IL VIZIO DEL BULLDOZER, IL VIZIO DEL MURO
Saranno anche pieni di buona volontà, i nuovi falchi travestiti da colomba di Sharon, che "fanno i bravi" davanti al mondo nel ritirarsi dalla striscia di Gaza, ma il loro atteggiamento di fondo sembra tradire invece una forma di ostilità ormai congenita, difficilmente removibile in tempi ragionevoli.
Forse per una forma di dispetto infantile, forse per un senso di "dissacrazione" incombente, o forse semplicemente per odio secolare, fatto sta che non appena i coloni saranno rientrati in territorio israeliano, le loro 1.200 abitazioni verranno rase al suolo dai bulldozer di Sharon. La spiegazione che ci ha dato Condolezza Rice, d'altronde, ...
COMMENTI LIBERI n.12
.... I tipi psicologici di luogo comune
.... Cervi e pesci parlanti
.... Attivissimo... continua ad esserlo
....
Vedere
il film-inchiesta di Stefano Mencherini, "Mare Nostrum", significa - oltre a
tante cose che ti lasciano il segno - fare un tuffo nel nostro passato
mediatico di almeno una decina d'anni. Significa cioè tornare ad
un'epoca, tanto vicina quanto ormai dimenticata, in cui l'Italia viveva
in una dimensione politica relativamente diversificata, con i mezzi di
comunicazione che svolgevano il noto gioco delle parti - un canale a
me, l'altro a te, il terzo a chi resta fuori - in cui bene o male ogni
voce che lo meritasse trovava sempre il modo di essere sentita.
IL BRACCIO E LA MENTE
Durante il recente conclave, ero convinto che Ratzinger - dopo aver ampiamente mostrato al mondo chi comandava in Vaticano in quel momento, con la plateale restaurazione di Bernard Law - avrebbe scelto di lasciar correre Ruini per la tiara papale, restando saggiamente a governare la Chiesa nell'ombra (come già faceva, in realtà, da molto tempo). Ogni uomo di potere sa infatti che questo si esercita molto più comodamente dall'oscurità delle quinte, che non con la luce dei riflettori costantemente puntata in faccia. E invece Ratzinger ha capovolto il paradigma, scegliendo per sè il trono più in vista, per poi scagliare il buon Ruini in battaglia "dal basso", mentre lui finge di occuparsi di cose celesti che noi non possiamo minimamente comprendere.
In un modo o nell'altro, l'accoppiata mente-braccio si è formata, e il passaggio all'azione ...
COMMENTI LIBERI n.11
.... Il gioco dell'embrione, di A. Robecchi
.... Il ruolo di Beppe Grillo
.... Paxtibi e Fiammifero colti in flagrante
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CLEMENTINA CANTONI: PASTICCIO ALL’ITALIANA
di Tommaso Bruschi
Proprio nelle ore in cui tutti sono impegnati a festeggiare la liberazione di Clementina Cantoni, come oche giulive a cui è arrivato il padrone a dar da mangiare, io mi ritrovo invece molto arrabbiato, e provo un profondo senso di vergogna.
Intendiamoci, dal punto di vista umano, sono felice che la nostra connazionale sia stata liberata, e non è certo contro di lei che si dirige il mio risentimento. Il problema sta nell’Italia e nel suo modo assurdo di gestire questo genere di situazioni. In questo caso, come probabilmente anche nella vicenda Sgrena in Iraq, ...
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