVA sono descritte come pericolose MA..., ed il vento solare è descritto come fosse la bora di Trieste (aria fresca insomma).

Inoltre c'è il problema BRILLAMENTI solari che i debunker fanno finta che non esista.

[sui brillamenti solari ho già scritto un lungo post molte pagine addietro, è inutile dunque tornarci, ormai s'è detto tutto.
Ricordiamo "solo" che sia il LEM che le tutte degli astronauti NON PROTEGGEVANO dalle particelle ultrarelativistiche ad alta energia sprigionate durante un brillamento]
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6 Mesi 3 Settimane fa #59198 da redazione
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