VEDI ANCHE: "Tutto il TAV in 18 minuti".
di Marco Cedolin
Dopo quasi un anno e mezzo dall'occupazione militare della Maddalena di Chiomonte, la macchina del TAV si appresta a mettersi in moto per lo scavo del primo tunnel dell'alta velocità in Val di Susa. Stando alle informazioni rilasciate dai media, confermate dall'attività del cantiere, già entro la fine della settimana la fresa inizierà a bucare la montagna per lo scavo del tunnel geognostico di 7,5 km, deputato a diventare la discenderia del megatunnel di 57 km che costituirà la spina dorsale dell'opera. Se tutto andrà come previsto, Mario Monti potrà così presentarsi lunedì al vertice di Lione con Hollande, annunciando che in Italia il TAV Torino - Lione é ufficialmente partito, nonostante le contestazioni....
E nonostante dispiaccia scriverlo sembra davvero alto il rischio che le cose vadano a finire proprio così. Anche agli occhi di qualsiasi osservatore disincantato ...
Articolo/recensione di F.D. (Mande)
Siamo vissuti all'interno di un grande sogno di integrazione e pace europea, ma ultimamente tutto sembra incrinarsi. Il razzismo tedesco viene fomentato dai commentatori economici definendo Piigs (maiali) i popoli periferici dell'eurozona. L'acronimo infatti vuole ricombinare insieme le iniziali dei paesi, distanti dal cuore tedesco che soffrono finanziariamente l'unione ed accomuna Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna. Come contraltare nasce e si rafforza in questi paesi un sentimento anti tedesco che vede nelle scelte dell'alto cancelliere Merkel la sadica volontà di infliggere sofferenze inutili a delle popolazioni oramai stremate da una crisi economica che come un incubo pare non avere mai fine. Come si è potuti giungere, partendo da un sogno di integrazione e pace, alla totale disgregazione dei popoli europei che ora si vedono come nemici gli uni degli altri? La risposta risiede nell'Euro, come molti “padri della patria” avevano profetizzato.
Romano Prodi, presidente della commissione europea nel 2001, tramite le colonne del “Financial Times” prevedeva esattamente questo: “Sono sicuro che l'Euro ci costringerà a introdurre un nuovo insieme di strumenti di politica economica. Proporli adesso è politicamente impossibile. Ma un bel giorno ci sarà una crisi e si creeranno i nuovi strumenti”. [...]
Da che punto in poi - ci si domanda a volte - ci possiamo fidare ciecamente delle informazioni che troviamo in Internet? In altre parole, in quali situazioni si può ritenere un fatto come "scontato" e "inconfutabile", e quando invece no?
Ad esempio, se andiamo su Wikipedia e leggiamo che Napoleone è nato nel 1769 ed è morto nel 1821, ci possiamo fidare ciecamente di questa affermazione, oppure dobbiamo controllare altrove?
Se andiamo alla Library of Congress e leggiamo che fino ad oggi ci sono stati 44 presidenti americani, compreso quello in carica, ci possiamo fidare ciecamente di questa affermazione?
Se andiamo su Google Earth, oppure su Google Maps, e vediamo una bellissima isola del Pacifico che si trova a nord dell'Australia, possiamo fidarci ciecamente del fatto che esista davvero?
A quanto pare, almeno per il terzo caso, la risposta è no. Pare infatti che la splendida isola denominata Sandy Island, che su Google Earth compare a nord-ovest della Nuova Caledonia, non sia mai esistita. Se n'è accorto per caso un gruppo di scienziati australiani, ...
di Marco Cedolin
"Non possiamo consentire alla piazza di fare delle scelte che deve fare la politica" esclama il ministro Cancellieri durante il proprio intervento al senato, aggiungendo che "sono mesi che ci stiamo preparando a momenti difficili" e "tutti dobbiamo renderci conto che siamo chiamati a fare sacrifici". Il momento è molto delicato e occorre "fare quadrato attorno alle istituzioni".
Insomma, senza fare troppi giri di parole, il dipartimento del regime deputato alla repressione fisica di ogni forma di dissenso, avoca alla politica (nella fattispecie rappresentata dal governo dei banchieri che mai nessuno votò) il diritto di fare qualsivoglia scelta ritenga congrua, senza che "le piazze" abbiano a lagnarsi. Preconizza l'approssimarsi di momenti difficili sotto il profilo dell'ordine pubblico, causati dalle intemperanze dei molti che non accetteranno di buon grado di venir messi in mutande ed incolonnarsi ordinatamente sotto i ponti e chiama gli taliani "buoni" a sacrificarsi in silenzio, facendo quadrato intorno alle istituzioni bancarie....
(Fonte: Il Fatto Quotidiano) - Un post pubblicato domenica. Tema: il conflitto israelo-palestinese che in questi giorni sta vivendo un’altra pagina dai toni drammatici. Una presa di posizione molto dura nei confronti dello Stato ebraico, accusato di “logica nazista” nei confronti dei palestinesi. Ma la rimozione del suo intervento dal sito di Repubblica.it ha colto di sorpresa Piergiorgio Odifreddi (matematico, divulgatore scientifico, diventato noto anche per le sue posizioni critiche alla Chiesa cattolica). Ieri sera, infatti, il suo post nel blog “Il non senso della vita” non c’era più. Tanto è bastato, comunque, perché Odifreddi decidesse di scrivere un ultimo intervento, di commiato, per salutare i numerosi lettori che lo hanno seguito fin qui. D’altronde l’intervento in un blog non riflette la linea editoriale del giornale, che del resto nei casi più controversi – come potrebbe essere questo – può scegliere di pubblicare due interventi in antitesi (l’uno che intende confutare l’altro), davanti ai quali i lettori possono confrontarsi.
“Per 809 giorni Repubblica.it ha generosamente ospitato le mie riflessioni – scrive Odifreddi nel suo saluto – che spesso non coincidevano con la linea editoriale del giornale, e ha offerto loro l’invidiabile visibilità non solo del suo sito, ma anche di un richiamo speciale nella sezione Pubblico. Da parte mia, ho approfittato di questa ospitalità per parlare in libertà anche di temi scabrosi e non politically correct, ...
di Marco Cedolin
Dopo un anno di dittatura bancaria, vissuta all'insegna dell'apatia e del disimpegno, durante il quale Monti ha iniziato a smantellare il paese pezzo a pezzo, svendendo gli ultimi tranci di sovranità un tanto al chilo, con la complicità di Napolitano e di una classe politica ormai allo sbando (così come i poteri forti la volevano), per la prima volta sembra emergere anche in Italia un qualche sussulto di dignità.
La mobilitazione indetta a livello europeo contro le politiche lacrime e sangue che stanno letteralmente gettando sotto i ponti decine di milioni di cittadini, ha costituito l'occasione perchè anche in Italia (sia pur contro il volere dei partiti) prendesse vita una giornata di protesta, caratterizzata da molte anime, ma fondalmentalmente indirizzata contro la UE, le banche ed il governo golpista di Mario Monti. [...]
(La 1a parte e 2a parte del video sono all'interno - I commenti alla 3a parte iniziano qui).
Al di là della valenza politica che può avere all'interno dell'11 settembre, il caso del volo 93 rappresenta comunque un mistero affascinante, perché risulta difficile formulare una teoria completa, che sia in grado di spiegare tutti i dati conosciuti. In altre parole, che il volo 93 non sia mai caduto nella buca di Shanksville è chiaro per tutti, ma resta comunque da comprendere perché mai gli organizzatori dell'11 settembre avrebbero voluto mettere in piedi una sceneggiata del genere.
Sul destino effettivo del volo 93 ci sono molte teorie che rimangono aperte. Alcune di queste teorie si escludono a vicenda, altre invece si complementano fra loro. C'è chi è convinto che UA93 sia atterrato a Cleveland, come inizialmente riportato dalle TV locali (mentre veniva sostituito da un drone militare). C'è chi è convinto che il volo 93 abbia effettuato una "sostituzione" in volo con United 175, grazie ad una intersezione tutt'altro che casuale delle relative rotte di volo. C'è chi è convinto che tutti e quattro i voli siano stati fatti atterrare in una base militare (venendo nel frattempo sostituiti dai relativi droni) in modo da riunire tutti i passeggeri nello stesso luogo. Dopodiché questi passeggeri sarebbero stati ricaricati sul volo 93, che sarebbe poi stato abbattuto per liberarsi di loro. [...]
Sentite che bella storiella: un giorno un agente del FBI stava indagando sulla sicurezza con cui vengono mantenute certe informazioni nei computer dei pezzi grossi della C.I.A. (Se già state ridendo non preoccupatevi, siete sulla strada giusta). Scava che ti scava, questo agente ad certo punto scopre dei curiosi scambi email fra il generale Petraeus - attuale direttore della CIA - e una certa Paula Broadwell, la sua "biografa" ufficiale.
L'agente dell'FBI, forse inopportunamente, si mette a leggere queste e-mail, e scopre che purtroppo il grande generale ha avuto - o sta tutt'ora avendo - una bollente storia d'amore con la sua biografa.
"Ohibò" - dice l'agente dell'FBI - "Queste cose non si fanno, Petraeus è un uomo sposato!" E così l'agente corre a spifferare tutto al suo capo. Avviene così che in poco tempo cominci a girare, negli alti circoli di Washington, la voce che Petreus abbia una storia d'amore con la sua affascinante biografa.
A questo punto il buon generale capisce di essere stato scoperto, e decide di dare le dimissioni da direttore della C.I.A., prima che lo scandalo esploda in modo fragoroso. La Patria prima di tutto.
Petraeus consegna quindi la sua lettera di dimissioni al presidente, il quale però rimane talmete colpito dal fatto che un uomo così integro abbia commesso un errore del genere, che ci mette 24 ore prima di accettarle. Alla fine il presidente capisce di non avere altra scelta, e il buon Petraeus si avvia con mestizia verso il suo viale del tramonto anticipato.
Questa è la versione ufficiale del motivo per cui il capo della C.I.A. ieri avrebbe dato le dimissioni.
Facciamo ora due ragionamenti da salumiere: prima di tutto, non esiste al mondo che l'FBI possa veramente permettersi di frugare nei computer della C.I.A. a loro insaputa. [...]
(L'articolo originariamente si intitolava "Obama rieletto presidente").
Poche cose possono essere più istruttive che non seguire i commenti televisivi dei conservatori americani, per comprendere che cosa sia veramente successo nelle elezioni che hanno confermato alla presidenza Barack Obama.
Da circa 24 ore infatti tutti, assolutamente tutti, i think tank repubblicani stanno cercando un capro espiatorio su cui scaricare le colpe per la bruciante sconfitta nelle presidenziali di ieri.
"Non abbiamo scelto un candidato abbastanza conservatore", dicevano alcuni, riferendosi alle posizioni troppo moderate tenute da Mitt Romney nelle ultime settimane di campagna elettorale (quando cercava di conquistare il voto degli elettori indecisi, al centro dello schieramento). "Non abbiamo scelto un candidato abbastanza moderato" dicevano altri, riferendosi alle posizioni troppo estreme tenute da Mitt Romney nei primi mesi di campagna elettorale (quando cercava di conquistare la nomination repubblicana, corteggiando in modo spudorato gli estremisti del Tea Party).
"Abbiamo scelto un candidato che cambiava troppo spesso posizione", dicevano un po' tutti, riferendosi alle palesi contraddizioni in cui andava inciampando sempre più spesso Mitt Romney, ...
Quella che vedete in coda all'articolo è la scheda elettorale dello Stato della California. Anzi, è il manuale delle istruzioni che viene allegato alla scheda elettorale, per chi ha deciso di votare in California nella prossima tornata del 6 novembre.
Nella prima, seconda e terza pagina (che non abbiamo riprodotto), ci sono le istruzioni per votare il presidente e il vicepresidente degli Stati Uniti, con i vari senatori e deputati che la California manderà a Washington a partire dalla prossima legislatura.
Nella quarta e quinta pagina invece ci sono le famose "propositions", che sono più o meno dei referendum propositivi con valore a livello statale (non federale). Queste "Props" vengono allegate ogni volta alle elezioni in ciascuno dei 50 stati, dopo che è stato raggiunto il quorum di firme necessario per portarle al ballottaggio.
Naturalmente, ogni Stato avrà la sua serie di propositons particolare, diversa da tutte le altre. Alcuni stati possono averne anche 20 in una volta, altri stati possono averne soltanto una o due. Quella che presentiamo è la lista delle propositions della California, che per le elezioni del 2012 ne elenca circa una dozzina. Abbiamo tradotto le più interessanti, per capire più o meno di cosa si tratta. [...]
Leggi tutto: TAV, parte il primo buco