In vista delle elezioni, mi sono posto una domanda che dovrebbe interessare tutti coloro che andranno a votare: chi conta i voti degli elettori?
Non sto parlando del conteggio nelle singole sedi elettorali. A quanto pare, per prevenire i brogli all'interno di ciascun seggio è stato messo in piedi un sistema di controlli incrociati abbastanza efficiente, con timbri e firme dei vari scrutatori, che dovrebbe ridurre al minimo le possibilità di un broglio. Naturalmente, è possibile che qualche pasticcio avvenga comunque, specialmente se diversi scrutatori si mettono d'accordo, ma si tratterebbe in ogni caso di manipolazioni minime, che non arrivano probabilmente ad influenzare l'esito complessivo delle elezioni.
La vera domanda invece è un'altra: che cosa succede dopo che lo scrutinio di ciascun seggio è stato completato, verificato, timbrato e sigillato "a norma di legge"?
Da Wikipedia leggiamo: "Al termine dello scrutinio le schede valide e i verbali sono riconsegnati alla forza pubblica o al messo comunale; il presidente e il segretario di seggio riconsegnano un estratto dei verbali e il materiale elettorale alla prefettura, ...
Quattro anni fa Beppe Grillo era incazzato, era acido, era forse anche profondamente demoralizzato.
Dopo la grande impennata dei primi anni, con il successo dei "V-Day", le forze politiche avevano intuito il pericolo rappresentato da Grillo, e si erano coalizzate contro di lui, riuscendo ad appiccicargli addosso - con la compiacenza dei media a loro asserviti - la peggiore etichetta possibile: "antipolitica".
In un attimo, sembrava tutto finito. Il sistema si era accorto del corpo estraneo, ed aveva scatenato la reazione immunitaria per espellerlo al più presto, prima che contagiasse tutto l'organismo.
Nel 2009 scrivevamo: "Fa male al cuore vedere Grillo che parla oggi alla piazza, con la stessa grinta di prima, ma con un sapore completamente diverso nelle parole che gli escono dalla bocca. Quella che ieri era la rabbia, travolgente e propositiva, di chi crede di poter abbattere il Palazzo, oggi è la rabbia rancorosa di chi ha capito che il Palazzo lo ha fregato, che lo ha reso innocuo, e che da oggi ormai non deve più temere nulla da lui. E’ avvenuto tutto nell’arco di poche settimane, l’anno scorso, quando lo scontento popolare sollevato da Grillo rischiava di raggiungere la famosa “massa critica” da cui non c’è più ritorno. A quel punto tutti i giornalisti, i politici, gli industriali, i personaggi pubblici, e chiunque sentisse in qualche modo minacciati i propri privilegi da questa ondata di furia popolare, si sono instintivamente compattati in una muraglia d’acciaio contro la quale lo sperone di Grillo si è frantumato in mille pezzi. In quel periodo non trovavi un'anima disposta a spendere una sola parola per lui. Grillo stesso, probabilmente spiazzato da questa reazione compatta e virulenta, ...
Hanno speso più di 3000 dollari a testa per andare a galleggiare nella merda. Letteralmente, non è una metafora.
Dopo un incendio che ha colpito la sala macchine, la nave da crociera Carnival Triumph si è ritrovata a galleggiare in balia delle onde, senza motori e senza corrente elettrica, nel Golfo del Messico.
Per gli oltre 3000 passeggeri a bordo la splendida vacanza si è rapidamente trasformata in un disastro apocalittico: senza corrente elettrica infatti hanno smesso di funzionare non soltanto gli ascensori, ma anche le toilettes, le cucine, i sistemi di comunicazione, le luci di servizio, l'aria condizionata e tutti gli altri servizi della nave.
Nell'arco di poche ore i gabinetti si sono intasati ed hanno iniziato a rigurgitare escrementi, mentre dalle cucine non si riusciva ad ottenere nemmeno un caffè caldo.
Nonostante siano entrati in funzione i generatori di emergenza, questi riuscivano ad alimentare solo una piccola parte dei gabinetti, per cui è stato chiesto ufficialmente ai passeggeri di fare i propri bisogni nei sacchetti di plastica, oppure di fare la pipì nella doccia.
Una passeggera che è riuscita a comunicare col marito ha raccontato che "c'erano escrementi che colavano dalle pareti e correvano lungo i corridoi". Si scivolava dappertutto, ...
In queste ore tutti si stanno domandando il vero motivo delle dimissioni di Ratzinger dal soglio di San Pietro. Sarà solamente vecchiaia, dicono in molti, oppure c'è dietro qualcosa di più?
In realtà, il motivo per cui Ratzinger si ritira non ha molta importanza, a questo punto. Quello che è importante è non dimenticare mai come, perché, e soprattutto quando Joseph Ratzinger sia diventato papa.
Correva la primavera del 2005. In Italia papa Wojtyla stava male già da tempo, ma restava tenacemente aggrappato ad un filo di vita. Nel frattempo, negli Stati Uniti imperversava la tempesta che ha travolto la Chiesa cattolica per lo scandalo dei preti pedofili.
Non staremo qui a ricordare le responsabilità di Ratzinger nella copertura sistematica di questo crimine, che avrebbe potuto interrompere in qualunque momento, come Prefetto della Congrega per la Dottrina della Fede (ex-Tribunale dell'Inquisizione), e che invece non ha mai interrotto, ma ha anzi prolungato nel tempo, avocando a sè tutti i casi più delicati. Abbiamo già parlato in modo esteso del Crimen Sollicitationis, e non serve ora tornarci sopra.
Quello che invece bisogna sapere è che, proprio nel mezzo della tempesta americana, il cardinale Joseph Ratzinger era stato denunciato da un avvocato del Texas, ...
Aggiunto video: "Piero Angela continua a non dire la verità" (caso Marconi)
(Le parti 2,3 e 4 all'interno).
Il CICAP chiede aiuto. Non ce la fanno più. Il 15 gennaio hanno lanciato questo appello: "Il CICAP sta attraversando un momento molto difficile, le adesioni sono calate anche per colpa della crisi e poiché non riceviamo finanziamenti di alcun tipo, ma possiamo contare solo sul sostegno dei nostri Soci, temiamo di non essere più in grado di garantire tutte le nostre iniziative e attività. Per questo motivo, abbiamo fissato un obiettivo che ci permetterebbe di riprendere fiato e ripartire con nuove energie: RACCOGLIERE 500 ADESIONI DA QUI A MAGGIO!""Si tratta di un obiettivo raggiungibile - prosegue il CICAP ...
Diversi utenti mi hanno chiesto se e per chi voterò nelle prossime elezioni governative. Ho deciso quindi di rispondere con un articolo, ma vorrei chiarire bene che non si tratta in alcun modo di un invito a seguire le mie scelte. Va benissimo parlare e discutere di queste cose in generale, e lo abbiamo fatto dozzine di volte nei numerosi thread dedicati alle elezioni. Ma quando si tratta di fare effettivamente una scelta, ognuno deve sentirsi libero di seguire la propria strada, senza farsi influenzare da nessuno. Altresì, bisogna saper rispettare le scelte altrui, senza aggredire nè criticare chi non la pensa come noi. Consideratela quindi una semplice "disquisizione" a cielo aperto - per metà richiesta e per metà voluta - che riguarda esclusivamente la mia persona. Il mio voto vale esattamente come quello di chiunque altro.
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Ho letto il programma dei tre partiti principali che si presenteranno alle elezioni - PDL, PD e Movimento 5 Stelle - e devo dire che è stata un'esperienza molto interessante. Me li vedevo davanti, tutti sudati, i redattori di questi programmi che cercano di barcamenarsi in un difficile equilibrismo fra le cose che si possono dire, per invogliare la gente a votare per te, e quelle che è meglio non dire, per non vederle poi ritorcersi contro te stesso.
Nonostante questa sia una caratteristica comune dei tre programmi, ho notato delle differenze fondamentali fra i tre partiti, che cerco di riassunere.
PROGRAMMA PDL
A leggere il suo programma, sembra quasi che Berlusconi continui a vivere in un sogno che è iniziato trent'anni fa, e che per lui evidentemente non è ancora finito. E' il sogno del liberismo sfrenato, senza vincoli e senza intralci, ...
Già ci stiamo abituando al concetto di "banca troppo grande per fallire", che è stato usato spesso, negli ultimi anni, per salvare i grossi gruppi bancari (es. Lehman Borthers) con nuovi finanziamenti ex-nihilo da parte del governo americano.
Ma ora spunta anche il concetto di banchiere "troppo importante per andare in prigione".
Non stiamo scherzando: è questa la motivazione usata dal Ministero di Giustizia americano per spiegare il mancato rinvio a giudizio dei dirigenti della banca HSBC, dopo che una commissione senatoriale ha accertato la sua estesa attività di riciclaggio di denaro criminale a livello mondiale.
La HSBC conta più di 7000 sedi in 80 paesi diversi, e nel 2011 ha denunciato un profitto di 22 miliardi di dollari. La commissione senatoriale ha scoperto che la HSBC aveva una rete di 1200 filiali che "fornivano a gruppi del crimine organizzato servizi in dollari americani, compreso servizio di trasferimento fondi, scambio di valuta, strumenti monetari ed altri tipi di transazioni finanziarie."
"La HSBC - ha concluso la commissione - è stata il principale condotto finanziario attraverso il quale veniva riciclato il denaro sporco dei cartelli di droga colombiano e messicano".
L'applicazione dei regolamenti sul controllo contro il riciclaggio era talmente "rilassata", in alcune filiali della HSBC in Messico, ...
Ci risiamo. Questa volta la "conspiracy theory" che sta impazzando in rete riguarda la cantante Beyonce e la sua performance durante il Superbowl di domenica scorsa.
Tutto è iniziato quando qualcuno si è accorto che la cantante ha mostrato "il simbolo degli Illuminati", durante la sua performance (v. foto), dopodichè la corrente è venuta a mancare nello stadio per oltre mezz'ora (34 minuti, per l'esattezza).
Apriti cielo! In pochi minuti Twitter è esploso, e la "conspiracy theory" ha subito preso corpo in rete. Ecco alcuni messaggi, ripresi dal sito IBTimes:
"Beyonce ha appena fatto il simbolo degli Illuminati. Rispondete se lo avete visto". E come facciamo a non vederlo? Era inquadrata in primo piano dalle telecamere, con 50 milioni di spettatori che stavano guardando la partita. E lui si sente furbo perchè se n'è accorto?
"Da brivido: Beyonce ha fatto il simbolo degli Illuminati ...
Ogni volta che qualcuno pronuncia la frase "tanto non serve a niente", oppure "tanto non cambierà niente", qualcun altro, fra coloro che hanno interesse a mantenere le cose come stanno, tira un sospiro di sollievo.
Nella savana il pavone gonfia le sue piume e si fa grosso grosso. Da lontano il leone lo studia per un po', poi decide che è un avversario troppo forte per lui, e rinuncia ad attaccarlo. Il pavone salva la pelle e tira un sospiro di sollievo. Il leone si allontana rassegnato, e non saprà mai che in realtà aveva di fronte soltanto una gallina con le piume colorate.
E così va il mondo. Da sempre, quando due nemici si apprestano a scontrarsi fra di loro, ciascuno valuta le proprie forze, e cerca di valutare quelle dell'avversario. Poi decide se gli convenga attaccare oppure se ritirarsi in buon ordine.
Troppo spesso però questa decisione è influenzata da un'errata valutazione delle forze in gioco. Questo errore può derivare sia dall'aver sottovalutato il proprio potenziale sia dall'aver sopravvalutato quello dell'avversario. Oppure da ambedue le cose. Ma nei termini della battaglia questo non ha nessuna importanza. Se lo scontro non avviene ...
Negli Stati Uniti sta succedendo qualcosa che potrebbe servire da esempio a chi si appresta a votare in Italia. Si tratta del brusco voltafaccia - quasi comico, viene da dire - che il partito repubblicano ha dovuto fare negli ultimi giorni, riguardo alla riforma sulla legge dell'immigrazione.
Com'è noto, il partito repubblicano ha sempre tenuto una linea dura contro l'immigrazione facile e contro gli immigrati clandestini. Si tratta in gran parte di messicani che hanno attraversato di nascosto la frontiera, nel corso dei decenni, e che poi hanno continuato a vivere in America, soprattutto negli stati lungo il confine (Arizona, Texas, New Mexico, California).
Si calcola che siano circa 11 milioni i "latinos" senza documenti che vivono negli Stati Uniti ormai da diverse generazioni. Molti di loro trovano lavoro, e pagano comunque le tasse, anche se non possono lasciare il paese perché non potrebbero mai più rientrare. Costoro devono anche fare dei numeri da circo per riuscire ad avere la patente, per riuscire a farsi intestare la bolletta del telefono, o per avere accesso alla pubblica sanità. Il problema è ormai diventato enorme, e va affrontato in maniera radicale. I democratici vanno proponendo da tempo una riforma universale, che condoni il reato di immigrazione illegale ed offra a queste persone il cosiddetto "path to citizenship", ovvero un percorso graduale che li porti prima a regolarizzare la loro posizione ("green card", ovvero permesso di residenza e di lavoro) e poi eventualmente ad offrirgli la cittadinanza.
I repubblicani invece hanno sempre seguito la linea dura: alziamo le barriere lungo il confine, ...
Sembra che ci sia una nuova bomba ad orologeria che si appresta ad esplodere nella già malandata industria dell'aviazione civile: si chiama "Sindrome aerotossica".
Questa sindrome sarebbe il risultato della sistematica inalazione dell'aria che circola all'interno dei moderni aerei passeggeri. Ne soffrono infatti soprattutto piloti e assistenti di volo, che passano buona parte della loro vita all'interno di una cabina pressurizzata.
L'aria che si respira a bordo non può venire presa direttamente dall'esterno, poiché sarebbe troppo fredda, ed ha inoltre una pressione troppo bassa. È molto più comodo prendere quella che circola nelle turbine dei motori, che è già stata surriscaldata e portata ad alta pressione. In questo modo, basta convogliarla all'interno della cabina, e si risolvono sia il problema della temperatura che quello della pressione ambientale. (Normalmente l'aria delle turbine viene miscelata al 50% con quella già presente all'interno della cabina, che viene riciclata. Ma alla fine di ogni viaggio tutta l'aria che sarà stata respirata all'interno della cabina sarà stata comunque prelevata dalle turbine dei motori).
Naturalmente, l'aria da respirare viene presa dai compressori prima di venir mescolata al combustibile da bruciare (il termine tecnico è "bleed air", cioè "aria che sgocciola"). Si tratta quindi, teoricamente, di aria perfettamente pulita, sottoposta ad alta pressione. Ma i compressori, per poter funzionare, devono essere lubrificati, ...
Leggi tutto: Elezioni: chi controlla i controllori?